Inaugurata questa mattina alla Città
dei Ragazzi la prima edizione di “Scuola in vista”, l’evento programmato, da
oggi fino a mercoledì 28 novembre, dagli Assessori alla scuola Marina Machì e
ai giovani Davide Bruno per mettere a confronto le eccellenze e le buone
pratiche delle scuole della città, favorire lo scambio di esperienze e creare i
presupposti per una scelta formativa consapevole.
Non solo un’expò e una vetrina fine a
se stessa, ma anche uno spazio di condivisione delle esperienze più stimolanti.
E’ toccato al Sindaco Mario Occhiuto il
compito di inaugurare la manifestazione in un affollatissimo scrigno giallo
della Città dei Ragazzi.
“Sono molto contento – ha esordito il
primo cittadino - perchè vedo questa struttura finalmente viva e spero che la
Città dei Ragazzi, con il supporto delle associazioni esterne, in futuro possa
essere resa ancora più viva. Mi piace molto incontrare i giovani, per l’energia
che sono capaci di sprigionare e per come possono, con la loro positività,
determinare il futuro.”
Il primo cittadino si è poi
complimentato con la Piccola Orchestra della scuola media “Bonaventura Zumbini”
, diretta dal maestro Pisciotta, che pochi attimi prima aveva tenuto una breve
esibizione nel corso della quale è stato eseguito anche un omaggio musicale alla
Cina.
Il Sindaco Occhiuto ha dispensato ai
giovani presenti un solo consiglio: “utilizzate il tempo non in senso
esclusivamente produttivo, finalizzando tutta la formazione alle possibilità
occupazionali, ma dedicandosi anche alle cose belle della vita perchè la
bellezza della gioventù – ha detto il primo cittadino – è un tempo che non
ritorna.”
E Occhiuto si è richiamato nel suo
intervento al racconto “Momo” di Michael Ende e al personaggio del netturbino
che, insieme alla piccola protagonista Momo, combatte gli Uomini grigi,
diabolici esseri che rubano il tempo agli altri uomini. “Nonostante il percorso
da compiere sia estremamente lungo – ha detto Occhiuto - il netturbino, amico
di Momo, non si intimorisce e continua a spazzare la strada. Così – ha detto il
primo cittadino rivolgendosi alla platea dei giovani studenti che hanno gremito
lo scrigno giallo della Città dei Ragazzi – voi giovani non dovete lasciarvi
intimidire dal futuro, con la prospettiva di migliorarvi nell’animo. I greci –
ha proseguito Occhiuto – studiavano i classici per ingentilire lo spirito. Un
po’ alla volta pensate all’importanza delle relazioni umane e coltivatele.”
Dopo l’intervento del Sindaco Occhiuto
il programma di “Scuola in vista” ha riservato uno degli appuntamenti più
interessanti della giornata di apertura: l’incontro degli studenti e dei
docenti delle scuole superiori cosentine con Piervirgilio Dastoli, Presidente
del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, in virtù del fatto che filo
conduttore della prima edizione dell’iniziativa è la cittadinanza europea, in
vista dell’anno della cittadinanza europea che cadrà proprio nel 2013. L’evento
è, infatti, inserito tra quelli dell’EYCA (European Year of Citizens Alliance)
con il patrocinio del Consiglio Italiano del Movimento Europeo.
L’incontro è stato introdotto dal
prof.Franco Mollo del Liceo Scientifico “Scorza”.
Dastoli è stato per molti anni tra i
più stretti collaboratori di Altiero Spinelli, uno dei padri dell’Europa unita che, all’epoca in cui
fu eurodeputato convinse il Parlamento Europeo a votare a larghissima
maggioranza il progetto di Trattato per l’Unione Europea. Dal 2003 al 2009,
Dastoli, è stato anche direttore della Rappresentanza in Italia della
Commissione europea.
Insomma, una personalità di spicco
nell’ambito delle relazioni con l’Europa che, con il suo impegno ed anche la
sua perseveranza, ha dimostrato che l’Europa unita non è soltanto una conquista
formale, ma anche un’acquisizione concreta.
Calabrese di San Vito sullo Ionio,
Dastoli ha interagito con il pubblico, formato prevalentemente da studenti e
docenti, precisando in apertura di intervento che “non è semplice parlare di
Europa in questi mesi di forte crisi economica.” Ed ha saputo, con la sua arte
affabulatoria, rispondere bene ad uno degli interrogativi più ricorrenti: cosa
porta in concreto il fatto di essere cittadini d’Europa?
“Una serie di vantaggi – ha spiegato
Dastoli : aver garantiti, rispetto ad altre parti del mondo, alcuni diritti
fondamentali (come il diritto alla salute, il diritto alla pensione, ecc.), un
livello di diritti superiori, come quelli riconosciuti alle donne, anche se c’è
ancora molto da fare, una serie di programmi rivolti soprattutto ai giovani,
come l’Erasmus, che esiste ormai da 25 anni, o “Il vostro primo lavoro
all’estero” che in pochi conoscono e che mette in contatto i giovani d’Europa
con il mondo del lavoro all’estero o, infine, i programmi che facilitano
l’apprendimento delle lingue. Ma non bastano solo queste cose – ha aggiunto
Piervirgilio Dastoli. Dobbiamo realmente diventare cittadini europei,
utilizzare bene i Fondi europei e non farli finire nelle mani di manager senza
scrupoli al servizio della società per azioni più forte di tutta la Calabria:
la ‘ndrangheta”.
Un solo rimpianto fa capolino nell’incisivo racconto di Dastoli:
designato dall’economista americano Jeremy Rifkin a ritirare, ad Oslo, per
conto del compianto Altiero Spinelli, il Nobel per la Pace assegnato all’Europa,
gli vennero preferiti, nonostante oltre 5 mila persone avessero sostenuto
l’idea su Facebook, i vertici europei, dal presidente del Consiglio europeo
Herman Van Rompuy, al presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, al
rappresentante tedesco Martin Schultz. “Avevo messo lo smoking in valigia – ha
confessato candidamente agli studenti Piervirgilio Dastoli – ma è rimasto lì.”
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