LA CRONACA
Colpo grosso della Reggina. A 41 anni dall’ultimo successo sul campo livornese, gli amaranto sbancano l’Armando Picchi grazie soprattutto a un grande Missiroli.
Il tecnico Breda, costretto a rinunciare a Campagnacci e Bonazzoli per problemi muscolari, dispone la Reggina in modo più prudente presentando una sola punta di ruolo (Ceravolo) supportato da Missiroli.
Missiroli e Ragusa dopo il gol (foto: www.regginacalcio.com) |
Il Livorno, reduce dal roboante successo di Bergamo, cerca la seconda vittoria interna contro l’ex squadra del proprio allenatore, Novellino.
Pronti, via e sono proprio i padroni di casa a sfiorare la rete. La Reggina sbaglia il fuorigioco e così Piccolo serve Paulinho solo in area. Il brasiliano calcia a botta sicura ma praticamente sulla linea d’Alessandro salva il risultato. Neppure 5’ e il Livorno ha la più ghiotta delle occasioni. Paulinho viene atterrato in area da un intervento in ritardo di Missiroli e si guadagna il rigore. Lo stesso attaccante si incarica delle battuta ma trova il guizzo di Pietro Marino che respinge salvando il risultato.
Paulinho non demorde e ci prova ancora due minuti dopo calciando a giro dai 16 metri dopo aver eluso la marcatura di Adejo, ma il pallone sfiora l’incrocio ed esce. Ma è un monologo.
Al 12’, liberato da uno scatenato Paulinho, Genevier spara alto da fuori area, imitato poco dopo da Luci che trova ancora una volta il portiere amaranto che alza sopra la traversa.
La Reggina sembra in bambola e non riesce praticamente mai ad uscire dalla propria metà campo. Molte sbavature in fase di costruzione (da brivido un disimpegno di Emerson) e pericolose amnesie difensive hanno consentito ai toscani di controllare agevolmente il match. Ancora due occasioni per il Livorno prima della mezz’ora, ma di testa prima Belinghieri e poi Paulinho (ancora lui) non riescono a inquadrare la porta. Quindi lo scatenato puntero brasiliano, parte da centrocampo e supera tre avversari ma appena prima di entrare in area viene steso da D’Alessandro, subito ammonito.
Finalmente, Breda prova a porre rimedio all’errore tattico che, fino a quel momento, aveva consegnato nelle mani livornesi il pallino dell’incontro, e sposta Missiroli qualche metro più indietro, ricostituendo l’accoppiata con Viola che aveva fatto ammattire il Bari sette giorni addietro. E infatti la Reggina inizia a manovrare e, al 38’, crea la prima timida occasione, con il numero 70 amaranto che al volo serve Barillà in area, anticipato in corner da un difensore. Il primo tempo si chiude senza altri sussulti.
La ripresa si apre con il botto. Gli ospiti scendono in campo con maggiore voglia e infatti, al terzo minuto è già gol. Missiroli recupera palla nella propria trequarti e lancia subito Ceravolo che trova la difesa livornese sbilanciata. L’attaccante reggino si invola verso l’area, supera di slancio Miglionico e batte Mazzoni, fin lì inoperoso, con un preciso diagonale. L’inerzia dell’incontro cambia e pochi minuti più tardi Missiroli ci riprova ma Barillà viene fermato in angolo. Il trequartista reggino ha ormai preso in mano la squadra. Corre, contrasta, salta l’uomo e si mette in cabina di regia. Giocatore di altra categoria. Ed è infatti ancora lui a dimostrare di essere il vero craque dell’incontro. Recupera palla, dialoga con Rizzato, salta un uomo e, in piena area, offre un assist al bacio a Barillà che però spreca malamente all’altezza del dischetto.
Novellino prova a cambiare qualcosa inserendo prima Dell’Agnello e poi Barone ma raramente i suoi si rendono pericolosi. Il campione del mondo ex Parma e Torino, ci prova tre volte ma senza grandi risultati. un’occasione anche nei piedi di Dell’Agnello, servito da Genevier, ma salva tutto Adejo.
Quindi è ancora Paulinho a provarci al 30’ e al 33’ ma da ottima posizione prima manca il pallone, poi si fa anticipare davanti a Marino. Sugli sviluppi, Missiroli e Ragusa, entrato in luogo di Ceravolo, recuperano un pallone e si lanciano in attacco. Missiroli serve un assist al bacio che il giovane attaccante spara alle spalle di Mazzoni. È lo 0-2 che praticamente chiude l’incontro.
Una vittoria di platino per gli amaranto calabresi che superano di slancio proprio il Livorno e si avvicinano alle zone alte della classifica. Tre punti conquistati nonostante le assenze e gli errori tattici (poi corretti) di mister Breda e grazie soprattutto a un sontuoso Missiroli, sempre più ago della bilancia di una squadra che può puntare alla risalita in A. Positivo concludere un incontro esterno senza gol al passivo e scoprire che ad essere decisivo è l’estremo difensore che, lontano dal Granillo, forse sente meno pressione. La parata su un rigore ben tirato è stata solo l’apice di una prestazione sicura in ogni senso. Certo, dopo i primi 35’, nessuno avrebbe scommesso sulla vittoria, ma le grandi squadre si vedono anche in questi frangenti e forse, pian piano, la Reggina lo sta diventando.
Pasquale Zumbo
LE PAGELLE
P. MARINO – 7,5: vola a respingere il rigore di Paulinho dopo 7’ e acquista fiducia. Non sbaglia più nulla e, anzi, salva ancora la porta sul bolide di Luci. Lontano dal Granillo appare più sereno e affidabile.
A. MARINO – 6: nei primi 35 minuti balla come tutta la squadra. Non commette particolari errori.
EMERSON – 6: come sopra, solo che lui un mezzo assist agli avversari lo serve ma ha personalità e si fa perdonare.
ADEJO – 5,5: volitivo, a volte troppo irruento e poco elegante. Cerca di limitare Paulinho, non sempre ci riesce.
RIZZATO – 5,5: si vede meno rispetto al solito, anche a causa dello schieramento più prudente. Gli manca Bonazzoli e si vede. In difesa fatica un po’, dalla sua parte Genevier e Piccolo imperversano.
RIZZO – 6: prova ad arginare il fiume avversario nel primo tempo con risultati alterni, più sciolto nella ripresa.
VIOLA – 6: meno brillante di 7 giorni fa, cerca di dar ordine a una squadra contratta e disordinata. Nella ripresa si limita al compitino, passando il testimone a Missiroli. (dal 76’ DE ROSE - : s.v.)
BARILLA’ – 6: torna titolare ma nel primo tempo disastroso si vede poco. È l’unico però a dar supporto in avanti. Sfiora infatti più volte la rete senza fortuna e precisione. (dall’86’ CASTIGLIA - : s.v.)
MISSIROLI – 8: la media tra il 10 della ripresa e la sufficienza dei primi 45’, durante i quali, messo a far il vice Bonazzoli, non vedeva un pallone. Dal 46’ in poi diventa devastante e spacca in due la partita. Craque assoluto, da serie A.
CERAVOLO – 7: combina poco o nulla fino al gol ma ha il merito di suggerire l’assist al compagno e a infilare Mazzoni cambiando direzione al match. (dal 67’ RAGUSA – 7: entra e subito si fa sentire. Lotta su ogni pallone e firma il gol della sicurezza. Realizza la quarta rete in 5 gare, non si ferma più).
Pasquale Zumbo