AGGUATO A PALMI: FIACCOLATA A TAURIANOVA, 'BASTA VIOLENZA' MANIFESTAZIONE PER RICORDARE MARTINO LUVERA' UCCISO PER ERRORE (ANSA) - TAURIANOVA (REGGIO CALABRIA), 20 NOV - ''Basta violenza, basta sangue''. E' questo il messaggio lanciato da San Martino di Taurianova dove si e' svolta una fiaccolata silenziosa per ricordare Martino Luvera', l'operaio ucciso sabato scorso a Palmi in un agguato il cui obiettivo era l'avvocato Francesco Nizzari, rimasto ferito. All'iniziativa, organizzata dalle associazioni culturali e dai gruppi parrocchiali di San Martino, hanno partecipato numerose persone. La fiaccolata e' stata aperta da uno striscione con la scritta ''Non ci stiamo, basta violenza''. Dopo una lunga marcia il corteo si e' concluso nei pressi della Parrocchia dove una donna ha letto un messaggio di condanna contro la ''violenza che insaguina le strade della Calabria e provoca la morte di innocenti''. I familiari di Luvera' hanno partecipato alla fiaccolata con uno striscione sul quale c'era scritto ''Ciao Martino''. Nel corso della manifestazione, alla quale ha partecipato anche una delegazione dei sindaci della Piana di Gioia Tauro, e' stato letto anche un messaggio di Maurizio Veziano, sindaco di Isolabona (Imperia), il comune ligure dove Luvera' si era trasferito e lavorava da anni. Veziano, nel suo messaggio, ha evidenziato come ''gli autori dell'omicidio sono degli sciacalli. La morte di Martino ha rattristato la nostra comunita' che conoscenza la famiglia Luvera'''.
‘NDRANGHETA: SINDACO REGGIO, ISOLARE MELE MARCE UNIVERSITA' (AGI) - Reggio Calabria, 20 nov. - "L'indagine sull'Universita' Mediterranea e' un'importante garanzia per confermare la serieta' e il prestigio di un ateneo che e' uno dei piu' stimati centri di sapere del Mezzogiorno. Il lavoro a trecentosessanta gradi svolto dalla Direzione distrettuale antimafia e dai carabinieri, cui va il nostro plauso, alla fine non scalfira' il buon nome della Mediterranea e dall'isolamento di qualche mela marcia, ne sono certo, uscira' rafforzato il prestigio del corpo docente e amministrativo il cui impegno, in tutti questi anni, ha forgiato importanti intelligenze molte delle quali, purtroppo, hanno dovuto abbandonare questa citta' per mettere a disposizione di altre realta' geografiche esperienza e professionalita' acquisite in riva allo Stretto". E' questo il commento di Giuseppe Raffa, sindaco di Reggio Calabria, sull'indagine avviata dalla magistratura sulla facolta' di Architettura dell'Universita' Mediterranea. "In questo particolare momento, caratterizzato da importanti iniziative giudiziarie - dice ancora Raffa - ognuno e' chiamato a fare la propria parte per contribuire ad arginare gli ormai espliciti tentativi della 'ndrangheta di insediarsi nei vari settori della nostra societa', confermando cosi' la sua preoccupante capacita' pervasiva".
'NDRANGHETA: GRASSO, ARRESTO ACRI UN ALTRO SUCCESSO (AGI) - Campi Bisenzio (Firenze), 20 nov. - "Poco fa mi e' stato comunicato un altro successo: in Calabria e' stato arrestato un latitante condannato all'ergastolo e che sfuggiva da alcuni anni alla cattura, Nicola Acri. I Carabinieri del Ros lo seguivano da tempo e adesso lo hanno catturato" ha detto Piero Grasso. La notizia della cattura e' stata salutata con un lungo applauso dai partecipanti al Forum, la maggior parte studenti delle scuole superiori.
LEGALITA': DONNE S.LUCA, CHIUDE LUDOTECA IN BENE CONFISCATO PRESIDENTE MOVIMENTO,INDIFFERENZA E MANCATO SOSTEGNO ISTITUZIONI (ANSA) - SAN LUCA (REGGIO CALABRIA), 20 NOV - E' chiusa, a distanza di un anno dall'inaugurazione, la ludoteca Isola Rosa realizzata a San Luca su progetto del Movimento donne di San Luca e della locride grazie ai fondi stanziati da Enel Cuore OnluS all'interno di un bene confiscato alla malavita di San Luca. ''Oggi a distanza di anno - e' scritto in una nota del movimento - si traccia un primo bilancio. Positivo per tutto cio' che riguarda l'esperienza dei bambini e delle donne che hanno reso possibile questo 'miracolo'. Negativo per il mancato sostegno e l'indifferenza di tutti coloro che non hanno dato a questo progetto, di altissimo spessore sia didattico che sociale, la giusta valenza. Le signore si sono stancate di fare a spese loro le paladine del cambiamento, di cui tutti parlano, ma che forse interessa a pochi. Non e' una resa, ma l'inizio di un'attesa. Vediamo quanto passa prima che chi di dovere, a telecamere spente e senza riflettori, decida le sorti di questa storia. Che non deve finire''. ''Le signore hanno lavorato a titolo volontario fino ad oggi - afferma la presidente del movimento Rosy Canale - dimostrando con azioni concrete che la cultura del fare non si impara sui libri ma nasce dalla volonta' di cambiare quell'immobile stato di cose, di costruire opportunita' per i piu' piccoli e per i piu' svantaggiati. Le donne del Movimento che hanno intrapreso il cammino del cambiamento non si sono fermate di fronte le difficolta', di fronte al torbido pettegolezzo della tipica cultura paesana. Sono andate oltre con maturita' e convinzione. Ma dove sono le istituzioni? Dove sono i politici che abbiamo votato? Forse latitanti nei bunker del potere''. ''Il mio appello - conclude Canale - non ha bandiere ne' colore, ma si rivolge a tutti coloro che in rappresentanza di quel lontano Stato Italia, possono dare continuita' a questa struttura e a cio' che rappresenta: il riscatto della societa' civile, l'affermazione della cultura della legalita' e della voglia di lavorare che tutte queste donne, da tre anni, stanno portando avanti col cuore e con l'anima''.
ANSA/'NDRANGHETA: UNIVERSITA'; IL MITO PELLE TRA GLI STUDENTI - REGGIO CALABRIA, 20 NOV - Era diventato un punto di riferimento, un vero 'mito' e leader, tra gli studenti della facolta' di architettura dell'Universita' di Reggio Calabria, Antonio Pelle, il rampollo dell'omonima cosca di San Luca, il figlio di Ntoni ''Gambazza'', che attraverso favori, amicizie e regali ai docenti e' riuscito a sostenere nove esami in soli quarantuno giorni. E' uno spaccato di malcostume e di illegalita' quello che emerge dall'inchiesta dei carabinieri del Ros che stanno indagando sui presunti condizionamenti che la cosca Pelle avrebbe esercitato nell'Universita' di Reggio Calabria. Antonio Pelle, dall'aprile scorso detenuto perche' coinvolto in una indagine della Dda reggina, dopo aver conseguito il diploma con il minimo dei voti e con due anni di ritardo, e' riuscito in poco tempo a conquistarsi l'amicizia di docenti ed impiegati dell'ateneo i quali gli agevolavano la scalata al conseguimento della laurea in architettura. L'arricchimento culturale di Pelle era pero' solamente un dato cartaceo considerati i tantissimi errori grammaticali commessi dal giovane in decine di lettere scritte da carcere ai suoi amici e familiari e intercettate dai carabinieri che ora le hanno acquisite agli atti delle indagini. A dimostrazione di come il rampollo della famiglia Pelle fosse diventato un mito tra gli studenti universitari reggini c'e' la lettera di una studentessa che non fa mistero delle sue idee e, nonostante il giovane si trovi detenuto, gli scrive per ricordargli che ''per noi sei un punto di riferimento''. A dimostrazione del ruolo di leader che il giovane aveva nell'ambiente universitario c'e' anche l'attivita' svolta nell'aprile scorso in occasione delle elezioni del consiglio di facolta'. Pelle, infatti, si era impegnato per riuscire a far eleggere dei suoi rappresentanti attraverso la scelta di candidati trasversali che potevano godere dell'appoggio da parte di partiti ed esponenti politici locali. Stamani, intanto, sono proseguiti gli interrogatori di una decina di docenti e impiegati dell'Universita' reggina che sono stati sentiti dai carabinieri in qualita' di persone informate sui fatti. Nell'inchiesta dei Ros sono indagate undici persone, tra docenti, impiegati e studenti dell'Universita' accusati di falso e ideologico e truffa. Gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza su una serie di episodi illeciti relativi ad esami ed ai test di accesso alla facolta' di architettura che sarebbero stati superati in cambio di regali. Tra le numerose intercettazioni telefoniche fatte dai carabinieri e' emerso che Antonio Pelle regalava ai docenti dell'Universita' prodotti gastronomici ed anche giocattoli in cambio di favori per gli esami che doveva sostenere lui, alcuni suoi familiari ed i suoi amici.
AGRICOLTURA: 15MILA BRACCIANTI FANTASMA AL SUD, OLTRE 31MILA LE TRUFFE TRA LAVORATORI FITTIZI E PRESTAZIONI PREVIDENZIALI INDEBITE Roma, 20 nov. (Adnkronos) - Braccianti fantasmi e prestazioni previdenziali non dovute. Sono quasi 15mila le posizioni lavorative fittizie cui si aggiungono finti pagamenti di disoccupazione, maternita', ecc, a lavoratori agricoli per un totale di oltre 31 mila truffe al Sud, con una netta prevalenza in Campania. La realta' emerge dal Piano straordinario di vigilanza per l'agricoltura e l'edilizia nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Controlli che si sono svolti in 6.774 aziende agricoler ad opera di un team di ispettori del ministero del Lavoro, dell'Inps, dell'Inail, del personale delle forze dell'ordine e delle regioni in questione. Risalta il dato campano sulle "posizioni lavorative fittizie e/o prestazioni previdenziali indebite" che e' di gran lunga superiore, con 25.088 casi, seguito dalla Puglia con 5.100, laddove in Calabria sono qppena 62 e in Sicilia 208. Dal rapporto, diffuso dal ministero del Lavoro, risulta anche che il 45% delle imprese e' irregolare, una percentuale abbastanza alta, e che il 35% degli 8.550 lavoratori irregolari e' in nero (3.047). Il numero piu' alto di lavoratori in nero nei campi comunque risulta in Puglia con 1.129 anche se incuriosisce e desta qualche preoccupazione il dato che emerge in Sicilia: su 3.118 lavoratori oggetto di verifica ben 3.106 risultano irregolari 'per altre cause' e 'solo' 348 in nero. Infine, il maggior numero di extracomunitari sottoposti a controlli nei lavori agricoli (semina, raccolata, ecc) e' risultato in Puglia con 972, di questi 10 clandestini. In Campania su 606 extracomunitari, 28 privi di permesso di soggiorno, e il rapporto percentuale sale in Calabria dove su 182 extracomunitari sottoposti a verifica ben 17 sono risultati clandestini. In Sicilia invece dei 126 extracomuntari controllati nessuno e' risultato clandestino.
'NDRANGHETA:STUDENTESSA A PELLE, SEI UN PUNTO DI RIFERIMENTO (V. '''NDRANGHETA: INDAGINE UNIVERSITA'...'' DELLE 10:20 CIRCA) (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 NOV - Antonio Pelle, il rampollo dell'omonima cosca di San Luca, era diventato un punto di riferimento per gli studenti dell'Universita' di Reggio Calabria. E' quanto emerge dalle indagini dei carabinieri del Ros sui presunti condizionamenti della 'ndrangheta nell'ateneo reggino. Pelle ha ricevuto in carcere, dove si trova dall'aprile scorso perche' arrestato nell'operazione 'Reale', una lettera da una sua collega universitaria nella quale la ragazza gli scrive: ''Sai benissimo che per noi sei un punto di riferimento''. Prima del suo arresto il rampollo della famiglia Pelle, secondo quanto emerge dalle indagini del Ros, si era impegnato anche per riuscire a far eleggere dei suoi rappresentanti nel consiglio di facolta'. Pelle, in occasione del rinnovo delle rappresentanze studentesche, contatto' un collega universitario per cercare di creare una lista unica. Nell'ambito di alcune intercettazioni telefoniche emerge che Antonio Pelle stava cercando di individuare dei candidati con un elevato potenziale di voti perche' avevano l'appoggio trasversale da parte di partiti ed esponenti politici locali.
'NDRANGHETA:UNIVERSITA';UNA BAMBOLA A FIGLIA DEL RICERCATORE IN REGALO CAPRETTI, PRODOTTI GASTRONOMICI MA ANCHE GIOCATTOLI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 NOV - Non solo prodotti gastronomici ma anche giocattoli venivano regalati da Antonio Pelle ai docenti e ricercatori della facolta' di architettura dell'Universita' di Reggio Calabria. In prossimita' delle feste natalizie del 2007 Antonio Pelle contatta un ricercatore della facolta' che frequenta per fargli gli auguri. Dopo uno scambio di alcune battute sulle imminenti festivita' il ricercatore dice a Pelle: ''guarda hai fatto una cosa... infatti dicevo a mia moglie questo 'dovrei chiamare Antonio per ringraziarlo' perche' la bambina... sta giocando da stamattina con sto bambolotto''. E Pelle chiede: ''eh...gli e' piaciuto?'', ed il ricercatore gli risponde ''ma gli e' piaciuto assai, assai Toto', veramente...ah...Toto' sei stato veramente gentile''. La conversazione prosegue poi facendo riferimento ad un regalo di tipo gastronomico. Il ricercatore, dopo l'ennesimo ringraziamento a Pelle, dice: ''domani diamo...diamo inizio...a...all'altro regalo, a pranzo da mia suocera quindi...''.
EDILIZIA: 6 IMPRESE SU 10 IRREGOLARI AL SUD, OLTRE 35% LAVORATORI IN NERO 9.000 VIOLAZIONI SU SICUREZZA, AL PRIMO POSTO CAMPANIA ANCHE PER SOMMERSO Roma, 20 nov. (Adnkronos) - Il lavoro nero e irregolare si conferma in gran parte delle aziende edili nel Mezzogiorno. Su oltre 12 mila imprese controllate, 12.326, il 61% sono risultate irregolari, ben 7.567, e tra gli 8.837 lavoratori irregolari scoperti il 35% e' in nero (3.073). E' quanto emerge dai risultati del Piano straordinario di vigilanza per l'agricoltura e l'edilizia nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nell'arco di tempo marzo-ottobre 2010. A fotografare la realta' sono stati gli ispettori del ministero del Lavoro, dell'Inps, dell'Inail, e il personale delle forze dell'ordine e delle regioni in questione. Dal rapporto si evince che la sicurezza e' al centro dei controlli in edilizia con oltre 9.000 violazioni riscontrate, 3.500 solo in Campania, oltre 2.600 in Puglia e 1.895 in Sicilia. I controlli hanno portato poi a 1.466 provvedimenti di sospensione, ma sono state oltre 1.000 le revoche di sospensione (71%). La regione con il piu' alto numero di lavoratori in nero risulta la Campania con 2.049 su 13.371 lavoratori sottoposti a verifica, ma irregolari, per altre cause, risultano anche 1.052 lavoratori. Al secondo posto figura la Sicilia con 1.278 lavoratori in nero. Ma a registrare il piu' alto tasso di aziende irregolari e' la Calabria con il 71% rispetto a quelle ispezionate, seguita dalla Campania e dalla Puglia rispettivamente con il 62% e il 61%; mentre in Sicilia il 54% delle aziende hanno presentato irregolarita'.
FERITO GIOVANE A CATANZARO,SFILA SOLO MOVIMENTO ANTIFASCISTA A CORTEO RINUNCIA PARTECIPAZIONE ESTREMA DESTRA (ANSA) - CATANZARO, 20 NOV - Dovevano sfilare in corteo a Catanzaro, a poche centinaia di metri gli uni degli altri, ma alla fine a scendere in piazza e' stato solo il movimento antifascista, mentre il movimento di estrema destra Alternativa popolare ha annullato all'ultimo momento la propria manifestazione. Entrambe le iniziative erano state proclamate in seguito all'accoltellamento, avvenuto il 30 ottobre scorso, di un giovane del collettivo sociale Riscossa ed erano state autorizzate, con prescrizioni, dal questore Vincenzo Roca, che aveva modificato il percorso dei cortei riducendoli per evitare una vicinanza che avrebbe potuto innalzare il livello di tensione gia' alto in citta'. E proprio la riduzione del percorso ha indotto Alternativa popolare a revocare il corteo. In piazza sono scesi quindi in centinaia del Coordinamento antifascista cui hanno aderito varie sigle di partiti, associazioni, movimenti e cittadini. Presenti anche delegazioni provenienti da altre zone della Calabria oltre a esponenti politici tra cui l'eurodeputato di Idv, Luigi De Magistris, e istituzionali quali gli assessori comunali Danilo Gatto, Peppe Marcucci e Nicola Ventura. Molti i giovani presenti, ma tra loro c'era anche un pensionato di 75 anni venuto apposta da Grimaldi, paese del cosentino, giunto a Catanzaro con alcuni amici perche' ''non vogliamo morti ammazzati''. La manifestazione si e' svolta in maniera tranquilla, controllata da oltre un centinaio di appartenenti alle forze dell'ordine, ma il clima di tensione che ancora si respira a Catanzaro e' stato evidenziato da uno dei giovani del Collettivo Riscossa che ha sottolineato come ''tanti compagni non possono girare da soli per la citta'''.
CAMUSSO: BENE LA TAV, PONTE STRETTO CATTEDRALE IN DESERTO = == CAMUSSO: BENE LA TAV, PONTE STRETTO CATTEDRALE IN DESERTO = (AGI) - Roma, 20 nov. - Si' alla Tav e no al Ponte sullo stretto, una vera e propria "cattedrale nel deserto". Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, e' favorevole a infrastrutture che migliorino la mobilita' delle persone, a patto pero' che non siano isolate e dunque inutili. "Alla Tav - spiega - abbiamo detto di si'. C'e' una lunga lotta nei territori del Mezzogiorno perche' l'alta velocita' non si fermi a Napoli ma colleghi tutto il Sud. Abbiamo un'opinione positiva perche' bisogna favorire la mobilita' delle persone e delle merci. Bisogna evitare di dividere il paese tra un Nord collegato e un Sud che non ha piu' i collegamenti". Tuttavia, aggiunge, c'e' un tema delle modalita' di uso del territorio che "deve coinvolgere le popolazioni positivamente". Diversa l'opinione sul Ponte sullo stretto che la dirigente sindacale definisce "inutile, sbagliato e costoso". "Ha tutte le caratteristiche - prosegue - della cattedrale nel deserto, nel senso che si fa una mega infrastruttura senza aver risolto i problemi di mobilita' e viabilita' stradali e ferroviari in Calabria. Bisognerebbe capire quanto abbiamo gia' speso e quanto si rischia di dover spendere per una cosa che non e' utile mentre oggi ci sarebbe uno straordinario bisogno di fare tutte quelle piccole opere che permettono la prevenzione e il riassetto idrogeologico del territorio". Per la leader della Cgil avere un ponte e poi "avere la frana a Messina e' la dimostrazione della totale follia e discrepanza di una logica tutta di immagine e a protezione di qualche interesse". "Le infrastrutture - dice ancora - sono uno strumento perche il paese possa crescere, per produttivita' e lavoro. Ma meglio 3.000 asili nido nel Sud che il Ponte perche' i primi generano welfare e dunque crescita, il secondo e' la cattedrale nel deserto". Un netto 'no' anche al nucleare "cosi' come lo pensa il governo". Per Camusso non va bene per due ordini di ragioni: "La prima - spiega - e' che c'e' una sproporzione di costi e di investimenti e la seconda che si usano tecnologie arretrate e quindi non sicure. Non abbiamo mai pensato pero' che l'Italia debba rimanere fuori dalla ricerca e dalla tecnologia. E' un no al piano nucleare del governo". Diverso sarebbe, per la sindacalista, "essere soggetti di una grande qualita' della ricerca e dell'innovazione e pensare alle future generazioni di tipologia perche le attuali non vanno bene. Ci sono investimenti - conclude - in forme di energia alternativa che costano meno e sono piu' efficaci e darebbero risposte positive al controllo del territorio nel senso di sicurezza. Bisogna investire per energie rinnovabili e meno costose. C'e' un'altra via della dispersione di cosi' tante risorse".
FERROVIE: CISL, SERVE RETE MODERNA PER RILANCIO SVILUPPO MINISTRO FITTO ANNUNCIA TAVOLO TECNICO PER SUPERARE RITARDI (ANSA) - PALERMO, 20 NOV - Una rete ferroviaria moderna ed efficiente, integrata con porti ed aeroporti e connessa con i diversi siti produttivi, sviluppata in un sistema integrato di intermodalita' che garantisca sviluppo e sostenibilit… economica'. E' questa una delle richieste lanciata oggi dalla Fit (Federazione Trasporti) Cisl e dalla Cisl regionale siciliana nel corso della tavola rotonda su 'Un disegno strategico per le ferrovie siciliane' che si e' svolta a Palermo fra rappresentanti sindacali, istituzioni nazionali, regionali, esponenti di Rfi e Trenitalia. All'incontro e' intervenuto anche il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto che si e' detto disponibile a convocare un tavolo tecnico fra le parti ''per superare i ritardi e rilanciare le ferrovie nel Sud''. ''E' necessario riprogrammare - ha aggiunto il ministro - i fondi comunitari e i Fas finora non spesi per il raggiungimento degli obiettivi, lavoreremo tutti assumendoci ognuno le proprie responsabilita' per utilizzare le risorse disponibili''. I sindacati hanno sollecitato ''un accordo di programma tra regione, stato, enti locali e parti sociali; un progetto che riunisca in un unico disegno di sviluppo le reti di Sicilia e Calabria''. Dopo le promesse del governo nazionale secondo il quale i tagli rientreranno al piu' presto, la Fit ha ribadito la necessita' che si passi ora ad ''un programma preciso di recupero e di crescita del trasporto su ferro, un programma che rappresenti una svolta rispetto al percorso seguito fino ad ora e segnato dalle scelte di Trenitalia e Rfi di abbandonare la Sicilia riducendo i treni a lunga percorrenza e sostituendo i collegamenti regionali con i bus, logica che porta allo smantellamento del traghettamento sullo Stretto di Messina''.
FERROVIE: CONFRONTO TRA CISL E FITTO, "TAVOLO COMUNE PER IL SUD" (AGI) - Palermo, 20 nov. - Una rete ferroviaria moderna ed efficiente, integrata con porti ed aeroporti e connessa con i diversi siti produttivi, sviluppata in un sistema integrato di intermodalita' che garantisca sviluppo e sostenibilita' economica; un accordo di programma tra regione, stato, enti locali e parti sociali; un progetto che riunisca in un unico disegno di sviluppo le reti di Sicilia e Calabria. Il via nel piu' breve tempo possibile, dell'annunciato piano per il sud. Infine, ma non ultimo, la concentrazione attorno a pochi obiettivi, delle risorse disponibili, siano esse regionali, nazionali, Comunitarie, o appartenenti ai fondi Fas. Sono le richieste per il rilancio del sistema di trasporto ferroviario dell'isola lanciate oggi dalla Fit (Federazione Trasporti) Cisl e dalla Cisl regionale siciliana nel corso della tavola rotonda su "Un disegno strategico per le ferrovie siciliane" che si e' svolta a Palermo fra rappresentanti sindacali, istituzioni nazionali, regionali, esponenti di Rfi e Trenitalia. A dare il via al dibattito era stata la denuncia della Fit Cisl. Il sindacato di categoria aveva documentato, con una docufiction; una video - denuncia, i disagi patiti dai passeggeri nel traghettamento sullo Stretto di Messina e denunciato i tagli ai treni a lunga percorrenza. Ora dalla fase di denuncia e protesta occorre passare a quella di proposta. Dopo le promesse del governo nazionale secondo il quale i tagli rientreranno al piu' presto, la Fit ha ribadito la necessita' che si passi ora ad un programma preciso di recupero e di crescita del trasporto su ferro, un programma che rappresenti una svolta rispetto al percorso seguito fino ad ora e segnato dalle scelte di Trenitalia e Rfi di abbandonare la Sicilia riducendo i treni a lunga percorrenza e sostituendo i collegamenti regionali con i bus, logica che porta allo smantellamento del traghettamento sullo Stretto di Messina. "L'arretratezza del sistema dei trasporti fa della Sicilia 'un caso in Europa' - afferma Maurizio Bernava, segretario regionale Cisl - per il quale il superamento del gap che pesa sull'Isola, richiede una strategia integrata, in quattro punti. Si tratta, ribadisce, di un accordo di programma tra Regione, Stato, enti locali e parti sociali; un progetto che riunisca in un unico disegno di sviluppo le reti di Sicilia e Calabria. Il via nel piu' breve tempo possibile, dell'annunciato piano per il sud. Ancora, che siano concentrate attorno a pochi obiettivi, le risorse disponibili, regionali, nazionali, Ue, del Fas e anche quelle destinate al ponte sullo Stretto, se e quando si arrivera' al progetto esecutivo".
EGGIO CALABRIA: RAPINANO TABACCHERIA E PORTANO VIA MACCHINA SCAMBIAMONETE, 4 ARRESTI Reggio Calabria, 20 nov. - (Adnkronos) - Rapinano un tabaccaio portando via addirittura una pesante e ingombrante macchina scambiamonete, piena di soldi, ma vengono fermati e arrestati dai carabinieri. E' avvenuto nella locride. Il titolare delle tabaccheria ha chiamato il 112 segnalando che quattro persone con il passamontagna e armati erano entrati nell'esercizio rubando stecche di sigarette, ricariche telefoniche, cellulari, somme in contanti e addirittura la pesante scambiamonete. Il dispositivo di ricerca ha dato immediatamente i suoi frutti. La fuga dei rapinatori e' stata bloccata dai militari dell'Arma che hanno fermato l'auto con la quale si stavano allontanado. Sono stati arrestati Pasquale Perre (22 anni), Pasquale Trimboli (20), Alessandro Agresta (18) e un minorenne D. B. Di 17 anni. Tutti sono residenti a Plati' e vengono ritenuti contigui alla cosca Barbaro.
LAVORO: VOUCHER NON VA AL SUD;RIPETIZIONI? 185 IN 2 ANNI IN 8 REGIONI MEZZOGIORNO VENDUTI META' VOUCHER DEL SOLO VENETO (di Manuela Tulli) (ANSA) - ROMA, 20 NOV - Al Sud non piacciono i 'buoni lavoro': sugli 8,5 milioni di voucher venduti dal 2008 fino ai primi di ottobre di quest'anno (secondo il dato piu' aggiornato dell'Inps sono invece oltre 10 milioni) - per dare una retribuzione regolare, completa di contributi, anche a chi fa lavoretti occasionali, dal giardinaggio alle ripetizioni, dai lavori domestici alle raccolte nei campi - solo una minima parte e' stata venduta al Sud. In otto regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) se ne contano 685.000, l'8% del totale e molto meno della meta' di quelli venduti nel solo Veneto. E' quanto risulta dai dati resi noti in settimana dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Laura Ravetto, nel corso di una risposta ad un'interrogazione parlamentare in Commissione Lavoro della Camera. I 'buoni lavoro' che nella spesa di 10 euro includono la retribuzione di un'ora piu' i contributi all'Inps e all'Inail, erano nati per pagare in maniera regolare gli avventizi delle vendemmie; progressivamente sono stati estesi anche ad altri settori dove si fanno lavori occasionali. Ma la missione sembra essere 'fallita' sia per il Mezzogiorno che per alcuni settori. Per quanto concerne la distribuzione regionale, al primo posto figura il Veneto con oltre 1,5 milioni di buoni venduti. I voucher sono stati utilizzati massicciamente anche in Emilia Romagna e in Lombardia (rispettivamente 1,1 mln e poco piu' di un milione). Tra le Regioni del Sud se ne contano poco piu' di 100.000 in Campania, 140.530 in Sicilia e 124.000 in Puglia. I lavoretti occasionali dilagano in agricoltura, vanno bene nelle manifestazioni sportive e culturali. Sarebbero in pochissimi invece a fare lavori domestici saltuariamente; praticamente 'fantasmi' invece tutti coloro che fanno lezioni private agli studenti. Questo almeno e' quanto emerge dai dati forniti dal governo in Parlamento. Quello che salta agli occhi sono infatti i 185 buoni da 10 euro venduti in tutta Italia (155 solo in Lombardia) per pagare l'ora a insegnanti di ripetizioni private. La parte del 'leone' la fa l'agricoltura, con 2,7 mln di buoni utilizzati. Oltre un milione anche i buoni venduti per lavori occasionali in manifestazioni. I lavori di giardinaggio hanno visto 441.000 voucher venduti mentre per lavori domestici ne sono stati venduti circa 149.000.
CALCIO: STORIA DI COULIBALY, 'SALVATO' DA SQUADRA CALABRESE CLUB PRIMA CATEGORIA ADOTTA GIOVANE IVORIANO DOPO SBARCO TRAGICO (di Alessandro Sgherri) (ANSA) - COLOSIMI (COSENZA), 20 NOV - C'e' chi si oppone alla Nazionale multietnica e vorrebbe Balotelli fuori dai giochi, ma nel mondo del calcio, fortunatamente, c'e' anche chi la pensa diversamente e non solo tessera un calciatore di colore, ma lo adotta, aiutandolo ad inserirsi in Italia e a cercare di fargli dimenticare gli orrori del passato. E' la storia che viene da Colosimi, piccolo comune montano della Sila Piccola, nel cosentino. Qui una societa' di calcio, che milita nel campionato di prima categoria, ha adottato nel vero senso della parola un ragazzo di 19 anni, Coulibaly Tiemoko, della Costa D'Avorio, con una storia drammatica alle spalle, inserendolo nella rosa della squadra. La storia e' diventata talmente emblematica che la rivista Calcio Illustrato, edita dalla Lega nazionale dilettanti, vi ha dedicato ampio spazio nel suo ultimo numero. Come tanti suoi connazionali Coulibaly e' approdato sulle coste calabresi portato da una carretta del mare, in uno degli innumerevoli viaggi della speranza. Il suo, pero', e' stato segnato da un destino tragico. Il padre, l'unico familiare che viaggiava con lui, e' annegato nella traversata del Mediterraneo. Ricoverato nel centro di accoglienza Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, il ragazzo e' stato regolarizzato all'inizio dell'anno, ma non conoscendo l'italiano le sue speranze di inserimento erano ridotte al lumicino. Sino a quando il direttore sportivo di una societa' di Lamezia Terme, vedendo in lui delle qualita' calcistiche, non l'ha segnalato ai dirigenti del Colosimi. I quali non ci hanno pensato un minuto e alcune settimane fa l'hanno tesserato per farlo allenare insieme al gruppo. L'allenatore e i nuovi compagni si sono subito interessati alla sua storia. Coulibaly, con il suo italiano stentato, ha raccontato la disperazione e il dramma del viaggio verso l'Italia. La societa' si e' subito attivata per sensibilizzare gli Enti locali, le associazioni del volontariato e la chiesa del paese per aiutare il ragazzo. Non solo, i giocatori hanno deciso anche di devolvere una parte dei propri rimborsi spese al nuovo compagno. ''Si poteva rimanere indifferenti davanti ad una storia cosi'? - dicono in societa' -. Ci siamo consultati, giocatori e dirigenti, ed abbiamo deciso simbolicamente di adottarlo. Quindi, oltre a inserirlo nella rosa come calciatore, ci stiamo impegnando a trovargli una sistemazione con l'aiuto di tutti gli abitanti di Colosimi''. Ma il calcio di provincia, soprattutto al Sud, e' lontano anni luce dai fasti delle serie maggiori. Ed anche le risorse economiche sono quelle che sono. Ecco perche' la societa' ha avuto un'idea: mettere un annuncio per organizzare partite amichevoli e raccogliere fondi per aiutare Coulibaly. ''Vogliamo far conoscere - spiegano alla societa' - una storia drammatica che una piccola realta' relegata in una zona interna della Calabria sta tentando di rendere meno crudele. E ci servono aiuti di qualsiasi genere''. Chi vuole dare una mano affinche' il futuro di Coulibaly non sia drammatico quanto il suo passato, puo' rivolgersi alla societa' Ssd Colosimi.
QUATTRO GIOVANI PRESI NELLA LOCRIDE DOPO RAPINA IN TABACCHERIA (AGI) - Reggio Calabria, 20 nov. - E' durata pochi minuti la fuga di quattro rapinatori che, ieri sera nella Locride, avevano messo a segno un colpo ai danni di una tabaccheria. L'autovettura con bordo i malviventi e' stata bloccata dai carabinieri del comando di Reggio Calabria mentre viaggiava alla volta di Plati', dove il quartetto abita. Il colpo era fruttato, tra l'altro, stecche di sigarette, ricariche telefoniche, cellulari, una somma di denaro e un ingombrante cambiamonete pieno di soldi. Nell'auto i militari hanno rinvenuto anche i passamontagna utilizzati per la rapina. Gli arrestati sono Pasquale Perre, 22 anni, bracciante agricolo con precedenti di polizia; Pasquale Trimboli, 20 anni, bracciante agricolo; Alessandro Agresta, 18 anni, bracciante agricolo; e il minore B.D. 17 anni. Tutti ritenuti contigui alla cosca Barbaro di Plati. L'arresto e' avvenuto grazie alla tempestivita' con la quale la vittima della rapina ha avvisato i carabinieri. I rapinatori sono stati rinchiusi in carcere.
MUSICA: 'ALIEN TOUR 2011' DI GIOVANNI ALLEVI FA TAPPA IN CALABRIA L'EVENTO NELL'AMBITO DELLA 25° EDIZIONE DI 'FATTI DI MUSICA' Roma, 20 nov. (Adnkronos) - E' stato confermato per il 31 marzo prossimo al Teatro Garden di Rende, in provincia di Cosenza, l'unico concerto in Calabria dell' "Alien tour 2011" di Giovanni Allevi, il celebre pianista e compositore italiano acclamato in tutto il mondo. Il tour mondiale, in questi giorni in Giappone, arrivera' in Italia il 19 febbraio al Palalottomatica di Roma. L'evento di Rende fara' parte della 25° edizione di "Fatti di Musica", la rassegna del miglior live d'autore italiano ideata e diretta da Ruggero Pegna. Dopo quello ritirato nel 2007, ad Allevi sara' assegnato per la seconda volta il "Riccio d' Argento" del celebre orafo Gerardo Sacco per il nuovo album 'Alien'. Quest'anno, per festeggiare i venticinque anni dell' importante rassegna che presenta e premia alcuni dei migliori concerti d'autore di ogni stagione, il maestro Sacco realizzera' una speciale versione del prestigioso premio, ritirato in questi anni dai principali autori italiani, da Fabrizio De Andre' a Paolo Conte, da Gino Paoli a Ivano Fossati.
REGGIO C.: SINDACO, TAMPONARE EMERGENZA TRASPORTI (ASCA) - Reggio Calabria, 20 nov - Decisiva riunione dell'Osservatorio dei trasporti presieduta dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa. Nel corso della riunione, infatti, si e' giunti all'approvazione del documento tecnico, redatto da un commissione ristretta, che sara' sottoposto alla fine della prossima settimana al ministro ai Trasporti. Intanto, gia' mercoledi' o giovedi' prossimo il primo cittadino, con i rappresentanti dell'Osservatorio, incontrera' gli amministratori regionali per concordare ulteriori strategie di tamponamento dell'emergenza trasporti, derivata dai recenti tagli di treni ed aerei, ingiustificati rispetto al bacino d'utenza. Come e' stato sottolineato dal sindaco Giuseppe Raffa e da tutti i convenuti nell'analizzare la situazione estremamente critica dei collegamenti locali e nazionali, la priorita' e' quella del nodo ferroviario in considerazione dell'approssimarsi della data del 13 dicembre in cui entrera' in vigore il nuovo orario che penalizza ulteriormente il territorio reggino. Inoltre, rimane sempre in primo piano anche il problema del mancato completamento dell'A3. ''Si tratta di una battaglia fondamentale per la citta' di Reggio che altrimenti rischia un totale isolamento. Una battaglia che combatteremo fino in fondo al di la' dei colori politici, ma tenendo esclusivamente in considerazione esigenze ed interessi del territorio e dei suoi cittadini''. Nel frattempo, il 29 novembre anche il sindaco Raffa partecipera' alla manifestazione unitaria organizzata dai sindacati.
'NDRANGHETA: UNIVERSITA'REGGIO, OFFERTA AMPIA COLLABORAZIONE (AGI) - Reggio Calabria, 20 nov. - "In merito alle notizie diffuse dai media nelle ultime ore, relative ad un'indagine in corso da parte della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria per presunte irregolarita' su esami e test di ammissione della Facolta' di Architettura, l'Ateneo intende precisare che ha offerto agli organi inquirenti attiva ed ampia collaborazione, mettendo a disposizione tutta la documentazione e le informazioni richieste, al fine di ricostruire in modo oggettivo i fatti, con l'auspicio che il personale docente, amministrativo e gli studenti coinvolti possano risultare estranei ad ogni addebito contestato. In caso contrario, l'Ateneo si riserva di tutelarsi in ogni sede giurisdizionale". E' quanto si legge in un comunicato dell'Ufficio stampa dell'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria, dopo che la procura distrettuale antimafia ha notificato 11 avvisi di garanzia nell'ambito di una indagine su presunte pressioni dei clan sui test d'ingresso alla facolta' di architettura e sull'esito di alcuni esami.