Motivazioni
molto discutibili stanno condizionando l’attività politico-amministrativa della
Giunta Raffa. Non riusciamo, infatti, a capire la ratio di alcune recenti delibere dell’esecutivo provinciale. La
prima riguarda quella relativa all’approvazione della dotazione organica per
l’anno 2012, nella quale è stata decisa la revoca di alcuni concorsi per la
copertura di numerose figure professionali carenti in organico. Nella fattispecie, sono state revocate le prove
relative al concorso pubblico per la copertura a tempo pieno ed indeterminato
di 8 posti di agente di Polizia provinciale, cat. C; di due posti di
collaboratore Ufficio Stampa, cat. C; di un posto per Dirigente Tecnico; per
due tirocini formativi finalizzati all’assunzione per il profilo professionale
di esecutore ausiliario, Cat. A, riservato a persone con disabilità. Tale
revoca ha riguardato, inoltre, l’avviso di mobilità volontaria esterna per la
copertura di un posto di istruttore direttivo contabile Cat. D1 e quello per la
copertura, sempre attraverso la mobilità volontaria, di 3 funzionari agronomi,
Cat. D, uno dei quali a tempo pieno, ed i restanti due part-time al 50%. Altrettanto stranamente, e sarebbe opportuno
conoscerne i veri motivi, sono stati riesumati i concorsi per la copertura di
due posti di Avvocato, cat. D e di Funzionario chimico Cat. D.
Decisioni,
a nostro parere, assolutamente contraddittorie con un ulteriore atto di Giunta
che prevede la sottoscrizione di nuovi
contratti “flessibili” per l’utilizzo di personale attraverso l’“ex art. 90”, l’”ex art. 110”, ed altre forme
contrattuali, motivati con la necessità
di acquisire le entrate derivanti dall’accertamento del 5% della Tarsu
dovuta dai Comuni per gli anni 2006 e seguenti, per lo smaltimento delle
pratiche afferenti le concessioni demaniali e idrauliche, “per le quali – è
citato nella delibera – sono state accertate 1177 pratiche pregresse inevase,
che una volta esitate porterebbero all’acquisizione delle relative somme dovute
all’Ente”, e citando infine che “per il rilascio delle concessioni demaniali ed
idrauliche e di autorizzazioni al prelievo di materiale litoide è presente in
Bilancio una voce di entrata pari a 3.150 mila euro, ed altrettanti 1 milione e
500 mila euro per le concessioni per le adduzioni idriche, compresa la
riscossione degli insoluti”.
Al
di là delle motivazioni, basate solo sulle presunte voci di entrata iscritte in
bilancio, quello che lascia più perplessi è il tipo di contratto che si è
deciso di applicare per alcune delle figure previste. In particolare,
l’utilizzo dell’ex art. 90 per i nuovi contratti flessibili riguardanti “un
equiparato alla cat. C ed 1 equiparato
Dirigente, destinati a questi servizi che esulerebbero totalmente dalle
finalità previste e consentite dall’ex art. 90 che riguarda specificamente “gli
uffici di supporto agli organi di direzione politica”, ovvero l’Ufficio di
staff, “posto alle dirette dipendenze dell’organo politico”, Presidente o
Giunta che sia, ma con il solo ed esclusivo compito di essere deputati non alla
gestione dell’Ente, e quindi alla definizione di pratiche e procedimenti
inevasi, ma al supporto dell’organo partitico nell’esercizio delle competenze
di indirizzo e di controllo sull’attuazione degli indirizzi proprie dell’organo
politico.
Appare
poi alquanto suggestivo il fatto che nel verbale del Collegio dei Revisori dei
Conti si esprima parere favorevole, ma solo a seguito della “verifica
dell’impossibilità di adottare al possibili rimedi organizzativi e comunque –
proseguono i revisori – limitatamente alla necessità di garantire le funzioni
fondamentali da individuare e per il tempo strettamente necessario alla
realizzazione delle entrate indicate in delibera”, con la raccomandazione
finale sull’opportunità “che l’adozione di conseguenti successivi eventuali
atti deliberativi siano sottoposti all’esame preventivo dello stesso Collegio”.
Come dire, la prossima volta, intendiamo verificare prima la regolarità della
Delibera, e non successivamente, come è avvenuto stavolta.
Altro
aspetto riguarda le altre figure professionali alle quali si intende applicare
l’ex art. 110 che viene utilizzato con grande generosità motivata dalla
considerazione, peraltro inconciliabile, “che nelle more dell’attuazione delle
disposizioni sulla riduzione e razionalizzazione delle Province, nonché
sull’attivazione delle Città metropolitane è opportuno non procedere ad
assunzioni a tempo indeterminato, ma far fronte alle esigenze di personale
attraverso assunzioni flessibili”.
Infine i restanti contratti per 24 part time cat. C
e n. 2 CO.CO.CO. che dovrebbero in appena sei mesi recuperare l’inevaso Irap e
ambiente degli ultimi cinque anni.
E
mentre l’Amministrazione Raffa da una parte motiva le sue decisioni con la
necessità di pervenire ai, più volte richiesti, risparmi di gestione,
dall’altra procede alla modifica del “Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici
e dei Servizi”, con la giunto di un art. 35 bis nel quale viene prevista la
figura del “Vice Capo di Gabinetto”. Soggetto “al quale sono assegnate le
competenze di supporto operativo e gestionale già assegnate al Capo di
Gabinetto, perché le eserciti in caso di assenza o impedimento di quest’ultimo,
nonché eventuali competenze gestionali interne relative all’organizzazione e agli
Affari dell’Ufficio di Gabinetto e del personale interno o esterno assegnato
alle dirette dipendenze del Presidente”.
Infine,
la “chicca” delle deliberazioni, che mortificando professionalità e competenze
esistenti all’interno dell’Ente, con funzionari e dirigenti che hanno
ampiamente dimostrato di poter operare nel settore dei finanziamenti dei
finanziamenti comunitari, che sancisce
la convenzione tra la
Provincia di Reggio Calabria
e la Società
“Finance & Planning International Group S.p.r.l.” con sede in Belgio, Rue
Belliard, 20 Bruxelles, per “l’avvio del monitoraggio finanziario,
progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva relativa ai finanziamenti
comunitari”.
Alla
società belga, con sede a Bruxelles ed a Napoli, in pratica, viene affidato l’incarico della
“ricerca e tempestiva informazione sui bandi, linee di finanziamento e, in
generale, su opportunità di accesso ai finanziamenti comunitari; assistenza
specifica agli Uffici provinciale nella fase istruttoria e durante l’iter di
elaborazione dei progetti; gestione dei contatti con le autorità competenti;
redazione e compilazione delle domande di finanziamento e dei relativi
progetti, se del caso anche in lingue diverse da quella italiana; attività di
rendicontazione e monitoraggio dei progetti presentati a finanziamento nei
confronti dell’ente erogante il finanziamento e per quanto da questi richiesto;
assistenza nella ricerca di partners anche europei per la partecipazione ai
progetti di cui sopra”.
Alla
società sarà riconosciuto un compenso pari al 7% oltre Iva dell’importo di
ciascun finanziamento, solo nel caso in cui il progetto sia ammesso ed ottenga
il contributo richiesto”.
Anche
in questo caso, una procedura seducente che annuncia a probabili risultati
allettanti, ma assolutamente inconsistenti, che determina, di fatto, in
aggiunta ai probabili compensi da
riconoscere alla società belga mediatrice dei progetti, la mortificazione di un
intero settore burocratico della Provincia, cui resterà il compito di spettatore,
rispetto alle scelte progettuali comunitarie.
Tutto
questo conferma l’assoluta inconsistenza, precarietà e mancanza di
progettualità dell’attuale Giunta provinciale, peraltro dilaniata da contrasti
interni che sono addirittura sfociati nelle polemiche dimissioni dell’Assessore
Giovanni Calabrese, in aperta
contrapposizione con rappresentanti della sua stessa lista”.