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sabato 11 agosto 2012

PdCI: Verità e chiarezza sui centri storici


Siamo alle solite. Oggi, la politica degli annunci e dello scaricabarile nei confronti di chi ha amministrato prima, cui ci ha abituati in questi anni il centrodestra, colpisce i progetti per la riqualificazione, il recupero e la valorizzazione dei centri storici.
Non siamo stupefatti ma inorriditi davanti alla frase del Presidente Scopelliti, laddove afferma: “Noi non possiamo sempre coprire le malefatte di chi ha governato prima di noi”, che detta da chi ha gestito dopo il compianto Italo  Falcomatà il Comune di Reggio Calabria, lasciandolo in bancarotta e con una pletora infinita di dirigenti e consiglieri comunali arrestati e inquisiti, è quanto dire. Ci chiediamo soltanto come si possa avere solo il coraggio fare affermazioni del genere, dopo quanto che sta accadendo in riva allo Stretto, e che in verità non tutti hanno il coraggio di pubblicare. Stupisce inoltre che qualche Sindaco o qualche assessore, in maniera servile, si presti a questa adulazione smodata, che rivela una condizione psicologica di assoluta e ingiustificata sudditanza.
La verità è che, come abbiamo più volte affermato, è stato proprio il centrodestra a perdere il PAR FAS, perché Tremonti, a causa degli appetiti leghisti, lo ha sottratto, al fine di portarlo al Nord.
Il Presidente Scopelliti, l’assessore Aiello e i dirigenti Putortì e De Marco fanno finta di ignorare che la Giunta Regionale di centrosinistra aveva approvato un quadro finanziario completo, che prevedeva la piena copertura del programma per i centri storici, tanto che il PAR FAS Calabria 2007/2013 fu approvato prima dalla Giunta Regionale  (Delibera n. 157 del 31.03.2009) e successivamente anche dal Consiglio Regionale (Deliberazione n. 359 del 6 agosto 2009). Il PAR FAS 2007/23013 fu discusso e addirittura votato all’unanimità dall’intero Consiglio regionale, dove maggioranza ed opposizione, insieme, condivisero l’utilizzo di tali risorse all’interno di un vasto elenco di interventi inseriti nella Programmazione Unitaria Regionale. Inoltre, lo scippo realizzato ai danni della Calabria da Tremonti e dal governo Berlusconi ha riguardato non solo il finanziamento dei centri storici ma tutto quello che era stato programmato  ed avviato dalla Giunta regionale di centrosinistra, a partire dalle Case della salute.
A tal proposito e per fare la necessaria chiarezza, ci permettiamo di ricordare a Scopelliti e agli smemorati amministratori di centrodestra, abituati alle peggiori scorrettezze, che sono stati loro ad aver prorogato di un anno tutte le convenzioni con i comuni nessuna esclusa e sono sempre stati loro ad aver provveduto a nominare centinaia di commissioni di collaudo per gli interventi previsti nel programma dei centri storici.
Se si fosse trattato di un programma fantasma, come loro hanno affermato, avrebbero compiuto degli atti illegittimi.
Come si vede bastano solo questi atti, compiuti dalla giunta regionale di centrodestra e dal Dipartimento Urbanistica, a dimostrare la validità e l’efficacia del programma di riqualificazione e recupero dei centri storici varato dal centrosinistra  e che rappresenta una delle scelte più qualificanti e più avanzate per lo sviluppo della Calabria che non ha precedenti nella storia regionale.   
La verità è che, lo si voglia o no, i tanto propagandati 97 milioni di oggi erano già i nostri e sono stati scippati da Berlusconi e Tremonti.
Il centrodestra, come sempre, cerca di coprire il suo vuoto politico e la sua incapacità di governo con il tentativo di appropriarsi di un lavoro e di scelte che altri hanno fatto e che loro al contrario hanno tentato in tutti i modi di affossare.

               
                                                          Agazio Loiero e Michelangelo Tripodi

WIND JET - Bastano 0,50 cent/tratta delle compagnie aeree per un Fondo paritetico in grado di intervenire a tutela dei passeggeri presso l'Enac


Pietro Giordano, Adiconsum: "Non è possibile continuare a far pagare ai consumatori la malgestione delle compagnie aeree"
La vicenda Wind jet è l'ennesima dimostrazione - dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum - che in caso di fallimento di compagnie aeree non c'è nessun sostegno alle migliaia di passeggeri che puntualmente rimangono a terra proprio nei periodi di vacanza.

Tutti gli interventi previsti dalle leggi (Fondo di garanzia, ecc.) non servono a nulla. Anzi sono foglie di fico che nascondono le vergogne di gestioni fallimentari.

Enac insista affinché i consumatori gabbati da Wind jet arrivino alle loro destinazioni. L'Italia e le altre compagnie aeree recuperino il ruolo sociale d'azienda.

Adiconsum - conclude Giordano - è sempre più convinta che è necessaria l'istituzione di un Fondo paritetico presso l'Enac alimentato con 0,50 cent a tratta a carico delle compagnie aeree, in grado di intervenire, in casi come questo, a favore dei passeggeri con un Regolamento paritetico tra Associazioni consumatori e Associazioni imprenditoriali del volo e del turismo.

CALCIO: AMICHEVOLE CATANZARO-CASTROVILLARI 2-0


POLISTENA (RC) – 12 AGOSTO 2012 – Penultimo giorno di ritiro per il Catanzaro e terza amichevole per i giallorossi che coincide col successo ottenuto sul Castrovillari, militante torneo di Eccellenza. In questo ultimo test disputato sul rettangolo verde dello stadio “Elvio Guida” di Polistena, terminato sul punteggio di due a zero, il tecnico Francesco Cozza ha mischiato le carte sia nel primo tempo che nella ripresa. Prima frazione di gioco che ha visto le Aquile presentare in avanti Fioretti supportato dal duo Carboni-D’Agostino, mentre a centrocampo sono stati schierati sugli esterni Romeo e Carbonaro con Corso e D’Alessandro che si sono alternati in cabina di regia. Il pacchetto arretrato è stato composto da Mariotti, Orchi e Papasidero. Prima frazione di gioco piuttosto avara di emozioni, col Catanzaro che ha sbloccato il punteggio al 45’ grazie al diagonale vincente di D’Agostino che, servito da Carbonaro, è entrato in area ed ha battuto l’estremo difensore avversario. Nella ripresa, mister Cozza ha operato nuovi cambi continuando così a provare uomini e schemi. In difesa, Orchi è rimasto perno centrale mentre ai suoi fianchi si sono visti Narducci e Borghetti. Sulla linea mediana, hannogiocato Quadri e Ulloa nel mezzo, e Fiore e Ferraro sulle fasce laterali. In attacco, si è registrato l’ingresso al centro di Marino, con Carboni e D’Agostino confermati tra le linee. Al 5’, è stato proprio il neo entrato Marino a siglare il raddoppio su azione nascente da calcio d’angolo. Nel corso del secondo tempo, sono poi entrati in campo Cannizzaro, Maisto, nuovamenteFioretti e D’Agostino, Squillace e Sirignano. Al 25’, è stato annullato un gol a Fioretti per fuorigioco, mentre Marino ha sfiorato in diverse occasioni la rete del possibile tre a zero. Non hanno preso parte all’amichevole, perché tenuti a riposo precauzionale, Bugatti, Masini e Pisseri. Soddisfatto il tecnico Cozza: “E’ normale che fossimo un po’ imballati perché stiamo facendo un lavoro che ci porti al 2 settembre in condizione. Oggi volevo vedere alcune cose e le ho viste. C’è chi ha giocato di più e che un po’ di meno, praticamente ho fatto molti cambi”. Il presidente Cosentino, dal canto suo, soffermandosi a parlare coi giornalisti, ha dichiarato: “Manca un tassello alla squadra e prima o poi arriverà. La campagna abbonamenti? Sta procedendo conoltre mille sottoscrizioni. Tuttavia, mi aspetto almeno duemila e cinquecento tessere vendute poiché abbiamo allestito una buonissima squadra. Ecco perché mi aspetto una risposta importante dei tifosi. Mancano all’appello ancora i club organizzati e tutti quei supporter che sono ancora a mare”. Nel frattempo, si avvicina l’ultimo giorno di ritiro. La squadra si allenerà domattina ancora una volta sul rettangolo verde dell’impianto di Polistena e nel pomeriggio lascerà l’hotel “Uliveto Principessa”, quartier generale dell’Uesse nel precampionato, per fare ritorno così a Catanzaro.

CATANZARO                         2
CASTROVILLARI                    0

Marcatori: 45’ pt D’Agostino, 5’ st Marino.
Catanzaro (3-4-2-1) – Primo tempo: Faraon: Mariotti, Orchi, Papasidero; Romeo, Corso, D’Alessandro, Carbonaro; D’Agostino, Carboni; Fioretti.
Catanzaro (3-4-2-1) – Secondo tempo: Faron (dal 10’ st Cannizzaro); Narducci, Orchi (dal 13’ st Sirignano), Borghetti; Fiore, Quadri (dal 36’ st D’Agostino), Ulloa, Ferraro (dal 13’ st Squillace); D’Agostino (dal 10’ st Maisto), Carboni (dal 10’ st Fioretti); Marino. All. Cozza.
Arbitro: Catona di Reggio Calabria.

Regione: L’assessore Aiello sui progetti per i centri storici: “Il ringraziamento dei sindaci migliore risposta alle polemiche”


L’assessore regionale Piero Aiello interviene sui progetti relativi al rifacimento dei centri storici dei comuni calabresi:
“Sulle spalle di centinaia di comuni calabresi, sul finire della scorsa legislatura, si è consumata un’operazione volta esclusivamente ad accrescere il consenso elettorale. Una vera e propria beffa, che ha portato sul lastrico un gran numero di amministrazioni comunali calabresi, orchestrata dall’allora Governatore Agazio Loiero e dall’assessore all’Urbanistica Michelangelo Tripodi. La Regione Calabria guidata dal centro-sinistra – aggiunge Aiello -  sulla scorta di un bando emanato nel 2007,  nel maggio 2009 (e quindi in periodo pre-elettorale) sottoscrisse ben 251 convenzioni con altrettanti comuni per riqualificare i centri storici. Attraverso i media l’ex assessore Michelangelo Tripodi sottolineò l’importanza e la valenza degli interventi che avrebbero costituito un’occasione di rilancio per i territori, enfatizzando il suo operato e quello della Giunta regionale e definendo l’iniziativa come una operazione virtuosa mai realizzata in Calabria. Purtroppo aveva omesso di evidenziare che dell’impegno complessivo di 155 milioni di euro mancavano all’appello 113 milioni di euro per la copertura delle convenzioni stipulate. E l’amara sorpresa per comuni ed imprese edili si è manifestata, guarda caso, solo dopo le elezioni regionali del 2010, quando – sottolinea l’assessore all’urbanistica -  già i lavori di riqualificazione dei centri storici erano stati avviati, ed in alcuni casi completati. Di fatto quella che avrebbe potuto rappresentare un’opportunità per le comunità interessate si è rivelata essere solo una ingannevole operazione per mietere consensi alle urne che ha costretto enti ed imprese ad esporsi ed indebolirsi a fronte di impegni di spesa che non avevano concretamente risorse alle spalle. Ebbene questa amministrazione regionale – ha evidenziato Aiello - è riuscita, grazie alla capacità di progettare e di interloquire con il Governo nazionale, a recuperare 97,8 milioni di euro per i Progetti Integrati per la riqualificazione dei Centri Storici finanziando così ben 170 interventi programmati. Si tratta di una cospicua tranche delle risorse destinate alla Calabria dalla delibera del Cipe del 3 agosto 2012 e provenienti dalla programmazione FAS 2000/2006. Le polemiche di Loiero - Tripodi non ci sfiorano. La migliore risposta l'hanno data tutti i sindaci intervenuti i quali hanno evidenziato le difficoltà attraversate dai comuni e superate grazie al nostro lavoro”. 

SEL su referendum Porto di Gioia Tauro


Il risultato del referendum che ha bocciato l’accordo di cassa integrazione al Porto di Gioia Tauro, pone ai sindacati – a quelli che l’accordo l’hanno sottoscritto e difeso e  a quelli che  con successo  l’hanno osteggiato  – all’Azienda,  alla Regione, al Governo ed ai lavoratori stessi una grande assunzione  di responsabilità per il superamento dell’attuale crisi, per la difesa dei livelli occupazionali e per il rilancio dell’attività portuale di fronte alla incessante concorrenza  dei porti nordafricani.

La Federazione Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Reggio Calabria esprime la propria solidarietà a tutte le organizzazioni sindacali, indipendentemente dalle posizioni assunte nel merito, perché comprendiamo le difficoltà ad affrontare situazioni complesse e di importanza strategica per il futuro della Calabria.
Tuttavia riteniamo che il giudizio dei lavoratori sia dirimente e da rispettare. Evidentemente quell’accordo non convince. E per motivi specifici che si sono appalesati nel corso di queste settimane di discussioni e trattative.
Innanzitutto non convince l’atteggiamento della MCT che si rifiuta di presentare un piano industriale e di esporre la propria strategia rispetto al Porto di Gioia Tauro, in un momento in cui ci sono elementi che fanno sperare che il grosso della crisi sia oramai alle spalle, come testimonia il consistente incremento dei traffici. D’altronde MCT ha presentato piani industriali in ogni realtà portuale italiana nella quale è presente e non si capisce perché non si debba fare altrettanto a Gioia Tauro.
Inoltre, colpisce (anche se non stupisce) l’atteggiamento della Giunta Regionale che non esercita nessuna pressione per comprendere quale futuro aspetta questo sito strategico, venendo meno alla sua primaria responsabilità  sul destino e sul ruolo del porto e della sua area industriale Come se si fosse in presenza di una pratica ordinaria per la quale è sufficiente assicurare un reddito ai lavoratori temporaneamente non utilizzati. Come se le prospettive del Porto di Gioia Tauro fossero uguali a quelle di una qualunque azienda momentaneamente in crisi.
Il voto referendario impone al sindacato, alla politica ed alle istituzioni calabresi un ripensamento sui metodi, le procedure e le strategie. Bisogna rimettere al centro i diritti dei lavoratori e coniugarli con le necessità produttive e la gestione di fasi difficili determinate dalla crisi mondiale in atto.
Infine, Sinistra Ecologia Libertà ritiene che tutti si debbano rendere disponibili ad uno sforzo particolare per elevare i livelli di legalità nel Porto, sia relativamente a possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, sia in relazione ai diritti dei lavoratori previsti da leggi e contratti.


Giuseppe Falleti – Responsabile provinciale Forum Lavoro Sinistra Ecologia Libertà
Laura Cirella – Coordinatrice provinciale di Sinistra Ecologia Libertà

AMBIENTE: LOTTA A ECOMAFIE,PREMI A MAGISTRATI E FORZE ORDINE A FESTAMBIENTE, SETTE RICONOSCIMENTI DA LIBERA E LEGAMBIENTE

(ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 11 AGO - Un geologo consulente antimafia, due magistrati, quattro membri delle forze dell' ordine, in prima linea contro l'ecomafia. Sono i ''magnifici sette'' difensori della legalita' ambientale ai quali Libera e Legambiente hanno assegnato il Premio Ambiente e Legalita' 2012, nell'ambito di Festambiente, il festival dell'associazione del Cigno che si tiene in Maremma, a Rispescia (GR) fino al 19 agosto. ''Mentre il paese si deve misurare con la recessione economica e le sue drammatiche conseguenze sociali, ecomafiosi ed ecocriminali hanno accumulato nel 2011, altri 16,6 miliardi di euro. E il fatturato complessivo dal 1992 a oggi sfiora i 300 miliardi di euro. E' un dato - commenta Enrico Fontana, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalita' di Legambiente - quello del business stimato per lo scorso anno, che deve far riflettere''. Hanno ricevuto il premio il geologo Giovanni Auriemma, consulente tecnico per diverse procure antimafia; due magistrati impegnati nella lotta all'ecomafia nei settori dei rifiuti e cemento, il sostituto procuratore della Procura di Latina, Giuseppe Miliano, oggetto negli ultimi mesi di atti intimidatori per le sue indagini sui rifiuti (discarica Borgo Montello), e abusivismo edilizio sul litorale pontino, e il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Sara Ombra, titolare di inchieste sugli interessi della ndrangheta nel settore dei rifiuti e non ultima l'operazione 'Faida dei boschi' che ha portato a 16 arresti nel Reggino. Tra i premiati anche rappresentanti delle forze dell' ordine: il dirigente della Divisione di sicurezza agroambientale e agroalimentare del Corpo forestale dello Stato, Giuseppe Vadala'; il luogotenente Fabio Liborio Lagattolla, comandante del Nucleo operativo ecologico dell'Arma dei carabinieri di Venezia, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Taranto per la sua attivita' contro il traffico illecito di rifiuti speciali spediti soprattutto nei paesi asiatici e la Capitaneria di Porto e Vigili del fuoco di Grosseto per l'impegno nella gestione del post tragedia della Costa Concordia, la grande nave da crociera naufraga all'isola del Giglio.

Il PdCI difende l'Ospedale di Polistena e la Sanità della Piana


Lo squallido e ignobile comunicato diffuso dal coordinatore prov.le del Pdl per attaccare, senza alcun argomento concreto, il PdCI e i suoi dirigenti, rappresenta lo specchio di un partito allo sbando e, ormai, in caduta libera. Un Pdl che proprio sulla questione sanità nella Piana è tanto gravemente spaccato e diviso al suo interno, a tal punto che i cittadini e l’opinione pubblica sono sbandati e confusi per le sue continue giravolte. Infatti, abbiamo letto di un Pdl che, appunto, da Taurianova afferma formalmente di non volere la realizzazione del Nuovo Ospedale di Palmi e di volere la chiusura dell’Ospedale di Polistena. Contemporaneamente, numerosi dirigenti regionali e provinciali del Pdl e della lista Scopelliti hanno smentito, pubblicamente e clamorosamente, le parole in libertà dello stesso coordinatore prov.le, condividendo le decisioni della giunta regionale di centrosinistra per quanto riguarda la localizzazione, a Palmi, del Nuovo Ospedale della Piana. Registriamo, inoltre, con soddisfazione, che l’ultimo vergognoso comunicato del coordinatore provinciale del Pdl non reca, come nella prima nota stampa, la firma del vicario, dott. Giuseppe Pedà, il quale, evidentemente non ha condiviso i contenuti offensivi e calunniosi dello squallido scritto con cui il coordinatore provinciale del Pdl, non avendo argomenti credibili da presentare, cerca miseramente di infangare e offendere le persone per bene.
E’ noto a tutti che siamo una famiglia di comunisti. Siamo orgogliosi e fieri di questa identità ed appartenenza; siamo impegnati con passione civile e tensione ideale a portare avanti le lotte e le battaglie per il riscatto di questa terra. Pertanto, non arretriamo di un millimetro di fronte ad accuse che sembrano mutuate dalle tristissime liste di proscrizione di epoca fascista, nè ci facciamo intimidire da personaggi che assumono comportamenti così rozzi e arroganti.
Respingiamo, quindi, al mittente le ridicole e sterili ingiurie personali nei confronti di amministratori e dirigenti politici comunisti che hanno fatto la storia di Polistena, di Reggio e dell’intera Calabria. Una storia di onestà e correttezza caratterizzata da una lotta senza quartiere contro la ‘ndrangheta. Un modo di amministrare, lontano da qualsiasi intrigo e malaffare, che, da decenni, è un modello positivo invidiato nel nostro Paese e che è stato sempre apprezzato dai cittadini.
Ciò è stato possibile grazie alla fiducia, al sostegno e al consenso elettorale del popolo che, a partire da Polistena, ci ha voluto sempre bene.
Consenso costruito con il buon esempio e con l’impegno per l’interesse generale e pubblico.
Anche sulla questione della Sanità e degli Ospedali abbiamo difeso i reali interessi dei cittadini. La decisione assunta dalla giunta regionale di centrosinistra, che prevedeva la realizzazione del Nuovo Ospedale della Piana a Palmi e il contestuale potenziamento dell’Ospedale di Polistena, rappresenta una scelta felice che va nell’esclusiva direzione di offrire servizi sanitari adeguati e qualificati a tutta la popolazione della Piana.
Ed oggi continuiamo la lotta per salvaguardare il diritto alla salute calpestato dalle decisioni sbagliate della DG dell’ASP, Squillacioti, assunte su indicazione della fallimentare giunta regionale guidata da Scopelliti.
Per questo contrastiamo decisamente la recente immotivata chiusura del reparto di Otorino, che non ha alcuna logica se non quella di punire e sguarnire l’ospedale di Polistena che, grazie alla dedizione e all’impegno delle professionalità che vi operano, rappresenta un punto di eccellenza per la sanità calabrese. E’ del tutto ovvio che la protesta dell’Amministrazione comunale di Polistena e del PdCI non si fermeranno e, con il sostegno della popolazione, troveranno, certamente, nuovi momenti di lotta per difendere l’Ospedale di Polistena dal disegno perverso di Scopelliti che punta al suo ridimensionamento.
La forte contestazione popolare contro Scopelliti è solo l’inizio di un’azione tesa a difendere la sanità pubblica e il nosocomio polistenese.
Ci rendiamo perfettamente conto che la calura di questa torrida estate sta provocando moltissimi danni e causando pesanti insolazioni improvvise.
Però, nonostante l’umana commiserazione che suscitano determinati personaggi, è doveroso fare chiarezza e, soprattutto, difendere la nostra indiscussa onorabilità politica e personale che non è stata mai caratterizzata dal “raggiro” di chicchessia, come affermato nel comunicato ingiurioso del coordinatore Pdl.
Pertanto, poiché nel tentativo di infangare la nostra limpida e trasparente battaglia politica, il coordinatore prov.le del Pdl ha ritenuto di utilizzare diffamatorie e calunniose parole in libertà, ci riserviamo di tutelarci in sede legale per difendere la nostra immagine e credibilità dalle accuse infamanti relative a un sedicente “raggiro” che avremmo effettuato nell’espletare la nostra azione politico-amministrativa.
La totale mancanza di argomenti non autorizza nessuno ad offendere e calunniare amministratori e dirigenti politici limpidi e onesti.    

REGGIO CALABRIA: RINVENIMENTO DI UNA PIANTAGIONE DI CANAPA INDIANA


ALLE ORE 11.30 CIRCA, DI OGGI, CARABINIERI DEL GRUPPO DI LOCRI E DELLO SQUADRONE ELIPORTATO CACCIATORI CALABRIA, IN LOCALITA’ SARACENA, AGRO DEL COMUNE DI CASIGNANA, HANNO RINVENUTO UNA PIANTAGIONE DI CANAPA INDIANA COMPOSTA DA 2 PIANTE DI ALTEZZA DI DUE METRI E MEZZO CIRCA, CIRCA 20.000 EURO FRUTTO DELL’ATTIVITA’ DI SPACCIO E 350 SEMI DI VEROSIMILE SOSTANZA STUPEFACENTE DEL TIPO MARIJUANA.
LA PIANTAGIONE DI CUI SOPRA, CHE RAPPRESENTA CIO’ CHE RESTA DI UNA PIU’ GRANDE E GIA’ ESTIRPATA, ERA STATA INNESTATA IN UNA PIAZZOLA RICAVATA ALL’INTERNO DELLA FITTA VEGETAZIONE CHE CARATTERIZZA QUESTA PARTE DI ASPROMONTE, PER RAGGIUNGERE LA QUALE ERA STATO RICAVATO UN ANGUSTO PASSAGGIO TRA LA VEGETAZIONE.
MA, NONOSTANTE TUTTE LE ACCORTEZZE DEL CASO, LA PIANTAGIONE NON E’ PASSATA INOSSERVATA AI MILITARI DELL’ARMA CHE, APPOSTATISI NEI PRESSI DELLA STESSA, HANNO COLTO IN FLAGRANZA DI REATO GIAMPAOLO GIOVANNI, CL. 1972, PREGIUDICATO DI SAN LUCA.
A SEGUITO DI IMMEDIATE ATTIVITA’ INVESTIGATIVE, IN UU PIEDE DEL TAVOLO POSTO NELLA SALA DA PRANZO DELL’ABITAZIONE DEL GIORGI IN SAN LUCA, SI RINVENIVANO ABILMENTE OCCULTATI CIRCA 20.000 EURO, FRUTTO DELL’ATTIVITA’ DI TRAFFICO DELLA SOSTANZA STUPEFACENTE ESTIRPATA IN PRECEDENZA, NONCHE’ CIRCA 350 SEMI DI MARJUANA PRONTI PER ESSERE REIMPIANTATI.
A QUEL PUNTO SONO SCATTATE LE MANETTE AI POLSI DEL REO CHE ATTUALMENTE SI TROVA RINCHIUSO NEL CARECRE DI LOCRI A DISPOSIZIONE DELLA AUTORITA’ GIUDIZIARIA.
DALL’INIZIO DELLA STAGIONE ESTIVA, QUESTO E’ IL QUARTO COLPO MESSO A SEGNO DAI CARABINIERI DI BIANCO E DAI CACCIATORI DI CALABRIA NELL’AMBITO DELL’AZIONE DI CONTRASTO AL FENOMENO DELLE PINTAGIONI DI CANNABIS INDICA; RICORDIAMO L’ARRESTO COMPIUTO DAI MILITARI DELL’ARMA LO SCORSO 9 GIUGNO 2012, IN OCCASIONE DEL QUALE FU RINVENUTA UNA PIANTAGIONE COMPOSTA DA 75 PIANTE IN C.DA MAGLIA – AGRO DEL COMUNE DI BIANCO E L’ARRESTO DI 3 AFRICOTI PER UNA PIANTAGIONE DI 198 PIANTE, L’ARRESTO EFFETTUATO LOCALITA’ “PIETRA INGINOCCHIATA-CALARIA” DI SAN LUCA, IN OCCASIONE DEL QUALE FURONO RINVENUTE 37 PIANTE DI ALTEZZA FINO A 2 METRI, NONCHE’, PER ULTIMO, L’ARRESTO DEL GIORNO 09 AGOSTO PER UNA PIANTAGIONE DI 60 PIANTE.

Provincia RC: Gruppo Consiliare PD su delibere Giunta Raffa


Motivazioni molto discutibili stanno condizionando l’attività politico-amministrativa della Giunta Raffa. Non riusciamo, infatti, a capire la ratio di alcune recenti delibere dell’esecutivo provinciale. La prima riguarda quella relativa all’approvazione della dotazione organica per l’anno 2012, nella quale è stata decisa la revoca di alcuni concorsi per la copertura di numerose figure professionali carenti in organico.  Nella fattispecie, sono state revocate le prove relative al concorso pubblico per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di 8 posti di agente di Polizia provinciale, cat. C; di due posti di collaboratore Ufficio Stampa, cat. C; di un posto per Dirigente Tecnico; per due tirocini formativi finalizzati all’assunzione per il profilo professionale di esecutore ausiliario, Cat. A, riservato a persone con disabilità. Tale revoca ha riguardato, inoltre, l’avviso di mobilità volontaria esterna per la copertura di un posto di istruttore direttivo contabile Cat. D1 e quello per la copertura, sempre attraverso la mobilità volontaria, di 3 funzionari agronomi, Cat. D, uno dei quali a tempo pieno, ed i restanti due part-time al 50%.  Altrettanto stranamente, e sarebbe opportuno conoscerne i veri motivi, sono stati riesumati i concorsi per la copertura di due posti di Avvocato, cat. D e di Funzionario chimico Cat. D.
Decisioni, a nostro parere, assolutamente contraddittorie con un ulteriore atto di Giunta che prevede la sottoscrizione  di nuovi contratti “flessibili” per l’utilizzo di personale  attraverso l’“ex art. 90”,  l’”ex art. 110”, ed altre forme contrattuali, motivati con la necessità  di acquisire le entrate derivanti dall’accertamento del 5% della Tarsu dovuta dai Comuni per gli anni 2006 e seguenti, per lo smaltimento delle pratiche afferenti le concessioni demaniali e idrauliche, “per le quali – è citato nella delibera – sono state accertate 1177 pratiche pregresse inevase, che una volta esitate porterebbero all’acquisizione delle relative somme dovute all’Ente”, e citando infine che “per il rilascio delle concessioni demaniali ed idrauliche e di autorizzazioni al prelievo di materiale litoide è presente in Bilancio una voce di entrata pari a 3.150 mila euro, ed altrettanti 1 milione e 500 mila euro per le concessioni per le adduzioni idriche, compresa la riscossione degli insoluti”.
Al di là delle motivazioni, basate solo sulle presunte voci di entrata iscritte in bilancio, quello che lascia più perplessi è il tipo di contratto che si è deciso di applicare per alcune delle figure previste. In particolare, l’utilizzo dell’ex art. 90 per i nuovi contratti flessibili riguardanti “un equiparato alla cat. C  ed 1 equiparato Dirigente, destinati a questi servizi che esulerebbero totalmente dalle finalità previste e consentite dall’ex art. 90 che riguarda specificamente “gli uffici di supporto agli organi di direzione politica”, ovvero l’Ufficio di staff, “posto alle dirette dipendenze dell’organo politico”, Presidente o Giunta che sia, ma con il solo ed esclusivo compito di essere deputati non alla gestione dell’Ente, e quindi alla definizione di pratiche e procedimenti inevasi, ma al supporto dell’organo partitico nell’esercizio delle competenze di indirizzo e di controllo sull’attuazione degli indirizzi proprie dell’organo politico.
Appare poi alquanto suggestivo il fatto che nel verbale del Collegio dei Revisori dei Conti si esprima parere favorevole, ma solo a seguito della “verifica dell’impossibilità di adottare al possibili rimedi organizzativi e comunque – proseguono i revisori – limitatamente alla necessità di garantire le funzioni fondamentali da individuare e per il tempo strettamente necessario alla realizzazione delle entrate indicate in delibera”, con la raccomandazione finale sull’opportunità “che l’adozione di conseguenti successivi eventuali atti deliberativi siano sottoposti all’esame preventivo dello stesso Collegio”. Come dire, la prossima volta, intendiamo verificare prima la regolarità della Delibera, e non successivamente, come è avvenuto stavolta. 
Altro aspetto riguarda le altre figure professionali alle quali si intende applicare l’ex art. 110 che viene utilizzato con grande generosità motivata dalla considerazione, peraltro inconciliabile, “che nelle more dell’attuazione delle disposizioni sulla riduzione e razionalizzazione delle Province, nonché sull’attivazione delle Città metropolitane è opportuno non procedere ad assunzioni a tempo indeterminato, ma far fronte alle esigenze di personale attraverso assunzioni flessibili”.
Infine  i restanti contratti per 24 part time cat. C e n. 2 CO.CO.CO. che dovrebbero in appena sei mesi recuperare l’inevaso Irap e ambiente degli ultimi cinque anni.
E mentre l’Amministrazione Raffa da una parte motiva le sue decisioni con la necessità di pervenire ai, più volte richiesti, risparmi di gestione, dall’altra procede alla modifica del “Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi”, con la giunto di un art. 35 bis nel quale viene prevista la figura del “Vice Capo di Gabinetto”. Soggetto “al quale sono assegnate le competenze di supporto operativo e gestionale già assegnate al Capo di Gabinetto, perché le eserciti in caso di assenza o impedimento di quest’ultimo, nonché eventuali competenze gestionali interne relative all’organizzazione e agli Affari dell’Ufficio di Gabinetto e del personale interno o esterno assegnato alle dirette dipendenze del Presidente”.
Infine, la “chicca” delle deliberazioni, che mortificando professionalità e competenze esistenti all’interno dell’Ente, con funzionari e dirigenti che hanno ampiamente dimostrato di poter operare nel settore dei finanziamenti dei finanziamenti comunitari,  che sancisce la convenzione tra la Provincia di Reggio Calabria  e la Società “Finance & Planning International Group S.p.r.l.” con sede in Belgio, Rue Belliard, 20 Bruxelles, per “l’avvio del monitoraggio finanziario, progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva relativa ai finanziamenti comunitari”.
Alla società belga, con sede a Bruxelles ed a Napoli,  in pratica, viene affidato l’incarico della “ricerca e tempestiva informazione sui bandi, linee di finanziamento e, in generale, su opportunità di accesso ai finanziamenti comunitari; assistenza specifica agli Uffici provinciale nella fase istruttoria e durante l’iter di elaborazione dei progetti; gestione dei contatti con le autorità competenti; redazione e compilazione delle domande di finanziamento e dei relativi progetti, se del caso anche in lingue diverse da quella italiana; attività di rendicontazione e monitoraggio dei progetti presentati a finanziamento nei confronti dell’ente erogante il finanziamento e per quanto da questi richiesto; assistenza nella ricerca di partners anche europei per la partecipazione ai progetti di cui sopra”.
Alla società sarà riconosciuto un compenso pari al 7% oltre Iva dell’importo di ciascun finanziamento, solo nel caso in cui il progetto sia ammesso ed ottenga il contributo richiesto”.
Anche in questo caso, una procedura seducente che annuncia a probabili risultati allettanti, ma assolutamente inconsistenti, che determina, di fatto, in aggiunta  ai probabili compensi da riconoscere alla società belga mediatrice dei progetti, la mortificazione di un intero settore burocratico della Provincia, cui resterà il compito di spettatore, rispetto alle scelte progettuali comunitarie.
Tutto questo conferma l’assoluta inconsistenza, precarietà e mancanza di progettualità dell’attuale Giunta provinciale, peraltro dilaniata da contrasti interni che sono addirittura sfociati nelle polemiche dimissioni dell’Assessore Giovanni Calabrese, in  aperta contrapposizione con rappresentanti della sua stessa lista”. 

CSI: Amare se stessi per amare lo sport: la cannabis è dopante. Avviare subito un focus sui campionati giovanili


Dopo il clamoroso caso di  Alex Schwazer, appello a istituzioni e agenzie educative per avviare un  tavolo tecnico sulla prevenzione nello sport giovanile

REGGIO CALABRIA - Amarissime sono le dichiarazione del campione olimpionico nella categoria 50 km di marcia a Pechino 2008 Alex Schwazer, altrettanto profondo il baratro in cui è caduto: fine della carriera agonistica a soli 28 anni.  A questo punto è facile fare demagogia sull’accaduto, persino i media sembrano avere un atteggiamento bivalente: da un lato i forcaioli, d’altro canto coloro i quali accentuano l’onestà intellettuale del campione ferito. « Noi del CSI – esordisce il presidente provinciale Paolo Cicciù - da anni ci siamo prodigati a immettere un virus positivo tra i nostri atleti; un virus che non lenisce il corpo ma lo risana da possibili “sbandamenti”: prima di tutto l’uomo, il ragazzo prima dell’atleta. Essere uno sportivo sano vuol dire amare se stessi, amarsi attraverso l’attività motoria e agonistica, nel senso puro del termine: decentrarsi per entrare in confronto – prima ancora che in competizione – con un altro atleta – un altro me prima ancora che un avversario – impegnato nella mia stessa gara ». Dietro uno sportivo ci vuole un uomo e ci vuole un “gioco di squadra” serio e responsabile: la famiglia, gli allenatori, i dirigenti non devono cogliere il rischio di “sfruttare” le capacità di un ragazzo per riempirlo di aspettative, di tensioni, di doping mentale (quando non arriva quello medico). Non siamo davanti a “barattoli vuoti” – per dirla alla Charles Dickens – siamo di fronte, l’uno all’altro, a persone, individui di cui sono fisiologiche le battute d’arresto, le fragilità. Chi come il CSI si sente chiamato in causa quando fatti come quelli di Schwazer alimentano polemiche, piuttosto che interrogativi, ribadiamo chi come noi è in prima linea nel concepire, diffondere e cercare di raccogliere i frutti dello sport sano, non può fermarsi alla demagogia.
« A livello giovanile – incalza Cicciù -  è necessaria  un vera rivoluzione culturale : chi fa uso di cannabis o di qualsivoglia droga leggera, chi fa uso spropositato di alcol è un dopato; è una persona che falsa la propria personalità, il senso di amor proprio e di responsabilità personale verso se stesso che è alla base del vivere da “autentico sportivo”. Chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o confusionale dovuto a droghe dovrebbe essere espulso dalle federazioni o dai comitati di promozione sportiva come il CSI: in questo caso viene meno anche la responsabilità verso terzi e la loro incolumità, che non può coincidere con la mentalità di un calciatore o di un pallavolista, tanto per fare un esempio ».
Sono di questi giorni i dati diffusi dal Ministero della Salute in cui l’uso di cannabis fra le giovani generazioni è in aumento: troppi ragazzi smettono di amarsi, troppi sono quelli che abbandonano lo svago con gli amici, tra cui anche il praticare lo sport, per trovare delle scorciatoie vacue di felicità.  Il CSI di Reggio Calabria si impegna formalmente con questa nota stampa ad aprire un tavolo tecnico assieme ai soggetti deputati dalla legge, agli istituti scolastici e a tutte le agenzie educative  coinvolte a vario titolo nella prevenzione, lotta e cura rispetto ai casi di tossicodipendenza e alcolismo giovanile per formulare un  “piano di prevenzione nello sport” . In occasione del Festival Nazionale dello Sport Educativo verrà lanciato un progetto di concerto con l’Azienda Sanitaria Locale con il tentativo di coinvolgere la Commissione Federale Antidoping della F.I.G.C..
« Dobbiamo – afferma Cicciù - necessariamente impegnarci per creare un nuova governance sportiva che adotti un modello di prevenzione rispetto alle droghe. Questo non è un problema lontano dai campi di gioco, ma è per lo più un problema che allontana dai campi di gioco molti giovani ». Dobbiamo sentire l’impellenza di approfondire rispetto ai casi di uso di droghe leggere e abuso di alcol tra i giovani sportivi: la piaga è in aumento e segna in modo indelebile la crescita umana delle persona coinvolte. Bisogna necessariamente prevenire, prima che dover curare ferite dell’anima come quella di Schwazer, atleta solo, che non ha trovato alcuna alternativa che tradire se stesso per falsare una competizione olimpica, basata sui valori decoupertiani della lealtà sportiva prima di tutto.
Bisogna con ancora più coraggio scommettere sullo sport giovanile e sui – cosiddetti – campionati minori che mai avranno le luci della ribalta olimpiche: è da questi allenamenti e competizioni sportive che gli uomini di domani saranno persone carichi di responsabilità e buon senso e non “barattoli vuoti” da colmare di escamotage. « La nostra medaglia d’oro – conclude Paolo Cicciù, da poco nominato coordinatore nazionale del progetto CSI “Oratorio Cup” – sono i giovani e le loro aspettative: il disincanto nei loro occhi nel vedere che un gioco può e deve cambiarti la vita è per noi motivo di crescita nella programmazione e nell’invito formale che facciamo ad enti, organizzazioni e mass media per risvegliare una coscienza sportiva critica troppe volte seppellita dai risultati, prima ancora che dai volti ».

CALDO: DOPO UNA BREVE TREGUA, DA FERRAGOSTO ARRIVA 'CALIGOLA'

(AGI) - Roma, 11 ago. - Il caldo finalmente si attenua. Qualche temporale causato da infiltrazioni di aria fresca da nord dal mar Baltico e' già attivo sulla Calabria e nel pomeriggio nuovi temporali colpiranno Alpi e Prealpi orientali. Le temperature gradualmente si riportano nelle medie o addirittura al di sotto: Roma sara' la grande citta' piu' calda d'Italia con ancora 34 gradi. Domani ci sara' un ulteriore calo delle temperature e al nord entro sera transiteranno dei veloci temporali. Per il resto domenica sara' in gran parte soleggiata e mite, ma Antonio Sano', direttore del portale www.ilmeteo.it avverte che proprio a cavallo del giorno di Ferragosto e' atteso un nuovo aumento delle temperature per l'arrivo del sesto anticiclone africano, Caligola. 

venerdì 10 agosto 2012

Regione: Risolto il problema della copertura finanziaria dei progetti per i centri storici. Scopelliti ed Aiello: “Giornata importante per 170 comuni calabresi”


Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’assessore all’Urbanistica Piero Aiello – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – hanno illustrato in conferenza stampa il finanziamento con cui il Comitato CIPE nella sua ultima seduta del 3 agosto scorso, a seguito dell’istruttoria tecnica curata dalla Regione Calabria ad opera congiunta degli assessorati all’urbanistica ed alla programmazione, e per espressa volontà del Presidente Scopelliti, ha finalmente dato soluzione al problema della copertura finanziaria dei progetti per i centri storici dei comuni calabresi, deliberando nell’ambito del nuovo “Fondo per lo sviluppo e la coesione” lo stanziamento di 97.814.635,95 di euro. Sono stati quindi finanziati 170 progetti di comuni calabresi per interventi di recupero, risanamento e valorizzazione dei centri storici. All’incontro con la stampa erano inoltre presenti al tavolo dei lavori il dirigente generale del dipartimento urbanistica Saverio Putortì ed il dirigente di settore Antonino De Marco.
Nella relazione dell’assessorato emerge che all’atto dell’insediamento della nuova Giunta, l’assessore all’urbanistica apprese che il dipartimento sottoscrisse, il 12 maggio 2009, 251 convenzioni con i comuni che avevano presentato progetti a seguito del bando “Progetti Integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria”, prendendo atto che la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento garantiva la copertura finanziaria complessiva con 155.448.469,67 di euro. Solo nei mesi successivi alla sottoscrizione delle convenzioni, alla richiesta di erogazione della prima anticipazione del 20%, i comuni hanno preso atto che le convenzioni erano prive del necessario impegno di spesa e che mancavano all’appello per la copertura delle obbligazioni assunte nei confronti dei comuni 122 milioni di euro, corrispondenti al 78% del costo complessivo delle convenzioni  stipulate. Da una valutazione effettuata sulla pretesa copertura finanziaria di tale procedura, emerge inoltre nella relazione, è quindi risultato che sui 155 milioni di euro di investimento complessivo di progetti, solo circa 23 erano infatti garantiti dalle delibere CIPE n.35/2005 e 3/2006, e circa 18 sono stati successivamente garantiti nel 2010 sulle c.d. “Risorse Liberate” del POR 2000/2006, mentre i rimanenti circa 113 milioni di euro erano stati individuati a valere sulle risorse del PAR FAS 2007/2013, bloccato da anni poiché non approvato dal Comitato CIPE.
L’impegno del Presidente Scopelliti, dell’assessore all’urbanistica Aiello e dell’assessore alla programmazione  Mancini,  appena avuta contezza di tale situazione, è stato immediato, per cercare di cautelare i comuni e le imprese edili impegnate nella realizzazione delle opere. Da qui l’interlocuzione costante con il Governo per individuare, nell’ambito delle risorse residue ex-FAS 2000/2006 e 2007/2013, oggi Fondo per lo sviluppo e la coesione coordinato dal Ministro Barca, i fondi necessari per garantire la copertura finanziaria del complesso dei progetti sui centri storici privi di copertura finanziaria, nell’ambito degli interventi strategici per lo sviluppo delle Regioni dell’Area Convergenza (per i quali il CIPE ha poi stanziato ben 3,131 miliardi di euro), che ha quindi portato, dopo un lungo lavoro istruttorio, alla delibera CIPE del 3 agosto 2012 con la quale sono stati stanziati 97.814,635,95 euro per i progetti sui centri storici dei comuni calabresi.
Il Presidente della Scopelliti ha dichiarato: "Siamo intervenuti concretamente a dimostrazione della nostra grande attenzione verso il territorio calabrese. Questi 97 milioni di euro produrranno degli effetti molto importanti in quanto ci sono comuni con seri problemi e molte imprese in difficoltà. Dobbiamo fare rete, soprattutto in questo momento di crisi e costruire assieme una prospettiva concreta per la nostra Calabria".
L’assessore Aiello ha sottolineato: “Certamente è stata scritta una pagina storica per la Calabria, grazie al lavoro del Presidente Scopelliti che forte del nostro impegno ha lavorato a Roma, affinché si risolvesse positivamente questo problema grandissimo. Finalmente si restituisce serenità al territorio e ai sindaci, offrendo anche una boccata d'ossigeno alle imprese”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti alcuni sindaci. Il primo ad intervenire è stato Guido Rhodio, primo cittadino di Squillace, già Presidente della Giunta regionale, il quale ha ringraziato il Presidente Scopelliti ed i presenti per “questa giornata importante nella vita istituzionale calabrese”.

Regione: L’Assessore alle infrastrutture e lavori pubblici Pino Gentile annuncia l’approvazione del Programma di difesa costiera, predisposto dall’Autorità di Bacino


L’Assessore alle infrastrutture e lavori pubblici Pino Gentile in riferimento all’approvazione del piano di difesa costiera predisposto dall’Autorità di Bacino ha dichiarato: “La programmazione unitaria, rivolta alla messa in sicurezza dei litorali costieri, consentirà di raggiungere risultati ragguardevoli rispetto ai singoli interventi avviati in modo frammentario. Il  CIPE, insieme all’approvazione di altri fondi resi disponibili per opere di interesse strategico, ha finanziato 38,2 milioni di Euro per l’attuazione dell’Accordo di Programma - Difesa del Suolo (APQ), finalizzato alla realizzazione di interventi per la tutela e la salvaguardia del patrimonio ambientale costiero calabrese. A tali risorse – ha affermato l’assessore - si vanno ad aggiungere ulteriori 2,3 milioni di Euro dei fondi residui, individuati con il POR Calabria FESR 2007/2013, per un totale di risorse programmate pari a 40,6 milioni di Euro.”
“Con l’intento di dare corso ad una gestione unitaria e organica, sulla base delle criticità riscontrate con i precedenti programmi realizzati – ha aggiunto l’assessore Gentile - è stata individuata l’Autorità di Bacino Regionale (ABR) quale Ente titolare della realizzazione degli studi meteo-marini e del coordinamento degli interventi di difesa costiera, e questo al fine di  garantire l’adozione di efficaci procedure per ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie ed evitare quindi qualsiasi dispersione. In questo contesto  il dirigente generale del dipartimento Giovanni Laganà e il segretario generale dell’Autorità di Bacino Regionale Salvatore Siviglia – ha proseguito Gentile - hanno inteso dare continuità all’azione di salvaguardia dei litorali in relazione al fenomeno dell’erosione costiera, particolarmente rilevante per la nostra Regione con i suoi 8000 km2 di spiagge erose negli ultimi 50 anni.”
Ed infatti la programmazione dei fondi relativi all’APQ–Erosione delle Coste, elaborata dai tecnici del dipartimento e dell’Autorità di Bacino sulla base del quadro conoscitivo disponibile, ha riguardato la scelta di tratti litoranei su cui si è ravvisata la necessità di interventi prioritari: ricostituzione delle spiagge nelle zone a particolare valenza ambientale, a elevato potenziale turistico, a integrazione e completamento di interventi programmati, ripascimento di tratti di litorale e messa in sicurezza di centri abitati e infrastrutture.  L’Autorità di Bacino Regionale opererà, pertanto, in stretta sinergia con gli Enti coinvolti, mantenendo il coordinamento e la regia dei singoli processi, con riguardo soprattutto alle procedure tecnico-amministrative da definire per garantire la celerità nell’esecuzione degli interventi e l’ammissibilità delle spese, la qualità della progettazione e dell’esecuzione delle opere.
Per tale motivo, sono stati individuati quindici interventi “integrati”, da realizzarsi su a vaste aree (macro-unità fisiografiche) e non su scala territoriale locale. Per la  esecuzione di opere di difesa costiera, infatti, occorre tenere conto delle complesse dinamiche del trasporto solido fluviale e marino, dei sistemi ambientali e dell’evoluzione della linea di riva. E questi interventi riguardano, di fatto, l’intera fascia costiera regionale a elevato rischio di erosione (R3).
“Per la messa in sicurezza di tutti i litorali costieri – ha concluso l’assessore Gentile - sono necessarie cospicue risorse finanziarie e, pertanto, risulta evidente che anche la presente programmazione non può ritenersi risolutiva rispetto al grave problema di erosione che affligge le coste calabresi. Tuttavia va intesa come l’inizio di un’azione complessiva, sostenuta attraverso la definizione graduale di una serie di interventi coerenti e compatibili, inquadrati in un piano operativo organico e non di piccoli interventi puntuali che, come è noto non hanno mai sortito effetti positivi.”

Comune di Monasterace: “Italianesi”, sabato 11 agosto alle 21.30 al museo archeologico “Italianesi”


Dopo il successo ottenuto da Edgar Allan Poe con Pino Insegno lo scorso 31 luglio, Monasterace si prepara ad accogliere il secondo spettacolo previsto nell’ambito del Magna Graecia Teatro Festival, un evento che promette già di non deludere le aspettative considerato che la prima stesura del testo è giunta nella cinquina dei finalisti al Premio Riccione per il Teatro 2011. . Ad andare in scena sabato 11 agosto alle 21.30 al museo archeologico sarà “Italianesi” di e con Saverio La Ruina fondatore della compagnia “Scena Verticale”. Il monologo che verrà presentato racconta una storia vera: quella di circa un migliaio di figli di italiani internati in Albania, loro terra natale, rei di essere nemici del regime salito al potere dopo la fine della seconda guerra mondiale. Persone che vissero segregate con il mito dell'Italia. Albanesi ma figli di italiani che, quando finalmente dopo 40 anni rientrarono in patria, furono bollati come stranieri e discriminati. Tonino, il personaggio interpretato dall'attore calabrese, è una di queste persone. Parla bene l'italiano anche se non c'è mai stato: gliel'ha insegnato il vecchio sarto del campo di concentramento. La lingua di Tonino ha una leggera inflessione calabrese (dovuta dalle origini del sarto) e un tocco esotico. Come accaduto nei precedenti lavori “Dissonorata” e “La Borto”, La Ruina parte dalla lingua per costruire la sua immedesimazione nel personaggio. Anche Tonino fa il sarto nel campo di concentramento, e vive nell'attesa di avere la possibilità di volare verso l'Italia per raggiungere il padre mai conosciuto. Sogna il mito dell’Italia che gli si scaglierà contro condannandolo ad essere italiano in Albania ed albanese in Italia. Attraverso questo racconto La Ruina riporta alla luce vicende non troppo conosciute che devono far riflettere sul nostro approccio ai flussi migratori di oggi. Vi aspettiamo pertanto sabato 11 agosto alle 21.30 al Museo Archeologico di Monasterace. 
E’ possibile visionare lo spot pubblicitario del Magna Graecia Teatro Festival 2012 a Monasterace all’indirizzo web

Provincia RC: Tavolo tencico sul Naniglio


Il tavolo tecnico sul “Naniglio” conferma la perfetta sinergia tra l’Amministrazione provinciale, la Soprintendenza archeologica della Calabria e il Comune di Gioiosa Ionica per la completa fruibilità dei resti della villa romana risalente al I sec. d.C. 
Il programma, avviato dai tre Enti subito dopo l’insediamento alla guida della Provincia di Giuseppe Raffa, procede nel rispetto delle procedure e dei tempi tecnici necessari  per giungere  all’avvio dell’intervento di recupero dei reperti e per la sistemazione dell’intera area in cui insiste questa importante testimonianza storica del nostro passato.  Infatti, è in fase di ultimazione il progetto che  usufruisce di finanziamenti reperiti dall’Ente di via Foti e che viene elaborato in simbiosi tra la Provincia, la Soprintendenza e il Comune. L’obiettivo che si prefigge di raggiungere è la sistemazione definitiva del sito archeologico che, una volta  ultimato l’intervento, dovrà diventare  uno spazio  organizzato, caratterizzato da percorsi sicuri, da itinerari didattici e da relativi servizi per i visitatori con l’attuazione di tutti gli accorgimenti  tesi alla conservazione dei reperti.
“Su questo progetto – ha detto Simonetta Bonomi, Soprintendete archeologico della Calabria -  stiamo lavorando da un anno ed abbiamo quasi terminato.  Per cui, in autunno, andrà a bando e poi speriamo di iniziare presto i lavori”.
La dottoressa Bonomi ha rilevato poi che sono stati fatti “degli interventi di conservazione dei mosaici che entro il mese in corso, al massimo all’inizio di settembre, saranno coperti con dei teli speciali per metterli al riparo dall’inverno e farli rimanere integri fino a quando non saranno ultimati i lavori. Alla fine di tutte le procedure – ha terminato la Soprintendente – sarà il Comune di Gioiosa Ionica che avrà la gestione del parco, che sorge  su una superficie di proprietà della  Provincia, mentre  i resti sono demaniali, dunque di proprietà dello Stato”.
Il presidente Giuseppe Raffa, al termine del vertice, ha tenuto a sottolineare  che l’Amministrazione da lui guidata  ha “sempre sollecitato che tutti i siti archeologici presenti sul territorio provinciale, dunque anche il “Naniglio”, diventino  un vero punto di riferimento,  sia sotto l’aspetto del rilancio turistico, sia del recupero della memoria storica. Nel tavolo tecnico di questa mattina tutte le parti interessate alla problematica della villa romana hanno assunto delle responsabilità ben precise, impegnandosi per una tempistica ben definita. Per noi era questo l’obiettivo dell’incontro operativo: finalità condivise con gli amministratori di Gioiosa Ionica.  L’abbiamo detto in passato e lo ribadiamo ancora:  il fine ultimo è quello di rendere fruibile il parco archeologico per consentire ai turisti  e a quanti, per interessi  storico- culturali o di studio,  programmano  di  visitare questo insediamento che rappresenta  una buona opportunità di crescita economica del territorio”.
Per il sindaco di Gioiosa Ionica Mario Mazza “il presidente Raffa e l’assessore Eduardo Lamberti Castronuovo, ancora una volta, dimostrano con quale attenzione affrontano i problemi che insistono sul territorio. Con l’Amministrazione provinciale – ha evidenziato -  abbiamo iniziato questo percorso fin dal suo insediamento,  con la decisione di utilizzare il finanziamento di un milione di euro rimasto per tanto tempo fermo.  Somma che la Provincia, il mio Comune e la Soprintendenza hanno riattivato. Certo, i tempi sono un po’ lunghi, soprattutto perché si tratta di siti archeologici. Devo però riconoscere l’ottima sinergia tra Provincia, Comune di Gioiosa Ionica e Soprintendenza che ci ha consentito di portare avanti una serie di progetti, compreso quello della messa in sicurezza della volta della cisterna della villa, quasi intatta nonostante la sua costruzione ci riporta indietro  di quasi duemila anni”.
 Gli attori del tavolo tecnico sono stati Giuseppe Raffa, Simonetta Bonomi, Eduardo Lamberti Castronuovo, il sindaco e il vicesindaco di Gioiosa Ionica, Mario Mazza e Rocco Mazzaferro, e tecnici della Provincia. 

Inflazione - A luglio aumenta sia su base annuale che mensile





Pietro Giordano, Adiconsum: "La Spending Review non è una misura in grado di rilanciare il Paese. È invece urgente e indispensabile decurtare la tassazione diretta e indiretta a carico delle famiglie. 



Le stime provvisorie diffuse dall'Istat a fine luglio - dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum - che avevano fatto registrare un'inflazione stabile rispetto a giugno e addirittura una diminuzione su base annuale, ci avevano fatto ben sperare, ma purtroppo non sono risultate quelle reali. 
I dati definitivi indicano invece una ripresa dell'inflazione sia su base mensile +0,1% che su base annuale attestandosi al 3,1%.

 Gli aumenti sono dovuti ai beni energetici regolamentati e non (+1,6%) e ai trasporti (+1,4%).

Le previsioni per il rientro dalle ferie - prosegue Giordano - non appaiono rosee a cominciare dagli aumenti dei carburanti che si stanno registrando come ogni anno in concomitanza con gli esodi estivi e che si rifletteranno inevitabilmente sull'inflazione del mese di agosto.


Diventa sempre più urgente e indispensabile - continua Giordano - emanare misure concrete a sostegno delle famiglie. La Spending review appena approvata è solo un palliativo  e non rappresenta di certo la misura che può rilanciare l'economia del nostro Paese. 

Provincia RC: Consegna targa campione italiano esordienti di tiro a volo Francesco Marra


Un altro reggino si affaccia  sulla scena sportiva nazionale. Francesco Marra, tredici anni appena,  lo scorso 28 luglio, sbaragliando un’agguerrita quanto qualificata concorrenza,  ha vinto il campionato italiano esordienti di tiro a volo, totalizzando il miglior punteggio dalla “fossa olimpica”. Il ragazzo del rione Catona di Reggio Calabria, che a settembre avvierà il corso di studi della scuola superiore presso il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”,  dieci giorni prima aveva ottenuto un altro lusinghiero successo classificandosi al secondo posto nel torneo di Coppa Italia svoltosi a Roma.  Francesco Marra è più di una promessa in questa disciplina che lo vede impegnato ormai da tempo presso l’impianto Tav ( tiro a volo) “Nino Barillà” di Villa San Giuseppe.  Dopo la performance vincente al  campionato italiano di Brescia, il giovane sta ricevendo i giusti riconoscimenti. Francesco Marra, accompagnato dai genitori, dall’ex presidente dell’ex Circoscrizione di Catona Lucio Marra e dal consigliere provinciale Michele Marcianò, è stato ricevuto nella sede storica della Provincia dal presidente Giuseppe Raffa. Una targa ricordo e l’augurio di nuovi successi per questo ragazzo caparbio e dalle grandi potenzialità.
“Siamo particolarmente felici – ha detto il presidente Raffa consegnando la targa ricordo – per questo successo che coincide con un momento  topico per lo sport italiano che alle Olimpiadi sta dimostrando di avere  dei giovani talenti. Voglio ringraziare Francesco – ha  proseguito Raffa -  per la sua propensione naturale per questa disciplina che gli ha già consentito di vincere la medaglia d’oro ai campionati italiani. I ringraziamenti vanno estesi alla società Tiro a Volo “ Barillà” che sta facendo un buon lavoro in questa disciplina. L’ultimo risultato conseguito da Francesco ripaga lui e la sua famiglia  dei sacrifici fin qui sopportati”.
Il consigliere Michele Marcianò, dopo essersi  detto orgoglioso per  la conquista del titolo italiano da parte del giovanissimo Francesco Marra, ha sottolineato come il ragazzo di Catona ha avuto “la capacità, la forza e il coraggio di affrontare e vincere il titolo nazionale. Dico grazie a Francesco, che come me abita a Catona, ed esprimo tutta la mia soddisfazione e l’orgoglio per l’importante successo che esalta le doti di un tiratore dalle grandi risorse tecniche. Mi auguro che, in un futuro prossimo, possa vederlo gareggiare ad alti livelli, incominciando dai mondiali, per dare lustro a Reggio e alla sua provincia”.

Reggio Calabria – Tenta di suicidarsi con il gas: salvato dai Carabinieri


I Carabinieri dell’aliquota radiomobile di Reggio Calabria hanno salvato un medico, di origini russe, di anni 39, intento a suicidarsi con il gas lasciato aperto nella cucina della sua abitazione.
Nei fatti, i Carabinieri, in servizio di controllo del territorio, si portavano nella zona di Condera dove era stato segnalata la presenza di un uomo chiuso nel proprio appartamento con intenzioni suicide. Arrivati sul posto, i militari apprendevano dalla persona che aveva richiesto l’intervento che il soggetto in questione si era barricato in casa da circa 30 minuti con l’intento di togliersi la vita per problemi di natura sentimentale.
I carabinieri decidevano nell’immediatezza di raggiungere l’appartamento, sito al quarto piano dello stabile, pur avvertendo un forte odore di gas nel vano scala del condominio, ma non ricevevano alcuna risposta dall’interno dell’abitazione. Ritenendo concreto e reale il pericolo di vita per l’occupante il condominio, i militari sfondavano la porta di ingresso, nonostante la stessa fosse bloccata all’interno da un divano, da un comodino e da un televisore posizionati in modo da ostacolare eventuali tentativi di salvataggio. Penetrati nei locali della casa, i militari, a conferma di quanto prima avvertito, percepivano un forte odore di gas che, nel frattempo, aveva ormai saturato tutti gli ambienti, con concreto pericolo di imminente esplosione. Senza perdere tempo prezioso, cominciava la ricerca dell’uomo nei vani dell’abitazione, che si concludeva una volta arrivati davanti la porta della cucina, anch’essa chiusa a chiave. Riusciti a superare anche questo ostacolo, i Carabinieri trovavano l’uomo disteso a terra ormai privo di sensi. Venivano quindi avviate le manovre di rianimazione previste in questi casi, non prima però di aver chiuso il rubinetto della bombola del gas e aver spalancato porte e finestre per far arieggiare i locali. Dopo qualche minuto il soggetto riprendeva finalmente i sensi, ma i militari non potevano certo prevedere la reazione del suicida mancato che, resosi conto del fallito insano gesto, andava in escandescenza costringendo i militari a trattenerlo e bloccarlo a terra per evitare ulteriori e più gravi conseguenze. Ormai in preda ad una profonda crisi nervosa, il soggetto incuteva timore anche nei sanitari del 118 nel frattempo intervenuti per trasportarlo presso il locale nosocomio, i quali venivano così scortati presso la struttura sanitaria dagli stessi carabinieri.
Sottoposto alle cure del caso e a valutazione psicologica, l’uomo veniva successivamente dimesso con l’avvertenza  di sottoporsi a controllo presso un centro di salute mentale. I Carabinieri, a seguito della prolungata permanenza negli ambienti dell’abitazione saturi di gas, si sottoponevano a cure mediche presso il locale pronto soccorso ove venivano poi dimessi.

Evento Culturale al Museo Archeologico di Monasterace M.na


Provincia RC: Consorzio di Bonifica Basso Ionio: ing. Natale Praticò (componente CdA) su utilità dei Consorzi, firma protocollo con Provincia e fondi CIPE


Pur intervenendo in qualità di componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica Basso Ionio reggino – dichiara l’ing. Natale Praticò - non credo che nessuno si debba stupire né scandalizzare di quanto riportato da recenti articoli o interventi sulla stampa che, in qualche misura, alimentano dei dubbi sulla legittimità della tassa emessa dai Consorzi di Bonifica e, in effetti, pagata dai proprietari terrieri o da quanti siano tenuti a farlo. È opinione comunemente diffusa, infatti, che tale tassa costituisca ormai un retaggio del passato, che continui ad essere richiesta solo al fine di recuperare delle somme.  Insomma ai più appare come una sorta di “balzello indigesto”…
A dire il vero, in effetti, ricordando un certo immobilismo del passato o magari considerata la scarsa operatività di taluni Consorzi, in prima battuta non si può che essere d’accordo con tale opinione. Spetta invece ai Consorzi di Bonifica, mentre da più parti se ne propone addirittura la soppressione, dimostrare nei fatti di essere degli enti utili anzi di fondamentale importanza per il comparto agricolo e per la tutela ambientale. L’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, segnatamente l’Assessorato all’Agricoltura abilmente condotto dall’Assessore Gaetano Rao pare averlo capito da tempo. Sta di fatto che da quando ho accettato l’incarico di rappresentare proprio la Provincia in seno al Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica del Basso Ionio reggino ho sentito il dovere di promuovere delle soluzioni operative nuove rispetto al recente passato. Pur nel rispetto dei ruoli e delle naturali diversità di opinione, si è agito comunque in assoluta sintonia con il Presidente del Consorzio Basso Ionio geom. Giandomenico Caridi e con gli altri componenti del CdA.
 Si è scelto di operare alacremente e nel silenzio,  individuando così nuove soluzioni. L’idea di impiegare i lavoratori dei Consorzi per attuare il piano delle manutenzioni ambientali della Provincia di Reggio Calabria generando un minimo di profitto per i Consorzi stessi nonché un notevole risparmio relativo ai costi della manodopera altrimenti necessari, è subito piaciuta al Presidente Raffa ed all’Assessore Rao. A tal punto che, previa verifica tecnico – amministrativa da parte del Dirigente del Settore Ambiente Ing. Carmelo Barbaro, la Provincia di Reggio Calabria non solo ha inteso fare propria l’iniziativa, bensì ne ha esteso l’efficacia anche a tutti gli altri Consorzi di Bonifica del reggino. Sono stati sei mesi di attività, la cui prima conclusione è giunta proprio con la firma del protocollo di intesa in assoluta coincidenza, peraltro, con la notizia dell’avvenuto sblocco da parte del CIPE di cospicui finanziamenti comunitari tra i quali sono previsti ben 30 milioni di euro di interventi a difesa del suolo da realizzarsi anche in provincia di Reggio Calabria ad opera dei Consorzi di Bonifica del reggino. Viene da sé, pertanto, che mentre in passato pure vi sono stati periodi un po’ più statici rispetto a quello attuale, presto, anzi prestissimo, il recente futuro vedrà i Consorzi di Bonifica sempre di più impegnati a “migliorare il territorio”. Oltre alle normali attività di pulizia di fossi e canali a beneficio di edifici e terreni ad essi prospicienti ora si aggiungeranno anche tutti gli interventi previsti dal piano delle manutenzioni rientranti nel protocollo di intesa sottoscritto con la Amministrazione Provinciale e che, quindi, vedranno l’impiego virtuoso dei novecento lavoratori dei Consorzi senza dover necessariamente fare ricorso ad affidamenti esterni.
Pari passo a questa nuova ed importante mole di interventi e di attività, sempre per far sì che la tassa riscossa dai Consorzi possa apparire maggiormente equa e necessaria, servirà in primo luogo, a mio parere, dare corso immediato ad una effettiva revisione degli estimi catastali derivante dalla nuova cartolarizzazione del territorio provinciale. Rispetto alle considerazioni iniziali si può intuire facilmente che l’idea che oggi molti hanno sull’inutilità dei Consorzi verrà presto superata dai fatti. Una sostanziale inversione di tendenza inevitabile anche nell’opinione pubblica che sarà una condizione naturale se si darà effettivamente corpo in attività a quanto previsto dal protocollo di intesa di recente firmato dai rappresentanti dei Consorzi di Bonifica del reggino con l’Amministrazione Provinciale presieduta da Giuseppe Raffa. Se tutto ciò si verificherà presto verranno effettivamente meno i presupposti per i ricorsi da parte di chi ritiene di non dover pagare una tassa per un servizio che potrebbe non corrispondere ai reali benefici su case e terreni.

RINVENIMENTO DI UNA PIANTAGIONE DI CANAPA INDIANA IN LOC.MARASA’, AGRO DEL COMUNE DI BIANCO.


I STAZIONE CARABINIERI DI BIANCO E DELLO SQUADRONE ELIPORTATO CACCIATORI CALABRIA, IN LOCALITA’ SANT’ANNA, AGRO DEL COMUNE DI BIANCO, HANNO RINVENUTO UNA PIANTAGIONE DI CANAPA INDIANA COMPOSTA DA 60 PIANTE DI ALTEZZA VARIABILE TRA UN METRO E TRE METRI.
LA PIANTAGIONE DI CUI SOPRA ERA STATA INNESTATA IN DUE PIAZZOLE RICAVATE ALL’INTERNO DELLA FITTA VEGETAZIONE CHE CARATTERIZZA QUESTA PARTE DI ASPROMONTE, PER RAGGIUNGERE LA QUALE ERA STATO RICAVATO UN ANGUSTO PASSAGGIO TRA LA VEGETAZIONE.
MA, NONOSTANTE TUTTE LE ACCORTEZZE DEL CASO, LA PIANTAGIONE NON E’ PASSATA INOSSERVATA AI MILITARI DELL’ARMA CHE, APPOSTATISI NEI PRESSI DELLA STESSA, HANNO COLTO IN FLAGRANZA DI REATO D.F., INCENSURATO DI BIANCO, MENTRE ERA INTENTI AD ATTIVARE IL CONGEGNO DI IRRIGAZIONE.
A QUEL PUNTO SONO SCATTATE LE MANETTE AI POLSI DEL REO CHE ATTUALMENTE SI TROVA RINCHIUSO NEL CARECRE DI LOCRI A DISPOSIZIONE DELLA AUTORITA’ GIUDIZIARIA.
LE 60 PIANTE SONO STATE DISTRUTTE SUL POSTO A MEZZO FUOCO, AD ECCEZIONE DI 10 CHE, OPPORTUNAMENTE REPERTATE, SARANNO UTILIZZATE PER ESAMI DI LABORATORIO.
 DALL’INIZIO DELLA STAGIONE ESTIVA, QUESTO E’ IL QUARTO COLPO MESSO A SEGNO DAI CARABINIERI DI BIANCO E DAI CACCIATORI DI CALABRIA NELL’AMBITO DELL’AZIONE DI CONTRASTO AL FENOMENO DELLE PINTAGIONI DI CANNABIS INDICA; RICORDIAMO L’ARRESTO COMPIUTO DAI MILITARI DELL’ARMA LO SCORSO 9 GIUGNO 2012, IN OCCASIONE DEL QUALE FU RINVENUTA UNA PIANTAGIONE COMPOSTA DA 75 PIANTE IN C.DA MAGLIA – AGRO DEL COMUNE DI BIANCO E L’ARRESTO DI 3 AFRICOTI PER UNA PIANTAGIONE DI 198 PIANTE E L’ARRESTO EFFETTUATO LOCALITA’ “PIETRA INGINOCCHIATA-CALARIA” DI SAN LUCA, IN OCCASIONE DEL QUALE FURONO RINVENUTE 37 PIANTE DI ALTEZZA FINO A 2 METRI.

PDL.RC - L'ombra del partito famiglia dei Tripodi di Polistena sulle scelte di Loiero. Roy Biasi: l'ospedale nuovo di Palmi ormai unica via possibile


Il maldestro tentativo di Infantino di cambiare le carte in tavola, non ci sorprende, ma conferma quanto affermato qualche giorno fa. E cioè la propensione a mistificare la realtà: Così fanno sparire gli ospedali da un posto e li fanno riapparire in altro un posto; fanno trasformare l’Ospedale Unico  in Ospedale Nuovo; dividono un Policlinico di 350 posti, facendone materializzare solo la metà presso l’Ospedale di Polistena;   affermano di fare tutto per tutelare gli interessi collettivi e invece lo fanno per mero interesse particolare e più precisamente per mantenere integro il loro feudo elettorale che consente ormai da anni di sfornare sindaci, senatori, consiglieri e assessori regionali, consiglieri provinciali. La verità inconfessabile è che se avessero consentito la realizzazione dell’Ospedale Unico, sarebbe crollato tutto questo.
E allora via al festival delle dichiarazioni, dietro le quale si nasconde il più acceso fenomeno di nepotismo mai registrato nella storia repubblicana. Ricordiamo, per chi non fosse informato che il famigerato partito che si richiama agli antichi valori del comunismo, altro non è che una florida impresa familiare, che annovera:
1)                  segretario provinciale Tripodi Michelangelo;
2)                   ex assessore regionale idem;
3)                  Segreatario cittadino di Reggio Calabria Tripodi Ivan;
4)                   ex sindaco di Polistena Tripodi Girolamo;
5)                   ex senatore idem;
6)                   ex consigliere provinciale Tripodi Michele;
7)                  ex assessore provinciale Tripodi Michele;
8)                  attuale sindaco di Polistena Tripodi Michele.
Vuoi vedere che anche Infantino ha qualche lontano vincolo parentale che noi non conosciamo?
Ironia a parte, per amore di verità la sola cosa che abbiamo affermato è che vi erano fino a qualche anno fa ben sette ospedali nella Piana di Gioa Tauro ( Polistena - Palmi – Gioia Tauro – Taurianova – Cittanova – Oppido – Rosarno mai aperto). Con il Governo Chiaravalloti si decise la costruzione di un unico Ospedale che sostituisse gli esistenti che non rispondevano a nessuno degli standard sanitari richiesti per poter rimanere in vita e soprattutto per poter garantire la salute ai cittadini della Piana.
Si realizzò il progetto, si stabilirono i posti letto necessari, le risorse finanziarie per realizzarlo, che avrebbero dovuto essere attinte per il 50% ai fondi ex art 20, il 25% tramite vendita di immobili del ex asl e per il restante 25% dai privati, previo affido di alcuni servizi (parcheggi – mensa ecc…). Il progetto venne ubicato dalla conferenza dei Sindaci a Cannavà (Rizziconi). Nelle more, vi fu l’avvento di Loiero e del Centrosinistra che tramite i raggiri organizzati dall’ex assessore Tripodi, cambiò i connotati del progetto, dividendo l’Ospedale Unico in due tronconi: metà a Polistena e metà a Palmi.
Non che l’Assessore fosse innamorato di Palmi per ubicarvi la metà dell’Ospedale Unico, Palmi era il posto ideale per la distanza al fine di  poter giustificare la permanenza dell’Ospedale di Polistena. Pertanto, L’ospedale Unico diventa l’Ospedale Nuovo di Palmi che insieme all’Ospedale di Polistena fungerà da Ospedale Unico.
In campagna elettorale Loiero venne a Palmi e  ufficialmente affermò  che l’ospedale Nuovo sarebbe sorto a Palmi. Successivamente l’attuale Governatore Scopelliti non potè fare altro che confermare quanto fatto dalla precedente amministrazione regionale, al fine di evitare di perdere i finanziamenti. Questa è storia. E’ inutile che Infantino cerchi di strumentalizzare dicendo che il Pdl provinciale sia contrario alla realizzazione dell’Ospedale di Palmi.
Allo stato in cui siamo non possiamo più tornare indietro e l’Ospedale deve essere realizzato a Palmi. Pena la perdita dei finanziamenti e la beffa per la Piana, che dopo aver perso l’Ospedale Unico, per colpa del Centrosinistra e specificatamente dell’ex assessore regionale Michelangelo Tripodi, ora rischierebbe di perdere anche l’Ospedale Nuovo di Palmi.
Crediamo di essere stati chiari e di non dover più tornare sull’argomento, spendendo il nostro tempo in maniera più costruttiva e cioè concedendoci qualche giorno di vacanza, visto che noi abbiamo lavorato materialmente e intensamente per tutto l’anno, mentre gli strenui difensori del lavoro hanno solo immaginato di farlo e ora durante le ferie fanno finta di lavorare essendo stati in vacanza per il resto dell’anno.