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venerdì 10 agosto 2012

Provincia RC: Tavolo tencico sul Naniglio


Il tavolo tecnico sul “Naniglio” conferma la perfetta sinergia tra l’Amministrazione provinciale, la Soprintendenza archeologica della Calabria e il Comune di Gioiosa Ionica per la completa fruibilità dei resti della villa romana risalente al I sec. d.C. 
Il programma, avviato dai tre Enti subito dopo l’insediamento alla guida della Provincia di Giuseppe Raffa, procede nel rispetto delle procedure e dei tempi tecnici necessari  per giungere  all’avvio dell’intervento di recupero dei reperti e per la sistemazione dell’intera area in cui insiste questa importante testimonianza storica del nostro passato.  Infatti, è in fase di ultimazione il progetto che  usufruisce di finanziamenti reperiti dall’Ente di via Foti e che viene elaborato in simbiosi tra la Provincia, la Soprintendenza e il Comune. L’obiettivo che si prefigge di raggiungere è la sistemazione definitiva del sito archeologico che, una volta  ultimato l’intervento, dovrà diventare  uno spazio  organizzato, caratterizzato da percorsi sicuri, da itinerari didattici e da relativi servizi per i visitatori con l’attuazione di tutti gli accorgimenti  tesi alla conservazione dei reperti.
“Su questo progetto – ha detto Simonetta Bonomi, Soprintendete archeologico della Calabria -  stiamo lavorando da un anno ed abbiamo quasi terminato.  Per cui, in autunno, andrà a bando e poi speriamo di iniziare presto i lavori”.
La dottoressa Bonomi ha rilevato poi che sono stati fatti “degli interventi di conservazione dei mosaici che entro il mese in corso, al massimo all’inizio di settembre, saranno coperti con dei teli speciali per metterli al riparo dall’inverno e farli rimanere integri fino a quando non saranno ultimati i lavori. Alla fine di tutte le procedure – ha terminato la Soprintendente – sarà il Comune di Gioiosa Ionica che avrà la gestione del parco, che sorge  su una superficie di proprietà della  Provincia, mentre  i resti sono demaniali, dunque di proprietà dello Stato”.
Il presidente Giuseppe Raffa, al termine del vertice, ha tenuto a sottolineare  che l’Amministrazione da lui guidata  ha “sempre sollecitato che tutti i siti archeologici presenti sul territorio provinciale, dunque anche il “Naniglio”, diventino  un vero punto di riferimento,  sia sotto l’aspetto del rilancio turistico, sia del recupero della memoria storica. Nel tavolo tecnico di questa mattina tutte le parti interessate alla problematica della villa romana hanno assunto delle responsabilità ben precise, impegnandosi per una tempistica ben definita. Per noi era questo l’obiettivo dell’incontro operativo: finalità condivise con gli amministratori di Gioiosa Ionica.  L’abbiamo detto in passato e lo ribadiamo ancora:  il fine ultimo è quello di rendere fruibile il parco archeologico per consentire ai turisti  e a quanti, per interessi  storico- culturali o di studio,  programmano  di  visitare questo insediamento che rappresenta  una buona opportunità di crescita economica del territorio”.
Per il sindaco di Gioiosa Ionica Mario Mazza “il presidente Raffa e l’assessore Eduardo Lamberti Castronuovo, ancora una volta, dimostrano con quale attenzione affrontano i problemi che insistono sul territorio. Con l’Amministrazione provinciale – ha evidenziato -  abbiamo iniziato questo percorso fin dal suo insediamento,  con la decisione di utilizzare il finanziamento di un milione di euro rimasto per tanto tempo fermo.  Somma che la Provincia, il mio Comune e la Soprintendenza hanno riattivato. Certo, i tempi sono un po’ lunghi, soprattutto perché si tratta di siti archeologici. Devo però riconoscere l’ottima sinergia tra Provincia, Comune di Gioiosa Ionica e Soprintendenza che ci ha consentito di portare avanti una serie di progetti, compreso quello della messa in sicurezza della volta della cisterna della villa, quasi intatta nonostante la sua costruzione ci riporta indietro  di quasi duemila anni”.
 Gli attori del tavolo tecnico sono stati Giuseppe Raffa, Simonetta Bonomi, Eduardo Lamberti Castronuovo, il sindaco e il vicesindaco di Gioiosa Ionica, Mario Mazza e Rocco Mazzaferro, e tecnici della Provincia. 

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