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sabato 10 dicembre 2011
PROVINCIA.RC - COM Assessore Rao sui danni all'agricoltura: ne parlerò al Ministro Catania
La Regione Calabria – prosegue Rao - sulla scorta della completezza dei dati che la Provincia ha così fornito in apposita relazione, è stata messa nelle condizioni affinché con facilità formulasse giorni addietro richiesta al Ministero delle Politiche Agricole per la dichiarazione dello stato di calamità e la concessione alla Provincia di Reggio Calabria delle provvidenze previste dalla normativa. Raggiunto questo primo importante risultato, adesso mi impegnerò direttamente affinché l'iter procedurale presso il Ministero possa chiudersi favorevolmente entro il più breve tempo possibile, perché credo che considerato l'attuale momento di crisi e di affanno che oggi vive il comparto agricolo occorre quanto mai agire con tempestività e concretezza". L'Assessore Rao, inoltre, informa che gli uffici dell'Assessorato Provinciale all'Agricoltura sono al lavoro per accertare i danni conseguenti alla violentissime piogge del 22 e 23 novembre scorsi che hanno ulteriormente messo in ginocchio l'agricoltura reggina e le infrastrutture rurali al servizio di essa.
A tal proposito l'Assessore Rao incontrerà a breve il neo Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania per esporre il grave stato di crisi del comparto e sollecitare la più rapida definizione delle dichiarazioni dello stato di calamità in corso e la previsione di adeguate risorse sul Fondo di Solidarietà Nazionale in grado di compensare gli ingentissimi danni che hanno subito le aziende agricole reggine. L'Assessore Rao, infine, esprime compiacimento per la recentissima dichiarazione dello stato di calamità naturale per la Provincia di Reggio Calabria in conseguenza delle piogge alluvionali del 1 marzo 2011, oggetto di specifica sollecitazione fatta insieme al Presidente Raffa nell'incontro tenuto con l'allora Ministro Romano. Le aziende agricole ricadenti nei territori dall'evento alluvionale potranno così a breve vedere ristorati i danni subiti
Assemblea Popolari e Liberali a Bovalino su isolamento locride
Queste le considerazioni più diffuse ascoltate nell'assemblea che il Movimento dei Popolari e Liberali nel Pdl, svoltasi qualche giorno fa a Bovalino alla presenza del consigliere provinciale Alessandra Polimeno, e del coordinatore regionale on. Giovanni Nucera.
Nell'incontro, infatti, è stata analizzata e commentata la grave situazione riguardante la mobilità ferroviaria, a causa dell'ormai imminente entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, con il quale Trenitalia ha disposto la cancellazione dell'unico treno a lungo percorrenza l'intercity notte 782 Reggio Calabria-Milano che transita sulla linea ionica. Dal 14 dicembre non sarà più possibile, da Bovalino, Locri, Roccella Jonica, o da altre località del comprensorio ionico reggino, raggiungere il nord Italia in treno.
"E non esistono altre soluzioni – è stato evidenziato nel corso dell'incontro - se non quella di raggiungere il capoluogo Reggio, o Gioia Tauro e fruttare i pochi e costosi collegamenti rimasti, poiché sulla tratta tirrenica, dal 12 dicembre prossimo, spariranno altri 21 treni notte a lunga percorrenza".
Nel corso della riunione è stato fortemente e duramente stigmatizzato il comportamento del Gruppo Fs in capo all'Amministratore delegato Moretti, che ha deciso, senza nessun confronto con enti locali e parti sociali, di eliminare "tout court" una parte consistente del territorio italiano. Trenitalia ha condannato la locride, e l'intera Calabria all'isolamento – hanno aggiunto i rappresentanti territoriali del movimento che fa capo al sen Carlo Giovanardi - cancellando con i collegamenti soppressi il diritto alla mobilità di una parte consistente di popolazione italiana. Non sappiamo più se possiamo considerarci ancora italiani – è stato il commento più diffuso alle "scelte inammissibili di Trenitalia che ha ammesso, tra l'altro, di non avere in programma nessun progetto di ammodernamento e potenziamento della rete ferroviaria meridionale. "Niente treni e nemmeno aerei. A penalizzare ulteriormente la città di Reggio e la sua provincia ci ha pensato anche Alitalia, che per il solo periodo natalizio, ha deciso la cancellazione di 52 voli da e per Milano Linate e Roma Fiumicino con l'aeroporto dello Stretto".
"Serve dunque un deciso intervento della politica, delle istituzioni locali calabresi, a cominciare dalla Regione Calabria, Ente che deve aprire fin da subito un confronto con il Gruppo Fs-Trenitalia e la Compagnia aerea Alitalia. La Calabria non può essere solo terra di conquista per operazioni commerciali ad alta remunerabilità, vedi costo dei biglietti per gli "Eurostar" e costo dei voli aerei che viene imposto ai viaggiatori calabresi, che vengono penalizzati ora anche sulla modulazione del servizio, giacché i pochi voli rimasti sono stati piazzati in orari che impongono almeno un pernottamento fuori città, con ulteriore aggravio di costi e soprattutto disagi. Insomma, oltre il danno la beffa, che viene ancor più aggravata anche dalle ultime decisioni di Trenitalia, per le quali serve – è stata la conclusione dell'Assemblea dei Popolari e Liberali di Bovalino, una reazione forte e risoluta della politica e delle istituzioni calabresi, a livello nazionale. Altrimenti, il rischio è quello di cancellare definitivamente la Calabria, e soprattutto la locride dalla cartina politica dell'Italia".
Reggio Cal.: cassonetto spazzatura in fiamme, intervengono Vigili del Fuoco
IL VIDEO.
Il Presidente Scopelliti alla presentazione del progetto scientifi co del Museo della ndrangheta tenutosi a Milano
Provincia: Riunione beni confiscati alla mafia
PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
Il Portavoce
fattive". Ai partecipanti alla riunione, il Presidente Giuseppe Raffa ha rivolto un indirizzo di saluto. "Spesso i sindaci – ha detto il dott. Raffa - nell'espletamento della loro attività politica e amministrativa si trovano in solitudine e in difficoltà. Noi come Provincia abbiamo avvertito la sensibilità di individuare un percorso di valenza sociale e di legalità che è, appunto, quello dell'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità che, in quanto bene pubblico, devono essere restituiti al pieno utilizzo della collettività". Al vertice operativo hanno preso parte anche il vicepresidente del Consiglio provinciale Giovanni Nucera e i consiglieri Giovanni Barone, Pierfrancesco Campisi, Rocco Sciarrone e il dirigente dell'Ente Vincenzo Floccari.
" Come Consiglio provinciale – ha detto il vice presidente dell'Assemblea elettiva Nucera - sosteniamo il lavoro dell'Assessore Eduardo Lamberti Castronuovo. L'assemblea di cui faccio parte è disponibile all'avvio di questo progetto: importante per la legalità e la trasparenza. Massima sarà la nostra collaborazione affinché i beni confiscati vengano non solo restituiti alla collettività, ma utilizzati a fini meramente sociali". Grazie al supporto della Provincia, ha sottolineato il consigliere Rocco Sciarrone "viene offerta un'opportunità in più agli enti e alle associazioni che operano sul fronte della legalità e si impegnano nel sociale per promuovere attività culturali e umanitarie".
venerdì 9 dicembre 2011
Radici -Legambiente: “Rosarno, sui migranti serve responsabilità È il clima d’odio a produrre le rivolte”. La denuncia: polemiche strumentali sulla Tripodi, il tavolo in Prefettura s’è arenato, Regione inadempiente, Provincia assente
La prima: parlare ancora di emergenza, nel bene o nel male, è stucchevole. Le condizioni di vita e di lavoro dei migranti sono note all'opinione pubblica, sono state registrate, documentate e analizzate nei dossier "Arance insanguinate" e "RADICI/ROSARNO – monitoraggio autunno-inverno 2010-11". Nonostante gli sforzi e l'impegno di un'amministrazione comunale sensibile al tema, i nodi strutturali non sono stati affrontati. I progetti e gli impegni di spesa a medio-lungo periodo sono mal calibrati: riguarderanno solo la sfera "regolare" dell'immigrazione, che è gioco-forza per larga parte una "zona grigia" fatta di richiedenti asilo, diniegati in attesa di ricorso, inespellibili, stranieri col permesso di soggiorno per motivi umanitari in scadenza ecc. Nei dossier citati si affronta la questione al di là della logica emergenziale, proponendo soluzioni e modelli di azione (ad esempio la mediazione abitativa sperimentata a Drosi e gli affitti calmierati) attuabili da subito. Purtroppo la concertazione avviata in Prefettura la scorsa primavera s'è interrotta senza motivi apparenti. Il cerino è rimasto in mano ai sindaci. I proclami della Regione Calabria sull'accoglienza sembra siano destinati a restare tali (campi di accoglienza in tutta la Piana). Lo diciamo subito: la logica emergenziale dei campi non ci piace, altre solo le soluzioni efficaci. Ma il punto è un altro: su una questione delicata come quella dei migranti occorrono chiarezza e coerenza, programmazione e continuità. Si intraprenda una strada con chiarezza, la si segua con determinazione e coerenza, e i risultati saranno giudicati con onestà intellettuale. Invece, sembra che le polemiche siano strumentalmente pilotate a colpire un sindaco coraggioso come Elisabetta Tripodi. Ultima notazione: lo stesso metro non è adoperato per l'assessore provinciale con delega all'immigrazione, il controverso Gaetano Rao, al momento silente e assente, in un ruolo quanto meno inopportuno.
La seconda ragione riguarda la sfera culturale e quella civile. La rivolta di Rosarno rappresenta uno strappo, in parte sanato con la storica manifestazione del 7 gennaio 2011. Lo ricordiamo con orgoglio: i migranti sono scesi in piazza, hanno scioperato per i propri diritti ma anche per il rilancio dell'agricoltura della Piana. Insieme e non contro i cittadini rosarnesi. È questo un fatto che bisogna tenere a mente: i migranti hanno riposto nuovamente fiducia nelle istituzioni, hanno continuato a dare lezioni di civiltà a tutti denunciando, come tutti dovremmo fare e non facciamo, truffe, minacce e violenze. Tradire questa fiducia, creare nuovamente un clima d'odio, non rispettare la fragile convivenza civile che pur si è creata, ostentare ostilità fino alla prossima rivolta vuol dire non aver appreso la lezione e condannare l'intero territorio, bianchi e neri, a una nuova stagione all'inferno. E invece noi vogliamo città variopinte – e per questo i migranti di Rosarno e Drosi hanno partecipato alle ultime due edizioni della Corrireggio di Legambiente e a molte altre iniziative di sensibilizzazione – e città accoglienti, come ha saputo esserlo Rosarno in occasione della Festa dei Popoli del 6 gennaio scorso e lo scorso settembre nell'area archeologica con "Puliamo il mondo".
Terza ragione quella economica. La vertenza per il diritto di soggiorno dei migranti lanciata all'indomani della rivolta – una vertenza che dopo aver ottenuto risultati eccezionali sconta una battuta d'arresto con le fibrillazioni politiche nazionali e la caduta del governo – ha posto con forza una questione: solo il riconoscimento dei sacrosanti diritti dei migranti può garantire la manodopera regolare necessaria al rilancio dell'agricoltura della Piana. Anche in questo caso, però, quel che serve è un piano generale. Bisogna osare: abbandonare le monoculture, smetterla con la mentalità parassitaria se non truffaldina, produrre per il mercato locale, creare marchi di qualità e investire sul turismo rurale come si è fatto altrove. E invece, tranne alcune proposte interessanti come quella della Coldiretti sui succhi d'arancia, s'assiste alla consueta e penosa questua della categoria, che battono cassa alle prime piogge ma non spendono un euro per rifondare l'agricoltura.
Per concludere, le rivendicazioni dei migranti e le aspirazioni dei territori che li accolgono si legano indissolubilmente. Il compito di soddisfarle non può essere relegato all'intervento degli enti locali, ma presuppone un impegno politico generale. Per affrontare un problema complesso servono sinergie, ma serve soprattutto mettere al centro degli interventi le condizioni reali dei lavoratori migranti, le loro esigenze e le loro, mai pretestuose, aspettative personali e collettive. Occorre tenere alta la tensione nel giusto modo, mettendo al bando sensazionalismo e allarmismo. È per questo che negli ultimi anni abbiamo svolto le campagne di monitoraggio nella Piana e le iniziative di sensibilizzazione in giro per l'Italia. Proveremo a farlo anche quest'anno.
Reggio Cal., il PdCI ricorda il compianto Sindaco Falcomatà
Alla commemorazione prenderanno parte, tra gli altri, Lorenzo Fascì, segretario provinciale del PdCI di Reggio Calabria, e il segretario regionale del PdCI calabrese Michelangelo Tripodi.
I Comunisti Italiani, a distanza di 10 anni dalla prematura scomparsa del sindaco della primavera reggina, vogliono ricordare il valore umano e politico di un uomo che seppe trasformare e rendere grande la città di Reggio Calabria.
Quest'anno l'appuntamento assume uno straordinario rilievo poichè essendo trascorsi 10 anni dalla scomparsa del più amato Sindaco di Reggio si può tracciare un bilancio più compiuto di questa fase storica di vita cittadina.
In particolare balza sempre più evidente agli occhi di tutti l'enorme differenza che esiste tra il periodo in cui la città era governata da Italo Falcomatà e quello successivo con sindaco Scopelliti che all'insegna di un tanto decantato modello Reggio consegna alla città e ai cittadini un enorme indebitamento finanziario ancora tutto in gran parte da scoprire e identificare e un abbassamento generale della qualità dei servizi e della vivibilità della città.
Invitiamo i cittadini reggini a rendere omaggio al compianto sindaco Italo Falcomatà partecipando a questo momento commemorativo, nella speranza di poter recuperare presto la passione civile, lo spirito di servizio, l'impegno disinteressato e l'amore per la città che hanno contrassegnato l'esperienza di Italo Falcomatà.
GIOIOSA JONICA: 08 DICEMBRE 2011 I CARABINIERI FERMANO DUE RAPIN ATRICI
HOTIN LACRIMIOARA, CL. '67;
FLOREA ALISA LAMIITA, CL. '89.
LE PREDETTE SONO RITENUTE RESPONSABILI DEl reato DI RAPINA EFFETTUATA IN DATA 24 NOVEMBRE 2011, ALLE ORE 17,00, AI DANNI DI CALVI ELISABETTA, NATA A MARTONE (RC) IL 12.09.1947, IVI RESIDENTE, VICO COLLETTA N. 26, E DEL CONVIVENTE AGOSTINO PEPPINO, NATO A MARTONE (RC) IL 19.08.1917, PENSIONATO, INCENSURATO. NELLA CIRCOSTANZA LE DUE DONNE, DOPO ESSERE ENTRATE NELL'ABITAZIONE DEI DUE ANZIANI, CON LA SCUSA DI CHIEDERE RIPARO A CAUSA DELLA FORTE PIOGGIA BATTENTE, DISTRAEVANO LA DONNA E SI INTRODUCEVANO NELLA STANZA DELL'AGOSTINO ASPORTANDO DAI CASSETTI DI QUELLA CAMERA DA LETTO LA SOMMA IN CONTANTE DI EURO 2.500,00 ED ALCUNI MONILI IN ORO. LE DONNE, SUBITO DOPO AVER OTTENUTO QUANTO SOPRA, SI DAVANO A PRECIPITOSA FUGA PER LE VIE DI QUEL CENTRO, UNITAMENTE AD UNA TERZA PERSONA CHE LE ATTENDEVA ALL'ESTERNO. DALLE INDAGINI ESPERITE DAI CARABINIERI DI GIOIOSA JONICA EMERGEVA PERÒ CHE DURANTE L'EPISODIO LE DONNE TRATTENEVANO CON L'USO DELLA FORZA LA CALVI, IMPEDENDOLE DI FATTO DI VERIFICARE COSA STESSE SUCCEDENDO AL PIANO SUPERIORE. QUESTA MATTINA QUINDI I MILITARI DELLA STAZIONE DI GIOISA JONICA, CON IL RINFORZO DEI COLLEGHI DELLA STAZIONE DI ROCCELLA JONICA E DEL 2° PLOTONE DELLA COMPAGNIA SPECIALE DI ROCCELLA JONICA, DAVANO ESECUZIONE AL PROVVEDIMENTO DI FERMO DI INDIZIATO DI DELITTO EMESSO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LOCRI, SULLA BASE DEGLI ELEMEMENTI EMERSI DALL'ATTIVITÀ INVESTIGATIVA. ULTERIORI SVILUPPI PER GIUNGERE AL TERZO COMPLICE DELLE DUE DONNE.
Regione: Caligiuri presenta domani a Roggiano Gravina il progetto “Tanti Libri, Tanti Sorrisi"
CRPO sostiene progetto UNICEF
Alla conferenza di presentazione interverranno il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, la Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, Giovanna Cusumano, la Commissaria dello stesso organismo, Serena Multari e il Presidente Unicef sezione di Reggio Calabria, Pietro Marino.
Provincia RC - Raffa sulle politiche di Alitalia: VOGLIAMO ESSERE LIBERI, LIBERI DI VOLARE
È un fiume in piena il Presidente Raffa e questa volta è fermamente intenzionato ad andare fino in fondo. "Sul punto chiederò ufficialmente al Presidente della Giunta Regionale Scopelliti di sostenere anche lui l'azione di protesta che stiamo intraprendendo come Provincia di Reggio Calabria contro le scelte scellerate di Alitalia. Lo stesso verrá chiesto ai Sindaci di Reggio Calabria e Messina, Arena e Buzzanca. Ovviamente penso che sia scontato oltreché logico aspettarmi di vedere al mio fianco anche il mio collega Nanni Ricevuto Presidente della Provincia di Messina, senza esitazioni o tentennamenti. Fondamentale sarà poi l'adesione alla protesta da parte del Presidente della Camera di Commercio Lucio Dattola in rappresentanza del mondo che lavora e che vede in un aeroporto funzionale un motivo di crescita e sviluppo. Perché Alitalia oggi penalizzando l'Aeroporto dello Stretto offende il diritto alla libertà di movimento dei cittadini di una intera regione e di una intera Area Metropolitana". E sono già molte le idee che il Presidente Raffa intende mettere in campo come, ad esempio, quella di dare vita ad una poderosa raccolta firme di protesta contro Alitalia, nonché stimolare la realizzazione di interpellanze ed interrogazioni parlamentari ed inoltre avviare una campagna che veda recapitate centinaia di migliaia di email destinate letteralmente ad invadere le caselle di posta elettronica del management di Alitalia reo di penalizzare per ragioni apparentemente incomprensibili gli utenti dello scalo aeroportuale di Reggio Calabria e Messina. "Fondamentale sarà il ruolo degli organi di informazione. – sottolinea con forza il Presidente Raffa - In questo caso più che mai c'è bisogno che i cittadini siano informati correttamente ma, soprattutto, che esista una cassa di risonanza che faccia arrivare lontano, a Roma, in modo forte e chiaro le nostre voci di protesta. Essere liberi, liberi di volare: questo è lo slogan che ho in mente e che spero vivamente che gli organi di informazione amplifichino aderendo così alle nostre iniziative". Tra queste il Presidente Raffa auspica l'immediata convocazione di un simbolico consiglio provinciale aperto proprio all'interno dell'Aeroporto dove tutti, politica, sindacati, categorie produttive dovranno, sempre se lo vorranno, "metterci la faccia" e, soprattutto, la firma sopra il documento unitario nel quale si chiederà ufficialmente al Governo Monti nella persona del Sottosegretario alla Presidenza Catricalá di convocare un tavolo di incontro romano dove si pretenderà la presenza dei vertici di Alitalia a partire dall'Ad Rocco Sabelli. Tutti saranno invitati a partecipare e chi non troverà il tempo per esserci sarà libero di farlo cosi come noi saremo liberi di ritenere quanti si asterranno da questa lotta come i veri nemici del nostro Aeroporto e lo diremo pubblicamente perché é giusto che i reggini ed i messinesi guardino in faccia chi non fa nulla pur potendolo fare per aiutare queste comunità a volare e muoversi liberamente come invece accade in tutto il resto d'Italia.
I: PROVINCIA.RC - Demetrio Cara (Raffa Presidente) sul Governo Mon ti ed il provvedimento SVUOTA PROVINCE
In meno di una settimana Berlusconi è scomparso ed è entrato in scena il tanto invocato "Governo Tecnico" guidato dal prof. Mario Monti. Il popolo italiano aveva votato una maggioranza che oggi semplicemente non c'è più in Parlamento. Oggi, politicamente parlando, dal grigio fumo di Londra che ha tinto i Palazzi del Potere si distinguono solo i colori dei vessilli dell'opposizione di Lega e Idv. Per il resto sono tutti d'accordo e, in modo assurdo, la pensano tutti allo stesso modo così alla Camera come al Senato. Parola d'ordine: che gli italiani facciano sacrifici.
Si ma quali italiani? Di certo non i deputati ed i senatori né tantomeno i professori al governo o gli eurodeputati. A fare i sacrifici saremo noi comuni mortali. Chi di fronte al caro – prezzi ed all'aumento del carburante è costretto a farsi bene i conti in tasca. Chi percepisce una sola pensione e, magari, vede ancora il proprio figlio quarantenne, disoccupato di lungo periodo che ha perso la speranza e tanto un lavoro nemmeno lo cerca più, girovagare per casa. Quella stessa casa di proprietà, tramandata di generazione in generazione, frutto (quella sì!) di lacrime e sangue che, quasi sempre, è motivo di sola sopravvivenza. Non pagare un affitto può aiutare molto ma certo non significa essere ricchi.
Quella stessa casa per cui da domani torneremo a pagare l'ICI anzi l'IMU contribuendo concretamente ai sacrifici che a noi italiani vengono richiesti.
Chi vi scrive poi si ritrova nella condizione particolare di aver scelto di fare politica, candidarsi ed essere eletto in seno ad un Consiglio Provinciale. Capita così che un governo di nominati senza perdere tempo notifichi di fatto uno "sfratto esecutivo" a chi occupa uno scranno in seno ad un Consiglio Provinciale anche se è legittimato a farlo proprio dal popolo sovrano. Magari sarà pure giusto farlo, ma non in questo modo, in tempi cosi celeri e, soprattutto, non sulla pelle dei cittadini. Abolire le Provincie significa far risparmiare allo Stato solo 65 milioni di euro l'anno. Troppo poco e assolutamente insufficienti a risolvere nessuno problema dell'Italia. Ma a quale prezzo per i cittadini? Servirà davvero farlo? E sono questi gli sprechi ed i veri costi inutili della politica?
Ormai sembra essere divenuta la moda del momento. In molti casi è vero, a ragion veduta esistono situazioni paradossali che prevedono privilegi e sprechi evidentemente esagerati. Credo che però spesso si finisca per "sparare nel mucchio" finendo, come spesso accade in questi casi, per colpire l'anello più debole della catena. È già successo quando hanno eliminato le Circoscrizioni di Decentramento Amministrativo. Queste ultime erano il primo organo di partecipazione democratica per il popolo. Le Circoscrizioni ponevano, infatti, il cittadino a stretto e diretto contatto con la politica che aveva il compito di rappresentarne e interpretarne le istanze ed i bisogni più elementari. Quale beneficio sul fronte del risparmio? Zero euro in meno. I costi di una circoscrizione per il corretto funzionamento degli uffici e le irrisorie indennità o gettoni di presenza per gli eletti equivalevano al massimo allo stipendio netto di un deputato o di un consigliere regionale. Ma d'altronde, si sa, la storia è piena di questi esempi: ubi maior… Provocazioni a parte, dispiace che nessun economista in televisione o sulla carta stampata abbia mai posto l'accento sull'inutilità economica dell'eliminazione di tali enti.
Adesso tocca alle Province. Anche in questo caso si parla di risparmio, di enti inutili e tante altre pseudo motivazioni vengono addotte in proposito. Nessuno parla delle possibili conseguenze. Nessuno pone l'interrogativo su quale sarà l'effettivo risparmio a fronte dell'eventuale e necessario trasferimento dei 61.000 dipendenti delle Province che passeranno in forza ai Comuni o alle Regioni. Uno "scherzetto" che comporterà un necessario adeguamento di stipendi ed indennità, nonché, per il mantenimento dei servizi essenziali forniti oggi dalle Province, l'istituzione (anzi sarebbe il caso di dire la "sostituzione") dei vecchi uffici provinciali con nuove forme di decentramento. Così si pensa di ridurre i costi della politica? Come faranno le Regioni a gestire tutti i servizi? Forse vedranno la luce nuovi enti al posto delle Province quali, ad esempio, le Unioni di Comuni o le Città Metropolitane? Quanto costerà agli italiani questo "scherzetto", considerato che gli enti andranno inevitabilmente ad aumentare di numero? Ci sarà effettivamente un risparmio economico da questa scelta? Tutte domande cui il Governo Monti non intende oggi rispondere.
Personalmente non ne sono affatto convinto. Ma quel che più conta davvero, in termini di rappresentatività, di partecipazione popolare, di democrazia attiva, quanto perderanno gli italiani? Quante possibilità avrà il semplice cittadino di partecipare direttamente alla vita politica degli Enti ed alla cosa pubblica? Ritengo che anziché discutere sull'eliminazione delle Provincie abbia maggiore senso che nel Paese si avvii un dibattito in Parlamento o che il Governo adotti i provvedimenti necessari per una modernizzazione degli Enti Locali intervenendo in modo mirato laddove esistono davvero gli sprechi di denaro pubblico. Se poi i nostri parlamentari vogliono eliminare tutte le Province, convinti che ciò possa avere un qualche risvolto positivo, sono certo che gli italiani non faranno fatica ad accorgersi che questa decisione sarà adottata senza però, al tempo stesso, prevedere la riduzione di almeno la metà dei Deputati e dei Senatori attualmente in carica, senza però che la manovra preveda la consequenziale diminuzione di stipendi e indennità del 50% di quanto oggi lautamente percepito per i parlamentari rimanenti in carica e per tutti i consiglieri Regionali d'Italia. Elimineranno le Province ma non aboliranno l'assurdo privilegio della flotta aerea per gli spostamenti dei politici e non toglieranno dalle nostre strade tutte le c.d. "auto blu" di rappresentanza come invece dovrebbe accadere fatta eccezione per le vetture in uso alle massime cariche dello Stato e delle Regioni.
Forse sarebbe, altresì, opportuno che la manovra oltre ad eliminare solo le Province apportasse anche una razionale riduzione degli addetti al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed ai Ministri e prevedesse l'immediata eliminazione di gran parte delle consulenze esistenti presso Ministeri e Regioni ed Enti locali (naturalmente anche in questo caso fatta eccezione per una minima percentuale per casi eccezionali richiesta in forma pubblica e con requisiti inerenti.) Come italiano, ritengo auspicabile che i Parlamentari che esamineranno e voteranno il c.d. provvedimento "Salva Italia", da me personalmente ribattezzato come "Svuota Province", sappiano adottare una scelta mirata emendandolo ed imponendo al Governo l'abolizione di tutti quegli enti davvero inutili che non producono nulla al di fuori di un aumento incondizionato ed insopportabile di spesa per la pubblica amministrazione. A partire dai più "grandi"… Ecco che, soltanto dopo tutti questi tagli reali, diventerebbe ipotizzabile anche il taglio degli enti locali più vicini alle esigenze primarie del cittadino. Questo, ritengo, sarebbe giusto per noi italiani.
giovedì 8 dicembre 2011
Credo politico e civiltà: connubio impossibile?
Crediamo però, che sia stata la reiterazione del commento a risultare sgradevole, unitamente ai commenti quasi inneggianti all'autore, perché tradisce una certa convinzione di pensiero. Grave che sia stato anche ripreso, a mo' di gioco, il giorno dopo.
Bisogna stare attenti. Non é necessario stimolare odio razziale. Se chi ci amministra non ha peli sulla lingua e spara in pubblico con violenza verbale la propria intolleranza verso questo o quel soggetto/popolo o verso un'idea, cosa farà il libero cittadino? In casi analoghi, alcune persone dal pensiero estremo si potrebbero sentire in diritto di passare dalle parole alla violenza fisica.
Ci chiediamo cosa avrebbero fatto questi nostri politici se, anziché esser davanti alla tv, si fossero trovati tra il pubblico: avrebbero strozzato Benigni per impedirgli di concludere l'intervento? Non crediamo. Siamo certi che avrebbero sorriso, magari un po' amaramente, assieme al resto dei presenti.
Proprio per questo, sarebbe corretto evitare tali esternazioni, soprattutto sull'onda emotiva, perché ebrei, comunisti e miliardari sono persone comuni, con pregi e difetti, che possono rappresentare il meglio o il peggio della società, a seconda dei casi. E stesso dicasi per fascisti, poveri e credenti di altre religioni. Perché se il fascista odia il comunista, é vero anche l'opposto. E se il cristiano odia ebrei e musulmani, questi odieranno i cristiani. Idem per poveri e ricchi. Pensateci un momento: sono tutti stati, nel corso della storia, cause scatenanti di guerre, rivolte ed eccidi. Dovremmo finirla.
Non é esaltando le differenze di razza, cultura, classe sociale, parte politica o tifo calcistico che la società migliora. Si migliora solo minimizzandole, cercando di accorciare le distanze tra le parti. Sarebbe un gesto di civiltà, ahimé forse non di questo mondo. Per il momento, saremmo felici di non leggere più determinate stupidaggini.
Provincia RC: problema Gestione depuratori
mercoledì 7 dicembre 2011
MANOVRA, INFRASTRUTTURE, TRIPODI (PDCI) A MONTI: "RECUPERI SOLDI T AGLIANDO PROGETTO PONTE MESSINA"
comprende perchè ci sono alcuni uomini politici, ad esempio il presidente
della Regione Scopelliti in Calabria, che insistono sulla realizzazione del
Ponte di Messina. I soldi destinati a questo scopo vanno recuperati e messi
a disposizione delle magre casse dello Stato che, così, può rinunciare a
tagliare le pensioni, a tutto vantaggio delle classi meno abbienti della
nostra società". E' quanto afferma Michelangelo Tripodi, responsabile
Mezzogiorno del PdCI.
Roma, 7 dicembre 2011
La Provincia impugna il decreto ministeriale sulla pesca
"Il sistema della pesca – sottolinea Raffa - in tutto il reggino è un'importante fonte di occupazione e di reddito. Le nostre marinerie, infatti, anche grazie alle loro tradizioni, rappresentano una fonte di sostentamento per centinaia di famiglie. Su quest'attività, ancora oggi, poggia il tessuto sociale dei nostri borghi marinari: di Bagnara, Scilla, Palmi, San Ferdinando, Gioia Tauro, ma anche di Reggio, Lazzaro, Melito Porto Salvo e dell'intera fascia ionica fino a Roccella e Monasterace. Il comparto della pesca – conclude il Presidente della Provincia di Reggio - sta attraversando un momento di grande difficoltà provocata sia dalla legislazione di riferimento, sia dalla scarsità delle risorse naturali. La decisione di costituirci davanti alla giurisdizione amministrativa nasce dalla convinzione che le restrizioni imposte dal decreto in questione penalizzino un settore i cui addetti temono nuovi contraccolpi negativi occupazionali ed economici".
Regione: Caridi ha commentato l’approvazione da parte della giunta dello strumento finanziario “mezzanino”
"Il governo regionale – ha detto ancora Caridi -, in un momento di particolare crisi ed in un contesto di congiuntura economica negativa, ha ritenuto di dover migliorare le condizioni atte a sostenere la competitività dei sistemi produttivi e delle imprese nonché le condizioni di accesso al credito da parte delle stesse anche attraverso azioni per la promozione e l'utilizzazione di strumenti di finanza innovativa. In questa ottica il "mezzanino" rappresenta uno strumento innovativo, congeniale al fabbisogno finanziario di un gran numero di piccole e medie imprese relativamente consolidate ed in fase di espansione, le cui prospettive presentano elementi di sufficiente solidità.
Quale soggetto gestore del Fondo è stato individuato Fincalabra s.p.a., organismo in house della Regione Calabria, mentre la definizione delle disposizioni attuative ed operative sarà curata dal Dipartimento Attività Produttive, previa consultazione del tavolo del partenariato. Secondo l'Assessore Caridi, "per il sistema economico e finanziario calabrese lo strumento del mezzanine financing può costituire un'opportunità, un'alternativa finanziaria a quelle già esistenti, per le problematiche di finanziamento e di sviluppo, inserendosi nel quadro complessivo della strumentazione più tradizionale a supporto del funzionamento e della crescita dell'impresa. Per questo il "mezzanino" si inserisce a pieno titolo nel quadro degli interventi che la Regione Calabria, nel rispetto di una strategia disegnata dal governo regionale su indicazioni del Presidente Scopelliti, sta attuando per far fronte alla grave fase recessiva che sta pesantemente condizionamento il sistema economico regionale, con effetti significativamente negativi sulle performance produttive e commerciali delle imprese regionali, andando a incidere peraltro su settori (e su territori) già interessati da criticità strutturali. Sulla base di questi presupposti, per l'Assessore Caridi, "si è resa necessaria l'adozione di politiche di sostegno che consentano di ricreare le condizioni perché le PMI presenti sul territorio possano fare riferimento ad efficaci ed efficienti strumenti per acquisire le risorse necessarie ad investire e crescere, anche in considerazione delle difficoltà di liquidità e della minore disponibilità ad erogare prestiti da parte del sistema creditizio. In virtù di ciò l'utilizzo del fondo mezzanino – ha concluso l'Assessore Caridi - deve essere finalizzato alla realizzazione di investimenti produttivi per la creazione di nuovi impianti o l'ampliamento/ammodernamento di impianti esistenti; all'acquisizione di servizi reali per l'innovazione di prodotto, di processo e organizzativa; alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale".
Mutui: finiti i privilegi delle banche sulle polizze mutui: ora po ssibile stipularle con altri. Vittoria Isvap e Consumatori
Entrerà, infatti, in vigore il prossimo 2 aprile il tanto discusso e osteggiato dalle banche Regolamento dell'Isvap che svincola la polizza richiesta dalle banche all'accensione del mutuo. Finalmente essa potrà essere stipulata anche con altre compagnie e non obbligatoriamente con quelle di proprietà delle banche.
Il Regolamento Isvap – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – pone fine alla scandalosa offerta delle banche di polizze sui mutui con aliquote dal 44% al 79% contro quelle del 20% richieste dagli intermediari. Il mutuo poteva venire a costare anche un +5-10% in più dell'importo erogato.
Ora - prosegue Giordano – occorre alzare l'attenzione sulla trasferibilità del prodotto assicurativo al variare dell'Istituto bancario di emissione del mutuo. Sono ancora troppi i consumatori che usufruendo della portabilità del mutuo sono costretti a perdere gli importi pagati per le polizze accese a garanzia.
Programmazione - Deliberati dalla Giunta ventotto milioni di euro per la valorizzazione dei beni culturali calabresi
Manovra: detrazioni 55%: Adiconsum: Bene, ma vanno stabilizzate perché portano risparmio, occupazione e rispetto Kyoto
Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale - esprime soddisfazione per la proroga degli interventi, ma solleva anche criticità ed esprime proposte.
Ad avviso di Adiconsum infatti gli interventi e le detrazioni del 55% vanno resi strutturali.
Infatti, come risulta da dati Enea, su 1 milione di interventi in 4 anni per 10 miliardi di euro di investimenti in 4 anni, il risparmio energetico conseguito al 2010 è stato di 5000/6000 GWh/anno e l'occupazione attivata è stata pari a 50000 posti di lavoro ogni anno.
Gli interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica delle abitazioni produce un risparmio anche in termini di penali da pagare come Paese, nel caso in cui non si raggiungessero gli obiettivi previsti per il 2020 (20% di risparmio energetico).
Adiconsum – prosegue Giordano - ha elaborato le seguenti proposte:
1) stabilizzazione degli incentivi per pianificare interventi complessi ed impegnativi nei costi come per i condomini
2) allargamento a nuove tecnologie non incentivate attualmente in maniera automatica come avviene ad es. per le caldaie a condensazione o i pannelli solari termici o gli infissi. (pompe geotermiche. Sistemi di accumulo integrati, ecc.)
3) prevedere sistemi agevolati di finanziabilità degli interventi da parte del sistema bancario
4) portabilità della detrazione per incentivare gli interventi delle energy service company (c.d. ESCO) che eseguono audit energetici, progettano e realizzano gli interventi di riqualificazione prefinanziandoli, gestiscono gli impianti, garantiscono i risultati in termini di efficienza e di risparmio sui consumi.
5) prevedere norme a maglie meno larghe per gli energy auditors, per le diagnosi e le certificazioni energetiche
Energia Pulita su esternazioni dell’assessore Tuccio: "Si dimetta!"
Già in passato non ci aveva risparmiato le sue osservazioni sul ruolo della donna in politica e nella società che, a suo dire e riprendendo testualmente, non può prescindere "dall'originario ruolo della donna quale basilare elemento all'interno della famiglia (…) Lo stesso ruolo della donna casalinga va valorizzato, maggiormente enfatizzato e soprattutto economicamente sostenuto."
Vogliamo rassicurare Tuccio che le donne possono svolgere il proprio ruolo sociale e politico anche esclusivamente e senza dover far la casalinga o l'angelo del focolare. E vogliamo anche aggiornarlo che siamo ben lontani dagli anni del nazismo, del fascismo e delle leggi razziali. Per fortuna la nostra Costituzione ci ricorda che viviamo in una democrazia e che il principio di eguaglianza ne è uno dei principi fondamentali. Consigliamo a Tuccio di rimettere il proprio incarico per dedicarsi a un ripasso approfondito della storia e a una lettura attenta della Costituzione Italiana.
Carabinieri RC: celebrati i funerali di Antonio Angelosanto
Reggio Calabria 6 dicembre 2011
Provincia RC: protocollo intesa per porto Saline
"La firma del protocollo d'intesa - ha dichiarato Giuseppe Raffa - concretizza un altro aspetto della collaborazione interistituzionale per il recupero e la valorizzazione del porto di Saline Ioniche. Con le risorse che trasferiamo al Comune sarà possibile avviare un intervento immediato per liberare l'imbocco ostruito dalla sabbia. Di pari passo l'Amministrazione Provinciale, d'intesa con la facoltà di Ingegneria Idraulica e Marittima dell'Università Mediterranea, sta predisponendo uno studio complessivo sulla costa reggina e la stessa Provincia si appresta all'acquisto di un pontone. Quest'ultimo è uno strumento indispensabile alla manutenzione periodica dell'imboccatura del porto. Il tutto, ovviamente, in attesa delle risorse aggiuntive che ci consentiranno, anche alla luce dello studio dell'Università, di avviare interventi strutturali tali da mettere in sicurezza la struttura".
Miss Italia: Porta a Porta ricorda Enzo Mirigliani
scomparso lo scorso 26 settembre a Roma, una settimana dopo l''elezione di
Stefania Bivone, Miss Italia 2011.
Il ricordo del patron verrà fatto a termine di una puntata che vede ospiti nel salotto di Bruno Vespa Stefania Bivone Miss Italia, Valentina Cammarota Miss Curve d''Italia Elena Mirò e Sara Farnetti, internista del Policlinico Gemelli di Roma e nutrizionista del Concorso.
Regione: la Giunta ha deliberato il collegamento all’INA del Ministero dell’Interno
Su proposta del Presidente Scopelliti è stato approvato lo schema di Protocollo d'Intesa con il "Ministero dell'Interno" per il collegamento all'indice nazionale delle anagrafi (INA) delegando il Capo di Gabinetto Elena Scalfaro alla sottoscrizione dello stesso atto. Il protocollo ha la finalità di rendere possibile il collegamento tra la Regione ed il Ministero per assicurare, attraverso modalità uniformi a livello nazionale, l'accesso e l'utilizzo, ai fini istituzionali, dei dati anagrafici forniti dai comuni tramite l'infrastruttura di sicurezza dell'INA.
Su proposta dell'Assessore alle Attività Produttive Antonio Caridi, è stato istituito il "Fondo regionale per il sostegno agli investimenti delle Piccole e medie imprese regionali attraverso il Mezzanine financing", stabilendo che il suo ammontare è di venticinque milioni di euro.
Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura Michele Trematerra, è stato deliberato di chiedere al Ministero delle Politiche Agricole la dichiarazione di carattere eccezionale della tromba d'aria del diciannove settembre scorso, verificatesi nella provincia di Reggio Calabria.
Provincia: Incontro Raffa ammiraglio Caruso
Regione: Tripodi (Gruppo misto) su politica calabrese
Lo sostiene il consigliere regionale del Gruppo Misto Pasquale Tripodi, secondo il quale "Le priorità della Calabria sono ben altre, per esempio la dotazione infrastrutturale di base, l'opportunità di lavoro per il nostro capitale umano che ha ripreso da tempo ad emigrare o la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico. La grande fiducia data un anno e mezzo fa al governatore dai calabresi, implicava - spiega Tripodi - l'impegno della Regione di rinnovare la Calabria e dar vita ad un inedito coinvolgimento, dal basso, di tutte le forze politiche, sociali e culturali per rendere più forte la Calabria sui tavoli romani ed europei. Oggi la Calabria continua a non ottenere risultati, perché il progetto di compattare le forze politiche calabresi sulle istanze più utili per rilanciare lo sviluppo economico e sociale, ha subito un' evidente battuta d'arresto".
Ad avviso di Tripodi: "Isolatamente, o presentandoci a Roma in ordine sparso, considerata la logica centralizzata degli interessi forti nel Paese, specie quelli delle aree ricche, non si ottengono risultati. Né servono, per ridare potere negoziale alla Calabria, richieste come quella del Ponte, un'opera che non solo non rientra tra le priorità del sistema regionale, ma è del tutto velleitaria non essendoci, per realizzare l'opera, né i soldi necessari né alcuna volontà politica ed imprenditoriale".
Tripodi conclude con una proposta: "Il mio suggerimento, non certo per fare polemica inutile, è di fermare la macchina della Regione che si muove, come nel caso della forestazione e degli enti sub regionali in agricoltura, in maniera confusionaria, e di fare un tagliando sull' operato dell'Esecutivo su ogni singolo settore. Dopodiché, nell'interesse generale, il presidente Scopelliti, se davvero intende evitare che la Regione continui a fare buchi clamorosi nell'acqua, a mio avviso dovrebbe venire in Consiglio regionale e spiegare quali politiche economiche intenda mettere in atto per dare una svolta alla Calabria nel nuovo scenario politico nazionale e, sulla base delle sue proposte, nella distinzione dei ruoli, chiedere il coinvolgimento di tutte le forze politiche. Posto che il rischio che stiamo correndo, in mancanza di ripensamenti puntuali, è l'emarginazione definitiva della Calabria. I grandi temi dello sviluppo appartengono a tutti ed è dovere di tutte le forze politiche concorrere, ognuna per la propria parte, ad offrire soluzioni che giovino alla Calabria".
Alimenti: Maxisequestro alimenti biologici falsi: Adiconsum chiede di conoscere i negozi coinvolti
700mila tonnellate di prodotti sequestrati a Verona. Pietro Giordano, Adiconsum: "I consumatori devono sapere quali esercizi commerciali erano coinvolti nella truffa"
La "megatruffa" scoperta dalla Guardia di Finanza del Comando di Verona ha portato al sequestro di oltre 700 mila tonnellate di prodotti alimentari falsamente etichettati come biologici. Sebbene al momento non si parli di minaccia per la salute dei consumatori, la frode, a causa delle sue inaudite dimensioni, è comunque gravissima.
L'operazione condotta dai militari di Verona – ha dichiarato Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – merita sicuramente il plauso dei consumatori e degli operatori onesti della filiera del biologico, ma dimostra come il fenomeno della contraffazione continui a prosperare sia all'interno che all'esterno dei nostri confini nazionali.
Ora chiediamo che si faccia chiarezza fino in fondo – ha proseguito Giordano – e che ai consumatori si faccia sapere chi intratteneva rapporti commerciali con le sei persone fermate.
Soltanto la conoscenza dei canali di vendita cui era destinata la merce sequestrata, infatti, può evitare che ora la prevedibile sfiducia dei consumatori possa mettere in crisi l'intero settore.
News dal Comando Provinciale dei Carabinieri RC
Ad Africo Nuovo, i carabinieri del Nucleo Antifrodi, unitamente alla Compagnia di Bianco, a conclusione di un'attività di contrasto su illeciti finanziamenti comunitari, hanno tratto in arresto S.S., 32 anni, titolare di laboratorio orafo ed azienda zootecnica, destinatario di ordinanza custodia cautelare, poiché responsabile di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
A Reggio Calabria, ignoti si sono introdotti, all'interno dell'abitazione di R.D., 60 anni, ed hanno asportato un armadio metallico blindato contenente 5 fucili.
I carabinieri della Stazione di RC-Principale, traevano arresto su ordine di carcerazione U.P., 52 anni, per espiazione pena di anni 2, mesi 8 di reclusione, per il reato di violenza sessuale.
A Reggio Calabria, ignoti hanno dato alle fiamme l'esercizio pubblico "ristorante-pub", di proprietà M.A., 24 anni e G.F.M., 22 anni.
A Maropati (RC), I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria, corso attività ispettiva adottavano provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, esercente attività di autocarrozzeria-officina di V.F.. Nella circostanza, individuavano n. 1 lavoratore in nero; elevate sanzioni amministrative per un importo di euro 3.250.
In lcalità Oppido Mamertina (RC), I carabinieri del N.A.S. di Reggio Calabria, in collaborazione con personale del Nucleo Tutela Ambiente ed i militari della stazione di Oppido Mamertina, a conclusione di attività ispettiva, svolta presso l'ospedale civile "Maria Pia di Savoia", hanno denunciato in stato di libertà S.G.R., 61 anni, direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale 5 di Reggio Calabria, per inosservanza normativa concernente l'igiene e la sicurezza dei luoghi di degenza e lavoro. Nel corso dell'attività di controllo è emerso che il citato ospedale risultava interessato da carenze igienico-strutturali e tecnico impiantistiche tali da costituire potenziale pericolo per la sicurezza dei degenti e del personale sanitario operante.
L’ultimatum di Legambiente al governo: “Un piano verde per Saline Ioniche”
Legambiente si rivolge direttamente al nuovo governo e invoca massima attenzione sulla procedura autorizzativa, ancora in corso, per la realizzazione del sito. Le tesi generali sono quelle del movimento no coke: un malaugurato via libera rappresenterebbe "un atto grave e pericoloso" che violerebbe l'impegno di ridurre i gas serra, "facendo aumentare di almeno 7,5 milioni di tonnellate annue le emissioni di CO2". Una scelta scellerata che "peggiorerebbe la dipendenza energetica dall'estero e andrebbe in controtendenza rispetto alle indicazioni venute dal referendum sul nucleare", e "costituirebbe una follia per la Calabria, regione che esporta energia per una quota superiore al 50% rispetto alla produzione e che ha scelto, attraverso un piano energetico, di escludere l'impiego del carbone e puntare sulle rinnovabili".
Alle motivazioni ecologiche generali legate alle opzioni energetiche e ai mutamenti climatici, gli ambientalisti aggiungono quelle che riguardano in prima persona i cittadini delle comunità dell'Area Grecanica reggina. Innanzitutto la rivendicazione del diritto alla salute e del diritto all'autodeterminazione, considerato che la scelta del carbone "avrebbe inoltre effetti devastanti causati dalle polveri ultrasottili e da un cocktail di sostanze inquinanti su un territorio che ha enormi potenzialità turistiche e ambientali con numerosi siti di interesse comunitario e zone di protezione speciali e che, peraltro, ha già pagato un prezzo elevatissimo per le scelte sbagliate del passato". Dunque, Legambiente chiede al governo di schierarsi dalla parte dei cittadini, in difesa della loro salute e delle scelte compiute da importanti realtà del territorio, che danno lavoro e producono economia pulita: recupero dei borghi abbandonati, valorizzazione delle bellezze naturalistiche, turismo di qualità, produzioni d'eccellenza come quella del bergamotto. Un progetto industriale come quello proposto dalla SEI, ad alta intensità di capitale ma a scarsa ricaduta occupazionale e sociale, non solo non è accettabile in termini corretti di rapporto costi-benefici comprensivi di quelli sociali e ambientali, ma "contrasta nettamente con le scelte di sviluppo sostenibile che le istituzioni locali ed il territorio si sono dati".
Non manca una puntualizzazione scientifica da parte del Cigno Verde, i cui esperti sono da sempre all'avanguardia nell'individuazione di tecniche e tecnologie sostenibili e nell'individuazione delle mistificazioni tecnologiche e sperimentazioni immature spacciate come svolta ecologica: "Lo stato attuale della ricerca non ha elaborato ad oggi nessun efficace miglioramento che consenta l'abbattimento della CO2, e inoltre la tecnologia cook capture and storage di 'sequestro geologico dell'anidride carbonica', è ancora in fase di sperimentazione, ha costi elevati, per cui si dovrebbero attendere molti anni prima che diventi eventualmente matura". Una puntualizzazione che chiude ogni possibile diatriba.
Infine, secche e senza fronzoli le proposte contenute nella mozione. Legambiente chiede al governo Monti e al ministro all'Ambiente Clini di prendere atto della contrarietà espressa in piazza dalla gente e nelle sedi istituzionali dalla Regione Calabria e dal Ministero dei Beni culturali (nel precedente mandato) e "di rinunciare definitivamente al progetto di centrale, definendo piuttosto, di concerto con gli enti locali un programma di interventi alternativi per quell'area, capaci di ricreare un rapporto equilibrato tra uomo e natura e dare risposte occupazionali credibili e di qualità". Una sfida ambiziosa: destinare risorse economiche, preziose in tempo di crisi, per fare dell'Area Grecanica un vero e proprio laboratorio di economia sostenibile e solidale. Una scelta impegnativa ma utile al Paese che avrebbe non solo il sostegno delle istituzioni locali ma anche l'appoggio convinto e corale degli ambientalisti, dell'associazionismo e soprattutto dei cittadini.
L'unanimità del voto espresso dagli oltre 800 delegati e il lungo e spontaneo applauso che lo ha accompagnato, hanno dato forza e sottolineatura ad una posizione inequivocabile di opposizione al carbone e alle fonti fossili precedentemente emersa nella relazione del Presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza, poi ribadita nel corso del dibattito e ripresa anche nel documento finale.
CIS: Saffioti, presenta “La Sardegna terra di Nuraghi”
http://www.centrointernazionalescrittoridellacalabria.it/
http://ciscalabria.ilcannocchiale.it/
http://www.netlog.com/cis_dellacalabria
martedì 6 dicembre 2011
Provincia RC - Eroi: consegneremo le chiavi a Monti
"Noi siamo stati votati due volte, la prima dagli elettori, la seconda dai nostri colleghi ciascuno in seno al proprio Consiglio Provinciale. Non é possibile che un Governo tecnico fatto di nominati ratificato da un parlamento di designati cancelli d'un sol colpo delle istituzioni democratiche quali sono appunto le Province. Andremo tutti quanti dai nostri rispettivi Segretari politici nazionali per restituire le nostre tessere e proporremo la costituzione del Partito degli Eletti così magari avremo la possibilità alle prossime politiche di non veder disperso tutto l'impegno che ogni giorno profondiamo a favore dei cittadini da anni. Ed è proprio all'interesse esclusivo di questi ultimi che s'ispira il nostro agire poiché provvedimenti "totalitari" di siffatta maniera non possono che essere considerati come degli attentati alla democrazia ed alla nostra fonte primaria che è la nostra Carta Costituzionale cui il primo garante dovrebbe essere il nostro Presidente della Repubblica".
Ponte sullo Stretto, il Presidente Scopelliti scrive al Premier Mo nti
Scopelliti nella missiva ha sottolineato che "la Regione Calabria ritiene fondamentale la costruzione del ponte sullo Stretto. La mia Regione – ha aggiunto - soffre di un gap infrastrutturale notevole e la costruzione della mega opera porterà dei benefici al nostro territorio al pari di quello siculo". Il Presidente della Regione Calabria ha inoltre evidenziato, nella lettera al Presidente Monti, che "con il Presidente della Regione Sicilia Lombardo abbiamo portato avanti, recentemente, una battaglia a difesa del corridoio 1 Berlino – Palermo che rischiava di essere preferito ad un'altra direttrice ferroviaria. L'Unione Europa ha ben compreso l'importanza di tale asse viario e per questo le nostre richieste hanno avuto esito positivo. In questa ottica il ponte sullo Stretto è un opera indispensabile, strategica per questa direttrice. Un'opera che certamente servirà alla Calabria ed alla Sicilia per un nuovo sviluppo economico di quest'area" . Scopelliti ha aggiunto che "non si tratta solo di posti di lavoro che si creeranno con la costruzione dell'opera, bensì di far conoscere al mondo intero come, anche nel profondo Sud, è possibile costruire un'infrastrutture utile alla popolazione ed unica al mondo". Nella lettera, il Presidente della Regione Scopelliti ha raccomandato al Premier Monti "di non ritardare l'iter poiché tutto ciò si riverserebbe a catena sul nostro paese e sui nostri territori". Al termine della missiva Scopelliti si è detto convinto che "dal Governo, su questo problema, ci sarà la massima attenzione".
PROVINCIA RC - Palmi: giovani amanti del minivolley in arrivo da t utti gli angoli della Calabria
"Familiarizzare i ragazzi allo sport più come divertimento che come una lotta "uomo contro uomo" è prerogativa essenziale di noi adulti, noi genitori, noi politici. Rispondere agli allarmi lanciati dagli studiosi dell'età evolutiva sui cattivi stili di vita dei bambini, che si traducono in poco sport e troppa tv è doveroso per un'Istituzione che accoglie le istanze della società e applica formule innovative di coinvolgimento ed intrattenimento volte all'autorealizzazione del sé." Così il vicepresidente Saletta che riconosce, da un lato, i benefici di un'attività motoria, come il minivolley, che prepara i pallavolisti di un domani e, dall'altro, aiuta la conoscenza e la condivisione di analoghe esperienze per bambini provenienti dalle più svariate realtà sociali. Immaginare l'atmosfera magica, prenatalizia, al Palazzetto "Surace" di Palmi con centinaia di "mini atleti" cimentarsi in giochi e gare, per una full immersion che dalle 9.30 del mattino si protrarrà fino alle 18.00 del pomeriggio è da non far stare nelle pelle grandi e piccoli. "Siamo profondamente entusiasti – è il commento del consigliere Barone – perchè Palmi è baricentro in provincia di Reggio, di iniziative di forte impatto sociale ed educativo, cucite addosso alle esigenze della gente che chiede più occasioni di crescita psico-fisica dei figli che facciano leva su una componente loro innata: giocare e farlo con i propri pari".
Miss Italia: 100 aspiranti miss al Motor Show di Bologna
La manifestazione di Bologna e il titolo di "Prima Miss dell''anno" hanno fatto scattare le adesioni di tante aspiranti miss. La facilità di iscriversi su internet ha fatto il resto.
«Nel Padiglione 36 della rassegna motoristica, spazio 'Paddock' Show, sul
grande palco degli incontri della Gazzetta dello Sport, si è svolto ieri il primo appuntamento con un gruppo di ragazze, tutte di età compresa tra i 18 e i 26 anni, come dal nostro regolamento», ha spiegato Mirca Fochi, responsabile del Concorso in Emilia Romagna. «Abbiamo cominciato con i casting denominati 'Prove & provini per Miss Italia', cioè la presentazione delle miss su un Set fotografico o in una sfilata in passerella. Giovedì prossimo - ha concluso - sarà assegnato il titolo "Miss Motor Show 2011",
sabato 10 Dicembre i titoli "Nomination Emilia" e "Nomination Romagna", pass d''accesso alla finale nazionale di Prima Miss del 2012».
Le selezioni per Miss Italia 2012 stanno ripartendo in tutte le regioni. Per
iscriversi: http://www.missitalia.it/form-iscrizione
AEROPORTO DELLO STRETTO, LE STRANEZZE DELLA POLITICA - Intervento dell’Assessore Provinciale ai Trasporti, dott. Mario Candido
PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
ASSESSORATO AI TRASPORTI
difficoltà a causa del mancato pagamento delle quote societarie da parte di tutti i soci. Se dovesse permanere tale situazione, pertanto, si rischia di provocare un danno irreversibile al trasporto aereo reggino o, peggio ancora, praticare l'eutanasia di una struttura che, con la cura avviata la scorsa estate, sta dimostrando di poter invertire la tendenza anche con la partecipazione di privati. Una cosa è certa: oggi, alcuni soci non solo non pagano le quote, dunque sono inadempienti oltre che assenti, ma pretendono di decidere sul futuro dello scalo. Siamo al paradosso". L'Assessore della Giunta Raffa conclude: " La Sogas, intanto, pesa sulle spalle della Provincia e della Camera di Commercio di Reggio. E gli altri? Senza investire un centesimo di euro, oltre a non pagare l'arretrato, pretendono di dettare condizioni che, sia dal punto di vista giuridico che politico, non hanno motivo di esistere".
Gli studenti di Reggio Calabria vincono il primo premio del Ragazz i Spot Festival con il dvd “Tempo rubato... alla ndrangheta’’
Con il dvd "Tempo rubato… alla ndrangheta", gli studenti della scuola reggina, sabato 3 dicembre, si sono guadagnati l'aquilone d'oro del Ragazzi Spot Festival, organizzato a Marano in Campania.
Un prestigioso primo premio, riservato alla sezione documentari. Il Festival, giunto alla sua quattordicesima edizione, ha radunato ragazzi di tutta Italia, ospitati dalle famiglie maranesi, che hanno portato al teatro ''Giancarlo Siani'' i loro lavori: spot, pubblicità progresso, cortometraggi e documentari.
Fra tutti, appunto, la giuria, composta dagli stessi ragazzi, dall'attore Renato Scarpa e da altre personalità legate al mondo del cinema e della legalità, fra cui il magistrato palermitano Antonio Ingroia, ha premiato i giovani calabresi con un progetto unico che li ha visti assoluti protagonisti, sotto la guida del musicista Vincenzo Mercurio del Museo della ndrangheta, dell'insegnante Elsa Romano e del rapper dei Kalafro Simone Squillace.
"Il progetto – dicono Vincenzo Mercurio e Simone Squillace – è legato al Pon C3, dedicato alla legalità, dal titolo ''Le(g)ali al Sud''. Abbiamo iniziato l'anno scorso con i laboratori musicali per studiare i cosiddetti "canti di malavita" che, attraverso la promozione di un laboratorio creativo, sono stati ribaltati completamente dagli alunni, diventando così "canti di buonavita" che esaltano la legalità, il rispetto per gli altri e la cittadinanza attiva''.
I laboratori sono poi confluiti nel dvd che contiene un documentario in cui le voci dei ragazzi raccontano la preziosa esperienza e gli insegnamenti che ne hanno tratto e un vidoclip musicale, quello del brano "La Ballata Collettiva" dei Kalafro, tratto dall'album "Resistenza Sonora", sostenuto dal Museo della ndrangheta.
Il brano, caratterizzato a livello musicale dalla mescolanza dei generi afroamericani (rap, reggae ecc.) con le sonorità tipiche della tarantella, è il racconto di una società ideale in cui la ndrangheta è definitivamente sconfitta e lo Stato "prende davvero le tue difese", come recita il testo.
"Un brano ideale – dice la preside dell'istituto Gebbione-Bevacqua Mariarosaria Crucitti - per essere raccontato dai volti e dalle emozioni dei ragazzi che, crediamo, ne abbiano tratto un messaggio importante: con l'impegno, la legalità e la dedizione si raggiungono risultati limpidi e importanti, che portano allegria e miglioramento di sé, invece che morte e abbrutimento''.
Ma dopo la tappa di Marano, il progetto proseguirà nel 2012 con altri laboratori a livello nazionale che educheranno i ragazzi alla cultura della legalità.
"Al di là del riconoscimento di Marano – dice Vincenzo Mercurio – Il progetto "Tempo rubato… alla ndrangheta" andrà avanti con il contributo di altri studenti di tutta Italia".
Il laboratorio ha la finalità di analizzare il fenomeno della musica criminale e degli ambienti in cui trova consensi e produrre brani musicali, dalla costruzione del testo alla registrazione di canzoni, musiche e testi recitati attraverso un laboratorio creativo.
Il crimine organizzato, infatti, strumentalizza spesso alcune forme espressive e di comunicazione per mitizzare i suoi capi e per esaltarne le gesta. Dai narco-corridos dei gruppi musicali messicani che narrano le gesta dei capi narcotrafficanti, ai gruppi musicali tedeschi che inneggiano al neonazismo, ai canti di malavita degli ndranghetisti, assistiamo alla sempre maggiore diffusione di forme suggestive che fanno "audience" soprattutto tra i giovani.
Il laboratorio, appunto, ha la finalità di fare conoscere la trappola suggestiva di queste musiche e di proporre forme espressive positive rappresentate da gruppi che in controtendenza, parlano di giustizia sociale e di legalità.