"La locride è ancora in Italia? Fa ancora parte di questo grande Paese, o i suoi abitanti si devono da oggi considerare ormai cittadini stranieri?".
Queste le considerazioni più diffuse ascoltate nell'assemblea che il Movimento dei Popolari e Liberali nel Pdl, svoltasi qualche giorno fa a Bovalino alla presenza del consigliere provinciale Alessandra Polimeno, e del coordinatore regionale on. Giovanni Nucera.
Nell'incontro, infatti, è stata analizzata e commentata la grave situazione riguardante la mobilità ferroviaria, a causa dell'ormai imminente entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, con il quale Trenitalia ha disposto la cancellazione dell'unico treno a lungo percorrenza l'intercity notte 782 Reggio Calabria-Milano che transita sulla linea ionica. Dal 14 dicembre non sarà più possibile, da Bovalino, Locri, Roccella Jonica, o da altre località del comprensorio ionico reggino, raggiungere il nord Italia in treno.
"E non esistono altre soluzioni – è stato evidenziato nel corso dell'incontro - se non quella di raggiungere il capoluogo Reggio, o Gioia Tauro e fruttare i pochi e costosi collegamenti rimasti, poiché sulla tratta tirrenica, dal 12 dicembre prossimo, spariranno altri 21 treni notte a lunga percorrenza".
Nel corso della riunione è stato fortemente e duramente stigmatizzato il comportamento del Gruppo Fs in capo all'Amministratore delegato Moretti, che ha deciso, senza nessun confronto con enti locali e parti sociali, di eliminare "tout court" una parte consistente del territorio italiano. Trenitalia ha condannato la locride, e l'intera Calabria all'isolamento – hanno aggiunto i rappresentanti territoriali del movimento che fa capo al sen Carlo Giovanardi - cancellando con i collegamenti soppressi il diritto alla mobilità di una parte consistente di popolazione italiana. Non sappiamo più se possiamo considerarci ancora italiani – è stato il commento più diffuso alle "scelte inammissibili di Trenitalia che ha ammesso, tra l'altro, di non avere in programma nessun progetto di ammodernamento e potenziamento della rete ferroviaria meridionale. "Niente treni e nemmeno aerei. A penalizzare ulteriormente la città di Reggio e la sua provincia ci ha pensato anche Alitalia, che per il solo periodo natalizio, ha deciso la cancellazione di 52 voli da e per Milano Linate e Roma Fiumicino con l'aeroporto dello Stretto".
"Serve dunque un deciso intervento della politica, delle istituzioni locali calabresi, a cominciare dalla Regione Calabria, Ente che deve aprire fin da subito un confronto con il Gruppo Fs-Trenitalia e la Compagnia aerea Alitalia. La Calabria non può essere solo terra di conquista per operazioni commerciali ad alta remunerabilità, vedi costo dei biglietti per gli "Eurostar" e costo dei voli aerei che viene imposto ai viaggiatori calabresi, che vengono penalizzati ora anche sulla modulazione del servizio, giacché i pochi voli rimasti sono stati piazzati in orari che impongono almeno un pernottamento fuori città, con ulteriore aggravio di costi e soprattutto disagi. Insomma, oltre il danno la beffa, che viene ancor più aggravata anche dalle ultime decisioni di Trenitalia, per le quali serve – è stata la conclusione dell'Assemblea dei Popolari e Liberali di Bovalino, una reazione forte e risoluta della politica e delle istituzioni calabresi, a livello nazionale. Altrimenti, il rischio è quello di cancellare definitivamente la Calabria, e soprattutto la locride dalla cartina politica dell'Italia".
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