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sabato 10 marzo 2012

"La nostra libertà dipende dalla libertà di stampa, ed essa non può essere limitata senza che vada perduta"

Thomas Jefferson

CRISI: BANCA NEGA PRESTITO 1.300 EURO,COMMERCIANTE SUICIDA GLI ERANO STATI ADDEBITATI 4.500 EURO DI COMMISSIONI BANCARIE

(di Roberto Buonavoglia) (ANSA) - GINOSA MARINA (TARANTO), 9 MAR - Da qualche giorno era sconvolto. Sentiva che non ce l'avrebbe fatta a gestire la crisi che aveva colpito le sue attivita' commerciali, messe su in 40 anni di sacrifici. In pochi giorni si era visto addebitare, forse per errore, 4.500 euro di commissioni bancarie e rifiutare un misero prestito di poco piu' di mille euro. Dopo il rifiuto del piccolo mutuo, il 60enne Vincenzo Di Tinco, titolare di un negozio di abbigliamento e di altre attivita' commerciali a Ginosa Marina (Taranto), si e' suicidato impiccandosi ad un albero. A fare la scoperta questa mattina e' stato uno dei suoi tre figli, insospettito dal mancato rientro a casa del genitore. Ora la moglie e i figli del commerciante hanno ricostruito le ultime ore di vita di Vincenzo Di Tinco. Il sessantenne ieri pomeriggio, alle 15.30, aveva appuntamento con il direttore di una banca locale, a cui aveva chiesto aiuto per un fido di soli 1300 euro, necessario per coprire una fornitura. Di Tinco si era gia' rivolto a un legale e aveva aperto un contenzioso con la stessa banca in quanto si era visto addebitare somme rilevanti (oltre 4.500 euro), che lui contestava, come commissioni per l'utilizzo del Pos, il terminale fornito ai commercianti per accettare il pagamento con carte di credito. Per questo aveva chiamato in causa anche la concessionaria del Pos, una societa' di Palermo. ''Dagli estratti conto - spiega Giuseppe Lecce, il legale nominato dalla famiglia del commerciante suicida per seguire gli sviluppi dell'inchiesta - sono emersi addebiti sproporzionati per le transazioni, probabilmente frutto di errori. Il commerciante lo aveva fatto presente quando ha chiesto il nuovo fido, ma non e' riuscito ad ottenere la copertura finanziaria'' perche' il mutuo gli e' stato rifiutato in quanto l'uomo aveva gia' una rilevante esposizione bancaria. Dopo essere uscito dall'istituto di credito, Di Tinco si e' recato in campagna dove si e' impiccato ad un albero. Nella sua auto ha lasciato un quaderno sul quale, in due paginette, ha raccontato la sua odissea in cui le parole-chiave sono la crisi economica che attanaglia il Paese e il ruolo delle banche. Per i carabinieri, intervenuti sul posto, non ci sono dubbi che l'uomo si sia suicidato. Sulla morte di Di Tinco il pm di turno del tribunale di Taranto, Filomena Di Tursi, ha aperto un'inchiesta e ha gia' fatto eseguire l'autopsia.

'NDRANGHETA: MACRI', AL NORD E' PENETRATA IN TUTTI GLI AMBIENTI

(AGI) - Catanzaro, 10 mar. - "Si e' visto con quale facilita' la 'ndrangheta e' penetrata in certi ambienti amministrativi e imprenditoriali nelle zone del nord. Non era quindi difficile ipotizzare che ci fosse anche li una classe politica disponibile ad essere condizionata, ad accedere percorsi di illegalita'. Ovviamente, sia chiaro, il mio discorso riguarda l'ambiente e non persone specifiche, o partiti. Le indagini accerteranno eventuali responsabilita'. Ma insomma, diciamolo, in Lombardia c'era una gran voglia di illlegalita'". E' quanto dichiara a KlausCondicio, il salotto televisivo di Klaus Davi in onda su YouTube, il gia' procuratore generale antimafia, oggi procuratore generale della Corte di Appello di Ancona Vincenzo Macri'. "C'e' stato un degrado culturale - aggiunge - che ha determinato scorciatoie per arrivare ad avere profitti economici. Si e' preferito quindi percorrere le vie della illegalita'. Questo ha spinto numerosi imprenditori ad aprire contatti con fenomeni criminali perche' cosi' ritenevano di arricchirsi; allo stesso modo nella politica si e' scelto di seguire le vie dell'illegalita' per arrivare all'autofinanziamento o a profitti personali o politici. E' strano che in questi giorni la Lombardia sia stata accostata alla Calabria, la regione considerata il cuore di tutte le nefandezze che accadono in Italia".

Last News Calabria (ore 13)

Reggio C.: riparte rilancio Forum delle associazioni familiari (ASCA) - Reggio Calabria, 10 mar - Promosso dal presidente del ''Forum associazioni familiari della Calabria'', Antonino Leo, si e' tenuto, a Reggio Calabria, un incontro per rilanciare, in modo piu' incisivo, a livello territoriale le attivita' dell'organizzazione che riunisce oltre quaranta sigle di area cattolica che hanno la famiglia al centro del proprio impegno. L'incontro segue di qualche mese l'assemblea regionale riorganizzativa tenuta a Lamezia, ma soprattutto giunge dopo l'entusiasmante successo registrato dal tour della cultura cattolica ''Tobia. Famiglia e Parole in viaggio''. Promosso dal Forum delle famiglie cattoliche, nell'arco di cinque mesi di attivita' ''Tobia'' ha sostato in 15 importanti piazze italiane concludendo il tour nella citta' di Reggio Calabria. Nell'incontro reggino del Forum infatti, ha preso parte anche il referente di Tobia, Achille Cilea, che insieme con il presidente Leo stanno programmando una serie di iniziative volte a portare all'attenzione del dibattito culturale e politico calabrese la famiglia come soggetto sociale, e rilanciare il welfare familiare e fare applicare in campo fiscale il ''fattore famiglia''. Il Forum nasce nel 1992 ad iniziativa di 25 organizzazioni cattoliche che operano in favore della famiglia secondo una propria specificita', le quali hanno sottoscritto un Patto Associativo che trae le sue origini dalla richiesta formulata dal Sinodo dei Vescovi riunito a Roma nel 1980 sul tema ''I compiti della famiglia cristiana nel mondo di oggi''. Il 22 novembre 1981 successivo, Papa Giovanni Paolo II, nell'esortazione apostolica ''Familiaris consortio'', al numero 46 accolse la richiesta del Sinodo e, il 22 ottobre 1983, presento' la ''Carta dei diritti della famiglia'' facendo ''appello a tutti gli stati, alle organizzazioni internazionali e a tutte le istituzioni e persone interessate, perche' rispettino questi diritti ed assicurino il loro effettivo riconoscimento e la loro osservanza.'' Alla luce di questa indicazione il punto 21 del Patto, afferma che ''il Forum, nella sua specificita' di soggetto politico e culturale, ricerca, propone e promuove adeguate politiche familiari, funzionali alla formazione e alla crescita delle famiglie, nel pieno e libero svolgimento dei loro compiti e funzioni. Verifica gli effetti sulle famiglie delle politiche legislative, governative, amministrative, sindacali e dei pronunciamenti della magistratura, denunciando possibili situazioni inadeguate o controproducenti per la famiglia. Da qui l'avvio qualche anno fa sul territorio nazionale di una ''vertenza famiglia'' sfociata in una Petizione al Parlamento sottoscritta con oltre un milione e 500 mila firme, nella quale le famiglie chiedono alle istituzioni un coerente impegno a sostegno di una seria politica familiare. Stessi propositi sono adesso il motore del rilancio del Forum in Calabria per meglio sollecitare Regione Calabria, Province e Comuni a realizzare vere politiche di sostegno alla famiglia. A Reggio la presenza del Forum e' un dato storico e culturale importante, ha dichiarato il presidente regionale Antonino Leo, ''e partendo da questa realta' ci e' sembrato opportuno, per una ripresa del Forum delle Associazioni familiari presenti sul territorio, ripartire proprio da Reggio''.

Calabria: vento e pioggia, danni nel Vibonese (ASCA) - Catanzaro, 10 mar - Forti raffiche di vento e pioggia in Calabria. Soprattutto nel corso della notte il maltempo non ha dato tregua in quasi tutta la regione. La provincia di Vibo Valentia, in particolare il comprensorio del Poro, la zona della statale 18 e la zona montana di Serra San Bruno, quest'ultima zona la piu' colpita, con alberi caduti lungo le strade, tetti scoperchiati. I vigili del fuoco stanno continuano a lavorare da diverse ore ininterrottamente e non riescono a soddisfare tutte le chiamate per interventi Tetti scoperchiati o pericolanti, alberi abbattuti e cartelloni pubblicitari divelti anche in provincia di Catanzaro, costretta a fare i conti, dalla scorsa notte, con raffiche di vento violentissime che stanno creando notevoli disagi. La sala operativa dei Vigili del fuoco ha ricevuto diverse richieste di assistenza, soprattutto per i rischi che derivano da diverse case scoperchiate o con tegole in bilico. Una situazione che interessa tutto il territorio provinciale. Al momento, fortunatamente, non si registrano conseguenze per le persone.

MALTEMPO:CALABRIA;CAMION SI RIBALTA PER VENTO FORTE,FERITI INCIDENTE NEL COSENTINO, SCONSIGLIATO TRANSITO TIR SU STATALE 18 (ANSA) - PRAIA A MARE (COSENZA), 10 MAR - Un camion si e' ribaltato, adagiandosi su un lato, a causa del forte vento sulla statale 18, a San Nicola Arcella, nel cosentino. Due persone sono rimaste ferite in modo lieve. A causa dell'incidente l'Anas ha reso noto di avere chiuso provvisoriamente la strada per consentire la rimozione del mezzo. Sulla stessa statale, la polizia stradale sconsiglia il transito a furgonati, telonati e pullman a causa del vento forte.

RICERCA: SCATTI D'AUTORE CONTRO LA SLA, MOSTRA FOTOGRAFICA A MILANO Milano, 10 mar. (Adnkronos Salute) - Scatti d'autore contro la Sla. "Start Living Again (SLA)" e' il titolo della mostra fotografica che, con il sostegno di Fondazione Bracco, verra' inaugurata martedi', 13 marzo, a Milano, al Centro Diagnostico Italiano con l'obiettivo di promuovere la ricerca contro la malattia: acquistando il catalogo e le fotografie esposte nella rassegna, infatti, sara' possibile finanziare studi scientifici di Aisla Onlus, l'associazione italiana sclerosi laterale amitrofica. La mostra, il cui titolo ribalta l'acronimo della malattia (SLA), proseguira' sino al 15 maggio e sara' tra gli appuntamenti di PhotoFestival, l'evento culturale che ogni anno, per un mese, coordina nel capoluogo lombardo gli incontri di fotografia. Sono cinquantacinque gli scatti realizzati da altrettanti fotografi italiani ed europei che raccontano il "movimento" attraverso scorci di vita quotidiana, passi di danza, acrobazie sportive, suggestioni della natura. In bianco e nero e a colori, le foto saranno esposte lungo gli spazi del Centro, che in passato ha ospitato altre mostre fotografiche. L'iniziativa nasce dalla volonta' del "Circolo di cultura fotografica" di sostenere l'Aisla, in particolare grazie all'incontro con Osvaldo Pieroni, socio fondatore del circolo nazionale, fotografo e professore ordinario di Sociologia dell'ambiente presso l'Universita' della Calabria, affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica da due anni. Tra le immagini esposte anche una sua fotografia. Emanuele Minetti, uno dei soci fondatori del "Circolo di Cultura Fotografica", racconta come e' nata l'idea del progetto: "Da laboratorio virtuale di riflessioni e contributi culturali, in breve tempo siamo diventati un luogo di promozione di iniziative sempre piu' concrete a favore di chi ha bisogno. Con Start Living Again abbiamo scelto di sostenere la ricerca scientifica sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica attraverso la collaborazione con Aisla".Le informazioni per l'acquisto del catalogo e delle fotografie esposte nella rassegna sono disponibili sul sito di Aisla Onlus www.aisla.it

News dal Comando Provinciale dei Carabinieri RC

I carabinieri della Stazione di Brancaleone (RC), deferivano in stato di libertà F.R., 37 anni, per il reato di Molestia o disturbo alle persone.

I militari della Stazione di RC-Rione Modena, traevano arresto in esecuzione ordine di custodia cautelare in carcere R.V., 36 anni. Provvedimento viene adottato da denuncia-querela formalizzata da R.P. e R.D., rispettivamente padre e fratello del prevenuto, vittime di reiterate vessazioni e condotte violente, tenute dal medesimo in loro danno, al fine di ottenere somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Oppido Mamertina (RC), ignoti asportavano, in località Piano Stoccato, cavo telefonico modello 30cp della lunghezza di mt. 2000 circa, di proprietà della società Telecom.

ADICO: LE NEWS

L’incubo della fila, dalle Asl alle Poste si può aspettare anche per tre ore
10 marzo 2012
Pensione, bollette, certificati, basta un clic e hai tutto senza uscire di casa. È la rivoluzione digitale che cambierà i rapporti tra cittadino e Pubblica amministrazione. “Cambierà”, appunto. Perché oggi i servizi della pubblica amministrazione online sono ancora pochi, sconosciuti e soprattutto poco utilizzati. È solo il 17% degli italiani a usarli. Non bisogna dimenticare infatti che spesso sono anziani e persone non “digital friendly” a dover sbrigare certe pratiche. Preferiscono allora mettersi in fila: per pagare bollette, spedire raccomandate, fare la carta di identità, ritirare la pensione aspettano anche tre ore. Per capire la situazione a Roma ci siamo messi in coda, orologio alla mano.
POSTA
Ufficio di via Sappada (Monte Mario), ore 9,20, poche persone in attesa. Sia agli sportelli Bancoposta che a quelli “servizi al cittadino” (bollette, bollettini etc), la fila è di circa 10 minuti, ma arriva a 50 nei giorni più neri. Notiamo che i numeri sul display scattano a vuoto, segno che tanta gente getta la spugna. Agli sportelli per pacchi e raccomandate 10 persone vengono smaltite in 25 minuti. Stessa situazione per l’ufficio di via del Campo (Alessandrino): nei giorni calmi bastano 15-20 minuti sia per le bollette che le spedizioni. Ma in un lunedì di punta si possono avere anche 100 persone davanti allo sportello bollette. Anche qui tanti i numeretti abbandonati. Passiamo alle pensioni: buona l’idea di scaglionarle
ma abbiamo visto, andando all’ufficio di via Falconieri (Monteverde), che non c’è uno sportello ad hoc: bisogna mettersi in fila a quello per i “servizi finanziari”. In alcuni c’è la corsia preferenziale per i pensionati Bancoposta, ma talvolta, come all’ufficio di via Monte del Gallo (San Pietro), dietro lo sportello non c’è mai nessuno.
CIRCOSCRIZIONE
XVI municipio, via Fabiola (Monteverde), ore 10. Mentre per il rinnovo della carta d’identità bastano solo due minuti, per il cambio di domicilio e gli atti notori ce ne abbiamo messi 35;, per arrivare anche a 45 minuti per i certificati anagrafici. Ma non tutti i municipi sono uguali. Infatti spostandoci alla XVII circoscrizione (Prati) ci vogliono 40 minuti per i servizi anagrafici e il cambio di residenza. La carta di identità è un dramma: dopo un’ora e mezzo abbiamo ancora 8 persone davanti. Chiediamo al ragazzo del bar di fronte: “Ma è sempre così?”. E lui: “Certe volte non riescono nemmeno a smaltire la fila”.
INPS
Siamo andati alla sede di viale Beethoven all’Eur. Arrivati alle 9,50, allo “sportello veloce” (informazioni, consegna e timbratura di documenti) in mezz’ora ce la siamo cavata. È passata oltre un’ora invece per ricevere assistenza allo sportello “sostegno al reddito”. E siamo stati fortunati, perché in 10 hanno “rinunciato”. Situazione nera per gli “assicurati pensionati” – dopo un’ora ancora 17 persone davanti – e “invalidità civile e assistenza sociale”. Qui un signore, alle 10,45 ci cede il suo numero: arrivato alle 8,48, dopo 2 ore aveva ancora 5 persone davanti. Stessa situazione all’ufficio di via Torrevecchia.
ASL
Sportello RME di via di Sant’Evaristo (San Pietro). Per richiedere il duplicato della tessera sanitaria, cambio del medico ed esenzione del ticket ce la caviamo in pochi minuti. Compilato il modulo per il duplicato, al momento di inserire il tutto nel database dell’Agenzia delle Entrate la signora allo sportello ci annuncia che si è bloccato il sistema: mattina buttata. Peggiore è la situazione all’ufficio “protesi”, per prendere in prestito stampelle e deambulatori. Abbiamo il numero 52, ma il display segna solo 24. Chiediamo a un signore che sembra saperla lunga, quanto dovremo aspettare. Guarda l’orologio – sono le 10,30 – e mi dice che ne avremo almeno per un paio d’ore. Ovviamente diamo forfait.

di AGNESE ANANASSO
fonte: repubblica.it

Cosenza: riprende lunedì e martedì la stagione di prosa del “Rendano” con Maddalena Crippa

L'attrice sarà protagonista di “E pensare che c’era il pensiero”, rilettura al femminile dello spettacolo scritto da Giorgio Gaber nel ‘94
Maddalena Crippa

Un Gaber d’annata, riletto al femminile, che mantiene tutta la forza delle sue parole, che ancora oggi ci fa riflettere perché capace di interrogarsi, di scendere nel privato o aprirsi al sociale, di stare nel presente, riuscendo a decifrarlo e persino ad anticiparlo.

E’ quello che proporrà l’attrice Maddalena Crippa al “Rendano” di Cosenza lunedì 12 marzo (ore 20,30) e, in replica, martedì 13 marzo (sempre alle 20,30), nello spettacolo “E pensare che c’era il pensiero”, terzo appuntamento del cartellone della stagione di prosa curato da Isabel Russinova.

Un vero e proprio cult gaberiano che il cantautore milanese scrisse nel ’94, insieme al suo sodale di sempre Sandro Luporini, e che ora Maddalena Crippa riplasma alla sua maniera, lontana dall’intento di rifare Gaber, ma accostandosi a “E pensare che c’era il pensiero” con il dovuto rispetto e con il rigore che caratterizza abitualmente le sue performances, per far rivivere la stagione aurea del teatro-canzone di cui Giorgio Gaber può essere considerato nobile antesignano e la Crippa degna continuatrice, come dimostrano anche alcuni suoi precedenti spettacoli, incentrati proprio su questa raffinatissima forma di spettacolo.

La regia è di Emanuela Giordano. In scena, Maddalena Crippa sarà accompagnata al pianoforte da Massimiliano Gagliardi che è anche autore degli arrangiamenti (il coordinamento musicale è di Arturo Annecchino) e da tre coriste: Chiara Calderale, Miriam Longo e Valeria Svizzeri.

Lo spettacolo è prodotto dallo Stabile di Innovazione “Tieffe Teatro”, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber.

La Crippa è la prima donna che si avvicina all’universo gaberiano. In passato lo avevano fatto tanti altri attori, da Neri Marcorè a Claudio Bisio, da Enzo Iacchetti a Gioele Dix. Una sfida alla quale l’attrice non solo non si sottrae, ma che abbraccia volentieri per affrontare Gaber da un punto di vista tutto al femminile,in linea con il motivo dominante della stagione di prosa del “Rendano” che la curatrice Isabel Russinova ha voluto caratterizzare dedicandolo alla donna.

“Isabel Russinova – ci dice Maddalena Crippa mentre si appresta a fare le valigie per Cosenza - ha caratterizzato in maniera attenta questo fil rouge di donne che si impegnano nell’arte e che sono diverse dall’immaginario che l’Italia propone, dove la donna è spesso semplicemente un corollario del mondo maschile. Penso – aggiunge la Crippa - che le donne in Italia siano fondamentali e lo spettacolo “E pensare che c’era il pensiero” è uno spettacolo che dimostra il valore e l’impegno che le donne possono profondere. Personalmente faccio delle scelte di qualità molto ponderate e molto precise e non mi basta essere in palcoscenico solo per stare in un titolo, ma sto in palcoscenico quando c’è da dire qualcosa o c’è qualcosa che va detto o è necessario sentire. Consiglio, pertanto, a quanti amano il teatro, ma anche a quanti non lo amano, di venire a vederlo perché lo spettacolo ha una sua capacità di fascinazione, pur nella sua semplicità. Io non recito in questo spettacolo. Io sono e questo mi viene forse dalla mia maturità di attrice e sicuramente anche di donna. Non sono qui per recitare, ma io vivo lì al momento. C’è una verità che passa e che riverbera sulla vita di ognuno.”

Sull’articolazione dello spettacolo l’attrice precisa ancora: “consta di due parti. Una parte è lo spettacolo in sè e una parte sono tutti i bis che invece rendono conto di tutto un altro periodo di Gaber. Ho scelto “E pensare che c’era il pensiero” perché presenta estremi contatti con l’oggi. E poi c’è il finale, meraviglioso, che si decide al momento se è il caso di farlo. Al pubblico piace e di solito non ci lascia più andar via. Nei bis ripercorriamo il repertorio del primo Gaber, più vicino a Jannacci piuttosto che a tutti gli altri. Una festa finale che regala una gioia infinita”

E Maddalena Crippa incontrerà il pubblico del “Rendano” lunedì 12 marzo, alle ore 18,00, nella sala “Quintieri”, nel corso della consueta chiacchierata informale che precederà la “prima”, secondo lo schema abituale che vuole i protagonisti degli spettacoli di prosa ospitati al “Rendano” confrontarsi con gli spettatori, prima di andare in scena, in una conversazione  anticipatrice dei temi della rappresentazione. 

All’incontro parteciperanno, oltre alla Crippa, il pianista e arrangiatore Massimiliano Gagliardi, Isabel Russinova, responsabile artistica del cartellone di prosa del “Rendano”, il giornalista Rino Amato che con l’Associazione “Tolda ’86 Teatromusica” ha più volte messo in scena spettacoli su Gaber e la professoressa Giovanna Baglione, critico letterario.
La protagonista di “E pensare che c’era il pensiero” martedì 13 marzo (alle ore 15,00) incontrerà anche gli studenti del “Liceo Lucrezia della Valle” di Cosenza nell’aula magna dell’istituto scolastico di Piazza Amendola. Con la Crippa saranno presenti anche l’Assessore alla scuola Marina Machì, Isabel Russinova e la dirigente scolastica del “Della Valle” Gilda De Caro.

Reggio Calabria: Quartiere “Modena” – prosegue l’intensificazione dei controlli

In occasione del fine settimana, il Questore di Reggio Calabria,  dott. Carmelo Casabona, ha disposto l’intensificazione dei servizi di prevenzione, con una particolare attenzione dedicata anche al qurtiere “Modena”, raccogliendo per questo aspetto le istanze dei commercianti e residenti della zona. Il dispotivo, predisposto da qualche tempo, con il concorso del personale della Squadra Mobile, del  Reparto Prevenzione Crimine “Calabria”, della Squadra cinofili e del “Poliziotto di quartiere”, ha portato finora all’arresto di 15 persone ed alla denuncia di altre 88.

Proprio la decorsa notte, gli agenti delle “Volanti”,  nel transitare su viale Laboccetta  notavano un giovane, in seguito identificato per L. T. reggino, minorenne, classe ’95,  intento a cedere due confezioni di sostanza stupefacente del tipo cannabis ad un cittadino ucraino. Dopo le formalità di rito, il giovane veniva tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio ed affidato ad una comunità del centro reggino su disposizione della competente Procura. L’acquirente sarà segnalato alla locale Prefettura per i conseguenti adempimenti amministrativi. 

"Tutti insieme per Ale", triangolare di Calcio al San Vito

Il triangolare di calcio svolto ieri al San Vito ha apportato ulteriore contributo economico per la causa a favore di Alessandra Donato. Continua su Facebook (pagine de "La Terra di Piero" e "Tutti insieme per Ale") l'asta delle maglie ufficiali utilizzate durante la manifestazione
Le gare:
Nuova Cosenza calcio - Egos soccer team 1 - 0
Cosenza Calcio Vecchie Gloire - Diamet 1 - 1
Egos soccer team - Diamet 0 - 0

Prossimo appuntamento domenica 11 marzo ore 9.30 gara podistica su strada sui 5 chilometri in collaborazione con la Federazione Italiana Di Atletica Leggera, Associazione "Misasi", Cosenza K42. Ritrovo e partenza a rende in via Rossini (davanti al municipio). La cittadinanza è invitata a partecipare.

REGIONI: CALABRIA, INDAGATO PRESIDENTE CONSIGLIO, CHIARIRO' VICENDA LEGATA A NOMINA VICECAPO DI GABINETTO

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 9 MAR - Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico (Udc), ha ricevuto un'informazione di garanzia in relazione alla nomina del suo vicecapo di gabinetto. A darne notizia, con una dichiarazione, e' stato lo stesso Talarico. ''Forniro' tutti gli atti e la documentazione utile a dimostrare l'nsussistenza dei fatti a me contestati'' ha detto il presidente. ''Ho ricevuto una informazione di garanzia - ha affermato Talarico - riferita alla procedura per la nomina del mio vicecapo di gabinetto, avvenuta, secondo l'ipotesi di contestazione, senza che lo stesso avesse i requisiti previsti dalla legge regionale. Continuando ad avere, come sempre, piena fiducia nell'operato della magistratura, forniro' tutti gli atti e la documentazione utile a dimostrare l'insussistenza dei fatti a me contestati''. ''Rimango in attesa di chiarire, auspico in tempi brevissimi - conclude Talarico - la mia posizione davanti alla competente autorita' giudiziaria, anche per non lasciare alcuna ombra sul mio operato istituzionale''.

APPALTI: PROVINCIA REGGIO INTERVENUTA CONTRO MANIPOLAZIONE

 (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 9 MAR - La Provincia di Reggio Calabria aveva avuto il sentore che qualcosa non stesse andando per il verso giusto nell'attivita' della Suap ed era corsa ai ripari predisponendo una serie di misure per garantire la trasparenza delle procedure. Era stata l'allora dirigente della Suap, Mariagrazia Blefari, il 29 agosto dello scorso anno ad informare il presidente dell'ente, Giuseppe Raffa, di avere accertato, alcuni giorni prima, delle irregolarita' nelle buste presentate per due gare di appalto. La dirigente aveva informato anche i finanzieri che fanno parte della stessa Stazione unica appaltante ed aveva inviato un esposto alla Procura, che anche sulla base di questa segnalazione ha avviato le indagini. Dal canto suo, Raffa dispose l'avvio di un'inchiesta interna facendo nominare un'apposita commissione. Quest'ultima indico' una serie di interventi per rendere piu' sicura la sede della Suap con l'installazione di telecamere e il cambio delle serrature. Misure adottate da Raffa nei mesi scorsi. La commissione, pero', non poteva sapere che, secondo quanto accertato poi dagli investigatori della Guardia di Finanza, la manomissione delle buste avveniva grazie ad un dipendente infedele, l'usciere della sede, che consentiva l'accesso in orari notturni ai componenti della famiglia Bagala'. Questi ultimi, in un'occasione, probabilmente informati dal loro complice delle modifiche apportate al sistema di sicurezza, sono entrati nella sede della Suap indossando maschere di carnevale ed hanno cercato eventuali telecamere, dopo avere disattivato i sistemi di sicurezza. I Bagala', pero', non sono sfuggiti alle microcamere della Guardia di Finanza che li hanno immortalati mentre, ormai certi di essere al sicuro, si toglievano le maschere rivelando la loro identita'. Nell'inchiesta e' indagato, in stato di liberta', anche un altro dipendente della Provincia, Santo Placanica, di 59 anni, nei cui confronti il gip ha adottato un provvedimento di sospensione dall'ufficio.

'NDRANGHETA:PIGNATONE, OTTENUTO RISULTATO STORICO ULTIMO GIORNO PROCURATORE A REGGIO, ORA GUIDERA' PROCURA ROMA

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 9 MAR - Giuseppe Pignatone, dopo quattro anni, chiude la sua esperienza a Reggio Calabria. Oggi e' stato l'ultimo giorno nella citta' dello stretto. Da stasera sara' nella sua Palermo in attesa di prendere possesso del posto di procuratore a Roma. Prima di andarsene, pero', il procuratore ha incassato il risultato ottenuto con la sentenza del processo Crimine: 94 condanne per il ghota della 'ndrangheta reggina e per decine e decine di affiliati. Una sentenza ''storica'' la definisce Pignatone nel suo ultimo giorno a Reggio. Perche' da oggi, ragiona il neoprocuratore di Roma, non sara' piu' necessario dimostrare in ogni processo l'esistenza di una singola cosca dal momento che adesso ci sono tre sentenze, due a Reggio Calabria ed una a Milano, che certificano l'unitarieta' della 'ndrangheta e la sua struttura verticistica. ''Fatti i conti delle condanne e delle assoluzioni e degli anni di carcere inflitti - spiega Pignatone - resta il principio sancito dalla sentenza dell'unitarieta' della 'ndrangheta della struttura verticistica che la governa. Altro dato e' che la sentenza di ieri, insieme a quelle gia' emesse a Reggio e Milano, costituisce la base per chi dovra' fare le indagini sulla struttura e le dinamiche della 'ndrangheta. Perche' non si puo' non tenere conto di tre sentenze, quindi con giudici diversi, che delineano quale sia la struttura dell'organizzazione. Da oggi, dunque, non sara' piu' necessario dimostrare l'esistenza della singola cosca, ma dimostrare l'appartenenza dei singoli imputati all'associazione''. Ma il risultato ottenuto e' ''storico'' anche per un altro motivo. ''Perche' - dice Pignatone - ottenuto con la direzione sinergica di due Dda, qualle di Reggio e quella di Milano, che hanno operato in stretto collegamento, cosi' come hanno fatto carabinieri e polizia. E' la prima volta che accade''. Ma i motivi di soddisfazione sono anche altri. A meno di due anni dagli arresti, oltre 300 operati nel luglio 2010 tra Calabria e Lombardia, ''e' gia' stata definita, solo in Calabria, la posizione processuale in primo grado di oltre 150 imputati molti dei quali ancora detenuti. E per le condizioni in cui opera la magistratura reggina - sottolinea Pignatone - e' un risultato molto importante ottenuto grazie allo sforzo collettivo''. Adesso Pignatone si congeda da Reggio. Il suo posto, come reggente in attesa della nomina del nuovo procuratore di Reggio Calabria, sara' preso dall'aggiunto Ottavio Sferlazza, ''investito'' stamani dallo stesso Pignatone nel corso della sua ultima conferenza stampa in riva allo Stretto per un'operazione della guardia di finanza.

APPALTI: ARRESTI, ECCO COME VINCEVANO SEMPRE GLI STESSI OPERAZIONE FINANZA REGGIO CALABRIA,MANETTE A FUNZIONARI PUBBLICI

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 9 MAR - Erano sempre gli stessi ad aggiudicarsi gli appalti banditi dalla Stazione unica appaltante (Suap) di Reggio Calabria e questa circostanza ha richiamato l'attenzione dei concorrenti e, soprattutto, degli inquirenti che hanno cosi' portato a termine l'operazione ''Ceralacca'' con arresti anche di funzionari pubblici (tre della Sorical tra cui il marito della sorella della showgirl Elisabetta Gregoraci) e sequestri di societa'. Numerosi bandi, 6,4 milioni di euro, pubblicati a livello nazionale hanno visto, troppo frequentemente, secondo i finanzieri, sbaragliare ogni tentativo di concorrenza delle imprese dell'intera platea imprenditoriale italiana da parte di alcuni imprenditori reggini. E' proprio l'eccessiva ''benevolenza'' della Dea bendata che non ha convinto i militari della Guardia di Finanza e la Procura di Reggio Calabria dando impulso alle indagini coordinate dal sostituto procuratore Matteo Centini. E' cosi' che sono stati passate sotto la lente d'ingrandimento le migliaia di buste ''ceralaccate'' contenenti le offerte relative alle gare d'appalto ed e' subito stato chiaro che erano presenti numerosi elementi di anomalia tali da far pensare che le stesse gare potessero essere state pilotate. Intercettazioni telefoniche, video ed ambientali hanno permesso di determinare anche il singolare modus operandi: costituiti in vera e propria associazione a delinquere, la famiglia Bagala' grazie alla complicita' di alcuni funzionari ed impiegati pubblici corrotti, s'impossessavano delle buste, le aprivano, verificavano l'offerta delle concorrenti, le richiudevano abilmente e sostituivano quelle presentate dalle proprie imprese e/o di quelle a loro vicine per assicurarsi gli appalti. Le buste, poi, venivano riposte nelle casseforti e, in questo modo, le Commissioni di aggiudicazione si trovavano di fronte a gare formalmente ''ineccepibili'' e non potevano far altro che affidare i lavori al vincitore. Le attivita' hanno permesso di constatare che la turbativa non riguardava solo gli appalti della SUAP, bensi', che l'attivita' illecita era stata estesa anche a varie altre Stazioni Appaltanti quali la Provincia di Reggio Calabria e la SO.RI.CAL (Societa' Risorse Idriche Calabresi) di Catanzaro. L'ambizione dei Bagala' non si limitava all'aggiudicazione degli appalti a proprio favore ma mirava al controllo, pressoche' totale, delle gare pubbliche. In altri termini, nel loro intento nessuno avrebbe potuto lavorare con la Pubblica amministrazione senza il loro patronato. Non solo, i Bagala' erano arrivati addirittura a pensare di sostituirsi alla Veolia nella quota privata del capitale della Sorical, la cui maggioranza e' detenuta dalla Regione. Per ottenere i propri fini non hanno evitato di ricorrere ad ogni tipo di condizionamento corrompendo funzionari e pubblici dipendenti, ponendo in essere atti intimidatori nei confronti di chi mostrava ''titubanze'' cercando addirittura l'appoggio di esponenti politici locali, loro vicini, (sulla cui consapevolezza non sono emersi elementi di rilievo) tentando di indurli a fare pressioni nelle competenti sedi per rimuovere ''politicamente'' alcuni funzionari che ritenevano scomodi per i loro scopi. La sicurezza nel modus operandi adottato era tale che non si sono fermati nemmeno dopo il sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza, il 10 gennaio scorso, delle buste relativa ad una gara che avrebbe dovuto svolgersi poche ore dopo travate ingiustificatamente nel possesso di Giuseppe Bagala'. La migliore soluzione individuata e' stata quella di presentare una denuncia di furto nel maldestro tentativo di giustificare il possesso delle buste simulando l'illecita sottrazione alla SO.RI.CAL. Oggi, nel corso delle perquisizioni, a casa degli indagati sono stati trovati titoli e conti per 2,5 milioni e le copie delle chiavi di tutti gli uffici della Provincia di Reggio, della Sorical e della cassaforte della Suap.

Reggina: Emerson protagonista con "Quello che non ho"

Un minuto di silenzio per ricordare Matteo Armellini, il giovane rigger che ha perso la vita durante il montaggio del palcoscenico per il concerto di Laura Pausini al Palapentimele. Si è aperto così il seminario di “Quello che non ho”, il progetto per il Diario dei diritti, strumento fondamentale per la formazione di una sana coscienza civica attraverso un percorso contro le mafie, per la giustizia e per i diritti dedicato agli studenti delle scuole di Reggio Calabria, organizzato dall'ANPI, dall'associazione Ad personam, dall'associazione antimafie daSud onlus, dall'Ente Scuola Edile per la Formazione e la Sicurezza, dalla Fondazione di Vittorio e dall'Ufficio Scolastico Provinciale, in collaborazione con Magistratura Democratica che portera' alla realizzazione di un diario scolastico per i diritti fatto dagli studenti, per gli studenti.
Testimonial d’eccezione del seminario tenuto presso la scuola media Vittorino Da Feltre giovedì scorso il calciatore della Reggina Calcio, Ramos Borges Emerson, e il giornalista-disegnatore Vincino, storico fondatore della rivista Cuore e attualmente direttore della rivista di satira “Male”.
Alla Vittorino da Feltre si è messo al centro il tema della Sicurezza sul lavoro, in un incontro che ha fatto seguito al laboratorio tecnico svolto nelle scuole coinvolte e alla Vittorino.
Ad aprire i lavori Francesco Alì, della Fondazione Di Vittorio, che ricordando il senso del progetto ha invitato i ragazzi,“a creare e poi utilizzare questo Diario per i diritti come uno strumento per dare indicazioni concrete ai “grandi” sulla città che loro vogliono costruire. “Scrivete, disegnate, appuntate ciò che non c’è e che vorreste per questa vostra città: quando studiate, giocate, passeggiate, fate sport, appuntate ciò che non va, disegnatelo, evidenziate ciò che vi viene negato nei luoghi in cui ogni giorno vivete. Per costruire insieme una città sicura, gioiosa, vivibile, in cui si possa vivere meglio rispettando le regole”.
Lo stesso Francesco Alì ha letto poi ai ragazzi alcuni articoli della Costituzione, del Codice civile e dello Statuto dei lavoratori in cui sono fissati i cardini della sicurezza sul lavoro, traducendoli in semplici, ma efficaci, concetti a misura di ragazzo. A portare i saluti la vicepreside Giulia Cuzzocrea, con la successiva consegna al calciatore Emerson e a Gianpiero Versace, responsabile della comunicazione della Reggina Calcio, della t-shirt con il personaggio di “Quello che non ho” e dell’elmetto di sicurezza da parte di Fabrizio Smorto, direttore dell’Ente Scuola Edile. Grande il coinvolgimento dei ragazzi che hanno gremito l’aula magna della Vittorino, guidata dal dirigente Carmelo Aquilino che ha portato il proprio saluto.
Una disamina degli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro è stata al centro dell’intervento di Lorella Nava, responsabile Processo Prevenzione Inail Reggio Calabria. “Il 2012 – ha detto – si è aperto con una serie di incidenti mortali sul lavoro con giovani vite spezzate: l’ultima quella al Palapentimele. L’Inail si è già attivata non solo per il dovuto sostegno economico alle famiglie che hanno subito queste immani perdite, ma anche con un’azione di sostegno di tipo sociale”. Dalla Scuola edile Fabrizio Smorto ha relazionato sul concetto di sicurezza nella vita dei ragazzi e degli adulti, dalla necessità di portare il casco in motorino fino a tutti i criteri da seguire perché il cantiere, e in generale il luogo lavorativo, sia sempre sicuro.
Quindi la parola ai testimonial. Atteso dai ragazzi l’incontro con Emerson. Gianpiero Versace, introducendo il calciatore, ha sottolineato: “profondo apprezzamento per questa importante iniziativa cui la Reggina ha aderito con convinzione. Il club, infatti, pur privilegiando la progettualità e la continuità, presta la propria immagine, e quella dei propri calciatori, anche a singoli eventi, purchè siano meritori ed in linea con le prerogative amaranto di valorizzazione del territorio, di esaltazione delle eccellenze calabresi, di sostegno reale a persone o enti che attraversano situazioni di disagio” .
Molto bravo e apprezzato Emerson che, indossando subito la maglietta “Quello che non ho” ha parlato agli studenti di “sicurezza in campo e nella vita”. “Anche per noi la sicurezza è importante – ha detto - abbiamo una carriera breve, è nostro interesse e prerogativa tutelare noi stessi ed i colleghi. Resta il fatto che per preservare la nostra integrità fisica, il rispetto delle regole, in campo e soprattutto fuori, la disciplina e la sobrietà restano i capisaldi da seguire. Ringrazio chi ha organizzato questa straordinaria iniziativa ed a voi ragazzi dico solo ancora di farne tesoro, perchè il vostro futuro è il nostro futuro".
Il giornalista-disegnatore Vincino, una vera e propria effigie del giornalismo e della satira italiana, ha quindi sottolineato l’importanza della libertà di esprimersi, sempre, in ogni contesto, perché se c’è libertà di espressione c’è progresso e quindi conquista di spazi e di legalità, quindi di sicurezza.
Sandro Vitale, dell’Anpi, ha infine esortato gli studenti non solo “a denunciare quello che non hanno, ma a conquistarlo”.
Tante le domande che i ragazzi hanno posto ai testimonial, per concludere tra foto ricordo ed autografi e la consegna delle t-shirt “Quello che non ho” a tutti i ragazzi coinvolti nel progetto.

Cosenza: Al “Morelli” i venerdì della scena contemporanea. Presentato il Progetto “More Fridays” promosso da “Scena Verticale” e sostenuto dal Comune di Cosenza

Ogni  venerdì, a partire dal 16 marzo e fino al 27 aprile, il Teatro “Morelli” ospiterà alcuni tra i massimi esponenti del teatro contemporaneo d’autore, nazionale e internazionale. Sette gli spettacoli in programma, articolati in sei appuntamenti assolutamente da non mancare. Sono gli spettacoli del Progetto “MORE FRIDAYSI venerdì della scena contemporanea,  diretto e organizzato dalla Compagnia “Scena Verticale” e sostenuto dal Comune di Cosenza.

Questa mattina il progetto è stato presentato nel ridotto del Teatro “Morelli” nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’Assessore alla comunicazione di Palazzo dei Bruzi Rosaria Succurro, in rappresentanza del Sindaco Mario Occhiuto, e i direttori artistici di “Scena Verticale” e del progetto “More”, Saverio La Ruina e Dario De Luca.  

“Il Teatro – ha sottolineato nel suo intervento l’Assessore Succurro - è l’osservatorio privilegiato del vivere sociale perché riflette la realtà del quotidiano. Con il sostegno accordato a “Scena Verticale” per il progetto “More Fridays”, l’Amministrazione comunale intende da un lato rilanciare il Teatro “Morelli”, aprendo una finestra di qualità sulla drammaturgia contemporanea, dall’altro avviare un percorso ad ampio raggio di cui i venerdì della scena contemporanea devono essere un tassello importante per riaffermare la vocazione della città di Cosenza come crocevia della cultura al quale spetta per tradizione un posto di primo piano.

La rassegna di teatro contemporaneo è non solo un punto di partenza, ma anche la chiusura di un cerchio: quello di Cosenza città dei teatri della quale il “Morelli” deve diventare asse portante, pur nella specificità della sua programmazione, da affiancare al Teatro Rendano.”

“Scena Verticale”, attraverso la direzione artistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca, prosegue con questo progetto nel proprio percorso di creazione di fertili occasioni di incontro e confronto, con sensibile attenzione alle nuove generazioni creative, all’evoluzione dei linguaggi scenici e con interesse particolarmente rivolto alla nuova drammaturgia. Un progetto che vuole riflettere sulla società contemporanea, registrare idee e interrogativi estetici, evitare l’intrattenimento commerciale nella convinzione che un’opera debba essere valutata per la sua componente innovativa, per i suoi riscontri umani, morali e civili.

Nel dettaglio della programmazione dei venerdì della scena contemporanea è entrato Saverio La Ruina, dicendosi estremamente soddisfatto della collaborazione con il Comune di Cosenza, con il quale la compagnia condivide una forte comunanza d’intenti. “L’idea di fondo della creazione di Primavera dei Teatri (il festival con il quale da tredici anni la compagnia ha creato a Castrovillari un vero e proprio caso di eccellenza) e la sua ideale prosecuzione con “More Fridays” al “Morelli” – ha sottolineato La Ruina - è stata quella di far sì che non si debba necessariamente emigrare, con dispendio di tempo e soldi, per poter vedere teatro. In questo il Comune di Cosenza si è rivelato un partner lungimirante e sorprendente – ha aggiunto La Ruina. Investire in cultura è segno di spiccata intelligenza e di notevole cura della città che si amministra che lascia quasi stupefatti.

Teatro per la città, in definitiva, significa anche pensare progetti che vadano bene non solo per il grande pubblico. Abbiamo cercato di creare dei segmenti differenziati, guardando alla città in maniera ampia e totale.”

Per Dario De Luca, altra anima di “Scena Verticale” (direttore organizzativo è, invece, Settimio Pisano) “lo sforzo profuso nella ideazione del progetto è quello di  

tentare di instillare nello spettatore una nuova forma mentis, dandogli un appuntamento fisso, ogni venerdì. Giocando su un’esclamazione tipicamente inglese, Thank’s God It’s Fridays! (Grazie a Dio è venerdì), si spera veramente che il fine settimana cosentino possa rilanciare la programmazione del “Morelli”.



PROGRAMMA





venerdì 16 marzo

RICCI / FORTE

Macadamia nut brittle (100’)

Uno dei gruppi cult della nuova scena italiana in uno spettacolo che è diventato subito un caso per il forte impatto visivo, per la drammaturgia densa e per l'immaginario violento, sanguinoso, erotico. Una fiaba crudele e furiosamente pop che racconta la nostra incapacità di crescere, la sindrome da eterni adolescenti di una generazione disperata. Una tensione vigorosa e sanguinante, fra esplosioni di violenza, esercizi di ginnastica sessuale estrema ed esplorazione del corpo e dei suoi limiti, senza tabù. Macadamia Nut Brittle non è intrattenimento, ma elettroshock.





venerdì 23 marzo

LUCIA CALAMARO

L’origine del mondo. Ritratto di un interno



1 - Donna melanconica al frigorifero (70’)

2 - Figuranti del dolore al lavatoio (60’)



Affondo ironico e spietato nell'intimità di una relazione familiare centrata sul binomio madre-figlia, L’Origine del mondo è un ciclo costruito in quattro spettacoli, di cui vengono qui presentati i primi due. Lucia Calamaro, una delle autrici più originali e talentuose della nuova scena italiana, ci regala in questi due spettacoli squarci di forte intensità, capaci di toccare le corde profonde e più intime senza sottrarsi a momenti di disperata e irrefrenabile allegria.  





venerdì 30 marzo

MARTA CUSCUNÀ

È bello vivere liberi (65’)

Ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia, È bello vivere liberi è uno spettacolo per riappropriaci della gioia, delle risate, delle speranze dei partigiani che sono state soffocate dallo sterile nozionismo. È uno spettacolo che restituisce il sapore di una resistenza vissuta al di fuori di ogni celebrazione o irrigidimento retorico, per riscoprire l'atmosfera vitale e vertiginosa di quel periodo della nostra storia in cui tutto sembrava possibile.  Per questo è dedicato a tutti quelli che  l'antifascismo l'hanno studiato solo sui libri di scuola, perché anche per loro la Resistenza diventi “festa d'aprile!”.  



venerdì 13 aprile

DANIO MANFREDINI

Tre studi per una crocifissione (80’)

Tre studi per una crocifissione è teatro allo stato purissimo. Un omaggio al pittore Francis Bacon nella forma di un assolo composto da tre pezzi che sono altrettanti ritratti di figure del nostro tempo, derelitti che in piccola o grande misura ci rispecchiano: un paziente psichiatrico, un transessuale, un clandestino. Una partitura di straziante precisione fatta di gesti, parole e azioni dove «il vero crocifisso è l’attore che accetta di attraversare queste tre passioni». Da oltre trent’anni Danio Manfredini, vincitore per ben tre volte del Premio UBU, occupa un posto speciale sulla scena italiana dove ha seminato pochi ma indimenticabili spettacoli lungo traiettorie eccentriche, solitarie, rigorosissime. Per molti un maestro, per quasi tutti un punto di riferimento.



venerdì 20 aprile

SCENA VERTICALE

U Tingiutu. Un Aiace di Calabria (65’)

Il racconto della “Mala Calabria” in una lingua viva e misteriosa fatta di allusioni e espressioni gergali, di segni e occhiate, di detto e non detto. Una rilettura cinematografica e pulp del mito di Aiace, per spiegare e interpretare facce, affari, ambizioni, destini e pance dei malacarne che hanno trovato fortuna e identità nell’altra legge.  Senza redimerli naturalmente, ma portando alla luce come un certo retroterra possa indirizzare delle scelte non lecite. Perché la maledizione in Calabria si chiama “contiguità”. Quella cosa terribile che costringe onesti e disonesti, mafiosi e non mafiosi a vivere fianco a fianco, a respirare la stessa aria, a frequentare gli stessi luoghi.



venerdì 27 aprile

EMMA DANTE

Acquasanta (50’)

La regista italiana più nota e acclamata in Italia e all’estero, presenta il primo dei tre spettacoli che compongono la Trilogia degli occhiali, il suo ultimo lavoro. Sul molo dell’Acquasanta a Palermo, un uomo solo, ancorato con fili che lo agitano come fosse un Pazzariello, ricorda la sua vita spesa per il suo unico, grande amore, il mare. Simulando una finta burrasca, rievoca la sua vita di mozzo, con le voci della ciurma e del capitano che gli rimbombano nella testa e lo accompagnano nella sua follia. Sta lì ad aspettare sul molo il ritorno della nave salpata anni prima senza di lui, lasciandolo alla deriva sulla terraferma, perduto e paradossale sirenetto che sente suo solo il mare che lo sputa.



INFO E BIGLIETTI



biglietti e abbonamenti

Posto unico € 10,00

Ridotto (under 26 e over 60): € 8,00

Studenti Unical: € 5,00

Abbonamento intero: € 50,00

Abbonamento ridotto: € 40,00

Abbonamento studenti Unical: € 25,00



punti vendita e orari biglietteria:



Teatro Morelli

Via Lungo Busento Oberdan, 1

Tel 0984793639

dal lunedì al giovedì dalle 16.00 alle 19.00

venerdì dalle 16.00 alle 20.45



facebook: More Fridays



InPrimafila

via F. Alimena 4/b ore 09.30 - 13.00 / 16.30 - 19.30

Prevendita online www.inprimafila.net







MORE FRIDAYS

Direzione artistica e organizzativa

Compagnia Scena Verticale

0981/27734 - 349/4030357



Regione: Museo di Reggio Calabria, 6 milioni di euro deliberati dal pre Cipe

“Ho appreso con grande soddisfazione che questa mattina al termine della riunione preparatoria del Cipe è stato deliberata l’assegnazione di 6 milioni di euro che si aggiungono ai 5 milioni di euro della Regione Calabria per il Museo di Reggio”. Lo dichiara - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. “Durante questi mesi abbiamo avuto intensa interlocuzione con il Ministro Fabrizio Barca che ha capito bene cosa rappresenta per il territorio calabrese il Museo. Oltre la somma a carico del fondo per lo sviluppo e la coesione, con il Ministro abbiamo sposato appieno l’idea di promuovere la struttura museale attraverso un intervento sinergico tra gli stessi ministeri e la Regione Calabria inteso a valorizzare e sviluppare le potenzialità del Museo reggino. Condizioni ideali – ha aggiunto il Presidente Scopelliti - per investire sull’immenso patrimonio culturale territoriale della Calabria”.

Nella delibera si legge infatti che “il completamento del progetto di restauro e di adeguamento del Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria sarà accompagnato da un intervento di valorizzazione culturale e territoriale, attuato sulla base degli esiti di un concorso internazionale di idee promosso dalle Amministrazioni centrali competenti (Ministro per la coesione territoriale, Ministero per i beni e le attività culturali e Ministro per gli affari regionali, turismo e sport) e della Regione Calabria. L’intervento, si legge inoltre nella delibera, sarà volto a sviluppare le potenzialità del Museo come polo culturale nazionale, attrattore di domanda turistica anche internazionale, nonché attivatore di iniziative imprenditoriali collegate alla filiera dell’investimento culturale ed alla valorizzazione integrata del patrimonio di risorse culturali del territorio”.
“La Regione Calabria ha avviato concretamente una serie di azioni in  favore della qualificazione del sistema museale calabrese – ha inoltre aggiunto il Presidente Scopelliti. Sin dal nostro insediamento abbiamo ritenuto fondamentale puntare sulla cultura. Il Museo Archeologico di Reggio Calabria rischiava di restare ancora fermo. Non potevamo permetterlo. Per questo da tempo abbiamo intensificato i rapporti con i dicasteri competenti e convinto i nostri interlocutori sulla bontà del progetto. Il Ministro Fabrizio Barca si è dimostrato sensibile, così come in passato il Ministro Sandro Bondi. Devo ringraziare inoltre l’assessore Mario Caligiuri ed il Dirigente generale dell’assessorato regionale alla cultura Massimiliano Ferrara per il lavoro, intenso e silenzioso di questi mesi ai tavoli romani. Così  come il Sindaco di Reggio Demetrio Arena il cui impegno è stato notevole. Il primo cittadino saprà come valorizzare ulteriormente la struttura . Adesso non possiamo perdere più tempo e completare i lavori al più presto”.

ROCCELLA JONICA: CARABINIERI ARRESTANO 5 GIOVANI DI SIDERNO PER RISSA

Marco Rinaldi
Roberto Pellegrini
Nella notte tra l’8 ed il 9 marzo i carabinieri della Stazione di Roccella Jonica arrestano 5 giovani di Siderno coinvolti nella rissa scoppiata alla discoteca “La Calura”.
Presso la discoteca “La Calura”, sul lungomare di Roccella Jonica si stava svolgendo una serata in occasione della festa della donna. Molti gli avventori giunti dai paesi limitrofi per trascorrere una serata in allegria, ma per cinque di loro è finita con l’arresto per rissa.
Antonino Galea
Marcantonio Macrì
Poco prima delle tre dl mattino, ormai giunti al termine della serata, per qualche sguardo di sfida di troppo, tra un gruppo di ragazzi iniziano a volare schiaffi e spintoni, prima all’interno e poi fuori dal locale. Vista la scena vengono allertati i Carabinieri di Roccella Jonica che inviano sul posto i militari della locale stazione, insieme a personale delle vicine stazioni di Marina di Gioiosa Jonica e Gioiosa Jonica, oltre a due pattuglie del Radiomobile.
Andrea Trimboli

Insieme sedano la rissa e, accertato da parte del personale sanitario, che due dei partecipanti alla rissa presentavano lesioni guaribili in pochi giorni, si procede all’arresto. 
Vengono tutti portati presso la Stazione di Roccella Jonica e poi finiscono davanti al giudice di Siderno per la convalida richiesta dal P.M. di turno dott.ssa Debora Rizza. Il Giudice Davide Lauro convalidava gli arresti, rimettendo gli stessi in libertà.

 

Provincia RC: la Lng Medgas in visita di cortesia a Palazzo Foti

Nel corso di una visita di cortesia nella sede storica dell’Ente di via Foti gli amministratori di Lng Medgas  hanno dato modo al Presidente della Provincia Giuseppe Raffa  di rendersi conto delle peculiarità legate alla costruzione del rigassificatore, ormai in dirittura d’arrivo dopo il decreto interministeriale firmato dai ministri dell’ambiente, dello sviluppo economico e delle infrastrutture e che a breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

 “Il progetto, così come lo ha  illustrato l’amministratore delegato Pierfilippo Di Peio  - commenta il presidente Raffa ­-   dovrebbe concludere, entro aprile,  l’iter di valutazione in corso  al Consiglio superiore dei lavori Pubblici. L’illustrazione, che ci è sembrata puntuale sia sul piano scientifico che organizzativo, poggiava anche su nuovi studi: una versione quindi aggiornata rispetto a quella che il management ha fatto due anni fa nei tre comuni di Gioia, Rosarno e San Ferdinando in occasione delle Assemblee tenute con la popolazione, anche perché esauriente di tutte le ultime prescrizioni fatte dal Consiglio superiore dei Lavori pubblici.  Una visita  -  continua Raffa -  che abbiamo gradito molto per gli approfondimenti che ne sono scaturiti , primo fra tutti quello che fuga in modo risolutivo danni all’ambiente, perché basato sull’esperienza degli altri 50 rigassificatori che funzionano in tutto il mondo. Stando agli studi che ci hanno illustrato  dunque nessuna emissione nociva potrà collegarsi al funzionamento dell’impianto che può ubicarsi tranquillamente nell’ambito portuale e limitrofo a centri abitati. La Lng dichiara che il gas  non è stoccato sotto pressione, e per dare maggiori certezze fa l’esempio di un rigassificatore funzionante fin dagli anni 70 in  realtà paesaggistiche e turistiche come Panegallia, o urbane e portuali insieme, come Barcellona o magari Boston. Anche sul piano sismico  la Società  ci ha risposto sulla base dei nuovi studi presentati al Consiglio superiore. Dunque, lasciando a chi di dovere tutte le valutazioni scientifiche che hanno portato al decreto interministeriale risolutivo, l’illustrazione della Lng  ci permette un buon grado di tranquillità”.

 Per quanto riguarda compensazioni  e ricadute il Presidente sta organizzando un incontro con i sindaci interessati, “anche perché ­ -  aggiunge Raffa  -  credo che in capo ad ogni protesta, anche se fatta in buona fede, ci sia una forte disinformazione”.