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sabato 6 agosto 2011
Reggio Cal.: commercianti extracomunitari sgomberati: scatta la protesta a palazzo S. Giorgio
TAORMINA ARTE: TORNA L’AIDA AL TEATRO ANTICO
Ma non si corre il rischio di riproporre qualcosa di datato, di già visto?
C'è un filo conduttore che accomuna le due opere?
ESTATE: ANAS, APERTO TRATTO A DUE CORSIE SU AUTOSTRADA A3 CIUCCI, SODDISFATTI PER AVER RAGGIUNTO ALTRO TRAGUARDO
MATURITA': PROVINCIA VICENZA ATTACCA CALABRIA SUI 100 E LODE, MOSTRI LE CARTE
ADICO: le news
I gas serra dimenticati: “Non basta fermare la CO2″
Una “svista” non da poco, si capisce da uno studio in pubblicazione su Nature. Per stabilizzare il riscaldamento dovuto alla CO2 dovremmo abbattere le emissioni dell’80% (anche perché il gas emesso oggi rimarrà nell’atmosfera per millenni). Un taglio, questo, che a molti appare impossibile. Perché, allora, non cominciare riducendo le emissioni di altri gas serra? Secondo gli esperti questo sarebbe un obiettivo raggiungibile e che farebbe la differenza. I risultati positivi li vedremmo già in poche decine di anni.
Concentrati sulla CO2, politici, attivisti, economisti, pianificatori, e forse una buona parte della comunità scientifica, hanno infatti sottovalutato il ruolo di gas come il metano (CH4), l’ossido di diazoto (N2O), l’esafluoruro di zolfo (SF6), gli idrofluorocarburi (HFCs) ed i perfluorocarburi (PFCs). Gas di minore impatto sul clima, ma che le attività umane hanno prodotto per secoli e pompato nei cieli del pianeta senza porsi troppe questioni.
“È chiaro – ammettono Stephan Montzka ed i colleghi della agenzia oceanica e atmosferica americana (Noaa), autori dell’analisi – che il cambiamento climatico recente è principalmente dovuto alla anidride carbonica emessa dall’impiego dei combustibili fossili, e sappiamo anche che questo sarà un problema a lungo termine perché si tratta di un gas molto persistente nell’atmosfera. Ma ridurre l’emissione di altri gas serra contribuirebbe già a un miglioramento dell’atmosfera, in tempi molto brevi”.
Questi altri gas serra sono presenti nell’atmosfera in concentrazioni molto basse, spiegano gli esperti della Noaa. Ma contribuiscono fino al 35-45% al riscaldamento dovuto alle emissioni causate dalle attività umane.
Il contenuto atmosferico di metano, per fare un esempio, è oggi ad un livello mai raggiunto negli ultimi 800 mila anni: lo dimostrano le perforazioni nei ghiacci artici ed antartici. Secondo i ricercatori il picco attuale è da imputarsi all’agricoltura ed ai processi industriali.
“In assenza di sforzi di mitigazione notevole, sia le emissioni umane che quelle naturali di metano sono destinate a crescere a causa dell’aumento della popolazione e del riscaldamento globale”, dice Montzka. Il discorso è simile per altri gas serra.
Quello che promettono i ricercatori non è la risoluzione del problema, ma una attenuazione importante e soprattutto sul breve periodo (già entro il 2050-2060). Che, sottolineano più volte gli esperti della Noaa, darebbe risultati impossibili da raggiungere nei prossimi decenni agendo sulla sola CO2. “Un drastico taglio delle emissioni degli altri gas – dice Montzka – è possibile a costi ragionevoli, grazie alle tecnologie attualmente disponibili e ciò faciliterebbe le future azioni di mitigazione.”
Per il futuro più remoto, conclude l’analisi, bisognerà comunque imporsi forti riduzioni sulle emissioni di CO2. Ma senza più trascurare gli altri gas serra, suoi stretti collaboratori.
Crollano le Borse, caos a Milano: -5%. Indici sospesi, la Consob avvia indagine
Il crollo in chiusura del listino milanese. Intesa Sanpaolo ha indossato la maglia nera, con un calo del 10,35%, poco dietro a Fiat (-10,03%) e Unicredit (-9,33%). L’unico titolo del paniere di riferimento a muoversi in controtendenza è stato Italcementi (+1,26%).
Giù del 3% circa anche Londra, Parigi e Francoforte. Lo scivolone di oggi è costato alle principali borse europee circa 173 miliardi di euro di capitalizzazione. In caduta anche Wall Street: il Dow Jones perde intorno al 3%.
Un «incidente tecnico» anche ai sistemi di Nyse Euronext «ha sospeso il calcolo degli indici» borsistici gestiti dal gruppo in Europa (Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona), «dalle 16.28 alle 17.21». Lo ha riferito una portavoce della società. Il sistema di calcolo, ha aggiunto, «è poi ripartito», consentendo di comunicare al mercato i «valori corretti» sulla variazione degli indici in chiusura di seduta.
Sale lo spread Btp-Bund. Forte tensione anche sui titoli di Stato. Dopo che in mattinata si era ristretto lo spread Btp-Bund, tornando sotto i 350 punti base, a 349,5, nel finale di seduta è risalito verso quota 390, nonostante l’intervento della Bce, che ha acquistato titoli di Stato europei. «Non sarei sorpreso se alla fine di questa conferenza stampa si vedesse qualcosa» a proposito degli acquisti di titoli di stato, ha ammesso il presidente dell’istituto di Francoforte Jean Claude Trichet, rispondendo a una domanda su acquisti di titoli in corso sul mercato. «lo ho confermato in anticipo», ha aggiunto Trichet.
La Bce lascia i tassi invariati. La Banca centrale europea ha deciso intanto di lasciare invariato all’1,5% il tasso di riferimento principale in Eurolandia. La decisione del Consiglio direttivo era ampiamente prevista dal mercato. La Bce aveva aumentato il costo del denaro lo scorso 7 luglio, portandolo dall’1,25% all’1,50%. L’istituto centrale oggi ha anche confermato il tasso marginale al 2,25% e quello sui depositi allo 0,75%.
«Anche per l’Italia, come gli altri Paesi dell’area euro, le riforme strutturali sono necessarie, e in particolare occorre anticipare i tempi del risanamento fiscale», ha avvertito poi il presidente della Banca centrale europea, sottolineando che «tutti i Paesi stanno anticipando la situazione, è vero anche per l’Italia» dove «le risorse umane, per così dire, sono così buone e l’imprenditorialità così evidente».
«L’incertezza è particolarmente alta e la crescita economica dell’area euro è in decelerazione», ha sottolineato poi Trichet, secondo il quale gli attuali rischi al ribasso per lo scenario macroeconomico dell’area euro potrebbero intensificarsi. Trichet ha annunciato che, date le tensioni «particolarmente alte» sui mercati, il consiglio direttivo della Bce ha deciso «un’operazione supplementare di liquidità».
«I governi hanno le loro responsabilità». È importante che «vi sia un rinnovato impegno di tutti i capi di governo e di Stato europei ad aderire strettamente ai target fiscali» e ove necessario ad adottare ulteriori misure fiscali più ravvicinate. «La Banca centrale europea è responsabile dell’assicurare la stabilità dei prezzi a 332 milioni di cittadini, mentre i governi hanno le loro responsabilità che sono davvero numerose» ha detto Trichet rispondendo alle domande sulle misure contro la crisi finanziaria e di bilancio che colpisce diversi Paesi dell’area euro.
«Il Fondo di stabilità europeo dovrebbe essere reso operativo al più presto possibile» ha infine scandito Trichet.
Barroso: Ue preoccupata dai titoli in Italia e Spagna. Il presidente della Commisisone Ue Josè Barroso ha inviato ai leader europei una lettera in cui esprime la preoccupazione di Bruxelles «sulla situazione dei titoli in Italia e Spagna» e chiede a tutti i leader Ue di «approvare rapidamente», nei loro Parlamenti, le modifiche al fondo salva-Stati approvate dall’ultimo summit, affinché sia in grado di affrontare «l’attuale contagio» della crisi dei debiti.
«Non è solo una crisi della periferia euro». «Qualunque siano le motivazioni – dice Barroso – è chiaro che non abbiamo più a che fare solo con una crisi della periferia dell’area euro».
«Decisioni del 21 luglio non hanno avuto efetti sperati». «Le turbolenze sui mercati evidenziano soprattutto la complessità e l’incompletezza delle decisioni prese dall’eurozona nel vertice del 21 luglio» scrive Barroso, lamentando anche la «comunicazione indisciplinata» dell’Europa sul fronte della crisi. Per Barroso, le «decisioni coraggiose» prese il 21 luglio scorso a Bruxelles sulla Grecia «non stanno avendo gli effetti che volevamo sui mercati».
Miss Italia: Inchiesta di Repubblica sul mondo delle miss
l'Italia, 247 comunitari, 43 internazionali: questo il numero dei concorsi
di bellezza depositati all'ufficio brevetti in italia; 18 mila quelli
registrati nel mondo.
Per quanto riguarda il nostro Paese, non tutti i marchi depositati vengono
effettivamente utilizzati; quelli attivi sarebbero più di 400. Il Concorso
più importante è naturalmente Miss Italia: il quotidiano "la Repubblica"
dedica oggi un'inchiesta a quella che definisce "la fabbrica delle miss" che
vale - scrive - 100 milioni.
Peccato che il Concorso della famiglia Mirigliani, proprietaria del marchio
Miss Italia, sia alle prese con organizzatori che cercano di imitarla
associando il nome storico a titoli occasionali che creano confusione: una
ragazza è convinta di partecipare alla vera Miss italia e invece si tratta
di un altro concorso.
"Diffidate delle imitazioni", scrive il quotidiano. Patrizia Mirigliani
ha spiegheto al TG5 delle 20 come affrontare questo problema a tutela
delle stesse candidate.
venerdì 5 agosto 2011
Calcio: Osservatorio Adiconsum-VirtualClass: per gli errori arbitr ali spostati 50 milioni di euro di vincite
sugli Errori Arbitrali nel Calcio:
157 le partite con risultato alterato,
vincite spostate per circa 50 milioni di euro
Necessaria la moviola in campo
Miss Italia: cinque miss nelle Anteprime Tv
2009, Elisa Silvestri e Beatrice Bocci, seconde nel 2006 e nel 1994, e
Pamela Camassa, terza nel 2005, condurranno le cinque Anteprime di Miss
Italia che saranno trasmesse da Raiuno, le prime due (il 9 e il 10
settembre) in puntate pomeridiane, e le altre (il 12, 13 e 14) in seconda
serata, durata tra 20 e 30 minuti.
Il Concorso registra con piacere il ritorno tra le miss di Beatrice Bocci,
il cui nome venne alla ribalta come prima mamma proprio l'anno in cui furono
aperte le porte alle miss con i figli. Dal 9 al 19 settembre in pratica su
Raiuno è possibile fare la conoscenza sia con la nuova città di Miss Italia,
Montecatini Terme, e con il suo territorio, sia con le ragazze in gara.
Oltre alle anteprime sono in programma infatti due Reportage, in onda il 15
e il 17 settembre in seconda serata di 50 minuti. Le due dirette condotte da
Fabrizio Frizzi e il "Dopo Miss" subito dopo l'elezione della vincitrice
completano la serie di trasmissioni.
Sono 233 le ragazze che arriveranno alle Terme Excelsior di Montecatini il
25 agosto per le Prefinali Nazionali. Ogni regione porterà in media dieci
candidate. I titoli con i quali si presenteranno sono Miss Cinema Veribel,
Miss Eleganza SIèLei, Miss Wella Professionals, Miss Deborah Milano, Miss
Rocchetta Bellezza, Miss Miluna, Miss Sportiva e Miss Curve d'Italia Elena
Mirò. Ogni regione ha la propria capofila: Miss Lombardia, Miss Veneto, Miss
Toscana, Miss Sicilia ecc…, tutte già in Finale (21 complessivamente poiché
sono presenti sia Miss Emilia sia Miss Romagna). Sono presenti fin dal 25
agosto, ma non saranno quindi selezionate dalla Commissione Tecnica, che è
invece incaricata di scegliere le 39 con le quali si formerà il gruppo delle
30 finaliste.
Regione: accolto dal Tar un ricorso della Consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta
Taormina Arte: sabato in scena "Lady Gray"
CALABRIA: CALIGIURI, DA REGIONE OLTRE 2 MLN A SISTEMA TEATRALE LOCALE
AGRICOLTURA: CIA, L'ANGURIA ITALIANA RISCHIA IL 'CRAC' GIA' PERSI 20 MILIONI DI EURO
CIS CALABRIA: appuntamento con "Cinema e Calcio"
ARTE: IN CALABRIA UN GRANDE PROGETTO TRA CATANZARO E IL PARCO DI SCOLACIUM
Yesterday News Calabria
Rc auto/Danno biologico: Adiconsum: Il decreto ricalchi lo spirito della L. 57 del 5.3.2001
Una disparità assurda – afferma Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum - perché differenziava il valore economico non sulla base della lesione riportata, ma rispetto al tribunale che interveniva a trattare il contenzioso con l'assicuratore.
Il dolore di un palermitano, per l'amputazione di un dito - prosegue Giordano – valeva e vale 3 volte meno del dolore sentito da un milanese.
Adiconsum - conclude Giordano – pur non entrando nel merito per ora del valore economico che sarà assegnato al singolo punto di invalidità, considera positivamente l'annuncio del Governo di voler varare un decreto che ponga fine alla diseguaglianza tra cittadini-consumatori e si augura che tali valutazioni non siano penalizzanti per i danneggiati, ma che comunque rispettino la sostenibilità del sistema Rc auto italiano, ormai fuori controllo.
Adiconsum si augura che il decreto ricalchi lo spirito della L. 57 del 5 marzo 2001, ora ricompresa nel Codice delle Assicurazioni Private, sull'unicità della sofferenza dell'individuo.
giovedì 4 agosto 2011
Last News Calabria (14)
regione: incontro pres. Talarico con pres. Comites Montreal Giordano
TAORMINA ARTE: NABUCCO IN MONDOVISIONE CON LA REGIA E LE SCENE DI ENRICO CASTIGLIONE
ESTATE 2011: IL DECALOGO ADICONSUM PER VIAGGIARE IN SICUREZZA
- Pianificare la partenza tenendo conto delle previsioni di traffico (disponibili sul sito www.autostrade.it); durante il viaggio mantenersi costantemente aggiornati sulle condizioni della viabilità: RTL FM 102.5 – Isoradio FM 103.3 – Call Center Viabilità attivo h24 all’840.04.21.21;
- Fare controllare il mezzo di trasporto prima di mettersi in viaggio, in particolare: livello di olio del motore, pasticche dei freni, pressione dei pneumatici, luci, tergicristalli, nonché la strumentazione necessaria in caso di emergenza (triangolo, giubbino d’emergenza, ecc.);
- Fare benzina: buona parte delle chiamate al soccorso stradale provengono da automobilisti che, magari a causa di un ingorgo inaspettato, rimangono “a secco” lungo l’autostrada;
- Allacciare sempre le cinture di sicurezza, sia anteriori che posteriori, e sistemare i bambini negli appositi seggiolini o adattatori omologati;
- Rispettare il Codice della strada: limiti di velocità (50 km/h su strade urbane; 90 km/h su strade extraurbane secondarie – strade extraurbane locali; 110 strade su strade extraurbane principali (90 km/h in caso di precipitazioni); 130 km/h su autostrade (110 km/h in caso di precipitazioni); distanze di sicurezza, velocità se possibile costante e occupazione della corsia transitabile libera più a destra. In caso di nebbia, ricordarsi di: accendere le apposite luci antinebbia, seguire le strisce che delimitano le corsie e regolare la velocità, tenendo presente che in tale situazione il limite di velocità diminuisce e, proporzionalmente, la distanza di sicurezza va aumentata;
- È importante viaggiare riposati, ed eventualmente, anche al primo accenno di stanchezza, fermarsi per una o più soste presso le apposite aree di servizio e di parcheggio, molte dotate di Hi-Point con collegamento ad internet gratuito tramite wi-fi, attrezzate per i bambini oltre che per gli animali da compagnia;
- Non assumere alcool né prima né durante il viaggio: è rischioso per la propria e per la altrui incolumità. Inoltre, anche l’assunzione di un minimo quantitativo può comportare severe sanzioni in caso di controllo da parte della polizia stradale;
- Non distogliere mai l’attenzione dalla guida: usare con prudenza sia l’autoradio che i telefoni cellulari, che vanno utilizzati alla guida solo se muniti di apparato viva voce o apposito auricolare;
- Non fermarsi lungo la corsia di emergenza o all’interno delle gallerie o nelle piazzole di sosta (di emergenza). Attenzione alle raffiche di vento, e, in uscita dalle gallerie, ai fenomeni di abbagliamento;
- In caso di incidente, questi i numeri utili: polizia stradale - 113, soccorso sanitario - 118, vigili del fuoco - 115. Non rallentare per curiosare in caso di incidenti o eventi particolari avvenuti lungo la strada, e, se si scende dal mezzo, utilizzare il giubbino riflettente.