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sabato 4 agosto 2012

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA ANTONIO EROI SULL’AEROPORTO DELLO STRETTO DEL MESE DI LUGLIO


“Se il nostro Aeroporto cresce, la Città migliora. E non solo Reggio Calabria ma l’intera area Metropolitana dello Stretto e questo dovrebbe saperlo anche il Presidente della Provincia Regionale di Messina Nanni Ricevuto”.
Queste le prime dichiarazioni del Presidente del Consiglio provinciale Antonio Eroi da sempre molto attento alle politiche di sviluppo dello scalo aeroportuale di Reggio Calabria appresi i dati di traffico del mese di Luglio 2012.
“Nel caso del Tito Minniti si può tranquillamente affermare – prosegue Eroi - che se ogni mese aumentano i passeggeri lo si deve sicuramente ad un maggior numero di voli e destinazioni. Se prendiamo il mese di Luglio l’ulteriore incremento di passeggeri registrato e reso noto dalla Sogas è pari quasi al dieci per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Un dato positivo che si armonizza perfettamente nell’adagio in crescendo che ormai da parecchi mesi descrive la crescita dell’Aeroporto sotto la gestione di Carlo Alberto Porcino. Una gestione apprezzata da tutti e che si va rivelando quanto mai credibile, rigorosa e solida. Questi risultati sono il segno evidente che ripaga la lungimiranza politica del Presidente Raffa nell’aver affidato a persone serie e volenterose di fare bene la gestione dello scalo aeroportuale reggino. Al Presidente Sogas Carlo Alberto Porcino va senza dubbio riconosciuta molta caparbietà nel perseguire gli obiettivi che il CdA si è dato sin dall’atto del suo insediamento e nel condurre in modo egregio tale società in un momento non facile su scala globale e nazionale per il trasporto aereo.  Al Consiglio e alla Giunta Provinciale di Reggio Calabria va riconosciuto il merito di essersi fatti trovare subito pronti per rispondere all’appello del Presidente Raffa quando è servito intervenire economicamente a supporto del nostro aeroporto. Lo abbiamo fatto senza se e senza ma.
Soprattutto lo abbiamo fatto a differenza di quanto accade sull’altra riva dello Stretto, senza alcun distinguo e senza ambiguità.  Intorno alla permanenza o meno in seno alla compagine societaria Sogas da parte della Provincia Regionale di Messina, infatti, per opera del Presidente Ricevuto si stanno girando le riprese di una tipica commedia tragi – comica all’italiana o del peggiore cinema trash americano. Una commedia degli equivoci che vede appunto la massima carica della Provincia Regionale di Messina non onorare la propria parola a distanza di numerosi mesi dell’impegno preso in Assemblea dei Soci Sogas, nonché dopo aver già ricevuto i solleciti scritti previsti dal caso.
Si passa di contraddizione in contraddizione. Curiosamente capita, infatti, che il giorno prima da Messina si venga a Reggio fornendo rassicurazioni sulla volontà di rimanere all’interno della Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto proponendo sinergie ed iniziative, salvo poi il giorno dopo annullare in fretta e furia già convocate conferenze stampa nel timore di essere scoperti o per meglio dire “sgamati”come dicono i più giovani.  Già perché altrimenti non si spiega come mai a fronte di ripetuti interrogativi anche sulla carta stampata su quale sia la sua volontà se rimanere o meno all’interno della Sogas, da parte del Presidente Ricevuto si scelga piuttosto che replicare o essere chiari, la via del silenzio.  
Le personali intenzioni di Ricevuto – prosegue Eroi - sono in realtà chiare da tempo. Come quando, ad esempio in occasione del TTG 2011, lo stesso Ricevuto in maniera informale non esitò nel dichiarare di “non voler avere più nulla a che spartire con l’Aeroporto di Reggio Calabria”. Salvo poi però, di lì a qualche mese, presenziare davanti le telecamere in occasione delle presentazioni di nuove rotte vedi il Reggio – Venezia o ancora continuare a partecipare personalmente o con un suo delegato ai lavori dell’Assemblea dei Soci Sogas o ancora, sempre secondo quanto verbalizzato, approvando i bilanci nonché decretando con gli altri soci il ripiano delle perdite tramite ricapitalizzazione ciascuno delle proprie quote. Cosa che però non è ancora avvenuto poiché, una volta rientrato a Palazzo dei Leoni, il Presidente Ricevuto forse viene colto da qualche grave forma di amnesia cronica che lo porta a comportarsi in modo esattamente contraddittorio sull’Aeroporto. Quasi quasi questo ostinato silenzio, sembra voler convincere qualcuno che la Provincia Regionale di Messina sia in procinto di uscirsene dalla Sogas. Perché? Solo per fare rimanere “zitti e buoni” i suoi oppositori? O, addirittura, forse si vuol credere davvero che i messinesi siano contrari all’Aeroporto dello Stretto?
Personalmente non riesco a credere che chi abita a Messina, a Taormina o alle Isole Eolie possa essere “contro l’aeroporto dello Stretto” poiché si tratta di una infrastruttura che se funziona bene è motivo di sicuro vantaggio per tutti – dichiara Antonio Eroi -  Forse in passato ci poteva pure stare ma oggi non credo proprio… Ma siccome alla fine non mi interessa affatto occuparmi dei fatti altrui non intendo approfondire quali possano essere gli “strani” motivi e gli interessi particolari che comportino quello che dai fatti potrebbe apparire come una sorta di boicottaggio interessato dell’Aeroporto dello Stretto.  Non c’è da scandalizzarsi di queste mie affermazioni ma nascono dalla mia personale convinzione sul fatto che non credo che la Provincia Regionale di Messina in modo volontario ricapitalizzerà mai le quote possedute della Sogas Spa. A tal proposito gradirei essere smentito poiché mi auguro di sbagliarmi. Sono certo, invece, che la Regione Calabria lo farà presto e che se fosse messa in condizione di farlo addirittura potrebbe acquisirsi le quote attualmente detenute da Ricevuto & Co. L’Aeroporto è fondamentale per ogni ipotesi di sviluppo dell’intera area dello Stretto. L’aeroporto considerato come stanno andando le cose non appena si supererà l’attuale fase di stallo dei lavori della nuova aerostazione potrà davvero sperare in un futuro che lo veda sempre di più come quell’importante City Airport che è destinato sempre di più ad essere in un futuro contesto metropolitano quale nuovo momento di crescita e di traino per l’intero Sud del Paese.

REGGIO CALABRIA - SOGAS, A LUGLIO OLTRE DUEMILA PERSONE AL GIORNO HANNO SCELTO L’AEROPORTO DELLO STRETTO


L’Aeroporto dello Stretto vola sopra quota 63 mila passeggeri nel solo mese di Luglio. “Un risultato che ci aspettavamo perché c’erano tutte le buone premesse per ottenerlo. - questo il commento del Presidente della Società di Gestione dell'Aeroporto dello Stretto Carlo Alberto Porcino che prosegue - Festeggiamo così in bellezza il primo anno di attività della nuova gestione della Sogas e del CdA che ho l’onore di presiedere. Un anno ricco di sacrifici e anche di tante piccole soddisfazioni rese possibili solo grazie alla fiducia accordata dai soci prima fra tutti del socio di maggioranza Provincia di Reggio Calabria che  su espressa volontà del Presidente Raffa sta puntando molto sul rilancio dello scalo e si sta spendendo ogni giorno affinchè i nostri passeggeri  ed i nostri giovani siano sempre di più Liberi di Volare”.  
Esattamente sono 63.478 i passeggeri che hanno scelto il Tito Minniti con una media di oltre duemila persone al giorno provenienti (1189 media arrivi al giorno) o diretti (858 media partenze giornaliere) verso Roma, Milano, Torino, Venezia Pisa e Bologna. 
Sempre secondo i dati di traffico trasmessi dalla Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto rispetto al Luglio 2011 nello stesso periodo quest’anno si registra un aumento del + 9,60% certamente positivo.  Si ricorda che correttamente in chiave statistica nazionale Assaeroporti per ognuno dei 38 aeroporti monitorati confronta i dati delle diverse annualità comprendendo per quanto riguarda il Tito Minniti  sia i passeggeri internazionali sia i transiti ancora esistenti nel 2011 presso lo scalo (Air Malta).  Per poter confrontare però dati che siano effettivamente paragonabili tra di loro, la Sogas SpA invece deve obbligatoriamente tenere in considerazione il fatto che, a differenza del 2011, ad oggi Air Malta non opera più da Reggio Calabria né vi sono altri vettori o tratte che fanno solo scalo in aeroporto (se non in via del tutto eccezionale) e quindi non vi sono transiti. Pertanto i 59.586 passeggeri del Luglio 2011 decurtati dei soli transiti e dei passeggeri internazionali diventano in realtà 57.869 che se confrontati agli attuali 63.478 passeggeri del Luglio 2012 fanno appunto determinare un aumento di 5.609 passeggeri rispetto al periodo precedente ovvero un incremento pari al 9,60%.
“Proprio in questo periodo, un anno fa,  -  prosegue Porcino - iniziava la nostra esperienza in Sogas. Per il futuro dell’Aeroporto dello Stretto tutto ormai sembrava perduto.  I risultati però sono presto arrivati. A tal proposito l’Aeroporto dello Stretto deve dire grazie a tutti i soci, in particolare per la fiducia e per il supporto garantito in massima parte dal socio di maggioranza Provincia di Reggio Calabria, nonché per la positiva sinergia esistente anche con il Comune, con la Regione e con la Camera di Commercio di Reggio Calabria.  Un discorso a parte merita il comportamento adottato dai rappresentanti della Provincia Regionale di Messina, la cui reale volontà di restare nella compagine societaria (al di là delle belle parole) deve ancora concretizzarsi in atti a firma del Presidente Ricevuto.  Aspetteremo ancora solo qualche altro giorno per verificare il versamento da parte della Provincia Regionale di Messina dovuto in ragione dell’approvata ricapitalizzazione delle quote possedute da tale Ente.  Ciò nonostante – sottolinea Porcino -  noi riteniamo che il Tito Minniti rimarrà sempre e comunque l’Aeroporto dello Stretto. Il nostro scalo è infatti naturalmente orientato a servire l’utenza proveniente da Messina, da Taormina e dalle Isole Eolie.  Il nostro naturale bacino di riferimento è l’intera area dello Stretto su entrambe le sponde. Il potenziamento dell’esistente servizio di collegamento Porto – Aeroporto operato dall’Atam,  di recente attivato grazie al positivo interessamento dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria tramite le nuove corse messi a disposizione dalla Federico Autolinee è la dimostrazione concreta di quanta attenzione la Sogas intende riporre a favore dei passeggeri provenienti dall’area peloritana.
Si è preferito attendere i dati di traffico del mese di Luglio per tracciare così in questo modo un sintetico bilancio di un anno di attività senza troppa enfasi o autocelebrazione con la sola voglia di evidenziare gli ottimi risultati concreti raggiunti. Obiettivi resi possibili, consentitemelo, grazie all’impegno di tutti, a partire proprio dal personale della Sogas che ha saputo dimostrare un alto senso di responsabilità ed uno spirito di appartenenza che rappresentano, (queste sì!)  la vera ricchezza dell’Aeroporto dello Stretto. Quanto al nostro impegno, vale solo dire che ogni giorno oltre a doverci occupare del risanamento dei conti, del mantenimento dei servizi in qualità, del potenziamento dei voli e delle destinazioni offerte, oltre a fare questo e tanto altro ancora per l’Aeroporto dello Stretto ne abbiamo anche spesso dovuto difendere la buona reputazione.
Troppe volte mi sono trovato a Roma, a Milano, in giro per l’Italia – confessa Porcino – insieme ai miei collaboratori a dover spendere molto tempo per “fare ordine” e per “fare chiarezza” rispetto alla molte inesattezze o alle tante “malelingue” ancora circolanti, o meglio artatamente messe in circolazione, per arrivare puntualmente alle orecchie di chi magari conta in Enac, in Alitalia, ovunque.  Dicerie volte unicamente a screditare il nostro Aeroporto, raccontando spesso anche molte bugie sull’effettivo stato di salute dello scalo forse solo per vanificare invece il buon lavoro svolto. Un atteggiamento distruttivo posto in essere forse per quella stessa invidia tipicamente “riggitana” più volte ricordata dal Poeta Nicola Giunta o, ancora peggio, forse per qualche “anomala” strategia industriale che preveda la chiusura dello scalo reggino. Anche contro questo stato di cose abbiamo dovuto lottare. Ma non avevamo e non abbiamo tempo da perdere – conclude Porcino - e per questo abbiamo preferito metterci a lavorare quotidianamente a testa bassa. Ed è così che i numeri, spesso inequivocabili, sono arrivati aiutandoci a superare con i fatti la pessima fama che l’Aeroporto dello Stretto si era fatto prima di noi. Adesso è tempo di proseguire nel nostro cammino. Speriamo presto di poter fornire qualche altra buonissima notizia per l’Aeroporto dello Stretto, ma non chiedetemi di più.
Il Presidente SOGAS S.p.A
Dott. Carlo Alberto Porcino

Reggio Calabria - Controlli dei Carabinieri: sequestrati 2,2 kg di stupefacenti, arrestato un giovane di Sant’Eufemia d’Aspromonte. Arrestati anche due rumeni per tentato furto all’interno di un esercizio commerciale



Nella giornata di giovedì i Carabinieri della Stazione Rione Modena hanno tratto in arresto Laurendi Francesco, di anni 22, di Sant’Eufemia d’Aspromonte, incensurato, con l’accusa di detenzione illegale di sostanze stupefacenti.
I militari, da tempo impegnati in attività volte al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno effettuato negli ultimi giorni una serie di controlli in città soprattutto nei luoghi di ritrovo dei giovani, i più colpiti da questo fenomeno sempre più allarmante.
A seguito di un’attenta attività infoinvestigativa, nel primo pomeriggio di ieri i carabinieri avevano notato insoliti movimenti di un’autovettura che percorreva ininterrottamente il lungomare Falcomatà con fare sospetto.
I militari decidevano quindi di fermare il veicolo identificando il suo conducente nel Laurendi. All’atto del controllo, il giovane faceva trasparire segni di nervosa agitazione non giustificabile altrimenti se non per il timore che potesse essere scoperto qualcosa di negativo nei suoi confronti. Si procedeva quindi ad eseguire un’approfondita perquisizione personale e veicolare, ad esito della quale veniva rinvenuto, all’interno del bagagliaio del veicolo, un sacchetto di carta recante un famoso marchio di moda contenente cinque involucri di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” di diverso peso, per un totale di circa 2,2 kg.
Il giovane veniva quindi condotto negli uffici della Stazione rione Modena e tradotto successivamente in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella tarda serata di giovedì, invece, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Reggio Calabria hanno proceduto all’arresto di due rumeni, Lefter ionut, di anni 28, e Focsa Florin Gabriel, di anni 26, con l’accusa di tentato furto all’interno di un esercizio commerciale.
In particolare, la pattuglia, in servizio di prevenzione e pronto intervento, riceveva una segnalazione da parte della centrale operativa di un tentativo di furto messo in atto in un supermercato della zona Sud della città.
Arrivati sul posto, i militari venivano indirizzati dal responsabile della sicurezza verso due soggetti che lo stesso aveva nel frattempo bloccato allorquando dalle telecamere di videosorveglianza, poste all’interno dell’esercizio, si era reso conto che i due rumeni stavano sottraendo dagli scaffali alcuni prodotti in vendita.
I carabinieri procedevano dunque ad immediata perquisizione personale sul posto che dava esito positivo in quanto, occultati all’interno di due borse-marsupio portate a mano dagli stessi, venivano rinvenuti svariati prodotti di cosmetica e alcune bibite. La merce veniva immediatamente restituita al titolare del supermercato mentre i due giovani venivano arrestati con l’accusa di tentato furto aggravato e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

PdCI SU DENUNCIA DEL GIORNALISTA GALULLO (SOLE24ORE)


Qualche giorno fa il bravo e coraggioso giornalista del Sole-24Ore Roberto Galullo ha, pubblicamente, denunciato, - nel suo seguitissimo blog denominato “Guardie o ladri” che si trova sul sito internet dello stesso Sole-24Ore - un grave episodio che lo ha visto incolpevole protagonista.
Infatti, Galullo ha “scoperto” che la Squadra Mobile e i Carabinieri di Reggio Calabria avrebbero inviato alla Procura di Catanzaro una dettagliata informativa, secondo la quale lo stesso Galullo, insieme ai giornalisti reggini Lucio Musolino e Paolo Toscano sarebbero influenzati nel loro lavoro dall’avvocato difensore del pentito Marco Marino, un collaboratore di giustizia che ha confutato molte tesi e dichiarazioni di Nino Lo Giudice, altro pentito.
Quindi, secondo questa bizzarra teoria, Galullo, Musolino e Toscano sarebbero i protagonisti di una sorta di complotto finalizzato a screditare le asserzioni di Lo Giudice.
A scanso di equivoci, Roberto Galullo ha dichiarato di non avere, assolutamente, mai conosciuto, né visto, in tutta la sua vita, il citato legale.
Emerge, quindi, un episodio assai grave ed inquietante, poiché si tratta di un fatto che ha pochissimi precedenti e che, soprattutto, non può avere alcuna giustificazione giudiziaria o di altra natura. Una vicenda da spy story che, però, guarda caso, va a ledere un diritto fondamentale e intoccabile della democrazia del nostro Paese, vale a dire la piena e assoluta libertà di stampa. Un diritto garantito dall’art. 21 della Costituzione Repubblicana che non può minimamente essere messo in discussione: l’informazione non si può, né si deve imbavagliare o addomesticare.
La denuncia di Galullo, stranamente ma anche volutamente, è passata sotto silenzio ed è stata totalmente ignorata. Un silenzio assordante che, secondo noi, merita la massima attenzione senza alcuna sottovalutazione.
Abbiamo appreso che il giornalista del Sole-24Ore d’intesa con il suo “robusto” editore ha formalmente scritto alla Procura di Catanzaro per denunciare il fatto e, soprattutto, ha chiesto che la sua missiva fosse inserita nel fascicolo processuale in questione, accanto alla citata informativa delle forze dell’ordine.
Certamente vicende come quella accaduto al dr. Galullo, a Musolino e a Toscano pongono serie riflessioni.
Dal nostro punto di vista, è necessario ricordare che la quotidiana e costante azione di denuncia, ferrea e documentata, che Roberto Galullo porta avanti sui fatti e i misfatti che accadono nella nostra realtà, provocano enorme fastidio al putrido e inquinato sistema di potere affaristico-mafioso che sta strozzando Reggio e la Calabria. Allo stesso tempo,  non possiamo non rammentare che lo stesso Galullo è stato ripetutamente dileggiato, attaccato e definito, testualmente, “cialtrone” dal Presidente della Regione Scopelliti per il semplice fatto che svolge il suo dovere di giornalista non prezzolato che non fa sconti o favori a nessuno. Si tratta, infatti, di una voce autorevole e libera che certamente contrasta il tentativo, di stampo chiaramente fascista, finalizzato a creare il  Pensiero Unico Scopellitiano, il “PUS” che ammorba e inquina la vita della Calabria.
Pertanto, quanto accaduto merita altissima allerta e vigilanza democratica.
Da parte nostra esprimiamo ai giornalisti Galullo, Musolino e Toscano la nostra piena e incondizionata solidarietà per un brutto e triste episodio che nella nostra Repubblica non dovrebbe avere alcun diritto di cittadinanza.

Esecuzione provvedimento di sequestro nei comuni di Siderno e Torino - ex Legge 575/65 e successive modifiche




Continua l’azione incessante di aggressione ai patrimoni mafiosi messa in atto dalla Questura di Reggio Calabria guidata del Dirigente Generale Guido Longo.
Nella giornata odierna gli uomini del Dott. Carmine Soriente, dirigente del Commissariato di Siderno, della dottoressa Maria D'Anna, Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria e personale della Divisione Anticrimine della Questura di Torino, hanno dato esecuzione, rispettivamente a  Siderno ed a Torino – Orbassano, al sequestro di diverse attività commerciali. Il provvedimento di sequestro, avente numero 119/12 MP e n. 40/12, è stato emesso in data 31 luglio 2012 dal Tribunale di Reggio Calabria Sezione Misure di Prevenzione che ha accolto la proposta avanzata dal Questore Longo.
Detto documento giudiziario, ha ordinato il sequestro di quattro consistenti attività commerciali riconducibili a Correale Michele cl. 59 “Alias U Zorru”  attualmente detenuto perché coinvolto, per il reato di associazione mafiosa,  nelle operazioni denominate “Crimine e Bene Comune – Recupero” eseguite a Siderno nell’anno 2010. A carico del Correale Michele cl. 59, grava anche una condanna divenuta definitiva in data 09/11/2009, a sei anni  e quattro mesi di reclusione riferita al reato penale di coltivazione d’ingente quantità di sostanza stupefacente.
La consistenza patrimoniale sequestrata è notevole. Infatti gli operatori di polizia durante l’esecuzione hanno posto sotto sequestro nella centralissima città di  Siderno un’area di servizio ENI, con annesso punto di ristoro, gestita dalla società “Siderpetroli di Futia Luisa & C. S.A.S.”  ed una società di trasporti denominata: “Sidertrans Trasporti e spedizioni di Futia Cosimo & C. S.a.s.”con un patrimonio aziendale composto da tredici tra autotreni e rimorchi. A Torino gli agenti della locale Questura hanno contemporaneamente sequestrato altre due società denominate: “la Mimosa   società semplice e l’Antica Caffetteria S.N.C. di Catalano Cosimo e Infusini Barbara”. Il sequestro in questione nel territorio torinese, come già sottolineato, ha interessato una consistente attività commerciale composta da bar caffetteria, cremeria, tavola calda, creperia, gelateria, superenalotto, Sisal, Lottomatica, denominata “Antica Caffetteria”. L’attività predetta era gestita da Catalano Cosimo cl. 74, nipote di Correale Michele cl. 59, arrestato in data 08 giugno 2011 nell’ambito dell’operazione denominata “Minotauro” emessa dal Tribunale di Torino. Dagli atti dell’ordinanza risulta che Catalano Cosimo cl. 74 abbia ricevuto la dote, in seno alla società mafiosa, di “Santa” .
Con il sequestro de quo la Polizia di Stato ha messo le mani su un ingente patrimonio mafioso riconducibile a Correale Michele, considerato dagli atti giudiziari delle su indicate ordinanze, un componente della “società di Siderno” con a capo Commisso Giuseppe cl. 47 “ U Mastru”.
Il sequestro ha colpito in due aree geografiche differenti, Piemonte e Calabria. Luoghi collegati tra di loro da una fitta rete di legami mafiosi riscontrati da prima nell’operazione “Crimine” e successivamente chiariti nell’operazione denominata “Minotauro” che ha portato all’arresto di oltre 100 persone.
Il sequestro delle società commerciali indicate nel provvedimento giudiziario ammonta a circa dodici milioni di euro.
L’operazione conferma l’impegno delle forze di polizia nel perseguire l’azione di contrasto sul territorio nei confronti degli affiliati delle consorterie mafiose.

venerdì 3 agosto 2012

Regione: L’Assessore Aiello soddisfatto per l’approvazione della nuova legge urbanistica regionale


L’Assessore regionale all’Urbanistica Piero Aiello  - informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - si è detto soddisfatto per l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, dell’approvazione della nuova Legge Urbanistica regionale.  Aiello, nella sua relazione, ha detto: “L’esigenza di adeguare ed integrare la legge urbanistica regionale, sia per l’aspetto legato alle scadenze di importanti provvedimenti, sia per armonizzare il quadro normativo di riferimento, nasce già da tempo, alla luce anche di provvedimenti Comunitari e Nazionali entrati in vigore, con particolare riferimento alla legislazione sulla Valutazione Ambientale Strategica che determina necessarie modifiche alla legislazione regionale di riferimento.   Le istanze dei Comuni, raccolte durante le numerose audizioni presso il Dipartimento o direttamente durante i seminari di aggiornamento, impegnati alla redazione dei nuovi strumenti, prevalentemente legate ai necessari chiarimenti delle procedure di approvazione dei medesimi strumenti urbanistici oltre che di merito in ordine all’interpretazione di alcuni concetti fondanti della medesima legge, hanno sollecitato le modifiche e le integrazioni presenti, le quali contribuiscono alla formazione di una moderna cultura di governo del territorio sotto due aspetti: il primo consiste nel  rafforzare ulteriormente l’orientamento dei principi di “recupero, conservazione, riqualificazione del territorio e del paesaggio, ammagliamento e ricomposizione dei tessuti edilizi”, finalizzati tutti ad una crescita sostenibile dei centri urbani con sostanziale “risparmio di territorio”.  Il secondo aspetto, invece, è di natura più direttamente operativa, con riferimento alla metodologia di formazione e approvazione, alle tecniche, agli strumenti attraverso i quali perseguire gli obiettivi che sono nella legge. Da punto di vista operativo  - ha detto ancora l’Assessore Aiello – la  legge in questione getta le basi per una prefigurazione dell’ assetto territoriale futuro, nella convinzione che debbano essere i valori del territorio e del paesaggio a orientare e far convergere le differenti strategie di intervento, piuttosto che le filiere e i settori abituali  delle mere attività edilizie”. Aiello ha, quindi sottolineato che “ con questa legge di modifica, prendono corpo gli orientamenti di fondo, studiati, approfonditi, partecipati, condivisi, coerenti con gli obiettivi chiave dello sviluppo sostenibile,  a cui dovrà essere mirata la pianificazione del territorio regionale a qualunque livello istituzionale che vuol dire: elevare l’attrattività dei territori, attraverso politiche urbanistiche che mettano al centro l'identità dei luoghi; elevare la coesione socio-territoriale, nella consapevolezza che se non esiste equità urbanistica non può esistere equità sociale; elevare la capacità di sviluppo competitivo, attraverso una rigorosa analisi delle vocazioni territoriali e delle conseguenti contestualizzazioni degli elementi di sviluppo autoctoni, tali da costituire un sistema competitivo regionale; elevare la qualità architettonica e più in generale del contesto paesaggistico-ambientale nel quale avvengono le varie trasformazioni”. L’Assessore all’Urbanistica ha, quindi, parlato della necessità, attraverso questa normativa, di recuperare i valori identitari dei vari insediamenti; limitare le nuove edificazioni ad interventi ad elevata qualità architettonica, paesaggistica, funzionale ed energetica e a bassa capacità di carico; utilizzare le nuove volumetrie come incentivi alla ristrutturazione dell’esistente prediligendo la rigenerazione urbana quale chiave di valorizzazione del costruito; utilizzare le aree di servizio dei nuovi insediamenti per il soddisfacimento degli standards urbanistici pregressi degli insediamenti.  Infine, Aiello ha concluso dicendo che “con l'inserimento degli standard informatici di cui debbono munirsi tutti i piani in fase di formazione, sarà possibile, finalmente, realizzare quell'ambizioso progetto del sistema informativo presso il centro cartografico, mettendo in rete tutti gli strumenti urbanistici della regione al fine di completare la mappa dei servizi al territorio che questa amministrazione ha sempre ritenuto fondamentale per perseguire gli obiettivi di accompagnamento e crescita degli enti locali”.

Regione: Ass. Trematerra su seduta Consiglio regionale


“Prendo atto che l’Aula ha inteso approfondire ulteriormente le riforme finalizzate a mettere in sicurezza Arssa ed Afor. Tuttavia alla ripresa, dopo la pausa estiva, sono sicuro che la disamina delle questioni in atto potrà avere un esito favorevole”.
Lo afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra, secondo cui “Tutto lascia presagire che presto riusciremo a rimuovere gli ultimi ostacoli che frenano l’importante processo riformista, al quale come Giunta regionale abbiamo fortemente ed appassionatamente lavorato, al fine di focalizzare i tanti problemi che affliggono i due Enti e dare agli stessi, assieme a tutte le forze politiche ed alla più ampia platea di soggetti sociali coinvolti, una prospettiva compatibile con la congiuntura economica nazionale. Naturalmente - argomenta Trematerra - non nego che avrei preferito una scelta diversa, perché era e rimane assolutamente ineludibile l’importanza di questa riforma, giuridica ed economica. Con soddisfazione, invece, prendo atto che sulla natura giuridica dei due Enti proposta dalla riforma, si è giunti al superamento di talune pregiudiziali, seppure subordinando il tutto ad una garanzia maggiore per il mantenimento dei livelli occupazionali. Segno che abbiamo visto giusto fin dall’inizio. Quasi anticipando la filosofia che informa la spending reviwe del Governo Monti, dolorosa, come sappiamo, ma ineludibile per evitare che Italia smarrisca la bussola”. Conclude l’assessore Trematerra: “Mi auguro, a questo punto, ora che pare essere stata finalmente superata la fase sterile del susseguirsi di dinieghi senza motivazione, taluni intrisi della vecchia logica attendista di quando le vacche erano grasse e un finanziamento non si negava a nessuno, che il senso di responsabilità verso la gestione della cosa pubblica prevalga su tutto il resto. E che con rapidità si giunga alla determinazione di aggiornare la mission dei due Enti rispetto a forestazione ed agricoltura. Consapevoli come si deve essere, che se non si cambia ed in fretta, badando a superare logiche a volte più che strettamente corporative miopi e suicide, non si va da nessuna parte e si rischia il degrado irreversibile di strumenti che al contrario debbono servire alla Calabria per vincere le sfide della modernizzazione. Ringrazio per il lavoro svolto fin qui, i Dipartimenti Agricoltura e Bilancio della Regione ed in particolare il presidente della II Commissione Candeloro Imbalzano e il suo staff per il competente ed efficace contributo, consapevole che non mancherà nel prosieguo il loro prezioso apporto”. 

Cosenza: Anziani e solitudine: l’Amministrazione comunale accoglie i suggerimenti di FLI


“Ringraziamo il coordinatore provinciale Fabrizio Falvo e il portavoce di FLI Francesco Sposato per i preziosi suggerimenti, ma l’Amministrazione comunale aveva già predisposto un piano operativo per affrontare compiutamente l’emergenza anziani durante il periodo di ferragosto.”
Lo afferma l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa, dando seguito all’appello rivolto sulla stampa di oggi al Sindaco Occhiuto e all’Amministrazione comunale dai rappresentanti di Futuro e Libertà a tutela degli anziani che resteranno in città durante il periodo di ferie estive che è quello nel quale più avvertita è la solitudine e maggiori i disagi per la popolazione anziana.
“Per fronteggiare le necessità degli anziani che resteranno in città a Ferragosto – afferma l’Assessore De Rosa - abbiamo predisposto, in collaborazione con le forze attive del volontariato, l’apertura, nei locali dell’ex Albergo Bologna, di uno sportello sociale, che avrà funzioni di supporto all’attività ordinariamente espletata dai servizi sociali del Comune. A questo sportello potranno rivolgersi gli anziani in difficoltà per richieste di informazioni sui servizi che funzioneranno a Ferragosto.
Da aggiungere, inoltre – prosegue l’Assessore alla solidarietà e coesione sociale – che nel periodo di Ferragosto funzioneranno regolarmente tutti e quattro i Centri anziani della città, compreso quello di Donnici che sarà riaperto nella prossima settimana.
Saranno gli stessi anziani ad autogestire i centri, come abitualmente avviene nei fine settimana. A loro saranno consegnate, infatti, le chiavi dei centri che resteranno aperti anche nei giorni di tradizionale chiusura degli uffici comunali”. 

Al cineasta statunitense Spike Lee il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2012 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia


La Biennale di Venezia e Jaeger-LeCoultre comunicano che è stato attribuito al grande regista, sceneggiatore, attore e produttore statunitense Spike Lee il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2012 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

Il Direttore della Mostra, Alberto Barbera, a proposito di questo riconoscimento a Spike Lee ha dichiarato: “Spike Lee è uno spirito creativo e combattivo, autore di film audaci e corrosivi, spesso imprevedibili e provocatori nel senso migliore del termine. Capaci cioè di costringerci a rivedere i nostri pregiudizi e le nostre idee preconcette.

La consegna del premio a Spike Lee avrà luogo venerdì 31 agosto durante la 69. Mostra (29 agosto-8 settembre 2012), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

A seguire la consegna del premio, alle ore 22 in Sala Grande, la 69. Mostra presenterà in prima mondiale il nuovo documentario di Spike Lee, Bad 25, realizzato in occasione del 25° anniversario dello storico album di Michael Jackson, BadSpike Lee aveva realizzato in precedenza due videoclip con Michael Jackson, They Don’t Care About Us (1997) e This Is It (2009).

Prima di questa edizione, Spike Lee ha partecipato otto volte alla Mostra di Venezia. E’ stato due volte in Concorso, nel 1990 con Mo’ Better Blues e nel 1995 con Clockers, e due volte Fuori Concorso, nel 2004 con She Hate Me e nel 2005 con l’episodio Jesus Children of America del film All The Invisible Children. Nel 1997 ha partecipato col documentario 4 Little Girls in Officina veneziana; nel 1998 con He Got Game in Notti e stelle; nel 2001 col documentario A Huey P. Newton Story in Nuovi territori; nel 2006 col documentario premio Orizzonti Doc When the Levees Broke: A Requiem in Four Acts. Nel 2004 ha fatto parte della Giuria internazionale del Concorso.

Jaeger-LeCoultre è per l’ottavo anno sponsor della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, e per il sesto del premio Glory to the Filmmaker.
Il premio è stato assegnato negli anni precedenti a Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011).

Cosenza: Chiuso al traffico martedì prossimo 7 agosto il sottopasso di via degli Stadi


Resterà chiuso al traffico martedì prossimo 7 agosto il sottopasso di via degli Stadi.
Lo ha stabilito un’ordinanza della Polizia Municipale emanata per consentire alla ditta “Ecologia Oggi” di effettuare una serie di lavori straordinari di spazzamento meccanizzato.
Il divieto di circolazione all’interno del sottopasso sarà in vigore dalle ore 8,00 di martedì 7 agosto, fino alle ore 14,00.

COMMERCIO - Carta Servizi 10+, perché il cliente merita di più. Protocollo tra Adiconsum e Confcommercio di Assisi


Pietro Giordano, Adiconsum: “Un percorso virtuoso condiviso tra commercianti e consumatori è possibile”. Adiconsum pronta ad avviare percorsi virtuosi con Confcommercio di tutto il territorio nazionale


Vogliono che i consumatori diano loro un bel “10+” i commercianti/imprenditori di Assisi che sottoscriveranno l’omonimo Decalogo/Carta dei servizi.

Adiconsum ha infatti sottoscritto con la Confcommercio della piccola cittadina umbra testimone della vita di S. Francesco d’Assisi, a vocazione altamente turistica, un Accordo finalizzato a garantire ai consumatori un elevato livello di qualità, di trasparenza e di informazione e la possibilità di risolvere in maniera bonaria eventuali reclami e controversie.

Il Decalogo siglato - afferma Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum - evidenzia come, al di là delle normative, sia possibile avviare percorsi virtuosi tra esercizi commerciali/utenti-associazioni dei consumatori, non soltanto capaci di dare attuazione alla normativa vigente, ma di delineare altresì modelli etici di consumo.

L'accordo siglato tra Adiconsum e Confcommercio di Assisi – prosegue Giordano – è importante perché coniuga turismo e responsabilità sociale, attraverso impegni condivis i con Adiconsum, al fine di offrire tutele forti ai consumatori.

Oggi - conclude Giordano - la strada da seguire è quella di un commercio con regole etiche, dove la responsabilità sociale sia un valore concreto. Tutto ciò parte dalla città di Assisi, da sempre esempio di virtù, oggi anche in ambito di tutele consumeristiche, ma l’auspicio che tali intese siano seguite dalle rappresentanze di Confcommercio in tutte le località d’Italia”.

Regione: Commemorate a Reggio Calabria le vittime della strage di Bologna con un concerto del gruppo polifonico de "I giovani di Abkhazia"


“Francescantonio Lascala è un eroe della nostra società migliore”. Queste le parole che ieri 2 agosto, il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera ha ricordato le tante vittime, e tra questi il reggino Lascala, “di quella che fu una folle ed immane tragedia”. A 32 anni di distanza da quel tragico episodio che ha segnato la storia recente del nostro Paese, anche la città di Reggio Calabria, attraverso l’Associazione Culturale Anassilaos e l’Associazione “Georgiani in Calabria” ha voluto commemorare  le “vittime di Stato”  di Bologna: 85 morti ed oltre 200 feriti, con un incontro dal titolo “Il dovere della memoria”, nel corso del quale è stato ricostruito il contesto in cui maturò quella strage, ed un concerto polifonico del gruppo musicale “I giovani di Abkhazia”.
“Il 2 agosto è considerata la giornata della memoria di tutte le stragi avvenute nel nostro paese – ha detto nel suo intervento l’on. Giovanni Nucera – Serve a dare forza ai valori della pace, della democrazia e della cultura. Ma è anche il segno di una speranza: che il terrorismo, in questo paese, in qualsiasi forma si riproponga, non avrà mai vita facile”.
“Francescantonio Lascala – ha ancora detto Nucera – si ritrovò per caso, quel giorno al pari di tanti altri italiani, nell’atrio della stazione di Bologna. Stava andando a trovare la figlia.  Un gesto d’amore  - ha aggiunto – che ha pagato con la vita. Per questo lo consideriamo un eroe; lo è assieme alle altre 84 vittime di questa assurda ed inutile strage”.
Il Segretario Questore si è quindi soffermato sui “Giovani di Abkhazia”, protagonisti di un suggestivo concerto, in cui si sono esibiti “a cappella”, intonando canti e litanie dell’antica tradizione georgiana.
“Sono giovani – ha affermato Nucera – che vogliono far crescere il loro Paese. Lo fanno attraverso il canto più tradizionale e antico, per diffondere sentimenti di gioia e amore, ma anche per l’affermazione della pace, della solidarietà e l’amicizia tra i popoli”.
Si tratta di un coro giovanile, fondato dal M° Guram Kurashvili, attivo dal 1981. 
Sotto la  guida del  M°  Kurashvili il coro si è evoluto in una squadra unica che vede varie nazioni affiliate - i georgiani, gli abkhazi, i greci, i russi, i cinesi, gli armeni, ucraini. Il repertorio del coro abbraccia tutte le forme note dei testi corali. Il coro è diventato estremamente popolare tra gli appassionati di musica grazie alla varietà del repertorio musicale, la complessità e la peculiarità delle opere eseguite. Vincitore di importanti concorsi canori e festival internazionali, come il Bartock Bella (Ungheria) e Guido D'Arezzo (Italia), festival internazionali di musica corale, il gruppo de “I giovani di Abkhazia” è composto da giovani uomini e donne che hanno eseguito con successo opere corali moderne di compositori georgiani e stranieri, capolavori di musica classica corale e musica sacra.
“E’ il miglior modo, attraverso una formazione composta da giovani di diversi Paesi, un tempo anche in guerra  – ha concluso l’on. Giovanni Nucera nel suo intervento di saluto e di benvenuto agli ospiti  - per celebrare le innocenti vittime di una strage su cui gravano ancora tanti dubbi su chi l’abbia voluta e perché. E per mantenere alta l’attenzione su  uno degli  episodi più gravi e dolorosi della storia recente del nostro Paese e che ha impedito all’Italia di diventare una democrazia compiuta”. 
Il prossimo 10 novembre il Gruppo de “I Giovani di Abkhazia” tornerà a Reggio Calabria per ricevere un riconoscimento da parte dell’Anassilaos giovani, per l’impegno a favore dell’amicizia tra i popoli. 

REGGIO CAL, PdCI SULLE INCHIESTE "SISTEMA" E "ASSENZIO


Le risultanze delle due encomiabili inchieste denominate “Sistema” e “Assenzio” - condotte dalla DDA di Reggio, guidata dal Procuratore dr. Ottavio Sferlazza insieme al Pubblico Ministero dr. Stefano Musolino, in piena sinergia con i Carabinieri, la DIA e la Guardia di Finanza, - rappresentano una nuova tragica conferma del putrido sistema di potere affaristico-mafioso che avvolge e strozza il nostro territorio.
Il pieno coinvolgimento dell’ennesimo esponente politico, tra gli indubbi protagonisti del modello-Scopelliti, sia nella qualità di consigliere comunale, eletto nelle elezioni comunali del 2002 nella lista di AN e in quelle del 2007 nella lista “Alleanza per Scopelliti” (sempre a sostegno dello stesso Scopelliti), che di assessore comunale, è, quindi, un nuovo sigillo che certifica la totale commistione e l’imponente pervasività della ‘ndrangheta nei gangli del potere politico ed economico reggino.
E’, drammaticamente, lampante l’enorme forza e l’altissimo livello di infiltrazione nelle Istituzioni che le temibili e pericolose cosche della ‘ndrangheta, in primis quelle di Archi, riescono ad avere con la piena complicità e connivenza di amministratori della cosa pubblica.
E’, ancora una volta, la Multiservizi il nefasto crocevia e la tappa obbligata degli intrecci affaristico-mafiosi che hanno governato la città. Una società mista che, come abbiamo sostenuto per lungo tempo in maniera solitaria, era l’esclusiva “riserva di caccia” del gotha della ‘ndrangheta reggina. Si è addirittura arrivati allo scempio morale ed etico rappresentato dal fatto che il Comune, la massima istituzione cittadina, era, nei fatti, in società con la ‘ndrangheta. Fatti ed episodi scoperti dalla Magistratura, ma che, con orgoglio, noi Comunisti Italiani abbiamo pubblicamente sostenuto da moltissimo tempo, subendo, per questo, pesanti e indegni attacchi personali. Il lavoro della DDA ha evidenziato come le nostre denunce fossero assolutamente fondate e veritiere. Pertanto, ribadiamo il pieno sostegno all’azione della DDA e delle Forze dell’Ordine per l’incessante attività che, quotidianamente, svolgono con grande coraggio e con enormi difficoltà per l’affermazione della legalità e del rispetto delle regole. In tal senso, invitiamo la DDA ad andare avanti e a proseguire, senza sosta, nell’azione di repressione e di lotta  contro la ‘ndrangheta e le sue infinite infiltrazioni.
Contestualmente crediamo che, a questo punto, sia importante, quasi indispensabile, ristabilire la verità anche su quanto avvenuto nelle elezioni regionali del 2010.
La Calabria onesta e pulita ha il sacrosanto diritto di sapere per quale Presidente della Regione e per quale Consigliere regionale hanno votato le cosche della ‘ndrangheta, a partire da quelle di Archi. Auspichiamo che, rapidamente, si possano sapere e, contestualmente, vengano perseguiti gli squallidi personaggi che, in maniera palesemente trasversale, hanno chiesto e ottenuto l’appoggio delle cosche mafiose.
Per farsi un’idea del livello di penetrazione e di trasversalità basta andare a leggere, per esempio, i dati elettorali relativi alle preferenze ottenute dai candidati alle elezioni regionali nel quartiere Archi, il regno delle cosche Tegano e De Stefano. Basterebbero solo questi numeri per comprendere i destinatari, trasversali, del sostegno mafioso.
I numeri, coniugati alle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, lasciano poco spazio all’interpretazione o alla fantasia. Pertanto, a questo punto, siamo assolutamente convinti che non ci possano essere zone d’ombra poiché i calabresi devono sapere la verità, chiara e inequivocabile, su quanto è accaduto ad Archi, nella città e nella provincia di Reggio alle elezioni regionali del 2010.
Si tratta di un aspetto dirimente e fondamentale per la credibilità e la tenuta delle Istituzioni e della democrazia che passa obbligatoriamente dall’ormai inevitabile scioglimento del Consiglio Comunale di Reggio Calabria: una scelta forte e dura, ma assolutamente necessaria.

Arrestato il latitante Angelo MACRÌ, coinvolto nell’operazione “NUOVA DELIA”

Era sfuggito alla cattura lo scorso 25 luglio, quando i Carabinieri della Compagnia di Palmi avevano fatto irruzione nella sua abitazione di Delianuova (RC). Angelo MACRÌ era ricercato per l'omicidio di Rocco FRISINA, contro il quale - nel primo pomeriggio del gennaio del 2008 nel pieno centro di Delianuova - aveva esploso 7 colpi calibro 32 che ne avevano causato il decesso dopo due giorni di agonia in ospedale.

Alla cattura del latitante si è giunti al termine di complesse indagini condotte da un gruppo di lavoro dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e del ROS, coordinati per la Direzione Distrettuale Antimafia reggina dal Procuratore Aggiunto dott. Michele Prestipino Giarritta e dai Sostituti dott. Giovanni Musarò e dott. Mauro Tenaglia, a cui hanno partecipato anche i Carabinieri delle province di Bergamo e Udine.

L'immediata attività investigativa avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria, infatti, ha consentito di accertare la presenza di MACRI nel nord Italia, dove vivono alcuni parenti del ricercato, subito dopo il mancato blitz. Il ricercato, infatti, era riuscito a prendere un volo che lo aveva condotto all'aeroporto di Bergamo - Orio al Serio, da dove sono iniziate le ricerche con una serrata caccia all'uomo. In particolare, monitorando costantemente con difficili e prolungati servizi di osservazione e pedinamenti gli spostamenti di alcuni soggetti ritenuti fiancheggiatori del latitante, gli investigatori sono arrivati in un piccolo comune a pochi chilometri di distanza da Bergamo, dove aveva trovato rifugio il latitante che, sentendosi braccato dai Carabinieri, riusciva nuovamente a far perdere le proprie tracce, partendo nottetempo per la riviera adriatica del Friuli Venezia Giulia.
I carabinieri, sfruttando le acquisizioni investigative ottenute nel corso delle pregresse attività d'indagine sull'omicidio FRISINA, si sono recati a Latisana (UD), dove il latitante si era rifugiato con ogni probabilità subito dopo la commissione dell'omicidio, dandosi alla latitanza volontaria durata oltre un anno, per timore di possibili azioni ritorsive da parte della cosca avversaria.
Alle prime luci dell'alba di ieri, il latitante veniva localizzato in una piccola frazione di Latisana a Bevazzana, dove aveva trovato rifugio all'interno di una villetta di un complesso residenziale. Dopo svariate ore di appostamenti, i militari hanno avuto finalmente la conferma della presenza di MACRÌ nell'abitazione, quando lo hanno visto uscire in terrazza. A quel punto è scattata l'irruzione che ha consentito di bloccare e trarre in arresto MACRÌ.


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Come ricordato in premessa, MACRÌ si era dato alla fuga, perché colpito da un'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale D.D.A. in data 19.07.2012, perché responsabile di omicidio aggravato dal metodo mafioso.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Palmi e coordinate per la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria dal Procuratore Aggiunto dott. Michele Prestipino Giarritta e dai Sostituti dott. Giovanni Musarò e dott. Mauro Tenaglia, hanno consentito di far luce sull'omicidio di Rocco FRISINA avvenuto tra l'indifferenza della folla il 3 gennaio 2008 a Delianuova (RC). Il commando composto da 2 killer (MACRÌ Angelo e ITALIANO Leo ), infatti, erano entrati in azione tra le 17:00 e le 18:00 in una via centralissima del centro aspromontano alla presenza di numerose persone (parenti, amici, semplici conoscenti o curiosi), nessuna delle quali, però, forniva un apporto significativo all'indagine, anzi tutti negavano di aver assistito alla sparatoria, sostenendo addirittura di essere giunti sul posto solo successivamente. FRISINA Rocco, gravemente ferito, era stato trasportato d'urgenza presso l'ospedale di Polistena e di lì presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, dove moriva il 5 gennaio 2008 a causa delle ferite da arma da fuoco riportate.

Le investigazioni, svolte dai Carabinieri di Palmi, hanno consentito di ricostruire con assoluta chiarezza il contesto nel quale l'omicidio è maturato, la dinamica e la causale dello stesso e di identificarne i responsabili. A tale risultato si è giunti progressivamente, costruendo con pazienza un mosaico probatorio che ha consentito via via di accertare:
che l'omicidio di FRISINA Rocco si inseriva nel contesto mafioso di Delianuova, centro aspromontano collocato nel c.d. "mandamento tirrenico", dove operano diverse famiglie appartenenti all'organizzazione unitaria denominata 'ndrangheta, in particolare quella degli ITALIANO (all'epoca capeggiata dal vecchio boss ITALIANO Giuseppantonio, storico "Patriarca" della 'ndrangheta operante nella fascia tirrenica della provincia reggina, deceduto per cause naturali nel gennaio 2010) e quella dei MACRÌ (eloquentemente soprannominati "i pacci" per via della follia e della violenza che da sempre ne contraddistinguono le azioni);
che FRISINA (la vittima dell'omicidio) era uomo di fiducia di ITALIANO Giasone (figlio di Giuseppantonio e tratto in arresto nell'ambito dell'operazione "META" per il delitto di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e tuttora detenuto);
che fra gli ITALIANO ed i MACRÌ erano sorti dei dissapori per una somma di denaro (pari ad € 20.000) che questi ultimi pretendevano dagli ITALIANO, a titolo estorsivo, per alcuni lavori realizzati sul territorio di Delianuova, in particolare emergeva che i MACRÌ pretendevano dagli ITALIANO una quota delle tangenti che questi avevano percepito da una ditta che eseguiva i lavori sul territorio di Delianuova;
che per tale ragione FRISINA era intervenuto in difesa degli ITALIANO, e su preciso incarico di questi (i quali ritenevano di dover pagare una somma corrispondente ad € 10.000), litigando furiosamente con i MACRÌ;
che nel pomeriggio dello stesso giorno FRISINA Rocco era stato eliminato, a seguito di un vero e proprio agguato di chiara matrice mafiosa eseguito a colpi di arma da fuoco;
che, successivamente, gli ITALIANO avevano consegnato ai MACRÌ la somma da questi pretesa, pari ad € 20.000;
che l'omicidio di FRISINA era stato materialmente eseguito da MACRÌ Angelo (detto "Pinello"), giunto sul luogo dell'agguato a bordo di una autovettura condotta da ITALIANO Leo, cognato di MACRÌ Salvatore (fratello di Angelo).

Al termine delle operazioni, MACRÌ è stato associato al carcere di Udine.

Ivo Pogorelich ritorna a Taormina . L’astro del concertismo internazionale sabato 4 agosto al Teatro Antico


Ivo Pogorelich, una leggenda vivente. Sabato sera il pianista serbo ammalierà la platea del Teatro Antico di Taormina con un omaggio a Pyotr Ilyich Tchaikovsky, nell’ambito del Festival Pianistico Internazionale, organizzato in collaborazione con Taormina Arte, inaugurato il 29 luglio da Valentina Lisitsa.
Introverso ed enigmatico, Pogorelich vive nell’immaginario degli appassionati per la tecnica prodigiosa e la raffinatezza delle scelte che contraddistinguono le sue rare apparizioni.
Così, sabato 4 agosto, ritorna a grande richiesta sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina, il prodigioso pianista serbo Ivo Pogorelich, che eseguirà le note del Concerto per pianoforte e orchestra n.1 Si bemolle minore op.23, Capriccio italiano op.45, di Eugen Onegin, accompagnato dalla sicilianissima Mediterranea Chamber Orchestra, diretta per l’occasione dal Maestro Joachim Jousse, un giovane talento dalla avviata carriera internazionale.
 Ivo Pogorelich, già noto al pubblico taorminese per aver eseguito nel 2011, nell’antica cavea, un omaggio a Frederic Chopin nell’anno in cui tutto il mondo celebrava il bicentenario della sua nascita,
La tappa taorminese fa parte del tour italiano “Cento Concerti”, un ideale itinerario nato da un’idea di Ivo Pogorelich, che nutre una profonda passione per l’arte, la storia, la cultura italiana. Cento Concerti è, infatti, la sua dichiarazione di disponibilità a percorrere l’Italia alla sua scoperta o riscoperta. Ecco quindi la musica del celebre pianista risuonare in alcuni dei luoghi più suggestivi della nostra straordinaria penisola, senza limitarsi agli spazi nati per la musica. Un moderno e quanto mai attuale gran tour attraverso un patrimonio davvero unico, la cui eredità non sempre viene rispettata come merita.
“Il viaggio - ha dichiarato Pogorelich - prosegue non solo alla ricerca di nuovi luoghi, ma anche di nuovi ascoltatori. L’impegno di Cento Concerti, infatti, è anche quello di accorciare le distanze tra i giovani curiosi, gli appassionati di ogni età e la musica colta. Rendere davvero fruibili i Cento Concerti diventa così un impegno primario”.
Il recital di Pogorelich è anche un gesto d’amore per l’Italia, idealmente concepito in cento concerti e altrettante location. Così Pogorelich intende ricambiare tutte le emozioni provate nel nostro Paese, “per le opere d’arte, il paesaggio, la vita delle persone che hanno reso impareggiabile l’Italia”.
Nato il 20 ottobre 1958 a Belgrado, Ivo Pogorelich ha iniziato la sua educazione musicale all’età di sette anni, continuando poi gli studi a Mosca, prima alla Scuola Centrale di Musica e poi al Conservatorio Ciajkovskij. Nel 1976 inizia a frequentare corsi intensivi con la famosa pianista e pedagoga georgiana Alice Kezeradze, che sposerà poco tempo dopo mantenendo un profondo legame professionale fino alla sua scomparsa nel 1996.
Genio e provocazione hanno accompagnato Ivo Pogorelich fin dal principio di una carriera folgorante. A consacrarlo come un indiscusso protagonista del panorama musicale internazionale è stato il suo straordinario talento, che provocò il clamoroso gesto di Martha Argerich, pronta ad abbandonare la giuria del Premio Chopin a Varsavia, nel 1980, a causa della sua eliminazione, perché persuasa della genialità del giovane pianista.
Ivo Pogorelich si distingue come pianista di raro talento vincendo nel 1982 il primo premio al Concorso Internazionale di Montreal in Canada, dopo essersi aggiudicato i primi premi presso vari concorsi, tra cui il “Casagrande” in Italia nel 1978.
In seguito al debutto al Carnegie Hall di New York nel 1981, Ivo Pogorelich ha suonato trionfalmente in tutto il mondo, con i più grandi direttori e le più prestigiose orchestre del mondo come Berliner Philharmoniker, Boston Symphony, Chicago Symphony, Wiener Philharmoniker, Philadelphia, Los Angeles Philharmonic, Tonhalle Orchestra di Zurigo, London Symphony ed altre.
Dal 1981 al 1996 ha inciso regolarmente per la Deutsche Grammophon capolavori di Bach, Beethoven, Brahms, Chopin, Haydn, Liszt, Prokofiev, Ravel, Scarlatti, Schumann, Scriabin e Caikovskij che  gli hanno permesso di guadagnare la fama di uno dei migliori musicisti di tutti i tempi. Oltre a lunghe ed impegnative sessioni di registrazione e ad un’agenda impegnativa con un’attività concertistica di circa 70 concerti a stagione, Ivo Pogorelich trova il tempo di dedicare una parte dei suoi concerti a opere di beneficenza, impegnandosi per l’educazione in generale, ed in particolare per l’educazione dei bambini.
A concludere il 1° Festiva Pianistico Internazionale, la sera del 31 agosto, saranno le pagine Beethoveniane selezionate da Mark Yu, il ragazzo prodigio di Macao.

giovedì 2 agosto 2012

Taurianova (RC): omicidio CARABET GHEORGHE



in taurianova (rc) fraz. amato, località acqua dei monaci, in aperta campagna, un bracciante agricolo rinveniva il cadavere di carabet gheorge, nato romania 04.12.1975, residente taurianova, fraz. amato, attinto da 3 colpi fucile caricato pallettoni, al fianco sinistro e nuca.
al momento dell’agguato carabet gheorge era intento pascolare gregge ovini dell’azienda agricola di a. g. Le indagini condotte dai Carabinieri stanno cercando di stabilire un movente. Nel corso del sopralluogo effettuato dalla Sezione Investigazione Scientifica venivano rinvenuti e sequestrati 3 bossoli cal. 12. La salma è stata trasportata presso ospedale polistena (rc) a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’esame autoptico. 

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2 agosto 2012
Tasse universitarie, prescrizioni dei farmaci e tagli alle Spa pubbliche sono le novità che hanno contrassegnato il rush finale dell’esame a Palazzo Madama. Ma particolarmente intenso è stato tutto il lavoro svolto nelle ultime due settimane in Commissione Bilancio, dove sono stati numerosi gli interventi di modifica al testo del Governo. A partire dall’aumento dell’addizionale regionale Irpef nelle otto Regioni in disavanzo sanitario, fino al tetto per gli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo Stato. O come la mancata deroga al taglio delle province e il salvataggio di Covip, del Centro sperimentale di cinematografia e della Cineteca nazionale.
Modifiche che, come ha sottolineato ieri il ministro della Cooperazione e l’Integrazione, Andrea Riccardi, «non mettono in discussione l’architettura fondamentale del provvedimento». Il decreto, che entra ora nella sua complessa fase attuativa era nato con l’obiettivo primario di scongiurare l’aumento delle due aliquote principali dell’Iva del 10 e del 21% garantendo minori spese per 3,7 miliardi quest’anno, 10,23 l’anno venturo e 11,17 miliardi nel 2014. A questo obiettivo s’è aggiunto l’intervento per la salvaguardia di una seconda platea di esodati (55mila con una maggiore spesa prevista nei prossimi sette anni di 4,1 miliardi) e gli stanziamenti per la ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto in Emilia. Norme non previste nel primo disegno del decreto alle quali, come detto, si sono poi aggiunti gli interventi di riordino delle province, che verranno dimezzate, il decreto dismissioni (con il trasferimento alla Cassa depositi e prestiti di Sace, Simest e Fintecna), il riordino delle Agenzie fiscali e, altro provvedimento aggiunto, l’intervento straordinario del ministero dell’Economia per il rafforzamento patrimoniale del Monte del Paschi di Siena (3,9 miliardi).
L’ultima novità inserita dal Senato e accompagnata da forti polemiche riguarda la prescrizione dei farmaci. Nella versione finale inserita dal Governo nel maxiemendamento e frutto della mediazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, si dà formalmente facoltà al medico di indicare nella ricetta il nome del principio attivo e non del farmaco di marca. La prescrizione diventa vincolante se questa è motivata dal medico. Tra le altre novità inserite in Commissione vanno invece segnalati i tagli ai posti letto su cui si lasciano maggiori spazi di manovra alle Regioni. Come detto, poi, le otto regioni in disavanzo (Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia , Calabria, Sicilia) potranno anticipare già dal 2013 la maggiorazione dell’addizionale regionale all’Irpef dallo 0,5 all’1,1 per cento.
Doppia novità in arrivo per gli studenti universitari. Per quelli fuori corso il Governo conferma l’aumento progressivo delle tasse universitarie in base all’indicatore Isee: 25% per un Isee superiore ai 90mila euro, del 50% fino a 150mila euro. Oltre questa soglia le tasse raddoppiano. Per i meno abbienti (Isee fino a 40mila euro) e in regola con il programma di studio, invece, gli aumenti per un triennio non potranno essere superiori all’inflazione.
Altri, ultimissimi, ritocchi sono arrivati nel “pacchetto pubblico impiego” con lo slittamento dei tempi per la riduzione degli organici all’Interno, la Farnesina e la Difesa, mentre sulla gestione degli esuberi è stato aggiornato il quadro regolatorio delle relazioni sindacali, prevedendo l’esame congiunto sulle scelte dei singoli contratti (ma non sulla riorganizzazione degli uffici). Ritorna anche la premialità, con nuovi obblighi di valutazione delle performance di dirigenti e dipendenti sulla base delle quali verranno assegnati i trattamenti accessori. Se ci saranno le risorse prima del rinnovo dei contratti (2015), non meno del 10% del personale di ogni amministrazione potrà ricevere un trattamento aggiuntivo superiore a quello di tutti gli altri del 10-30 per cento. E ancora, stipendi non oltre i 300mila euro per i manager e i dipendenti di aziende partecipate dallo Stato non quotate. Non sfugge all’applicazione del limite la Rai, anche se la stretta non sarà operativa per l’attuale Cda.
di Davide Colombo, Andrea Marini, Marco Mobili e Roberto Turno
fonte: sole24ore.it

Ultime dall'Ente Provincia di Reggio Calabria


CITTÀ METROPOLITANA: LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE PIERPAOLO ZAVETTIERI

Proprio di recente, in rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, guidata dal Presidente Giuseppe Raffa, e nella qualità di consigliere di maggioranza ho portato il mio contributo in occasione di un’importante iniziativa svoltasi presso la sala di Via del Fortino, a Melito Porto Salvo ed avente ad oggetto la costituenda “Città metropolitana”. Durante l’assise, che si avvalsa della preziosa presenza di Enzo Tromba, sono stati sviscerati molti e fondamentali argomenti inerenti la necessità di un condivisione di quel percorso che porterà alla nascita di questo nuovo ente.
La Città Metropolitana è un ente amministrativo introdotto per la prima volta dalla legge 142/90 ed espressamente previsto dall'art. 114 della Costituzione a seguito della riforma del titolo V della Costituzione avvenuta nel 2001. Inizialmente erano state individuate solo 9 aree da considerarsi metropolitane secondo la legge ordinaria (Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari), oltre ad altre 5 per le Regioni a statuto speciale (Palermo, Catania, Trieste, Cagliari e Messina). Ad esse, all'ultimo, con la legge 42/2009, si è aggiunta anche la città di Reggio Calabria.
Tuttavia, con l'azione del Governo Monti, il settore delle autonomie locali, in particolare Province e Città Metropolitane, ha subito, nell'ottica dei drastici tagli, uno stravolgimento a dir poco discutibile e privo di logica. Le cesoie di Monti hanno portato, con il decreto legge sulla c.d. “Spending Review” (D.L. 95 del 6 luglio 2012), alla soppressione parziale o accorpamento (riordino delle province dopo l’ultimo emendamento del 31/07/2012) delle province e la trasformazione di alcune di esse in città metropolitane. A tal fine attendiamo con trepidazione la pronuncia della Corte Costituzionale, con la speranza che un tratto di penna non sia legittimato a cancellare organi previsti, a pieno titolo, dalla nostra Carta dei Diritti.
Il dibattito di Melito, per puro caso, è giunto proprio il giorno successivo all’emendamento che, in Senato, ha modificato il decreto che disciplina l’istituzione della Città Metropolitana. Viene prevista, infatti, l'introduzione della Conferenza metropolitana, senza costi aggiuntivi, della quale fanno parte i sindaci dei comuni del territorio della città metropolitana nonché il Presidente della Provincia, con il compito di elaborare e deliberare lo statuto della città metropolitana entro il31 ottobre 2013, a maggioranza dei due terzi dei componenti della Conferenza e, comunque, con il voto favorevole del sindaco del comune capoluogo e del presidente della Provincia. Viene modificato il sistema elettivo del consiglio metropolitano. Questo sarà composto dagli eletti tra i sindaci ed i consiglieri  comunali dei comuni ricompresi nel territorio da un collegio formato dai medesimi che deve eleggere i componenti del consiglio metropolitano, con il meccanismo previsto per l'elezione del consiglio provinciale così come modificato oppure a norma del T.U 267/2000.
Alla luce di ciò vi sono almeno due aspetti che meritano una riflessione. Il primo riguarda la rappresentanza, all’interno del Consiglio Metropolitano, dei vari territori in quanto alcuni rischiano di essere decisamente marginalizzati rispetto ad altri. Sarebbe opportuno, per far sì che tutte le aree siano equamente rappresentate e senza penalizzare quelle demograficamente deboli, che il territorio sia suddiviso per aree omogenee e che ognuna di queste sia legittimata ad esprimere un rappresentante. A tal fine, mi impegnerò a portare all’ordine del giorno del Consiglio Provinciale la promozione di uno studio di alto profilo per analizzare le possibili soluzioni a questa probabile aporia sistemica.
L’altro aspetto da cogliere riguarda il sistema dei trasporti, una delle deleghe più importanti che avrà in mano la Città Metropolitana. Già dal 2002, la legge 34 ha trasferito le deleghe ai trasporti in capo alle Province cosa, però, che, in concreto, non è mai avvenuta.  Tale criticità può diventare un grande vantaggio se, in sinergia tra i vari enti, si lavora affinché proprio a livello provinciale si creino una serie di servizi omogenei, una rete di trasporti integrata ed una rete infrastrutturale omogenea in grado di far sentire tutta la provincia un vero e proprio hinterland della città di Reggio Calabria.
Proprio per questi motivi urge, da subito, il conferimento delle deleghe da parte della Regione nelle materie che dovranno essere di competenza esclusiva della futura Città Metropolitana, trasporti in primis.

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Di seguito le prime dichiarazioni del neo Assessore Provinciale Giovanni Arruzzolo

Per me è un vero onore poter fornire il mio contributo in seno alla Giunta Provinciale ed a sostegno dell’azione politica del Presidente Giuseppe Raffa.  Questo il primo commento a caldo di Giovanni Arruzzolo fresco di nomina assessorile.
Ringrazio il Presidente Raffa – prosegue Arruzzolo - che si è confermato essere un uomo dagli alti e saldi principi morali e che ha inteso mantenere fede ad un impegno preso con il gruppo che mi accingo a rappresentare in seno all’Esecutivo.  Mi impegnerò in modo leale e corretto per non tradire le sue aspettative.
Sento il dovere di sottolineare con forza che con la mia presenza in Giunta adesso si raddoppiano ulteriormente le responsabilità nei confronti di un territorio quello della Piana di Rosarno che ha tanto bisogno di risposte concrete e che, a dire il vero,  già ad oggi è ottimamente rappresentato dal dinamico ed infaticabile Assessore Gaetano Rao fino ad oggi distintosi per i risultati ottenuti e le tante positive iniziative assunte.
A tal proposito, vorrei rassicurare quanti in questi ultimi giorni si siano eventualmente lasciati condizionare da qualche rumor giornalistico, forse un po’ troppo interessato e unicamente teso a creare confusione,  ma soprattutto a sollevare il polverone paventando il presunto rischio di uno sbilanciamento territoriale in Giunta. Non è così, non sarà mai così.
Si tratta di un falso problema – conclude Arruzzolo -  poiché il Presidente Raffa lo ha detto a chiare lettere a tutti noi sin dall’atto del suo insediamento: la Provincia è di tutti e tutti debbono interessarsi dei problemi di tutto il territorio. Questa è la filosofia di pensiero che sta alla base delle azioni dell’esecutivo Raffa. Questo è il compito che viene attribuito in particolare ad ogni assessore provinciale.
Da ogni Assessore, infatti, il Presidente Raffa pretende un impegno preciso ed inequivocabile: andare oltre la mera logica ed il semplice senso di appartenenza al proprio collegio elettorale di riferimento, bensì l’assoluta necessità di offrire soluzioni ai problemi e proposte che guardino il territorio come tutto un insieme.
Sono certo -  conclude Arruzzolo  - che i cittadini della Provincia di Reggio Calabria siano essi residenti nella zona ionica, in centro o nella zona tirrenica, piuttosto che ripercorrere inutili e sterili divisioni storiche hanno in realtà l’unico desiderio di poter valutare, giorno dopo giorno, i risultati che, si badi bene, sono sempre il frutto dell’impegno di tutti, di tutta la Giunta con il Presidente Raffa in testa e non di un singolo assessore. Ed è proprio con questo spirito di sinergia e collaborazione che ringrazio ancora una volta il Presidente Raffa per la fiducia accordatami e mi accingo fatidicamente a rimboccarmi le maniche per  mettermi sin da subito alacremente a lavorare nell’interesse di tutti.

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Di seguito la nota diffusa dal Gruppo Consiliare “Lista Scopelliti Presidente” della Provincia di Reggio Calabria:

Questa mattina il Presidente della Provincia di Reggio Calabria Dott. Giuseppe Raffa ha nominato il Consigliere Dott. Giovanni Arruzzolo quale nuovo Assessore della Giunta Provinciale.  
Giovanni Arruzzolo è il primo degli eletti della Lista Scopelliti Presidente in Consiglio Provinciale, subentra in sostituzione del suo predecessore in giunta Giovanni Calabrese anch’egli espressione esterna dello stesso movimento politico. Il Gruppo Consiliare esprime il proprio compiacimento per la scelta effettuata dal Presidente Raffa che, come sin dal primo giorno della consiliatura, persiste in un’azione lineare, coerente, vincente, caratterizzata da un dialogo corretto, costante e proficuo con le forze politiche rappresentate in seno alla maggioranza che lo sostiene convintamente.
Il Gruppo Consiliare continua ad essere coeso al suo interno e convergente rispetto alle linee politiche concertate con la dirigenza più alta del movimento. Così come un anno fa, al momento del varo della Giunta, si era salutata con incondizionata benevolenza la nomina di un assessore esterno, oggi, con la stessa granitica comunione di intenti, il Gruppo ha indicato il Dott. Arruzzolo quale nuovo Assessore. Egli, con la serietà e l’umiltà che da sempre lo contraddistinguono, in virtù di una esperienza politica trentennale, saprà rendersi interprete di tale prestigioso ruolo, in piena empatia personale ed istituzionale con i Consiglieri e gli altri membri dell’Esecutivo, al servizio dell’intero territorio provinciale.
Ruolo, questo, che non ha mai costituito oggetto di aspirazioni personali da parte dell’Avv. Giuseppe Saletta, né – tantomeno – dell’Avv. Pierfrancesco Campisi, da sempre convinti che, della terna degli eletti, l’eventuale carica di assessore dovesse essere attribuita al Consigliere Arruzzolo, oltre che indisponibili a ricoprire ruoli esecutivi, in quanto mossi dalla aspirazione ad interpretare il mandato elettivo al servizio della propria area geografica di provenienza.
Ciò denota, peraltro, l’infondatezza dei rumors giornalistici balneari su un improbabile totoassessori che negli ultimi giorni proiettavano la Lista Scopelliti Presidente esclusa dalla squadra di governo. Invero, il Movimento rivendica la funzione che le è propria, per come voluto dagli elettori della provincia.  Una posizione da sempre ferma nel sostegno incondizionato a chi presiede virtuosamente l’Amministrazione Provinciale ovvero il Presidente Giuseppe Raffa.
Il Gruppo Consiliare accoglie al proprio interno il Consigliere in pectore Francesco Cannizzaro, con la certezza che questi saprà agire in armoniosa sinergia politico-amministrativa con il Gruppo stesso, rafforzandone la coesione e favorendo la crescita del movimento. La Lista Scopelliti Presidente, guidata sul territorio dal Capogruppo alla Regione Calabria On. Dott. Giovanni Bilardi e dal Coordinatore Provinciale Avv. Oreste Romeo – al quale si rivolge un pensiero di affettuosa vicinanza – guarda al futuro con fiducia e con la consapevolezza di agire, con sempre maggiore incisività, nell’interesse precipuo della collettività.