“Francescantonio Lascala è un
eroe della nostra società migliore”. Queste le parole che ieri 2 agosto, il
Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni Nucera ha ricordato le
tante vittime, e tra questi il reggino Lascala, “di quella che fu una folle ed
immane tragedia”. A 32 anni di distanza da quel tragico episodio che ha segnato
la storia recente del nostro Paese, anche la città di Reggio Calabria,
attraverso l’Associazione Culturale Anassilaos e l’Associazione “Georgiani in
Calabria” ha voluto commemorare le
“vittime di Stato” di Bologna: 85 morti
ed oltre 200 feriti, con un incontro dal titolo “Il dovere della memoria”, nel
corso del quale è stato ricostruito il contesto in cui maturò quella strage, ed
un concerto polifonico del gruppo musicale “I giovani di Abkhazia”.
“Il 2 agosto è considerata la
giornata della memoria di tutte le stragi avvenute nel nostro paese – ha detto
nel suo intervento l’on. Giovanni Nucera – Serve a dare forza ai valori della
pace, della democrazia e della cultura. Ma è anche il segno di una speranza:
che il terrorismo, in questo paese, in qualsiasi forma si riproponga, non avrà
mai vita facile”.
“Francescantonio Lascala – ha
ancora detto Nucera – si ritrovò per caso, quel giorno al pari di tanti altri
italiani, nell’atrio della stazione di Bologna. Stava andando a trovare la
figlia. Un gesto d’amore - ha aggiunto – che ha pagato con la vita.
Per questo lo consideriamo un eroe; lo è assieme alle altre 84 vittime di questa
assurda ed inutile strage”.
Il Segretario Questore si è
quindi soffermato sui “Giovani di Abkhazia”, protagonisti di un suggestivo
concerto, in cui si sono esibiti “a cappella”, intonando canti e litanie
dell’antica tradizione georgiana.
“Sono giovani – ha affermato
Nucera – che vogliono far crescere il loro Paese. Lo fanno attraverso il canto
più tradizionale e antico, per diffondere sentimenti di gioia e amore, ma anche
per l’affermazione della pace, della solidarietà e l’amicizia tra i popoli”.
Si tratta di un coro
giovanile, fondato dal M° Guram Kurashvili, attivo dal 1981.
Sotto la guida del
M° Kurashvili il coro si è
evoluto in una squadra unica che vede varie nazioni affiliate - i georgiani,
gli abkhazi, i greci, i russi, i cinesi, gli armeni, ucraini. Il repertorio del
coro abbraccia tutte le forme note dei testi corali. Il coro è diventato
estremamente popolare tra gli appassionati di musica grazie alla varietà del
repertorio musicale, la complessità e la peculiarità delle opere eseguite.
Vincitore di importanti concorsi canori e festival internazionali, come il
Bartock Bella (Ungheria) e Guido D'Arezzo (Italia), festival internazionali di
musica corale, il gruppo de “I giovani di Abkhazia” è composto da giovani
uomini e donne che hanno eseguito con successo opere corali moderne di
compositori georgiani e stranieri, capolavori di musica classica corale e
musica sacra.
“E’ il miglior modo,
attraverso una formazione composta da giovani di diversi Paesi, un tempo anche
in guerra – ha concluso l’on. Giovanni
Nucera nel suo intervento di saluto e di benvenuto agli ospiti - per celebrare le innocenti vittime di una
strage su cui gravano ancora tanti dubbi su chi l’abbia voluta e perché. E per
mantenere alta l’attenzione su uno degli episodi più gravi e dolorosi della storia
recente del nostro Paese e che ha impedito all’Italia di diventare una
democrazia compiuta”.
Il prossimo 10 novembre il
Gruppo de “I Giovani di Abkhazia” tornerà a Reggio Calabria per ricevere un
riconoscimento da parte dell’Anassilaos giovani, per l’impegno a favore
dell’amicizia tra i popoli.
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