(AGI) - Reggio Calabria, 2 ago. - I finanzieri della tenenza di Roccella Jonica (Rc) hanno scoperto una rilevante frode fiscale messa in piedi da quattro imprese - di cui tre operanti nella Locride e una in Puglia - le quali attraverso l'emissione e l'utilizzo di numerose fatture relative a operazioni economiche in tutto o in parte inesistenti, hanno evaso imposte da pagare al Fisco per circa 3 milioni di euro, denunciando cinque persone. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno individuato un'impresa operante nel settore del commercio di pneumatici, che ometteva continuamente di presentare le dichiarazioni dei redditi e di pagare le imposte. Gli accertamenti compiuti dai militari della Guardia di Finanza, secondo quanto reso noto, sono stati particolarmente difficoltosi a causa dell'assenza di documenti e scritture contabili dell'impresa e della reticenza del titolare della medesima. Attraverso opportuni controlli incrociati e l'analisi degli elementi contenuti nelle banche dati in uso al Corpo, i Finanzieri hanno scoperto che l'impresa si e' prestata ad emettere centinaia di fatture false di rilevante importo nei confronti di altre aziende operanti nella Locride, le quali, attraverso la registrazione in contabilità e l'utilizzo delle fatture fittizie ricevute nelle dichiarazioni fiscali presentate per gli anni dal 2006 al 2010, hanno posto in essere una rilevante frode fiscale nei confronti dello Stato. Dai successivi controlli effettuati nei confronti delle imprese utilizzatrici delle fatture, si e' scoperto che una di esse si e' avvalsa di un altro soggetto economico, operante nella provincia di Bari, che ha emesso altre cospicue fatture rivelatesi essere state emesse per operazioni in tutto o in parte inesistenti, a vantaggio della ditta locale. Le aziende reggine sottoposte a controllo, inoltre, avrebbero prodotto altre fatture fittizie, intestandole a ignare imprese operanti in Calabria, in Puglia e nel Nord Italia o, addirittura, a nome di una società fantasma, indicando sui documenti una sede e una partita I.V.A. inesistenti. La ricostruzione del giro di fatture false ha permesso di quantificarne l'ammontare in 1 milione e 300 mila euro e ad accertare un' indebita deduzione del reddito da parte delle imprese "clienti" per quasi 1 milione e 500 mila euro. E' stata, inoltre, rilevata una evasione di Iva all'Erario per quasi 500 mila euro. Gli importi individuati sono stati occultati anche al fine di evadere l'I.R.A.P. dovuta alla Regione Calabria. L'attività ispettiva, coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, ha consentito alla fine di denunciare per frode fiscale 5 persone, responsabili delle imprese coinvolte a vario titolo.
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