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VELA

NEW YORK-SAN FRANCISCO, SOLDINI DOPPIA CAPO HORN 

(AGI) - Milano, 22 gen. - Giovanni Soldini e il suo equipaggio a bordo del 21 metri 'Maserati' hanno doppiato questo pomeriggio Capo Horn, durante il tentativo di battere il record sulla rotta New York-San Francisco. Il passaggio e' avvenuto 21 giorni e 23 ore dopo la partenza da New York, un tempo da primato anche rispetto alla categoria multiscafi, visto che il maxi catamarano Gitana aveva in precedenza impiegato 22 giorni e 7 ore. Soldini deve percorrere ancora 6318 miglia sulle 13.225 totali della rotta, nel mirino il record per i monoscafi del francese Yves Parlier che nel 1998 impiego' 57 giorni e 3 ore. Rispetto alla velocita' media di Parlier, Soldini e' in vantaggio di 1800 miglia circa. Il record assoluto e' di Gitane con 43 giorni e 3 minuti. Il passaggio davanti a Capo Horn e' avvenuto controvento e controcorrente. "Siamo felici - ha detto Soldini al telefono satellitare - abbiamo fatto finora un tempo pazzesco. Fino a 10 miglia dal capo siamo rimasti senza vento, poi un paio d'ore fa abbiamo appena fatto in tempo a cambiare vele e dare due mani di terzaroli che sono arrivate raffiche di 20-25 nodi. Ora navighiamo con raffiche di 35 nodi, come previsto, ma il vento e' ancora in aumento".


Reggio Calabria e Rolex protagonisti della Middle Sea Race


 (di Mario Santagati)

Anche quest’anno il waterfront di Reggio Calabria sarà protagonista, nella giornata di domenica 21 ottobre,della famosa regata di vela di fama mondiale : “Rolex Middle Sea Race”. Una regata per barche d’altura comprese tra 30 piedi (circa 10 m) e 100 piedi (30 m) che si daranno battaglia tra le acque dello stretto per poter primeggiare in questo evento che rappresenta, per tutti i velisti del mondo, un appuntamento da non perdere per il prestigio e la difficoltà. Per il primo classificato in palio un Rolex yacht master II oro e acciaio messo in palio dallo sponsor ufficiale della manifestazione: ROLEX.
Il via sarà dato sabato 20 ottobre, alla Valletta (Malta) allo scoppio dei cannoni per poi dirigersi nelle acque dello stretto di Messina, circumnavigare la Sicilia per interno in senso antiorario e scendere fino a Pantelleria, Lampedusa e arrivo nuovamente a Malta per un totale di circa 606 miglia nautiche che tradotte in chilometri sono circa 1200. Questa regata si differenzia dalle altre proprio per l’esistenza di “boe Naturali” che rappresentano i cancelli di passaggio obbligatori per evitare l’eventuale squalifica. Si comincia con l’isola di Stromboli  per poi procedere fino a Favignana, scendere a Pantelleria,lasciare Lampedusa sulla sinistra e poi arrivare a Malta.
Quest’anno si è registrato un record di partecipazione con ben 90 barche pronte sulla linea di partenza. Ovviamente noi italiano non ci siamo fatti attendere infatti saremo presenti con 26 barche soprattutto siciliane e tirreniche.
(foto rolexmiddlesearace.com)
Non rimane altro che seguire, domenica mattina, il passaggio di queste favolose imbarcazioni per regalarci un paio di ore di spettacolo assoluto.
Buon Vento

Ecco i 26 iscritti italiani, tutti meritevoli di citazione per il solo fatto di aver deciso di scendere fino a Malta per questa prova. 

Sail No.:
ITA 72
Boat Type:
Akilaria 40
Skipper:
Natale Marcallini
Country:
Italy
LOA:
12.18
TCC:
1.257
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 2
  • Level Class: Class 40
Sail No.:
ITA-13834
Boat Type:
BENETEAU FIRST 47.7
Skipper:
GENNARO AVERSANO
Country:
Italy
LOA:
14.50
TCC:
1.07
GPH:
597.4
PLT:
0.79
PLD:
47.5
TMF:
0.0
  • IRC: Class 4
  • ORC: Class 4
Sail No.:
ITA14923
Boat Type:
Grand Soleil 508
Skipper:
Paolo Morellato
Country:
Italy
LOA:
14.915
TCC:
0.0
GPH:
591.1
PLT:
0.786
PLD:
39.0
TMF:
0.0
  • ORC: Class 4
Sail No.:
ITA 16569
Boat Type:
Azuree 33
Skipper:
Pierpaolo Ballerini
Country:
Italy
LOA:
9.99
TCC:
1.023
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 4
  • Double Handed: Double Handed
Sail No.:
ITA 88888
Boat Type:
Vismara V 62′
Skipper:
Michele Galli
Country:
Italy
LOA:
18.981.031
TCC:
1.391
GPH:
462.2
PLT:
1.031
PLD:
49.6
TMF:
0.0
  • IRC: Class 2
  • ORC: Class 2
Sail No.:
ITA 15451
Boat Type:
COMET 51 S
Skipper:
Alberto Prandi
Country:
Italy
LOA:
15.03
TCC:
1.182
GPH:
545.6
PLT:
0.915
PLD:
74.4
TMF:
0.0
  • IRC: Class 3
  • ORC: Class 3

Sail No.:
ITA 14318
Boat Type:
Sun Fast 43
Skipper:
FABRIZIO BALASSONE
Country:
Italy
LOA:
12.80
TCC:
1.082
GPH:
587.7
PLT:
0.875
PLD:
91.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 4
  • ORC: Class 4
Sail No.:
ITA 117
Boat Type:
class 40
Skipper:
Gaetano Mura
Country:
Italy
LOA:
12.190
TCC:
0.0
GPH:
508.7
PLT:
0.987
PLD:
73.7
TMF:
0.0
  • ORC: Class 2
Sail No.:
ITA 16133
Boat Type:
Cookson 50
Skipper:
Germana Tognella
Country:
Italy
LOA:
15.23
TCC:
1.37
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 2
Sail No.:
ITA – 4888
Boat Type:
Cookson 50
Skipper:
Guido Paolo Gamucci/Francesco Diddi
Country:
Italy
LOA:
15.22
TCC:
0.0
GPH:
478.0
PLT:
0.997
PLD:
46.9
TMF:
0.0
  • ORC: Class 2

Sail No.:
ITA 234167
Boat Type:
Grand Soleil 50
Skipper:
Pietro Valdani
Country:
Italy
LOA:
15.15
TCC:
1.11
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 3
Sail No.:
ITA4465
Boat Type:
J111
Skipper:
MARZIO DOTTI
Country:
Italy
LOA:
11.15
TCC:
1.095
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 4
Sail No.:
ITA 4149
Boat Type:
X-41
Skipper:
Stefano Mango
Country:
Italy
LOA:
12.34
TCC:
1.111
GPH:
574.0
PLT:
0.914
PLD:
100.9
TMF:
0.0
  • IRC: Class 1
  • ORC: Class 3

Handicap
Divisions
Image
Sail No.:
ITA15145
Boat Type:
COMET 45 S
Skipper:
ANDREA FORNARO
Country:
Italy
LOA:

TCC:

GPH:
566.8
PLT:
0.886
PLD:
77.9
TMF:
0.0
  • IRC: Class 4
  • ORC: Class 3

Sail No.:
IT16691
Boat Type:
GRAND SOLEIL 39 NEW
Skipper:
RIZZO MASSIMILIANO
Country:
Italy
LOA:
11.82
TCC:
1.038
GPH:
606.9
PLT:
0.824
PLD:
76.4
TMF:
0.0
  • IRC: Class 1
  • ORC: Class 4
Sail No.:
ITA86
Boat Type:
pogo 40
Skipper:
Francesco Da Rios
Country:
Italy
LOA:
12.180
TCC:
0.0
GPH:
534.5
PLT:
0.966
PLD:
89.8
TMF:
0.0
  • ORC: Class 3
  • Level Class: Class 40
Sail No.:
ITA-15449
Boat Type:
X 40
Skipper:
GROTTESI RENZO
Country:
Italy
LOA:
12.19
TCC:
1.067
GPH:
603.6
PLT:
0.858
PLD:
94.3
TMF:
0.0
  • IRC: Class 4
  • ORC: Class 4

Sail No.:
ita 1040
Boat Type:
first 40 cr
Skipper:
Manuel Costantin
Country:
Italy
LOA:
12.20
TCC:
1.088
GPH:
579.0
PLT:
0.889
PLD:
91.2
TMF:
0.0
  • IRC: Class 1
  • ORC: Class 4
Sail No.:
ITA14741
Boat Type:
First 44.7
Skipper:
Andrea Forlani
Country:
Italy
LOA:
13.37
TCC:
1.117
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 3
Sail No.:
ITA-14613
Boat Type:
X-362
Skipper:
ClAudio Barzan
Country:
Italy
LOA:
10.70
TCC:
625.2
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 1
Sail No.:
ITA65000
Boat Type:
Baltic 72 Grand Prix
Skipper:
Lorenzo Bressani
Country:
Italy
LOA:
21.94
TCC:
1.594
GPH:
0.0
TMF:
0.0
  • IRC: Class 1
Sail No.:
ITA 159
Boat Type:
Open 50
Skipper:
Andrea Mura
Country:
Italy
LOA:
15.24
TCC:
0.0
GPH:
0.0
TMF:
0.0

Sail No.:
ITA 16618
Boat Type:
Grand Soleil 40′
Skipper:
Saverio Sabbioni
Country:
Italy
LOA:
11.99
TCC:
1.066
GPH:
599.6
PLT:
0.863
PLD:
94.6
TMF:
0.0
  • ORC: Class 4
Sail No.:
ITA16105
Boat Type:
Comet 45 S
Skipper:
Marco Vimercati
Country:
Italy
LOA:
13.72
TCC:
1.145
GPH:
570.3
PLT:
0.896
PLD:
87.8
TMF:
0.0
  • IRC: Class 1
  • ORC: Class 3

Sail No.:
ita 9538
Boat Type:
X-50
Skipper:
Francesco Lunghionaccio
Country:
Italy
LOA:
15.24
TCC:
0.0
GPH:
0.0
TMF:
0.0

Sail No.:
ITA 16126
Boat Type:
Mylius 14e55
Skipper:
Natale Lia
Country:
Italy
LOA:
14.55
TCC:
1.199
GPH:
542.0
PLT:
0.931
PLD:
80.1
TMF:
0.0
  • IRC: Class 2
  • ORC: Class 3
Oltre a queste, tra le barche non battenti bandiera italiana, ci sono anche il Fast 42 Atame di Beppe Bisotto, e l’Elan 350 Elanka II skipper Maurizio D’Amico, con equipaggi tutti italiani.
Partenze scaglionate dalla Grand Harbour di Malta tra le 12:30 e le 13 di sabato 20 ottobre (fonte: fare vela.net)

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Vela: 1° Trofeo "Fata Morgana" a Reggio Calabria

 Vele spiegate, strambate improvvise, rande cazzate e lascate, rotte che si incrociano e prue che si superano. Uno spettacolo unico che ha trasformato lo specchio d'acqua antistante il lungomare di Reggio Calabria in un campo di regata in occasione del "1° Trofeo Fata Morgana", organizzato dal Consorzio "I Naviganti" nel weekend del 21 e 22 aprile 2012.
Punto di forza della manifestazione è stato infatti il campo di regata, uno dei più affascinanti del mondo, per dirla come l'Avvocato Gianni Agnelli, assiduo frequentatore delle acque dello Stretto per le sue correnti ma anche e soprattutto per l'incantevole scenario che offre.
Molte le imbarcazioni protagoniste, provenienti da Calabria e Sicilia, che si sono sfidate nelle 2 giornate di gara. A farla da padrona è stata l'imbarcazione reggina "Profilo", dell'armatore Giuseppe Giuffré, vincitrice di tutte le regate disputate e quindi risultata prima nella classifica generale classe "regata/crociera". Sul podio della speciale classifica Paluck III, imbarcazione milazzese di Francesco Badessa, capace di collezionare ben tre secondi posti, e PablaVela, della reggina Paola Chilà, che ha soffiato il terzo posto a Eureka per un solo piazzamento di differenza.
Il campo di regata è stato quindi lo stretto di Messina che ha permesso il normale svolgimento della prima giornata di gare con ben 3 prove a bastone disputate grazie alla presenza di un bel vento teso. Sin dalla prima regata le emozioni non sono mancate. Ad avere la peggio sono stati gli equipaggi che hanno scelto il lato sopravento del primo lato di bolina perché una forte corrente contraria li ha fortemente penalizzati favorendo chi ha scelto il lato sottocosta che ha permesso delle andature più veloci. Nonostante l'errore iniziale, l’equipaggio dell’IMX 38 di Giuffrè ha messo in campo la sua esperienza attuando un’ottima tattica per recuperare il tempo perso. Le regate sono state molto avvincenti, soprattutto il passaggio alla boa di bolina che, circondata da una fortissima corrente, ha costretto gli equipaggi a molte manovre di avvicinamento. Molti di loro hanno chiesto "acqua" per ottenere il diritto di rotta ed evitare collisioni.
In uno scenario da far invidia ai campi di regata più blasonati, si è deciso di disputare anche la terza e ultima regata della giornata in vista di una seconda giornata per la quale le previsioni meteo davano il vento in forte calo. E che l'agonismo non sia mancato ne è la prova il disalberamento di una delle imbarcazioni in gara. La partenza è stata infatti segnata da una brutta collisione tra Damanhur, Spartivento Scuola Vela e Profilo che si sono ritrovati affiancati sulla linea di partenza. Il comet 45s Damanhur ha speronato con il bompresso la poppa di Spartivento, agganciandolo nel suo paterezzo e provocando una incontrollata virata verso Profilo. Spartivento ha riportato la rottura dell’albero (senza nessuna conseguenza per l’equipaggio) mentre Profilo, a causa del forte urto ricevuto da Spartivento sulla fiancata, ha accusato la rottura di 2 candelieri e l’apertura di uno squarcio lungo la falchetta di sinistra. I giudici di regata hanno squalificato il comet 45 s e Profilo si è ritrovata a protestare entrambi gli equipaggi per i danni ricevuti.
La seconda giornata è invece risultata molto più tranquilla, con un vento così debole da mettere in forse lo svolgimento della regata stessa.
Al termine della quarta e ultima prova, l'organizzazione, oltre alla classifica generale, ha stilato le classifiche della Classe Gran Crociera, capeggiata dalla catanese Bluette, dell'armatore Mario Zappia, e seguita da Hakuna Matata di Giuseppe Iero e VieniViaconMe di Enzo Ricordo, e della Classe Libera, vinta da Feeling 2, di Giuseppe Scrivo, davanti a Pebac di Antonio Occhiuto e Stregatta di Pietro Tripodi. Alla fine, il 1° Trofeo "Fata Morgana" ha soddisfatto tutti i team partecipanti. Il Consorzio già pensa alla prossima edizione che, secondo i progetti dei soci, crescerà d'importanza e coinvolgerà equipaggi di alto spessore e provenienti da tutta Italia.
Mario Santagati
Pasquale Zumbo



America’s cup World Series a Napoli

(© Gilles Martin-Raget / ACEA)

“Vincere a Napoli con una barca che si chiama luna rossa è il massimo”.
Sono queste le parole del patron del team di luna rossa, Patrizio Bertelli nel momento in cui Luna rossa Piranha tagliava il traguardo davanti a tutto il suo pubblico napoletano che l’ha seguita nei 5 giorni di regate che si sono svolte a Napoli. Che felicità quindi per il team e ancor più per il tattico Francesco Bruni che è riuscito a prevalere anche sui forti compagni dell’altro team di luna rossa Swordfish.
La pioggia ha fatto da cornice a un evento che non ha precedenti. Le nuove imbarcazioni, denominate catamarani, sono dotate di una tecnologia che vede ben oltre la classica vela tenuta su da un albero in carbonio. L’evoluzione e il progresso vogliono che si veda oltre ed è per questo motivo che  si è optati per una imbarcazione dotata di una vela rigida o come tutti la stanno chiamando “ala rigida” perché è proprio un’ala , come quelle che si possono vedere negli aerei civili anche perché il funzionamento è proprio uguale. Una crescita di tecnologia che ha comportato un adeguamento dei team  e un nuovo modo di andare a vela rispolverando qualche principio di fluidodinamica.
Con occhi critico,ma bene predisposto alla crescita e all’innovazione, faccio fatica ad accettare queste nuove barche e questa tipologia di vela perché, parlando da velista e da appassionato, la vecchia coppa america degli anni 80-90 con Azzurra e il Moro di Venezia , ha saputo regalare emozioni ai milioni di telespettatori che seguivano le imprese di questi gioielli del mare portati non da equipaggi ipertecnologici , vestiti di tutto punto con gli sponsor più blasonati, ma semplicemente da “marinai” che avevano l’acqua salata nelle vene, la barba lunga e incolta e la pelle bruciata dal sole e che sapevano come condurre una barca non perché glielo hanno spiegato i progettisti ma perché era la cosa che sapevano fare meglio.
Vedere quelle partenze sul filo dei secondi, i match race da brivido e le innumerevoli condizioni meteo che si alternavano come se il vento formato debba essere la sola condizione per gareggiare. Oggi invece si guardano le previsioni  “il meteo” che se non rispetta determinati canoni e valori non permette il normale svolgimento della manifestazione perché le barche che popolano questi prestigiosi eventi sono dei gioellini forti economicamente ma deboli fisicamente dove la raffichetta di 20 nodi può provocare dei danni irreparabili.
Sono finiti quindi i tempi di Cino Ricci e Mauro Pelaschier , nomi nobili nel mondo della vela.




TROFEO BENETEAU FIRST 25.7

di Mario Santagati
Si è disputato questo fine settimane nelle acque antistanti la città di Reggio Calabria il Primo trofeo Beneteau First 25.7 organizzato da un noto circolo di Reggio Calabria con lo scopo di mettere in acqua la grinta a e l’agonismo di tutti gli appassionati al mondo della vela. Come sempre la città si è dimostrata molto impermeabile a questo mondo che non ha nulla a che vedere con le innumerevoli sagre di carne e cianfrusaglie varie che richiamano una miriade di persone. Anche se sembrerà strano da una città che si affaccia sul mare,l’ironia vuole che si apostrofi così, è riuscita a raccogliere ben 8 equipaggi di 5 persone ciascuno, persone che nel mondo della vela vivono e condividono gioie e dolori perché è proprio questo quella che la vela costruisce, crea, inietta in ogni persona, una crescita individuale e una responsabilità nel rispetto della “natura” e che tempra il carattere di ogni individuo. La gioia di vincere assieme e il dolore di una sconfitta che pesa su tutto l’equipaggio facendolo meditare come dopo una partita di calcio dove si è subito il goal all’ultimo minuto.
Ma gli equipaggi che hanno fatto da cornice a questo lunghissimo weekend sono stati all’altezza della situazione, si è parlato di vela dalla prima all’ultima regata analizzando lo sfidante e potendolo indurre all’errore tra le boe.

Il trofeo è stato organizzato ad “eliminazione diretta” con il classico match race e gli equipaggi rappresentavano ognuno il proprio circolo o la propria squadra di appartenenza, tra questi anche il TEAM PROFILO, noto team di vela d’altura reggina, che è riuscito a schierare ben 2 squadre, seguiti dal team di Enzo Comi , I Monelli , Reggio Automobili , Circolo Velico , Pino Iero e anche un team di giovani velisti reggini che hanno deciso di intitolarsi con il nome della loro scuola : Liceo Scientifico A. Volta riscuotendo molta ammirazione dai veterani che gareggiavano. Le prime sfide si sono susseguite una dietro l’altra con i giudici di regata che scandivano le partenze e gli equipaggi che affinavano le loro tattiche al fine di guadagnarsi la vittoria. Si è iniziato con la sfida di Enzo Comi contro I Monelli con la vittoria di Enzo che è riuscito a guadagnarsi i quarti con al timone un ragazzo di soli 12 anni che ha dato del filo da torcere sin dalla linea di partenza guadagnandosi l’ammirazione di tutti gli equipaggi e ottenendo subito il passaggio ai quarti di finale, seguito da Profilo 1 con Uccio Giuffrè al timone e Mimmo Milea alla tattica che ha battuto un veloce Pino Iero che gli è stato attaccato dall’inizio alla fine. Poi è toccato ai ragazzi del liceo Scientifico che hanno avuto la sfortuna di capitare contro Reggio Automobili, team di Carmine Fallara e Giorgio Buda che non ha avuto problemi a imporsi e alla fine si sono sfidati gli equipaggi del Circolo Velico con Profilo 2. Questa è stata una regata abbastanza seguita perché, il team del circolo velico , ha calato un poker di assi in quanto oltre ai fratelli Colella (Fabio e Valerio) gli si sono affiancati anche i fratelli Zagarella che ,con la serietà e l’affiatamento che li caratterizza, sono riusciti a imporsi sin da subito sul team di Profilo 2 con timoniere/tattico l’avv. De Caridi che, pagando l’errore al primo giro di boa , non è riuscito a recuperare il divario consentendo ai fratelli Colella di passare ai quarti.
E qui i giochi si sono fatti duri perché si è introdotto, da parte dei giudici di regata tra cui Domenico Pugliatti, l’utilizzo della terza vela a bordo ossia il gennaker che ha permesso delle velocità maggiori nelle andature di poppa. Questa volta il vento lo ha fatto da padrone, soffiando da Nord/nord ovest a circa 15 nodi. Il team PROFILO 1 vince su Enzo Comi e Reggio automobili prende la prima sconfitta contro il team del circolo velico.

Al chè il dado è tratto, il finalista del trofeo Beneteau First 25.7 che andrà a sfidare il TEAM DEFENDER sarà il vincitore tra PROFILO 1 e CIRCOLO VELICO REGGIO CALABRIA. Non vi nascondo che l’emozione si è fatta subito sentire fino a terra. Il team del circolo velico è riuscito a ottenere la vittoria dopo una lunghissima regata fatta di virate e strambate da parte degli equipaggi con Uccio Giuffrè al timone di Profilo 1 che non ha concesso neanche un attimo di respiro ai fratelli Colella. Gli ingaggi sono stati fotografati da molte persone, perché si è visto un vero match race con le barche che si sfioravano sul filo dei centimetri e che eseguivano dei veri e propri giri a 360 gradi su se stessi pur di ottenere il bordo migliore che avrebbe consentito la partenza più favorevole e nessuno dei due voleva mollare ma alla fine, e solo alla fine, il team del circolo velico ha tagliato la linea d’arrivo a soli 3 secondi da Profilo 1 ottenendo così la finale contro il Team Defender che , anche lui , è stato sconfitto 2-0.

L'arrivo del Team PROFILO 1 contro il team CIRCOLO VELICO REGGIO CALABRIA che ottiene la vittoria






Campionato autunnale  vela d’altura:
trionfa il team Profilo

Si è conclusa ieri,nello specchio d’acqua antistante la città di Vibo Valentia, il campionato autunnale di vela d’altura organizzato dal Circolo Velico Santa Venere .
Come ogni anno sono state molte le imbarcazioni a prendere parte alla manifestazione e come sempre con un livello tecnico adeguato agli standard del circolo. Le prove in totale sono state 5, disputate in parte a Vibo e in parte a Tropea, e hanno visto la partecipazioni di molti equipaggi provenienti da tutta la Calabria tra cui ,nella classe ORC,  il Team Profilo ,degli armatori Giuffrè/DeCaridi , che ha trionfato, portando a Reggio Calabria il primo posto assoluto in campionato. A testa alta anche l’equipaggio di Danamhur , il Comet 45s di Rosa Ferrone che è riuscita a difendere la seconda posizione con alle spalle il reattivo First Challenge  Eureka di Giorgio Buda. Nella classe vele bianche, il trofeo è stato aggiudicato all’imbarcazione Luna.
Adesso l’appuntamento è per Marzo con l’inizio del campionato primaverile con il Team Profilo che dovrà difendere il primo posto dagli altri equipaggi che non staranno certo a guardare.

Mario Santagati


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VOLVO OCEAN RACE 2011-2012
“Ci siamo finalmente , adesso il gioco si fa serio…”
Sono queste le parole di un qualsiasi velista che intraprende la Volvo Ocean Race. E’ proprio così. La volvo ocean race è una regata per pochi anzi per pochissime persone , una ristretta cerchia di marinai che nelle vene gli scorre sangue salato. 5 Novembre 2011 :Alicante. E’ questa la data dell’inizio di una regata che porterà i sei equipaggi in giro per tutto il mondo con arrivo a Galway in Irlanda. I team sono i seguenti:

GROUPAMA  sailing team

ABU DHABI Ocean Racing

PUMA Ocean Racing powered by BERG

CAMPER with Emirates Team New Zealand

Team TELEFONICA

Team SANYA

Le barche utilizzate ovviamente non sono delle comode barche da crociera con tutti i comfort ma sono dei mostri a vela da 21 m con lo stretto indispensabile per far sopravvivere l’equipaggio composto da circa 10 persone. Barche che soffrono il mare calmo e che sono abituate a cavalcare onde oceaniche di 5/6 m con velocità mai inferiori ai 18/20 nodi con punte molto lontane dai 25 nodi. 

 

Sono imbarcazioni progettate per navigare con andature portanti (lasco,gran lasco o poppa) infatti il loro design è caratterizzato da una poppa molto larga con doppia pala del timone e una prua molto stretta e affusolata per tagliare l’acqua come una lama. Ovviamente dotate di bulbo basculante per avere la massima stabilità. Non ci rimane altro che seguire con molta attenzione questa regata che metterà a dura prova, già dal primo giorno , i sei equipaggi. La prima tappa è Cape Town in Sud Africa a circa 6500 miglia da Alicante. Buon Vento!!!


Mario Santagati

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Rolex Middle Sea Race 2011
Questi i vincitori di classe

classe 1: Ran, J/V 72, Zennstrom (GBR)
classe 2: Dralion, Ker 53, Finis (MLT)
classe 3: Jaru Team EC, Calascione-Ripard (MLT)
classe 4: Artie, J122, Satariano (MLT)






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Ore 21:00 di lunedì 24 Ottobre 2011
Esimt sembra avere ormai la vittoria in pugno , sta veleggiando a circa 11,4 nodi verso Malta. Purtroppo il record instaurato da ramale nell’edizione del 2007 non è stato battuto ma la vittoria sembra a un passo. Ran, in seconda posizione , si appresta ad arrivare a Lampedusa mentre Med spirit e Alegre lottano ancora per la terza e quarta posizione.
Ma la regata vera e propria si sta giocando nelle retrovie questo perché ,con le compensazioni, il titolo può andare a uno di loro.
Nella classifica generale, al passaggio da Pantelleria, c’è AURORA ,in quinta posizione di proprietà degli skipper  Bruno / Bonomo che sta tenendo alto il nome dell’Italia in questa competizione internazionale. Molto bene anche Berenice Bis  di Marco Rodolfi che mantiene la sesta posizione in tempo reale con alle spalle distaccati di qualche ora troviamo altri italiani come Cippa Lippa e Moon Shine.

Martedì 25 ottobre

00 h 54’ 35’’ ESIMIT EUROPA 2 TAGLIA LA LINEA D’ARRIVO

Esimit all'arrivo a Malta. Foto Rossignud/Rolex   dal sito fare vela.com

Premiazione di esimit Europa 2

Foto dal sito www.rolexmiddlesearace.com

Ore  01:00  
Alle 00:54 e 35 secondi di oggi Esimit Europa 2, il supermaxi dello sloveno Igor Simsic , ha tagliato la linea d'arrivo nella Marsamxett Harbour della Rolex Middle Sea Race 2011.
Jochen Schuemann e il suo equipaggio hanno completato la regata in 61h 24m  35s, ben lontano quindi dal record di Rambler.
In questo istante ,Ran, si trovava appena dopo Lampedusa, a 90 miglia di distanza.


Ore  11:00 del 25 Ottobre 2011


RAN taglia il traguardo completando il circuito in    
71h 40’ 22’’


Foto dal sito www.rolexmiddlesearace.com


Mario Santagati