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sabato 9 luglio 2011

TURISMO: SEGNALI DI RIPRESA IN CALABRIA, +4,6% PRESENZE

(AGI) - Catanzaro, 9 lug. - Nei primi quattro mesi del 2011 la Calabria ha superato le 651mila presenze con un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta regionale. Meno significativo l'andamento degli arrivi che sembra comunque resistere alla crisi: -3,2% rispetto al 2010. Rilevante l'incremento dei pernottamenti rappresentato dagli stranieri (+38,6%) a fronte di una contrazione degli italiani pari al 2,5%. Migliora la permanenza media che si attesta ai tre giorni. Boom nelle vacanze pasquali con un +29,7% di arrivi e un +34,6% di presenze. I dati sono il risultato della rilevazione condotta dal Sistema Informativo Turistico Regionale per conto dell'Istituto Nazionale di Statistica. "I dati sui flussi turistici di questa prima parte dell'anno - ha commentato il presidente della Regione Calabria, Scopelliti - fanno registrare segnali di ripresa che acquisiamo con la cautela di sempre e consapevoli della crisi che sta vivendo il turismo a livello nazionale. Un sincero apprezzamento e' per gli imprenditori turistici che continuano ad investire sulla qualita' delle strutture. Nei dodici mesi dal nostro insediamento - ha continuato Scopelliti - abbiamo attuato una serie di interventi necessari per consentire un incisivo utilizzo dei fondi comunitari principalmente in linea con le aspettative e i fabbisogni degli operatori turistici. Inoltre per sostenere, nel breve periodo, l'industria turistica calabrese che rappresenta il 5,9% del pil regionale abbiamo messo in campo azioni quali accordi con importanti compagnie aeree, il patto per il sorriso per migliorare l'accoglienza e l'ospitalita' con la condivisione degli stakeholder del comparto turistico calabrese, la campagna di comunicazione per promuovere una nuova immagine dei nostri territori sui mercati nazionale e d'oltralpe, una serie di importanti eventi che hanno proiettato la Calabria su importanti circuiti internazionali. Molto altro puo' essere fatto per sostenere i nostri imprenditori e migliorare l'accoglienza al turista, ma resto convinto che la strada intrapresa e' quella giusta".

MACELLAIO CONDANNATO PER OMICIDIO SCOVATO E ARRESTATO NEL REGGINO

(AGI) - Reggio Calabria, 9 lug. - I carabinieri di Locri hanno arrestato Francesco Macri', 34 anni macellaio di Bovalino, colpito da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Corte d'Assise d'appello di Reggio Calabria, perche' condannato il 28 maggio a 28 anni di carcere per l'omicidio di Rocco Valenti e del tentato omicidio della moglie di quest'ultimo, Antonia Macri', raggiunti da colpi d'arma da fuoco a Bovalino il 14 maggio 2002 mentre si trovavano a bordo della loro moto Ape 50. L'arrestato, gia' condannato nel 2009 in primo grado a trenta anni dalla Corte d'Assise di Locri, si nascondeva in un'abitazione di contrada "Ientile" di San Luca, nel Reggino. All'arrivo dei carabinieri Macri' ha tentato di fuggire lanciandosi da un balcone del primo piano, ma e' stato bloccato dai militari che avevano gia' circondato la zona. Ai carabinieri che l'hanno arrestato ha dato le generalita' di un parente, nell'estremo vano tentativo di non essere riconosciuto. Macri', ritenuto contiguo alla cosca di 'ndrangheta Mammoliti di San Luca, e' stato quindi rinchiuso nel carcere di Locri.

IMPRESE: CGIA, INDEBITATE PER 980 MLD, TASSI COSTERANNO 2,4 MLD

(AGI) - Roma, 9 lug. - "L'indebitamento delle imprese italiane ha superato i 980 miliardi di euro e con l'aumento del tasso di interesse avvenuto nei giorni scorsi, il sistema delle imprese dovra' farsi carico di un costo aggiuntivo pari a 2,45 mld di euro". A lanciare l'allarme e' il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, che ha analizzato la situazione debitoria delle imprese italiane (aumentata nell'ultimo anno del + 6,1%) e gli effetti economici che le stesse subiranno nei prossimi mesi a fronte dell'aumento di un quarto di punto percentuale del Tasso Ufficiale di Sconto (Tus) deciso nei giorni scorsi dalla Bce. Pertanto, a fronte di un livello di indebitamento delle nostre imprese nei confronti del sistema bancario italiano pari a 980,169 mld di euro (dato riferito al 30-04-2011), l'innalzamento del Tus all'1,50% (aumento +0,25%), comportera' un incremento degli interessi annui a carico del sistema imprenditoriale italiano, pari a 2,45 mld di euro. A livello di singola impresa, secondo le stime della Cgia, questo aumento del costo del denaro causera' una spesa media annua aggiuntiva di 464 euro. "Intendiamoci - prosegue Bortolussi - la decisione della Bce di aumentare il tasso di interesse determinera' un incremento del costo del denaro a livello locale sicuramente superiore allo 0,25%. Pertanto, possiamo dire con certezza che il costo aggiuntivo di 2,4 mld di euro e' sottostimato. Inoltre - analizza - non e' nemmeno da escludere che questa operazione penalizzera' in maniera piu' pesante le piccole imprese delle grandi. Infatti, per un piccolo imprenditore il potere contrattuale nei confronti del sistema bancario e' spesso molto modesto. Cosa diversa e' quando al tavolo della trattativa con un istituto bancario si siede una grande impresa: questa puo' contare su un peso politico molto diverso da quello esercitabile, ad esempio, da un artigiano o da un piccolo commerciante". A livello regionale, invece, saranno gli imprenditori della Lombardia, del Trentino Alto Adige e dell' Emilia Romagna a pagare il conto piu' salato. Per i primi, a fronte di un indebitamento complessivo pari a 269,4 mld di euro, ciascuna impresa subira' un aumento medio dei costi, pari a 818 euro l'anno. Per i secondi, gli incrementi di spesa saranno altrettanto importanti. Per le aziende del Trentino (debito complessivo pari a 28,8 mld di euro), l'incremento medio annuo dei costi per impresa sara' di 706 euro; per gli emiliano-romagnoli (con una esposizione bancaria di 108,2 mld di euro), l'aumento di spesa pro-azienda sara' di 631 euro. "Infine - conclude Bortolussi - l'incremento dei debiti registrati nell'ultimo anno (30 aprile 2011 su 30 aprile 2010) e' stato molto forte soprattutto nelle Regioni del Sud. A fronte di un dato medio nazionale pari al +6,1%, in Calabria e' stato del +8,1%, in Basilicata del +8,2% e in Campania del + 8,3%. Le punte massime, invece, si sono toccate in Puglia (+9%) ed in Sicilia (+9,9%").

GIUSTIZIA: MUSI (PD), IN CALABRIA SITUAZIONE UFFICI VERGOGNOSA

(AGI) - Catanzaro, 9 lug. - "La situazione degli uffici giudiziari calabresi dovrebbe provocare un po' di rossore in coloro che, avendone la competenza, dovrebbero intervenire a sostegno della magistratura, impegnata invece senza nemmeno carta e toner per le stampanti, in una lotta impari contro la piu' potente organizzazione criminale del mondo. La denuncia del procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, e' solo una conferma: la lotta alla 'ndrangheta si conduce in una condizione di precarieta' assoluta che non e' possibile tollerare. E' come se si chiedesse agli organi inquirenti di svuotare il mare con un bicchiere". Lo dichiara il senatore Adriano Musi, vicepresidente della commissione Finanze del Senato e commissario del Pd Calabria. "Mentre il governo non perde occasione per studiare norme ad personam volte a depotenziare i processi che coinvolgono il premier - dice Musi - o misure restrittive per strumenti decisivi come le intercettazioni, facendole passare come riforme epocali, gli uomini delle forze dell'ordine restano appiedati perche' manca il carburante per gli automezzi ed i magistrati sono privati degli strumenti piu' banali. Ancora una volta prendiamo atto amaramente - conclude Musi - che il governo in carica continua a caratterizzarsi per la piu' totale disattenzione verso i problemi della giustizia e verso un Mezzogiorno sempre piu' emarginato e lasciato in balia delle mafie".

MAFIA: NARCOMAFIE, I TENTACOLI DELLA 'PIOVRA' SU OLTRE 150 ENTI LOCALI INCHIESTA A 20 ANNI DALLA LEGGE, CAMPANIA IN TESTA NELLA HIT PARADE DELLE INFILTRAZIONI

Roma, 9 lug. - (Adnkronos) - Sono oltre 150 gli enti locali azzerati per infiltrazione mafiosa, oltre 200 i decreti di scioglimento. L'ultimo caso si colloca in Liguria, a Bordighera. I dati sono stati forniti da un' inchiesta del mensile 'Narcomafie' del gruppo Abele che, a venti anni dall'introduzione della legge che consente lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazione mafiosa, ne ha studiato le conseguenze. "I legami tra mafia e politica - denuncia il mensile - sono profondi nella vita amministrativa di vaste aree dell'Italia". A guidare la classifica si trova la Campania con 85 decreti, seguita dalla Sicilia con 53 e dalla Calabria con 51. Se si divide il numero dei decreti di scioglimento di ognuno di questi territori per i comuni presenti in ciascuna regione, si ottiene, come registra 'Narcomafie', che in Campania si e' registrato uno scioglimento ogni 6,5 comuni. Non va molto meglio in Sicilia dove lo scioglimento si e' registrato uno ogni 7,4 e in Calabria 1 ogni 8. Malgrado i casi di scioglimento di Comuni per infiltrazioni mafiose anche al Nord, in ogni caso, il "fenomeno di massa" si registra soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno. "Nelle province di Caltanissetta e Napoli - segnala il mensile del gruppo Abele - circa un cittadino su quattro e' stato amministrato da un consiglio e da una giunta che lo Stato ha ritenuto essere stata condizionata o comunque condizionabile dalle mafie". In altre importanti province meridionali come Catanzaro, Caserta, Trapani, Agrigento e Reggio Calabria, il valore oscilla tra 1 su 4 e 1 su 5. Resta ancora aperto il 'caso Fondi' dove il mancato scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, come rileva 'Narcomafie', "ha lasciato aperta la questione legalita' in un territorio occupato dalle mafie". Non sono solo i comuni ad essere a rischio scioglimento per la normativa in vigore. La legge del 1991, come fa notare l'inchiesta, consente di azzerare per mafia anche aziende speciali di comuni e province, comunita' montane, unioni di comuni. Ad oggi, pero', gli unici enti coinvolti sono le Asl: tra queste, la prima e' stata quella di Pomigliano d'Arco sciolta nel 2005; quindi e' toccato alle Asp di Reggio Calabria e di Vibo Valentia.

CONSUMI: COLDIRETTI,BUSTA SPESA PIU' PESANTE DI 1/3 DA NORD A SUD

(AGI) - Roma, 9 lug. - Dal nord al sud si fa piu' pesante la busta della spesa degli italiani che in Campania spendono oltre un terzo in piu' (36 per cento) dei trentini per imbandire la tavola. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al 2010 dalla quale si evidenzia che le famiglie campane si posizionano al top della spesa alimentare con 521 euro al mese per il solo acquisto di alimenti e bevande, mentre agli abitanti del Trentino Alto Adige che con 384 fanno segnare il valore piu' basso a livello nazionale. L'Italia a tavola - sostiene la Coldiretti - e' profondamente divisa con notevoli differenze a livello regionale e se gli acquisti di alimentari e bevande nel Mezzogiorno d'Italia sono la prima voce e assorbono oltre un quarto della spesa complessiva, nel resto d'Italia sono sorpassati dall'abitazione. Una differenza che - precisa la Coldiretti - riflette un diverso stile di vita e il diverso ruolo che svolge l'alimentazione nella vita quotidiana dei cittadini ma anche una diversa struttura delle famiglie. In media gli italiani hanno destinato nel 2010 il 19 per cento delle proprie risorse per gli acquisti alimentari con una spesa media mensile per famiglia e' stata di 467 euro al mese, in aumento dell'1,3 per cento rispetto allo scorso anno. In media - conclude la Coldiretti - la maggiore percentuale della spesa e' destinata all'acquisto, nell'ordine, di carne, frutta e ortaggi, pane e pasta, latte e formaggi, bevande, pesce, zucchero e caffe'. La situazione - precisa Coldiretti - varia tuttavia notevolmente da Nord a Sud nelle diverse regioni, dall'importo minimo di 384 euro al mese in Trentino Alto Adige, ai 392 in Valle d'Aosta, 421 in Sardegna, 423 in Basilicata, 432 in Sicilia, 438 in Friuli Venezia Giulia, 445 in Liguria, 447 in Emilia Romagna, 460 in Toscana, 461 in Calabria, 463 in Veneto, 470 in Molise, 472 nelle Marche, 475 in Lombardia e in Piemonte, 477 in Puglia e nel Lazio, 494 in Umbria, fino ai 503 dell'Abruzzo e ai 521 della Campania. Se si considerano invece gli aggregati regionali, in assoluto sono le regioni del centro che spendono di piu' in cibo con un importo mensile di 472 euro per famiglia superiore a quello del sud (471 euro al mese) e del nord (461 euro al mese). Da notare pero' che nel 2010 mentre tra le famiglie del Nord e del Centro la quota di spesa per alimentari e bevande rimane pressoche' costante (si passa dal 16,4 per cento al 16,5 cento nel Nord e dal 18,7 per cento al 18,6 per cento nel Centro), nel Mezzogiorno aumenta, arrivando a rappresentare un quarto della spesa totale (dal 24,4 per cento al 25 per cento).

venerdì 8 luglio 2011

Provincia: mantenuto impegno per recupero spiaggia Bocale



L'impegno  del Presidente della Provincia sul recupero di un tratto di costa al confine tra i comuni di Reggio e Motta San Giovanni è stato puntualmente mantenuto. In meno di una una settimana, infatti, il tratto di  spiaggia  antistante la struttura turistico- recettiva  “Calypso” è tornato disponibile alla balneazione. I mille e seicento metri cubi di graniglia naturale prelevata dietro indicazioni dell'Arpacal, dal porto di Saline  hanno tamponato gli effetti dell'erosione che, senza l'intervento dell'Amministrazione Provinciale, avrebbe privato, residenti e villeggianti, l'uso di uno dei tratti più belli  del litorale regginoi L'intervento, che ha visto impegnata l'impresa “Mesiano costruzioni” di Bova Marina, era stato progettato ed appaltato del settore 13 dell'Ente di via Foti, diretto all'architetto   Giuseppe Mezzatesta   il quale ha coordinato i lavori.
Il sito, questa mattina, è stato oggetto di un sopralluogo del Presidente Giuseppe Raffa e del suo vice Giovanni Verduci, accompagnati da tecnici e rappresentanti dell'impresa che ha eseguito l'opera e da numerosi cittadini e bagnanti che, con la loro presenza, hanno animato la spiaggia. Nel corso del sopralluogo, il presidente Raffa e il vice presidente Verduci, il quale detiene la delega anche alla difesa del suolo e delle coste, hanno espresso soddisfazione per la celerità e la professionalità con cui è stato eseguito l'intervento che tampona una situazione che, non appena cesserà il divieto estivo  imposto dalla Capitaneria di Porto, nel prossimo settembre sarà oggetto di un intervento definitivo che prevede, tra l'altro,  la realizzazione di alcuni pannelli e di altre opere indispensabili al ripascimento di quel tratto di costa. Quel tratto di spiaggia, intanto, per l'intera stagione balneare sarà libera.
“La difesa del territorio e della costa  – ha detto il Presidente Raffa – rappresenta una priorità per supportare il comparto turistico, soprattutto quello che trae risorse dalla balneazione. La provincia non rimarrà inerme  di fronte a questi fenomeni naturali che, ancorché provocati dall'incuria dell'uomo, vanno gestiti per impedire la scomparsa di piccoli e lunghi tratti del territorio. Questo  recupero è solo l'inizio di interventi che la Provincia, anche con i trasferimenti statali e regionali, intende avviare  per fronteggiare l'erosione delle coste e il dissesto idrogeologico.  Nei  prossimi giorni, come peraltro sollecitato dal sindaco di Reggio, Demetrio Arena, avvieremo un incontro sinergico per affrontare  e risolvere le altre problematiche altrettanto gravi  che riguardano il Comune capoluogo di provincia”.
Il vice presidente Verduci, da parte sua, ha ricordato che “ esiste già un progetto per il recupero di un altro tratto di costa, quello dal Calypso fino a punta Pellaro,  per il quale la Regione ha deciso uno stanziamento di due milioni di euro. Siamo soddisfatti – ha concluso Verduci – perché in pochi giorni siamo risusciti a ripristinare lo stato di un luogo per lungo tempo rimasto senza prospettive di sviluppo”.

L'Assessore Caligiuri ha illustrato l'iniziativa con il Censis e l'Ufficio Scolastico sulle nuove tecnologie


L'Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - ha illustrato l'iniziativa messa in campo con il Censis e l'Ufficio Scolastico Regionale per verificare l'impatto delle nuove tecnologie sui processi di apprendimento delle giovani generazioni. “Nessuno ancora conosce – ha detto Caligiuri - le conseguenze delle nuove tecnologie sulle giovani generazioni e su come selezionino ed elaborino le informazioni a livello mentale. Questo rappresenta la prima emergenza educativa di questo tempo".  Il progetto prenderà il via nel prossimo anno scolastico e terminerà entro il mese di dicembre 2011. Sarà osservato un campione di 2.400 studenti calabresi, tra i 10 e i 18 anni, i loro genitori e loro insegnanti. È prevista, inoltre, la realizzazione di 14 focus group sull'intero territorio calabrese. In particolare, saranno oggetto di studio l'uso dei mezzi tecnologici e il tempo ad essi dedicato a casa e a scuola. Caligiuri ha aggiunto che “seguendo il chiaro indirizzo del Presidente Scopelliti, stiamo investendo sulla conoscenza e sulla cultura, in tutte le direzioni. Ultima in ordine di tempo, è pronta la graduatoria che assegna circa 9 milioni di euro di fondi europei alle scuole per i laboratori linguistici e matematici". Gli aspetti operativi del progetto sono stati messi ulteriormente a punto in una riunione operativa tra l'Assessore Caligiuri, la dirigente del settore scuola dell'Assessorato Regionale alla Cultura Sonia Tallarico, il responsabile del settore innovazione del Censis Andrea Toma e Giulio Benincasa, in rappresentanza del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Francesco Mercurio.

Miss Italia nel Mondo: il tour per Roma

L’incontro con l’ambasciatore brasiliano è avvenuto nella sede di Piazza Navona. Poi,  servizi fotografici per la capitale. Complici i due attori Andrea Montovoli e Alberto Lo Porto sulla vespa di “Vacanze Romane”

L’incontro di ieri tra Silvia Novais e l’ambasciatore José Viegas Filho a Roma è stato per la giovane Miss Italia nel Mondo un momento da ricordare. «Ho ricevuto un’accoglienza ineccepibile. Tanta cordialità e tanto affetto. Mi sono sentita completamente a casa», ha detto la miss.
La reginetta 2011, di origini brasiliane, accompagnata da Patrizia Mirigliani, è stata ricevuta infatti dall’ambasciatore nella splendida cornice di Palazzo Pamphili, a Piazza Navona. «Dopo il saluto, sono stata accompagnata insieme alla patron a fare un tour dell’edificio: sobrio e monumentale, un vero incanto», continua Silvia. «La Sala Palestrina, la più ampia del palazzo, mi ha lasciata senza parole. Uno spazio bellissimo, che merita di essere ammirato in tutto il suo splendore!».

Silvia è stata poi impegnata in un tour della capitale. Primo step Piazza di Spagna, dove Miss Italia nel Mondo è stata acclamata e salutata da turisti e curiosi. Seconda tappa Castel Sant’Angelo, e lo splendido scenario di Ponte Sant’Angelo.
Infine, a bordo di una vespa d’epoca, quella di “Vacanze Romane”, Silvia ha posato per i fotografi “scortata” dai due attori italiani Andrea Montovoli e Alberto Lo Porto, che hanno improvvisato a Via della Conciliazione una sorta di “gag” fingendo di contendersi la più bella italiana nel mondo!

La vespa usata per i servizi fotografici di ieri è l’originale che apparse nel film del 1953 “Vacanze Romane” con Gregory Peck e Audrey Hepburn. «Era dell’avvocato romano Stanislao Aureli, - racconta il Dott. Ivo Pulcini, Direttore sanitario della S.S Lazio, medico di Miss Italia e appassionato collezionista che l’ha restaurata. – Gliela regalò suo padre e Stanislao nel 1951 l’affittò proprio per girare il film. L’ho trovata in un angolo del suo garage, completamente irriconoscibile. Così ho proposto all’avvocato di restaurarla. Questo succedeva oltre 15 anni fa. – spiega Pulcini – Oggi è un pezzo importante della mia collezione di antiquariato. Un mese fa l’ho fatta ritoccare da un fabbro di Parma, Alessandro Ferrari, appassionato estimatore di auto e vespe d’epoca».
La vespa di “Vacanze Romane” era stata usata anche nel 2004 da Serena Autieri e Massimo Ghini per il musical tratto dall’omonimo film con la Hepburn.

Un’atmosfera raffinata e un po’ ‘retro’ ha accompagnato Silvia nei luoghi più pittoreschi di Roma, facendole assaporare il gusto della città eterna, tra antico e moderno, tra passato e presente.
Per la miss, che deve le origini italiane ai bisnonni paterni fiorentini, è stata la prima volta a Roma. «E’ sicuramente l’inizio di una bellissima storia italiana!», ha detto a conclusione della giornata.

'NDRANGHETA: OPERAZIONE DIA IN CALABRIA, TRE ARRESTI PER OMICIDIO

(AGI) - Catanzaro, 8 lug. - La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha eseguito, in provincia di Cosenza, tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip distrettuale di Catanzaro. La complessa indagine e' un'ulteriore fase dell'operazione denominata "Terminator", coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione distrettuale antimafia, e dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha permesso di individuare mandanti e esecutori dell'omicidio di Carmine Pezzulli, avvenuto il 22 luglio 2002 a Cosenza, all'epoca ritenuto affiliato a una delle piu' note cosche mafiose cosentine. I dettagli dell'operazione antimafia saranno illustrati oggi, alle 11.00 negli uffici della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro.

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REGGIO CALABRIA: INTIMIDAZIONI PER CONSIGLIERI A VARAPODIO (AGI) - Varapodio (Reggio Calabria), 7 lug. - Ennesima intimidazione subita dai consiglieri comunali di opposizione a Varapodio, piccolo centro nel Reggino. La notizia e' stata resa nota oggi nel corso della seduta del Consiglio Comunale, svoltosi a partire dalle 13 nella sala consiliare del Municipio. La capogruppo di minoranza Carmela Bonarrigo ha infatti comunicato durante la seduta dell'assise cittadina che da circa un anno e' oggetto di atti intimidatori. "Assieme ai Consiglieri del mio gruppo - ha dichiarato Bonarrigo - abbiamo ritenuto di rendere partecipe il Consiglio degli spiacevoli episodi che da diversi mesi, ormai quasi ciclicamente, mi vedono 'attenzionata' assieme all'altro consigliere Cosma (in un singolo episodio). Non vogliamo fare alcun commento, ma riportare soltanto i fatti e le date". La consigliera di opposizione del gruppo Arcobaleno, quindi, sciorina date e presunte intimidazioni di cui sarebbe stata oggetto: "il 13 giugno 2010 effrazione del cancello (chiuso con lucchetto) che consente l'accesso ad una proprieta' di mio marito; il 3 agosto dello stesso anno incendio ad un fondo agricolo di mia proprieta'; il 3 settembre 2010 taglio di 5 alberi in un fondo di proprieta' di Rosario Pio Cosma; il 15 gennaio scorso molestie telefoniche alle due di notte presso l'utenza telefonica della mia abitazione; Infine, il 2 luglio scorso incendio al fondo agricolo (gia' danneggiato il 3.8.2010) di mia proprieta'". "Tutti fatti - ha aggiunto Bonarrigo - regolarmente denunciati, a carico di ignoti, non conoscendo quale o quali 'menti deviate' si nascondono dietro tali episodi". I consiglieri di 'Arcobaleno' hanno chiesto che di tali fatti, che coinvolgono - ormai da troppo tempo - pubblici amministratori locali impegnati quotidianamente al fianco dei cittadini varapodiesi, sia ufficialmente informato il sindaco Guglielmo Rositani, assente, poiche' residente fuori sede. Il vicesindaco Orlando Fazzolari, nell'esprimere la propria solidarieta' ha, comunque, escluso (a suo dire) che tali episodi siano riconducibili all'attivita' politico-amministrativa dei consiglieri Bonarrigo e Cosma.

CALABRIA: INCENDIATO CAPANNONE VICEPRESIDENTE GIUNTA REGIONALE Crotone, 7 lug. (Adnkronos) - E' stato incendiato il capannone dell'azienda agricola del vicepresidente della giunta regionale della Calabria Antonella Stasi. Il rogo si e' sviluppato nella notte scorsa ed e' proseguito fino a questa mattina, le operazioni dei vigili del fuoco sono state rese particolarmente difficili dalla presenza nel capannone di numerose balle di fieno. Sul caso indagano i carabinieri. L'azienda agricola e' di proprieta' del marito della vicepresidente della giunta regionale, Antonella Stasi. Gli investigatori ritengono che l'origine sia dolosa. Per ulteriori accertamenti, i carabinieri attendono la relazione che sara' preparata dai vigili del fuoco. 

'NDRANGHETA: OMICIDIO A LAMEZIA, RIPRENDE FAIDA PADRE VITTIMA UCCISO UN MESE FA. A ROSARNO ALTRO AGGUATO MORTALE (di Massimo Lapenda) (ANSA) - CATANZARO, 7 LUG - E' stata una giornata di sangue quella che si e' consumata oggi in Calabria dove le cosche della 'ndrangheta tornano ad uccidere ed in poche ore hanno messo a segno due omicidi, il primo a Lamezia Terme e l'altro a Rosarno. Tra i due delitti, quello che desta maggiore preoccupazione e' quello di Lamezia perche' segna un ulteriore innalzamento del livello di una faida che va avanti da oltre nove anni e che gia' nei mesi scorsi aveva subito una ripresa. Un giovane, Francesco Torcasio, di 20 anni, stava parcheggiando la sua automobile, una Peugeot 106, quando e' stato avvicinato da due persone a bordo di uno scooter che hanno sparato una quindicina di colpi di pistola calibro 9. Il ragazzo e' stato raggiunto in diverse parti del corpo ed e' morto all'istante mentre i due killer, in segno di disprezzo, hanno lanciato la pistola nell'abitacolo dell'automobile. Il padre del ventenne, Vincenzo Torcasio, cugino di primo grado del boss dell'omonima famiglia di 'ndrangheta, era stato ucciso esattamente un mese fa mentre stava assistendo ad una partita di calcetto. Con l'omicidio compiuto stamane negli inquirenti si e' rafforzata l'ipotesi che a Lamezia e' ripresa con ancora maggiore violenza la faida tra le cosche della 'ndrangheta che, in nove anni, ha gia' mietuto decine di vittime ed ha quasi interamente decimato la famiglia dei Torcasio. L'omicidio di stamane ha provocato paura e sgomento in tutta la citta'. Alcune delle persone che si trovavano nei pressi del luogo del delitto hanno descritto una scena da far west con i killer che sparavano all'impazzata e la gente impaurita che cercava di allontanarsi rapidamente cercando trovare riparo. E che Lamezia sia ripiombata negli anni bui della violenza criminale lo dimostra anche l'attentato dinamitardo contro un pasticceria del centro. L'esplosione dell'ordigno ha provocato danni all'esercizio commerciale ed anche ad alcune automobili parcheggiate nelle vicinanze. L'omicidio di stamane ha provocato anche una serie di reazioni nel mondo politico ed istituzionale. Il sindaco, Gianni Speranza, si e' detto preoccupato per quanto sta accadendo ed ha rivolto un invito alla ''reazione democratica e civile. Siamo tutti preoccupati ed e' per questo che chiediamo allo Stato di stare vicino a Lamezia in questo momento difficile''. L'invito a reagire rivolto dal sindaco e' stato raccolto dal Partito Democratico che in serata ha organizzato un Sit-in contro la criminalita' e per esprimere solidarieta' alla Procura ed alle forze dell'ordine che stanno fronteggiando lo scontro tra le cosche della 'ndrangheta. La citta' e' profondamente ''turbata - e' stato detto nel corso dell'iniziativa - dallo scontro tra cosche. Lamezia deve reagire in modo forte''. E sarebbe da collegare sempre ad una vendetta negli ambienti della 'ndrangheta l'omicidio di Francesco Giovinazzo, il pregiudicato ucciso a Rosarno. Contro l'uomo, che sarebbe stato legato alla cosca Pesce, e' stato teso un vero e proprio agguato. I due killer hanno atteso l'arrivo di Giovinazzo nella sua masseria e gli hanno sparato quattro colpi di pistola calibro 9, che lo hanno raggiunto in testa ed al torace. (ANSA).
AGRICOLTURA: SI' BIPARTISAN CAMERA, AIUTI A PRODUTTORI KIWI RISOLUZIONE DEL PD OLIVERIO VOTATA DA TUTTI GRUPPI (ANSA) - ROMA, 7 LUG - Aiuti diretti ai produttori di kiwi che distruggono le piantagioni colpite da focolai di batteriosi. E' questo uno degli impegni affidati al Governo dalla Commissione Agricoltura della Camera che ha approvato all'unanimita' una risoluzione, il cui primo firmatario e' Nicodemo Oliverio. La produzione di kiwi e' concentrata essenzialmente in cinque regioni (Lazio, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Calabria), dove dal 2007 si sono registrate le prime segnalazioni di focolai di cancro batterico, che provoca gravi danni alle piante ed ai frutti, fino a determinare la morte degli interi impianti che, per essere ripristinati richiedono sei anni (due di quarantena del terreno e quattro in attesa che le nuove piante possano entrare in produzione). La risoluzione bipartisan impegna il Governo ''a promuovere ulteriori specifiche iniziative di ricerca'' per contrastare la malattia in tutte le zone gia' colpite e ''a sviluppare tecniche di coltivazione innovative, quali il miglioramento genetico''. In tale ambito il governo dovra' costituire ''una task force tecnico-scientifica'' che rediga ''una linea guida tecnica per la prevenzione del rischio di diffusione del patogeno'', e dar vita a un ''catasto degli impianti di kiwi dove iscrivere e schedare tutti gli impianti con l'indicazione dei dati relativi alla presenza della batteriosi'', in modo da ''condizionare gli indennizzi alla iscrizione al catasto''. Accanto alle misure di prevenzione gia' adottate, il governo dovra' ''predisporre misure di emergenza da applicare all'attivita' vivaistica e al commercio delle piantine di kiwi'' e ''a sostenere mediante aiuti diretti le aziende colpite, in particolare quelle che intervengono sui focolai di infezione, con la distruzione delle piante infette, anche decretando lo stato di crisi del comparto agricolo di riferimento''. Infine il documento chiede di ''portare il problema della batteriosi all'attenzione degli organismi dell'Ue, per avere delle ''risorse necessarie per contrastare la diffusione del patogeno in altre aree, ancora oggi con basso livello di infezione, per tutelare la produzione europea e per evitare massicce importazioni di kiwi da Paesi terzi''.


'NDRANGHETA: MAGLIO 3; ROS, C'E' STATO PATTO ELETTORALE (ANSA) - GENOVA, 7 LUG - Sono contenuti in circa 10 mila pagine per sei faldoni gli allegati all'ordinanza di custodia cautelare dell'operazione Maglio 3 condotta dai carabinieri del Ros di Genova. I faldoni sono stati depositati questa mattina presso la cancelleria del tribunale del Riesame di Genova. Negli atti oltre alle fotografie che ritraggono il consigliere regionale Pdl Alessio Saso e il consigliere comunale Aldo Pratico' in compagnia di Domenico Gangemi, considerato il capo della locale di 'ndrangheta calabrese a Genova, sono contenute le intercettazioni ambientali e telefoniche utilizzate per incastrare i componenti della locale di Genova, Ventimiglia, Lavagna e Sarzana oltre a quella del Basso Piemonte. Oltre ai rapporti dell'operazione Maglio 3, i faldoni contengono atti effettuati dalla distrettuale antimafia di Reggio Calabria in merito ad alcuni dei protagonisti dell'operazione Maglio 3. Il faldone n.1 contiene gli atti relativi al rapporto tra i due consiglieri liguri e la Locale calabrese soprattutto durante la campagna elettorale. In particolar modo i Ros scrivono che ''e' dimostrata l'esistenza di un 'patto elettorale' consistente nella promessa di danaro, di finanziamenti e di lavori fatta da Saso a Gangemi e La Rosa in cambio della promessa di voti fatta da parte di questi ultimi due (''1000 voti garantiti al limone''), quali rappresentanti dell'associazione criminosa e nella promessa di favori fatta da Pratico' a Gangemi. Risulta - scrivono i carabinieri - in particolare accertato l'impegno assunto dal Pratico' di trovare un posto di lavoro a Giovanni Battista Condidoro (nipote di Gangemi), nonche' l'impegno a ''muoversi in qualche modo'' per cercare di evitare l'eventuale redazione di un verbale di violazione amministrativa in conseguenza del controllo fatto dai carabinieri''.(ANSA).

CALABRIA: AUMENTANO DELITTI DI MAFIA E INTIMIDAZIONI AGLI AMMINISTRATORI (2) (Adnkronos) - Stessa situazione registrata a Vibo Valentia, dove c'e' una ''copertura totale'' dell'usura e delle estorsioni ma anche ''l'assenza dell'imprenditoria'' hanno lamentato i prefetti calabresi. Altro elemento interessante e' la segnalazione del prefetto di Cosenza della presenza di latitanti del crotonese che vengono coperti in provincia, o l'aumento dei reati di abusi sessuali su minorenni e minorati, come emerso dalle ultime indagini. A Crotone e' stato segnalato il problema dell'immigrazione, che viene tenuto sotto controllo da un'azione preventiva delle forze dell'ordine nel centro Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, la piu' grande struttura di accoglienza d'Europa.  

LAVORO: UIL, A MAGGIO SPESA FONDI FSE FERMA A 13,8%, ALLARME ROSSO AL SUD (3) (Adnkronos/Labitalia) - In forte e preoccupante ritardo, secondo la Uil, "le Regioni del Sud dove spiccano, in negativo, le performances della Campania e della Sicilia ferme a un spesa del 7% e con impegni rispettivamente al 27,1% e al 33,2%. Non va meglio in Calabria con uno stato di pagamenti al 10,5%, cosi' come in Puglia dove il livello di spesa e' al 10,7%. Di poco migliore la situazione in Sardegna dove la spesa certificata e' al 21,1%; in Basilicata con il 19,2%; in Molise con il 13,8% e in Abruzzo con il 13,4%". Nel Centro-Nord "non e' rosea la situazione nel Lazio dove la spesa certificata ammonta all'11%, in Liguria con una spesa al 15,4% e in Veneto con il 19,2%. Spiccano in positivo le performances della Provincia Autonoma di Trento con un livello di spesa certificata del 38,6% e dell'Emilia Romagna con una spesa gia' certificata dell 36,3%". I dati relativi alle singole tipologie di fondi comunitari "presentano una situazione che vede il Fondo sociale europeo (Fse), cioe' il Fondo che sostiene l'occupazione e la formazione, fermo a una spesa del 19,5% del totale della dotazione (15,3 miliardi di euro equamente assegnati tra Centro-Nord e Mezzogiorno) e con impegni al 39,2%; il Fondo di sviluppo regionale (Fesr), che sostiene gli investimenti, ha un livello di spesa all'11,8% del totale (44,1 miliardi di euro), e impegni al 34,1%".

'NDRANGHETA: PREFETTO REGGIO, SOCIETA' CIVILE SI MOBILITI (AGI) - Reggio Calabria, 7 lug.- "Dall'incontro di oggi e' emerso che non si puo' fare a meno del coinvolgimento della societa' civile. Si tratta di una riflessione, ma anche di una richiesta di tutti i prefetti, delle forze di polizia, dell'autorita' giudiziaria presenti in questa regione. Lo sforzo che stanno compiendo le forze di polizia e magistratura, a livello regionale, e' notevole: i risultati sono straordinari anche perche' stanno per iniziare processi molto importanti. Solo con quest'azione, pero', credo che la Calabria non fara' un grosso salto in avanti". E' questo il pensiero del Prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta, espresso al termine della Conferenza regionale delle autorita' di pubblica sicurezza, da lui presieduta , alla quale hanno preso anche gli altri rappresentanti territoriali del governo, i vertici delle forze di polizia e della magistratura. "Quello che tutti si aspettano - ha detto ancora Varratta - e' un grosso passo in avanti. E si potra' fare se la societa' civile decide finalmente di partecipare, di collaborare in maniera convinta e continua, di risvegliarsi e di affiancare l'attenzione che viene messa in campo sia dalle forze dell'ordine che della magistratura". Nel corso del vertice e' stato preso atto delle diminuzione dei reati in generale, ma anche dell'aumento di quelli di sangue. "Si', l'andamento delle delittuosita' - dice ancora il prefetto di Reggio - , in termini numerici da' questo riscontro: l'andamento generale, infatti, e' buono. In calo tutti i tipi di reato - da quelli predatori a quelli di vario tipo -, pero' sono in aumento gli omicidi. In particolare quelli legati alla criminalita' organizzata. Questo perche' ci sono cosche che sono alla ricerca di equilibri, dopo che molte di esse sono state decapitate; puo' anche dipendere da situazioni interne o piccole vendette". Il prefetto Luigi Varratta - incontrando i giornalisti a fine conferenza- ha parlato anche della carenza di risorse. "A livello di forze di polizia la carenza non e' sensibile - ha sottolineato - e abbiamo gli organici quasi al completo; sul fronte giudiziario c'e' stata una carenza fino a pochi giorni fa a livello di magistrati, ma quella piu' significativa, sempre a livello di uffici giudiziari, si riferisce al settore amministrativo e del personale di supporto che cerchiamo di cerchiamo di affrontare annualmente anche con personale della provincia, della regione e della prefettura. Cerchiamo di tamponare. Ma questo rimane un grosso problema che, ovviamente, frena l'azione della magistratura, non solo di quella requirente, ma anche di quella giudicante". Il prefetto ha sottolineato che sul fronte degli attentati agli amministratori locali "il numero maggiore si registra in provincia di Reggio Calabria, ma, come abbiamo visto oggi , - ha proseguito - anche in altre province ci registrano episodi del genere Gli amministratori incominciano a opporre resistenza di fronte a certe pressioni, a certe situazioni, appetiti, condizionamenti. Sono in aumento e lo abbiamo registrato anche anche a Condofuri con i commissari. Vuol dire che si sta operando nella direzione giusta, quindi bisogna proseguire. Questo agire anche dei sindaci vuol dire che provoca fastidio a qualcuno". Per quanto riguarda l'emergenza rifiuti, "il fenomeno - ha detto - riguarda, lo sappiamo bene, il reggino ( la Locride, la Piana) e le altre province. Sono costantemente in contatto con i sindaci e con Commissario per l'emergenza. Si stanno cercando soluzioni, anche celeri attraverso conferenze di servizi, attraverso altre iniziative . La Regione e' impegnata, in maniera fattiva, mi risulta, su questo fronte. Abbiamo tutto l'interesse che in questa regione non diventi una nuova Campania, un secondo caso Napoli. Ci sono poi una serie di altre criticita' che sono legate alle crisi aziendali e vertenze di lavoro. E queste ci preoccupano perche' siamo di fronte a problemi occupazionali che possono aumentare tensioni sociali rispetto a quelle gia' esistenti".

LA RISOLUZIONE DELL'ON.NINO FOTI (PDL) IN COMMISSIONE TRASPORTI IM PEGNA IL GOVERNO A RISPOSTE IN TEMPI IMMEDIATI

Su Gioia Tauro e la crisi che da oltre due anni attanaglia il porto più grande del Mediterraneo sono iniziate le grandi manovre della politica. Alle iniziative già intraprese in ambito regionale, si aggiunge oggi una risoluzione in commissione trasporti presentata dal deputato e coordinatore provinciale del Pdl Nino Foti, le cui argomentazioni potrebbero mettere alle corde la Mct, la società del Gruppo Contship che dal 1995 opera a Gioia Tauro in regime di monopolio utilizzando un'area di oltre 1 milione di mq e banchine per più di 3 chilometri senza sognarsi di restituire allo Stato ciò che non sa più utilizzare nell'interesse del bene comune, avendo deciso di ritenere un esubero da liquidare la metà della forza lavoro occupata nel terminal.
In premessa Foti ricorda che i target fissati nell'accordo di programma sottoscritto da Mct nel 1994 erano assolutamente sottodimensionati rispetto alle prospettive che si sono schiuse dopo il decollo del porto calabrese: rispetto a 1 milione di teus e 450 addetti da occupare, in pochi anni la Mct ha infatti guadagnato via via importanti fette di mercato arrivando a movimentare nel 2007 oltre 3,5 milioni di Teus a fronte di una occupazione diretta di 1.100 addetti e di 600 lavoratori nell'indotto e diventando, almeno fino al 2008, il punto di riferimento delle principali linee di navigazione dotate di navi giramondo e in particolare della Maersk Sealand che ha acquisito attraverso la società APM Terminals, senza autorizzazioni preventive da parte degli Enti competenti, il 33,3% del terminalista Mct.

Una cessione di quote che l'on. Foti legge come un modo di far cassa grazie ad una concessione ottenuta a prezzo politico e che Mct non ha mai pensato di dover rinegoziare. Ma forse un'epoca è finita: il deputato del pdl nella sua Risoluzione smentisce la crisi lamentata da Mct con le cifre sulla movimentazione (la perdita è limitata allo 0,2% visto che tra i 2.857.438 teus movimentati nel 2009 e i 2.851.261 del 2010 la differenza è di poche centinaia di Teus) e dice anche di più: "Contship Italia denunciando l'abbandono di Maerks e asserendo di non poter inseguire il trend della ripresa con un solo cliente che è la Msc di Aponte, invoca per Mct la cassa integrazione pena il licenziamento di n. 465 esuberi, ma si tratta di perdite che tuttavia non impediscono a Contship di crescere e di investire, anche se sempre e solo fuori dalla Calabria. Secondo Foti Contship tace che la holding che fa capo al Gruppo Eurogate, nel 2010 ha raggiunto un utile di + 28, 9% : la movimentazione container nei terminal di Germania Italia, Portogallo e Marocco, è cresciuta del 5,2%, pari a 12,6 milioni di teu, l'incremento di Gioia Tauro e Cagliari è stato dello 0,8% con 4,7 milioni di teu. La società, il cui capitale è detenuto con quote paritetiche dalle tedesche Eurokai e BLG, gestisce infatti, insieme alla sua controllata Contship Italia (Eurogate 33,4%, Eurokai 66,6%) che opera direttamente a Gioia Tauro, anche i porti di La Spezia, Salerno, Ravenna e Cagliari e il nuovo terminal marocchino Tanger Med".

Foti ricordando il grave danno di immagine causato da Mct nel chiudere per 30 ore il porto fra il 9 e il 10 gennaio 2011, ha impegnato il governo ad invitare l'Autorità portuale di Gioia ad appellarsi all'art. 47 del codice della navigazione che contempla la revoca della concessione in caso di interruzione del servizio intrapreso da un concessionario nell'ottica del bene comune e quindi a ridefinire la missione del porto di Gioia Tauro, assegnando ad esso funzioni di scalo industriale collegato ad una piattaforma logistica integrata con le reti di trasporto nazionali ed internazionali, funzioni da far interagire con quelle di transhipment rimesse in gioco, una volta ridimensionata l'area in concessione alla Mct, attraverso una manifestazione d'interesse da lanciare in ambito europeo.

Un invito al Governo che segna senz'altro un punto di non ritorno nella storia di Contship e del monopolista Mct: nessuno mai finora aveva messo in discussione l'eventualità che una concessione demaniale potesse essere revocata.

Comunicato PdCI sulla scomparsa di Vincenzo Gargiulo, caduto sul l avoro nei cantieri dell'autostrada SA-RC

I lavori infiniti sull'autostrada SA-RC continuano a mietere vittime innocenti.
Si susseguono, infatti, i caduti sul lavoro e si allunga l'elenco delle persone che perdono la vita sulla strada per mancanza di sicurezza sui cantieri.
L'ultima vittima di questa catena senza fine è l'operaio Vincenzo Gargiulo che ha perso la vita nel cantiere dell'Ulivarella di Bagnara dell'autostrada.
E' uno stillicidio assurdo ed inaccettabile. Troppe vite umane sono state sacrificate sull'altare degli interessi di un gruppo di aziende senza scrupoli che antepongono i propri interessi e i propri affari a quelli che sono gli elementari canoni di tutela e di sicurezza che dovrebbe salvaguardare sia chi lavora e sia chi percorre quest'autostrada che è tale solo di nome.
E' necessario porre fine a questa situazione intollerabile punendo in modo fermo ed esemplare i responsabili di queste tragedie che colpiscono tantissime famiglie di lavoratori, cominciando dai dirigenti dell'ANAS e dai responsabili del general contractor.
Nell'esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia dell'operaio napoletano Vincenzo Gargiulo, nuovo caduto sul lavoro in terra di Calabria, colgo l'occasione per sollecitare ancora una volta la Giunta Regionale ad assumere tutti i provvedimenti necessari per dare finalmente attuazione alla legge regionale n. 11 del 26/2/2010 "Interventi regionali di solidarietà a favore dei familiari di lavoratrici e lavoratori deceduti o gravemente invalidi a causa di incidenti sui luoghi di lavoro" da me proposta e fatta approvare dal Consiglio Regionale proprio per dare un conforto alle famiglie delle vittime di queste spaventose tragedie.
E' davvero incredibile che a circa un anno e mezzo dalla sua approvazione questa legge che per la Calabria rappresenta un'importante conquista sociale sia ancora praticamente inattuata e disattesa a dimostrazione della totale insensibilità di questa Giunta di centrodestra nei confronti dei problemi che riguardano la vita dei lavoratori e delle loro famiglie.

IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI

giovedì 7 luglio 2011

Bagnara, incidente sul lavoro: muore operaio sull'A3 Bagnara (Rc), 07 LUG (AGV NEWS/ Calabria ) - Un operaio di 41 anni, Vincenzo Gargiulo, di Napoli, e' morto questa mattina in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria in localita' Ulivarella di Bagnara Calabra. L'uomo lavorava come addetto alla gru ed era dipendente della Castaldi, la societa' impegnata nei lavori di ammodernamento della A3. Secondo un prima ricostruzione fatta da personale del commissariato della polizia di Villa San Giovanni, Gargiulo potrebbe avere urtato con il braccio della gru un cavo ad alta tensione. Al momento, pero', si tratta solo di una ipotesi ancora al vaglio degli investigatori che attendono l'arrivo del medico legale per una prima indicazione sulle cause della morte. Dell' incidente e' stata informata la Procura della Repubblica di Reggio Calabria .
OMICIDIO A ROSARNO: VITTIMA LEGATA A COSCA PESCE (ANSA) - ROSARNO ( REGGIO CALABRIA ) , 7 LUG - Sarebbe stato legato alla cosca Pesce della ' ndrangheta Francesco Giovinazzo, il pregiudicato ucciso stamattina nelle campagne di Rosarno. Giovinazzo era stato indagato nell'ambito dell' operazione All Inside, fatta dai carabinieri nell'aprile del 2010 proprio contro la cosca Pesce. Si rafforza dunque l'ipotesi che il movente dell'assassinio di Giovinazzo sia da collegare ad una vendetta negli ambienti della ' ndrangheta. Contro il pregiudicato, tra l'altro, e' stato teso un vero e proprio agguato preordinato. L'assassino, insieme ad un'altra persona, ne attendeva l'arrivo nella masseria in cui Giovanizzo custodiva alcuni animali e gli ha sparato quattro colpi di pistola calibro 9 , che lo hanno raggiunto in testa ed al torace. A trovare il corpo della vittima e' stato un cognato allarmato per il fatto che non era riuscito a mettersi in contatto con Giovinazzo. (ANSA).
Ndrangheta: agguato in pieno centro a Lamezia Terme ucciso 20 eene Un mese fa era stato assassinato il padre Reggio Calabria , 7 lug. (TMNews) - Ennesimo omicidio a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro, dove ormai è certa la nuova apertura delle ostilità tra le cosche rivali. A morire sotto i colpi di arma da fuoco, questa mattina, è stato Francesco Torcasio, 20 anni, appartenente all'omonima famiglia di 'ndrangheta. Secondo una prima ricostruzione, da parte degli uomini del commissariato di Lamezia Terme, il giovane era a bordo della sua automobile, nel centro di Lamezia, quando si sono avvicinati alcuni sconosciuti che gli hanno sparato numerosi colpi di pistola. Un mese fa, durante una partita di calcio alla quale stava assistendo fu ucciso Vincenzo Torcasio, di 58 anni, padre di Francesco, il giovane ucciso questa mattina. Per gli inquirenti ormai è chiaro che nel lametino si è aperto un nuovo scontro tra le ndrine per il controllo del territorio.
Ndrangheta: agguato in pieno centro a Lamezia Terme ucciso 20 eene Un mese fa era stato assassinato il padre Reggio Calabria , 7 lug. (TMNews) - Ennesimo omicidio a Lamezia Terme in provincia di Catanzaro, dove ormai è certa la nuova apertura delle ostilità tra le cosche rivali. A morire sotto i colpi di arma da fuoco, questa mattina, è stato Francesco Torcasio, 20 anni, appartenente all'omonima famiglia di 'ndrangheta. Secondo una prima ricostruzione, da parte degli uomini del commissariato di Lamezia Terme, il giovane era a bordo della sua automobile, nel centro di Lamezia, quando si sono avvicinati alcuni sconosciuti che gli hanno sparato numerosi colpi di pistola. Un mese fa, durante una partita di calcio alla quale stava assistendo fu ucciso Vincenzo Torcasio, di 58 anni, padre di Francesco, il giovane ucciso questa mattina. Per gli inquirenti ormai è chiaro che nel lametino si è aperto un nuovo scontro tra le ndrine per il controllo del territorio.
AGGUATO A ROSARNO, UCCISO PREGIUDICATO VITTIMA ERA IN CAMPAGNA, RAGGIUNTO DA COLPO PISTOLA (ANSA) - ROSARNO (REGGIO CALABRIA ), 7 LUG - Un pregiudicato, Francesco Giovinazzo, di 31 anni, e' stato ucciso in un agguato stamattina a Rosarno. Nel momento dell'agguato Giovinazzo, secondo le prime notizie, si trovava in campagna. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, lo hanno avvicinato alcune persone una delle quali, armata di pistola, gli ha sparato un colpo da distanza ravvicinata. Non si sa, al momento, se prima dell'omicidio tra Giovinazzo e le persone che lo avevano avvicinato ci sia stata una discussione, La morte di Giovinazzo e' stata istantanea. Sull'omicidio indagano i carabinieri che, riguardo il movente, ipotizzano una vendetta maturata negli ambienti della criminalita'. (ANSA).

CIS Caalabria: incontro su George Sand e Chopin

Sabato 9 luglio 2011, alle ore 21.00, presso la libreria Culture, via Zaleuco, 9 di Reggio Calabria, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e la libreria Culture, per il "ciclo di letteratura mondiale", promuovono l'incontro: "George Sand e Chopin". Relazionerà Maria Festa, critico letterario, giornalista. Seguirà l'intervento al pianoforte a cura del maestro Luisa Chiovaro.


http://www.centrointernazionalescrittoridellacalabria.it/

http://ciscalabria.ilcannocchiale.it/

Comune di Reggio Calabria: Convocazione Consiglio Comunale

Convocata per lunedì 11 luglio, alle ore 9, la prossima seduta del Consiglio Comunale di Reggio Calabria.
Il Civico Consesso discuterà di "Modifica di regolamento Commissioni consiliari permanenti" e "Indirizzi per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni".
Nel caso in cui la seduta dovesse andare deserta per mancanza di numero legale il Consiglio di Palazzo San Giorgio si riunirà martedì 12 luglio alle ore 10.

Lettera aperta dei Funzionari dell'Autorità di Audit al Presidente Scopelliti


Riceviamo e pubblichiamo:

On. Presidente,
gli scriventi funzionari in servizio presso l’Autorità di Audit della Regione Calabria, costituita in attuazione dei nuovi regolamenti comunitari quale struttura tecnica alle dirette dipendenze delle SS.LL., nel premettere di essere stati assunti a tempo determinato, dopo aver partecipato ad un pubblico concorso dai requisiti molto stringenti e selettivi, specificano quanto appresso.
Siamo un gruppo di funzionari scelti , da bando, tra professionisti con laurea e specializzazioni, tutti calabresi che, come Lei ha più volte pubblicamente evidenziato quale circostanza premiante, in un momento “di grande disagio sociale ed economico, abbiamo deciso di restare in Calabria, investire e condividere il sogno ed il bisogno di contribuire alla crescita di questa nostra regione, immaginando un percorso importante di sviluppo di questa nostra comunità, quanto meno per lasciare qualcosa di utile ai nostri figli.”
Svolgiamo un lavoro molto delicato e complesso e non sempre ben visto, anche se fondamentale per il recupero di credibilità da parte di quella burocrazia regionale che deve sapere non solo che ci sono delle regole ma che queste vanno rispettate.
E Lei più di altri è stato, ed è, fautore di tali principi e può, pertanto, comprendere il sentimento che, al di fuori della contingenza politica, ha animato il nostro lavoro all’indomani del superamento del concorso, sposando un progetto importante per tutta la Regione, per tutti noi, lavorando in sinergia nonostante dinamiche interne ed esterne non sempre facili e cercando di supportare i dipartimenti in questo rinnovato percorso del nuovo POR.
Se a volte il nostro impegno, il nostro spirito di collaborazione ad un nuovo progetto per la Calabria ma anche le nostre preoccupazioni per il domani, non sono state adeguatamente trasferite giungendo distorte alla Sua particolare percezione, ne siamo assolutamente rammaricati.
Citando le Sue parole, tutti noi riteniamo di aver messo “le mani dentro al forno sporcandocele di farina e tirandole poi fuori pulite”, con la consapevolezza di operare per il bene e la crescita della regione, Le scriviamo, affinchè ci ascolti, ci dia una possibilità, quella di dimostrare che possiamo essere una Calabria diversa, che non dobbiamo essere costretti a perdere il futuro e a dover ingoiare la dignità. Nell’aprile del 2009, abbiamo già dimostrato il nostro senso di responsabilità, sottoscrivendo una integrazione contrattuale, che ci ha coinvolto in prima linea, nel recupero del considerevole ritardo nei controlli sul POR 2000-2006, recuperando quasi cinque annualità di controlli arretrati e scongiurando in tal modo la perdita di fondi della vecchia programmazione, conquistando così, per amore di verità, riconoscimenti scritti anche dalla Commissione Europea.
Ci siamo permessi di scriverLe questa breve lettera perché se anche la “politica non sempre possiede la sensibilità e l’umiltà di ascoltare e condividere le esigenze della popolazione che governa”, come Lei stesso ha detto, pensiamo che Lei, Presidente, ed il suo governo tutto, stiate lavorando per vincere una sfida difficile, quasi impossibile, alla quale anche noi vorremmo dare un contributo, positivo e costruttivo.  
Le chiediamo quindi di non buttare via le nostre professionalità e la nostra esperienza e di darci la possibilità di continuare a contribuire al buon andamento della Sua amministrazione. 
Concludiamo questa breve missiva nella speranza che voglia tenere in considerazione i risultati del lavoro svolto e consentirci di continuare a svolgerlo sollevandoci dalle preoccupazioni di un futuro incerto.
Certi dell’attenzione che vorrà accordare  alla presente restiamo in attesa di un cenno di riscontro.