MPS: DELIBERATE DAL CDA 130 NUOVE ASSUNZIONI PER IL GRUPPO (AGI) - Siena, 22 apr. - Banca Monte dei Paschi di Siena assumera' 130 giovani da destinare al potenziamento delle filiali sul territorio nazionale, a fronte del piano di esodo in corso per le strutture centrali. E' quanto si legge in una nota del gruppo bancario senese relativo a quanto e' stato deliberato ieri del Consiglio di Amministrazione all'interno del progetto di riassetto organizzativo, che prevede inoltre lo snellimento delle strutture centrali a favore della Rete, per rafforzare il presidio dei territori e la capacita' competitiva della Banca, come previsto dal Piano d'Impresa 2011-2015. Le immissioni in servizio avverranno in corso d'anno attraverso lo scorrimento delle graduatorie relative alle selezioni territoriali gia' effettuate nel 2009: 21 risorse saranno destinate al Nord Ovest (Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria), 22 al Nord Est (Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia), 32 a Lazio, Abruzzo e Sardegna, 37 all'area Sud Ovest (Campania, Basilicata, Calabria) e 18 alla regione Sicilia. L'iniziativa si inquadra nel ridisegno organizzativo della Banca, approvato dal Consiglio il 17/12/2011, con l'obiettivo prioritario di rafforzare la presenza sul territorio, partendo dalla centralita' della filiale e del rapporto con il cliente, snellendo la filiera commerciale e razionalizzando le strutture organizzative, con paralleli benefici in termini di miglioramento della capacita' competitiva e di ulteriore riduzione dei costi.
Reggio Calabria, processo ''All inside'': tutti a giudizio - Reggio Calabria, 22 APR (Il Velino/Velino Calabria) - Vanno tutti a giudizio gli imputati (oltre sessanta) che hanno deciso di essere giudicati con il rito ordinario nell'ambito del processo "All inside", condotto dalla Dda di Reggio Calabria: sara', dunque, il Tribunale di Palmi a giudicarli. La decisione e' stata presa dal Gup di Reggio Calabria. A rispondere di reati che vanno dall'associazione mafiosa al favoreggiamento un'ottantina di uomini e di donne, ritenuti a vario titolo organici alla potente cosca Pesce di Rosarno: l'indagine "All inside" fu spezzata in due tronconi che portarono a due maxiretate eseguite dall'Arma dei carabinieri nell'aprile e nel novembre 2010. Secondo quanto emerso dalle indagini, la cosca Pesce controllava, direttamente o indirettamente, gran parte delle attivita' imprenditoriali e commerciali della zona, soffocando, di fatto, la libera imprenditoria dell'hinterland rosarnese. Cosi' come emerso, peraltro, dall'odierna operazione di sequestro beni denominata "All clean". Quaranta fermi furono operati ad aprile, quando gli investigatori sequestrarono anche un'emittente radiofonica, Radio Olimpia, che sarebbe servita alla comunicazione tra i boss, detenuti in carcere, e i familiari e gli affiliati: attraverso la programmazione di una o dell'altra canzone, infatti, venivano, di fatto, recapitati ai capibastone in galera messaggi relativi alle attivita' della famiglia o agli introiti economici. Un vero e proprio sistema cifrato. La radio, infatti, interveniva quando le donne, protagoniste nell'inchiesta, non riuscivano a svolgere il loro consueto ruolo di "postine" tra la realta' carceraria e il mondo esterno. In manette fini' anche Domenico Varra', presidente della Rosarnese, la squadra di calcio del paese, che sarebbe stata sotto il diretto controllo della cosca Pesce, tanto che il presidente onorario era lo stesso Francesco Pesce, ritenuto personaggio ai vertici dell'organizzazione. Alcuni mesi dopo, invece, nell'elenco dei ventiquattro arrestati finirono anche due Carabinieri, Carmelo Luciano e Giuseppe Gaglioti. Per i due un'accusa gravissima: concorso esterno in associazione mafiosa, avrebbero "passato" importanti particolari d'indagine agli affiliati. Un agente della polizia penitenziaria, Eligio Auddino, attualmente in pensione, venne invece arrestato con l'accusa di corruzione: l'uomo avrebbe reso meno traumatica la detenzione carceraria degli esponenti del clan. Ruolo strategico, ancora una volta, per le donne: nell'elenco delle persone arrestate, infatti, figura anche Carmelina Capria, moglie di Antonio Pesce, classe 1953, detto "u testuni". La donna avrebbe avuto il compito di trasmettere all'esterno del carcere le disposizioni impartite dal marito agli altri affiliati: oltre al ruolo di "portavoce", rivestito anche da Mariagrazia Pesce, la Capria avrebbe avuto anche il ruolo di cassiera del clan. Circostanza assai significativa nell'indagine, coordinata dai sostituti procuratori della Dda Roberto Di Palma, Alessandra Cerreti e Giuseppe Bontempo, con la supervisione del procuratore aggiunto Michele Prestipino, la decisione di Giuseppina Pesce, componente di una delle piu' note famiglie della 'ndrangheta, di fare il grande salto di passare dalla parte della giustizia, iniziando a collaborare. "Dichiarazioni analitiche e dettagliate". Cosi' viene definito dagli investigatori, nel decreto di fermo, il contributo offerto dalla giovane donna, figlia di Salvatore Pesce, che, pero', nel corso dell'ultimo interrogatorio, ha deciso di non collaborare piu' con gli inquirenti.
REGGIO C./ASP: SQUILLACIOTI INCONTRA DIRETTORI DEI PENITENZIARI (ASCA) - Reggio Calabria, 22 apr - Gli Istituti Penitenziari della provincia reggina, cosi' come nel resto d'Italia, sono sovraffollati e l'Amministrazione Penitenziaria ha serie difficolta' ad affrontare anche la gestione sanitaria. Particolari criticita' vengono segnalate negli Istituti di Palmi e Locri in merito ai servizi sanitari intramurali, per la mancanza di adeguate risorse umane ed ancor piu' per la mancanza delle necessarie apparecchiature diagnostiche. E' quanto hanno riferito al Commissario Straordinario dell'ASP di Reggio Calabria, Rosanna Squillacioti, i Direttori ed i Referenti Sanitari degli Istituti Penitenziari del territorio provinciale, nel corso di un incontro di verifica delle condizioni socio-sanitarie della realta' carceraria, le cui competenze sono state demandate dalla legge al Servizio Sanitario Nazionale. Ricordando che ''l'Azienda ha attivato i servizi di medicina specialistica e le integrazioni di Continuita' Assistenziale presso gli Istituti penitenziari'', Squillacioti ha assicurato ''una attenta analisi delle risorse disponibili tenendo conto anche della recente delibera di Giunta Regionale relativa al riparto dei fondi in transito''. E ha ''garantito ulteriori incontri con i Direttori Penitenziari per un costante aggiornamento e monitoraggio''.
REGIONE: INTRIERI (GARANTE INFANZIA), RITARDI DA COLMARE (ASCA) - Reggio Calabria, 22 apr - ''Un ventaglio aperto di questioni, ritardi da colmare, obiettivi e risorse necessarie per conseguirli. Si tratta di avviare un grande lavoro a favore dei minori in Calabria''. Con queste parole, il Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Marilina Intrieri, presenta la sua prima relazione in materia, rassegnata al Consiglio regionale, ''in ottemperanza alla legge n. 28/2004 che fa obbligo al Garante di presentare entro il 31 marzo di ogni anno al Presidente del Consiglio, una relazione esplicativa''. ''La relazione - spiega Intrieri - si riferisce ad un periodo di tempo limitatissimo - tre mesi di lavoro dalla mia nomina - avvenuta con Decreto del Presidente Talarico''. In 17 pagine, il documento, illustra i compiti e le funzioni del garante; riassume il quadro legislativo a tutela dei minori; ricostruisce il quadro complessivo delle condizioni dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia e nel Mezzogiorno, e, infine, ripercorre le tappe del lavoro fin qui svolto dal Garante. Intrieri ha sottolineato ''la valenza politica della scelta del Consiglio regionale, nell'aver proceduto, per la prima volta, alla nomina del Garante dell'infanzia e l'adolescenza, ponendosi cosi' in sintonia con gli indirizzi delle legislazioni dei Paesi della Unione Europea ed attestandosi tra le prime regioni italiane quanto a cultura giuridica sulle forme di tutela dell'infanzia''. ''Le funzioni assolte dal Garante - spiega Intrieri - sono vaste, complesse e delicate: costituzione di banche dati inerenti la condizione dell'infanzia in ambito regionale; sostegno legale agli operatori dei Servizi Sociali; promozione in collaborazione con la Giunta Regionale, gli Enti Locali e le Associazioni, della diffusione della cultura di tutela dell'infanzia e dei minori; iniziative in relazione alle disposizioni legislative contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno ai minori''. ''Quanto al monitoraggio dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, si conferma - sottolinea ancora Intrieri - il divario tra Centro-Nord e Sud nei tassi di accoglienza. Eurispes riferisce che in Italia, nel 2011, 1,7 milioni sono i bambini a rischio poverta' dei quali, circa il 72% vive nel Meridione, e di questi, il 61,2% ha meno di 11 anni. Per le famiglie residenti nel Mezzogiorno l'incidenza della poverta' raggiunge il 37,1%. Sempre crescente purtroppo, anche il dato sullo sfruttamento e gli abusi sui minori con particolari punte al Sud''. Nel report, il Garante descrive le prime iniziative avviate e le progettualita' per gli anni venturi.