MEZZOGIORNO: FONDAZIONE SUD, BANDO PER TUTELA CULTURA E SVILUPPO LOCALE (ASCA) - Roma, 21 apr - Promuovere iniziative ''esemplari'' di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale del Mezzogiorno, in chiave di sviluppo locale e per l'inclusione sociale. E' l'obiettivo principale del ''Bando Storico-Artistico e Culturale 2011'' promosso dalla Fondazione per il Sud, che mette a disposizione 4 milioni di euro per progetti ''esemplari'' nella valorizzazione culturale, cioe' interventi che per contenuto innovativo, impatto e rilevanza territoriale, possano divenire dei modelli di riferimento. Il Bando e' rivolto alle organizzazioni non profit meridionali (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) e scade il 4 luglio 2011. La tutela e la valorizzazione dei beni culturali locali, spiega in una nota la Fondazione, ''costituisce un'opportunita' per educare al senso civico e per incrementare il capitale sociale delle comunita', il loro spirito di appartenenza e responsabilita', favorendo uno sviluppo locale 'sostenibile'''. La Fondazione intende, pertanto, ''favorire il rafforzamento del legame tra bene comune e identita' territoriale''. Il Bando rientra, infatti, nella linea di intervento per la cura dei ''beni comuni'', con la quale la Fondazione ha gia' sostenuto, nel 2008, undici progetti esemplari per la valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale e dieci per quello ambientale e, nel 2010, nove iniziative per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. I progetti dovranno favorire la formazione di reti locali, coinvolgendo il terzo settore e il volontariato, le istituzioni pubbliche, gli enti preposti allo sviluppo turistico, ma anche gli operatori privati. Gli interventi dovranno riguardare beni con una forte identita' storico-culturale per il territorio, che siano nell'effettiva disponibilita', per una durata di 7 anni, del soggetto proponente. Il Bando e' scaricabile dal sito internet www.fondazioneperilsud.it.
'NDRANGHETA: MARONI, ORA ORGANIZZAZIONE PIU' POVERA E DEBOLE (ANSA) - ROMA, 21 APR - ''Con l'operazione di oggi la 'ndrangheta e' piu' povera e soprattutto piu' debole''. Cosi il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha commentato l'operazione, coordinata dal procuratore antimafia di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, che ha portato al sequestro di 190 milioni alla 'Ndrangheta. Il ministro si e' anche complimentato con il comandante dei carabinieri, Leonardo Gallitelli e della Guardia di Finanza, Nino di Paolo. ''Nel giro di poche settimane - ha aggiunto Maroni - lo Stato ha duramente colpito il sistema organizzativo ed economico della cosca Pesce di Rosarno, egemone nella Piana di Gioia Tauro, che aveva ormai esteso le sue attivita' in tutto il territorio nazionale, in Calabria, in Campania, in Lombardia e a Roma''.
'NDRANGHETA:SEQUESTRI;BOSS A FIGLIO,LA 'SISA' L'HO CREATA IO COSCA AVEVA MESSO LE MANI SU CATENA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 21 APR - ''Peppe Piromalli era in galera, mio zio era .. era la'. Tutto io, non c'era nessuno di 'sta gente qua. Io avevo 20 anni ... Ascolta, io, l'ho creata io, 30 anni fa; la Sisa la' sopra l'ho creata io mettemmo una fila di camion lunga da qui a la' sotto ... domani vedi che sono questi i camion che lavorano. Quelli di Gioia''. A parlare cosi', riferendosi alla catena di distribuzione alimentare Sisa, era il boss della cosca Pesce, Antonino, parlando in carcere con il figlio Francesco. Colloqui che sono stati intercettati dai carabinieri che lo scorso anno portarono a termine due operazioni contro la cosca (''All inside'') che sono all'origine del sequestro di beni per 190 milioni effettuato stamani dalla guardia di finanza. La frase, secondo gli investigatori, e' la conferma di quanto forte sia stata, nel settore dell'autotrasporto, la capacita' dei Pesce di imporre la presenza delle proprie aziende, e testimonia come Antonino fosse riuscito ad impadronirsi della catena di distribuzione alimentare della Sisa nel territorio calabrese.
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