Reggio Calabria, 19 apr. (Adnkronos) - ''Questa operazione conferma che la cosca Lo Giudice non ha un territorio definito di appartenenza''. E' l'analisi del procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, in relazione ai 12 provvedimenti (nove arresti e tre fermi) nei confronti della cosca Lo Giudice. L'episodio piu' significativo, riportato nella conferenza stampa che si e' svolta in questura, e' il rifiuto opposto a Giovanni Fontana, ritenuto personaggio di vertice della cosca Fontana-Saraceno, di dare una lezione al direttore della Leonia, la societa' mista di Reggio Calabria che si occupa della raccolta dei rifiuti. Antonino Lo Giudice si consulto' con i cognati (oggi sottoposti a fermo) Bruno Stilo e Giuseppe Reliquato e decise per il bene della cosca di non inserirsi in questioni che riguardavano altri. Questi ultimi due personaggi avrebbero il grado del Vangelo e della Santa nell'organigramma della famiglia di 'ndrangheta.
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