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giovedì 21 aprile 2011

Last news Calabria (ore 19)

IMMIGRAZIONE: SCOPELLITI, SBARCHI? ACCOGLIENZA MA REGOLE (ANSA) - MILANO, 21 APR - ''Siamo abituati a queste presenze, nel senso che abbiamo una grande cultura dell'accoglienza e abbiamo molto rispetto. Pero' nelle regole''. Lo ha detto il presidente della Calabria, Giuseppe Scopelliti, a margine di un incontro dell'Expo a Milano, rispondendo alle domande dei giornalisti sull'immigrazione e sul nuovo sbarco di stranieri a Crotone. ''Abbiamo sempre detto - ha sottolineato il governatore - che faremo la nostra parte, pero' chiediamo a tutto il Paese e a tutte le regioni di fare la stessa cosa. Bisogna condividere tutti insieme queste scelte. Anche le regioni che hanno a volta espresso perplessita' - ha concluso - devono aprire le proprie realta' a queste presenze''.

'NDRANGHETA: SCOPELLITI, PROBLEMA MALAVITA E' NAZIONALE (ANSA) - MILANO, 21 APR - ''Abbiamo purtroppo ormai constatato che non e' soltanto un problema della malavita organizzata legata al territorio calabrese. Ormai c'e' una presenza diffusa su tutto il territorio nazionale e non solo''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, a Milano a margine di un incontro sull'Expo rispondendo alle domande dei giornalisti sui riferimenti che si fanno tra i collegamenti della malavita fra Lombardia e Calabria. ''Noi siamo qui presenti - ha sottolineato il governatore - perche' riteniamo siano tantissimi calabresi in giro per il mondo e per l'Italia che sono persone laboriose, che hanno contribuito a costruire i successi e i grandi risultati delle varie comunita'. E quindi meritano rispetto e grandissima considerazione. Con loro costruiamo queste evento e questo incontro''.  

'NDRANGHETA: ARRESTI LO GIUDICE; CORTESE NON RISPONDE AL GIP (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 21 APR - Antonio Cortese, di 49 anni, che il boss Antonino Lo Giudice, ora collaboratore di giustizia, aveva incaricato di sparare con il bazooka gli uffici della Procura di Reggio Calabria, e' stato interrogato oggi dal gip Donatella Perulli a Voghera (Pavia), dov'e' detenuto. In presenza del difensore, l'avv. Giuseppe Nardo, Cortese si e' avvalso della facolta' di non rispondere. Antonio Cortese, ha spiegato al gip Perulli i motivi del diniego, affermando di volere fornire ''ogni utile spiegazione e chiarimento rispetto alla mia posizione di indagato, allorche' mi trovero' dinanzi al gip di Reggo Calabria''. Nel carcere di Reggio Calabria, invece, il gip Carelli Palombi, in presenza del pm Sara Ombra, ha interrogato Pasquale e Paolo Sesto Cortese, fratelli di Antonio, anche loro indagati ed arrestati dopo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Consolato Villani e Antonino Lo Giudice, e indicati come gli armieri della cosca Lo Giudice. ''I miei assistiti - ha detto Nardo - hanno fornito le loro giustificazioni in ordine ai reati contestatigli. Nei prossimi giorni valuteremo l'opportunita' di fare eventualmente ricorso al Tribunale della liberta' circa le loro posizioni''.

IMMIGRAZIONE:ASSOCIAZIONI, A VILLA SAN GIOVANNI E' EMERGENZA APPELLO A ISTITUZIONI:VOLONTARIATO SOLO A GESTIRE SNODO CRUCIALE (ANSA) - VILLA SAN GIOVANNI (REGGIO CALABRIA), 21 APR - ''La stazione ferroviaria di Villa San Giovanni e' diventata negli ultimi giorni uno snodo cruciale per il flusso di migranti nordafricani che, arrivando a Lampedusa e transitando per la Sicilia, sbarcano sul continente per raggiungere il nord Italia o l'Europa''. E' l'appello rivolto alle istituzioni nazionali e locali di un cartello di associazioni che denunciano, in una nota, ''l'assoluta latitanza, indifferenza e negligenza di tutti gli organi preposti a gestire un'emergenza sempre piu' drammatica''. ''Ad affrontare questa emergenza - prosegue il testo dell'appello - solo la tempestivita' del volontariato che, pur con tutti i suoi limiti, ha fatto fronte alle prime necessita' di questi dimenticati dal mondo: acqua, cibo, accoglienza, conforto, la dura contrattazione per farli partire con colletta o senza biglietto. Si e' cercato di comprendere e soddisfare le esigenze di ognuno, creando un rapporto umano e di solidarieta' vera, pur con tutte le difficolta' che la diversita' di lingua e di cultura comporta, e senza dubbio agevolati dalla loro sorprendente civilta', educazione, pazienza''. ''Il tutto - prosegue il testo - unicamente grazie alla sensibilita' e donazioni spontanee delle varie associazioni di volontariato locali e di tanti privati cittadini. ''Rimane ferma la determinazione e l'impegno - conclude l'appello - a vigilare affinche' chi ha il dovere di intervenire lo faccia in modo adeguato e tempestivo. Parafrasando il messaggio di chi, piu' di ogni istituzione, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di quest'Italia che lotta dal basso, che lotta nel silenzio, vi inoltriamo a gran voce un invito ed un monito: diventate umani''.

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