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giovedì 21 aprile 2011

Reggio: presentato progetto P.I.P.P.I.

Si è tenuta questa mattina, a Palazzo San Giorgio, la conferenza stampa di presentazione del progetto "P.I.P.P.I", acronimo di Programma di Intervento Per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione.
Ad illustrare l'iniziativa è stata Tilde Minasi, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria con Elena Iovane, Responsabile dell'area minori dell'Assessorato e Marco Ius, del gruppo scientifico dell'Università di Padova.
Pippi è una figura metaforica che rappresenta le potenzialità inesauribili dei bambini e le loro capacità di resistenza.
Il Comune di Reggio Calabria ha sottoscritto un protocollo d'intesa tra l'Assessorato alle politiche sociali, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Dipartimento di scienze dell'educazione di Padova, insieme ad altre nove città: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Venezia coinvolte nel programma.
Reggio intende intraprendere l'iniziativa del sostegno alla famiglia d'origine, ponendo al centro della sua azione i bambini a rischio di allontanamento ed i loro genitori.
"Ciò che vogliamo fare è individuare un metodo che possa essere di sostegno alle famiglie - ha affermato l'assessore Tilde Minasi -, perchè un minore allontanato è una sconfitta della società. Tutti gli Enti devono lavorare in sinergia per evitare che questo accada perché una crescita sana si può avere solo all'interno della propria famiglia di origine; l'amore di una madre e di un padre non può essere sostituito".
"Pippi", infatti, si svilupperà su dieci nuclei familiari per ogni città, con figli da zero a sei anni, a rischio di allontanamento, che verranno coinvolti in un programma che ha come finalità quella di individuare un approccio intensivo e di prendere in carico queste famiglie, riducendo significativamente i rischi di allontanamento del bambino o, se questo risultasse assolutamente necessario, riducendolo nel tempo e facilitando i processi di riunificazione.
Ancora una volta l'assessorato alle politiche sociali ha scelto di intervenire a tutela del nucleo famigliare, primo e più importante luogo di crescita per il bambino, creando un orizzonte centrato sulle possibilità di cambiamento della persona umana, sull'importanza delle reti sociali, dei legami affettivi, sulle possibilità di apprendimento e recupero, anche nelle situazioni di rischio e di estrema vulnerabilità.

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