Ndrangheta, Pignatone: Successo e' comprendere fenomeno di parentela Roma, 21 OTT (Il Velino) - "Il successo del risultato strategico dell'operazione iniziata il 13 luglio a Reggio Calabria e che ha coinvolto il Nord, Milano e Torino, e' stato quello di comprendere il fenomeno di parentela e di internazionalizzazione". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, ai microfoni di Radio 24 intervistato da Daniele Biacchessi. "Dai piccoli paese della Calabria - ha spiegato - c'e' sempre stato il fenomeno di immigrazione di persone perbene alla ricerca di fortuna. Fra questi c'e' anche qualche elemento di affiliazione alle cosche che una volta arrivato sul posto forma altre cosche che rimangono legate a quelle di Reggio Calabria. Abbiamo messo una pietra nello scoprire che ci sono dei vincoli fortissimi fra le cosche: il vincolo di sangue e di parentela. E non come si credeva prima che le si considerava molto autonome. Questo filo che conduce i boss ad installarsi in zone tra le piu' varie dell'Europa e del mondo e' una caratteristica delle cosche e della 'ndrangheta e si parla di internazionalizzazione. Questo e' il fenomeno della globalizzazione che rende la 'ndrangheta presente a Reggio Calabria, a Milano, a Torino e all'estero - ha aggiunto il procuratore a Radio 24 - e la premessa per gli investigatori e gli inquirenti e' quella di riconoscere questo fenomeno: il vincolo di sangue. Da quest'analisi c'e' la necessita' di contrastarle e di combatterle sia in Calabria dove c'e' il cervello sia all'estero". Poi il procuratore ha proseguito specificando anche le altre azioni per combattere il sistema mafioso : "Ci vuole aggressione al patrimonio e interrompere la loro collusione con la societa' civile che fanno della 'ndrangheta come di cosa nostra delle organizzazioni mafiose. Un altro fenomeno recente e' quello che accanto alla forza militare, c'e' la coscienza civile ovviamente fondamentale per sradicare le collusioni economiche che queste organizzazioni hanno con la societa'" e ha specificato ai microfoni di Radio 24: "Da qualche tempo in Calabria ci sono delle manifestazione di solidarieta' da parte della societa' civile che solo qualche anno fa erano inimmaginabili. Stato e coscienza civile sono fondamentali per la lotta contro le cosche e la criminalita'". Infine Giuseppe Pignatone ha concluso: " C'e' una situazione di tensione e fibrillazione in tutta la realta' reggina che ha come origine da un lato l'azione dello stato molto efficace che negli ultimi tempi ha portato ad arresti e sequestri patrimoniali e dall'altra parte il risveglio della coscienza civile. I fenomeni come la mafia e la 'ndrangheta non si sconfiggono solo con la repressione: ognuno faccia la sua parte. In Calabria ci sono stati lunghi anni di disattenzione non solo della politica e delle istituzioni, ma anche degli organi di informazione". (com/mcc) 211623 OTT 10 NNNN
Calabria, Anas: chiuso tratto SS 18 per un incidente Roma, 21 OTT (Il Velino) - A causa di un incidente mortale che ha visto coinvolti una moto e un mezzo pesante, l'Anas informa che e' stata chiusa al traffico la strada statale 18 "Tirrena Inferiore", a Lametia Terme, tra le estese chilometriche 371,500 e 373,500. Sul posto la Polizia Stradale per effettuare i rilievi e una squadra di pronto intervento dell'Anas per la gestione della viabilita', che e' stata deviata sulla viabilita' comunale. L'Anas raccomanda agli automobilisti di guidare con prudenza. Si ricorda che l'informazione agli automobilisti sulla viabilita' e sul traffico e' assicurata attraverso le emittenti radio-televisive, il sito www.stradeanas.it e il numero pronto Anas 841-148. (com/asp) 211622 OTT 10 NNNN
'NDRANGHETA: VESCOVO LOCRI,INCONTRI POLSI SOLO PUNTA ICEBERG (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 21 OTT - ''La religiosita' se non ha una ricaduta nella vita non serve. Gli incontri criminali di Polsi sono la punta di un iceberg piu' profondo, del quale non ci accorgiamo o non vogliamo accorgercene''. Lo ha detto il Vescovo di Locri, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, nel corso dell'omelia per l'apertura del nuovo anno pastorale. ''Mi riferisco al mondo sommerso - ha aggiunto Mons. Morosini - del nostro vivere quotidiano, anche quello di noi sacerdoti, che spesso non traduce i principi evangelici. Tutti, clero, professionisti, politici, impiegati, commercianti, operai, insegnanti, studenti dobbiamo farci l'esame di coscienza: il Vangelo e' veramente la fonte di ispirazione della nostra vita? La religiosita' riesce a passare la soglie del tempo ed entrare nella vita per illuminarla con la sapienza che viene da Dio? Purtroppo cio' troppo spesso non avviene, perche' i mali esistenti sul nostro territorio sono tanti, a fronte di una diffusa religiosit… e devozionismo''. ''E allora - ha concluso - bisogna ripartire con l'evangelizzazione, che deve essere sempre piu' educazione alla fede nel contesto di una comunita' adulta, che pone al centro della sua vita Gesu' Cristo. Cosi' vigiliamo sulla vigna del Signore''.(ANSA). LE 21-OTT-10 16:21 NNN
'NDRANGHETA: PIGNATONE A RADIO24, FORTI VINCOLI TRA COSCHE (ANSA) - CATANZARO, 21 OTT - ''Il successo del risultato strategico dell'operazione Crimine iniziata il 13 luglio a Reggio Calabria e che ha coinvolto il nord, Milano e Torino, e' stato quello di comprendere il fenomeno di parentela e di internazionalizzazione''. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, ai microfoni di Radio24 intervistato da Daniele Biacchessi. ''Dai piccoli paesi della Calabria - ha aggiunto - c'e' sempre stato il fenomeno di immigrazione di persone perbene alla ricerca di fortuna. Fra questi c'e' anche qualche elemento di affiliazione alle cosche che una volta arrivato sul posto forma altre cosche che rimangono legate a quelle di Reggio Calabria. Abbiamo messo una pietra nello scoprire che ci sono dei vincoli fortissimi fra le cosche: il vincolo di sangue e di parentela. E non come si credeva prima che le si considerava molto autonome. Questo filo che conduce i boss ad installarsi in zone tra le piu' varie dell'Europa e del mondo e' una caratteristica delle cosche e della 'ndrangheta e si parla di internazionalizzazione. Questo e' il fenomeno della globalizzazione che rende la 'ndrangheta presente a Reggio Calabria, a Milano, a Torino e all'estero e la premessa per gli investigatori e gli inquirenti e' quella di riconoscere questo fenomeno: il vincolo di sangue. Da quest'analisi c'e' la necessita' di contrastarle e di combatterle sia in Calabria, dove c'e' il cervello, sia all'estero''. Secondo Pignatone, ''ci vuole aggressione al patrimonio e interrompere la loro collusione con la societa' civile che fanno dell'ndrangheta come di Cosa Nostra delle organizzazioni mafiose. Un altro fenomeno recente e' quello che accanto alla forza militare, c'e' la coscienza civile, ovviamente fondamentale per sradicare le collusioni economiche che queste organizzazioni hanno con la societa'. Da qualche tempo in Calabria ci sono delle manifestazione di solidarieta' da parte della societa' civile che solo qualche anno fa erano inimmaginabili. Stato e coscienza civile sono fondamentali per la lotta contro le cosche e la criminalita'''. ''C'e' una situazione di tensione e fibrillazione in tutta la realta' reggina - ha concluso il procuratore di Reggio Calabria - che ha come origine, da un lato, l'azione molto efficace dello Stato che negli ultimi tempi ha portato ad arresti e sequestri patrimoniali e, dall'altro, il risveglio della coscienza civile. I fenomeni come la mafia e la 'ndrangheta non si sconfiggono solo con la repressione: ognuno faccia la sua parte. In Calabria ci sono stati lunghi anni di disattenzione non solo della politica e delle istituzioni, ma anche degli organi di informazione''. (ANSA). VF/FLC 21-OTT-10 16:18 NNN
ncidente mortale sulla statale 18 in Calabria: morto centauro Incidente mortale sulla statale 18 in Calabria: morto centauro Scontro tra moto e tir Roma, 21 ott. (Apcom) - A causa di un incidente mortale che ha visto coinvolti una moto, il cui conducente è deceduto, e un mezzo pesante, l`Anas informa che è stata chiusa al traffico la strada statale 18 Tirrena Inferiore, a Lametia Terme, tra il chilometro 371,500 e quello 373,500. Sul posto la polizia stradale per effettuare i rilievi e una squadra di pronto intervento dell`Anas per la gestione della viabilità, che è stata deviata sulla viabilità comunale. Red/Cro 21-OTT-10 16:07 NNNN
'NDRANGHETA: PM PIGNATONE, PER SCONFIGGERLA NON BASTA REPRESSIONE (2) (Adnkronos) - Poi il procuratore prosegue specificando "anche le altre azioni per combattere il sistema mafioso : " Ci vuole aggressione al patrimonio e interrompere la loro collusione con la societa' civile che fanno dell'Ndrangheta come di Cosa Nostra delle organizzazioni mafiose. Un altro fenomeno recente e' quello che accanto alla forza militare, c'e' la coscienza civile ovviamente fondamentale per sradicare le collusioni economiche che queste organizzazioni hanno con la societa'" e specifica ai microfoni di Radio 24: "Da qualche tempo in Calabria ci sono delle manifestazione di solidarieta' da parte della societa' civile che solo qualche anno fa erano inimmaginabili. Stato e coscienza civile sono fondamentali per la lotta contro le cosche e la criminalita'". Infine Giuseppe Pignatone conclude: " C'e' una situazione di tensione e fibrillazione in tutta la realta' reggina che ha come origine da un lato l'azione dello stato molto efficace che negli ultimi tempi ha portato ad arresti e sequestri patrimoniali e dall'altra parte il risveglio della coscienza civile. I fenomeni come la mafia e l' Ndrangheta non si sconfiggono solo con la repressione: ognuno faccia la sua parte. In Calabria ci sono stati lunghi anni di disattenzione non solo della Politica e delle Istituzioni, ma anche degli organi di informazione". (Sin/Ct/Adnkronos) 21-OTT-10 15:59 NNNN
SCIOLTA NELL'ACIDO: TASSONE, MODIFICARE NORMA PROTEZIONI (ANSA) - CATANZARO, 21 OTT - ''Lo spietato omicidio di Lea Garofalo dimostra che qualcosa non funziona nella normativa sul servizio di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia''. Cosi' il vicesegretario dell'Udc Mario Tassone, componente della commissione Antimafia, replicando in Aula a Montecitorio al sottosegretario Alfredo Mantovano nel corso della discussione di un'interpellanza sul caso Garofalo. ''Il sottosegretario Mantovano - aggiunge - sostiene che in questa vicenda tutto sia stato perfetto: forse sul piano delle carte bollate, ma la realta' e' che siamo di fronte a un delitto efferato e che quindi piu' di qualcosa e' andato storto. Qui non si tratta di pratiche burocratiche, ma di vicende che riguardano il dramma che oggi vive la Calabria: l'uccisione di Lea Garofalo non ha dato certo un messaggio 'incoraggiante' per chi vuole testimoniare e collaborare per scardinare le organizzazioni criminali. E non basta mandare 80 giovani militari a Reggio Calabria, quando poi si indeboliscono altri fondamentali strumenti di contrasto alla criminalita' organizzata''. ''Da parte nostra - prosegue Tassone - non c'e' una posizione contro il governo ne' si vuole scaricare su di esso le responsabilita' dell'accaduto. Poniamo semplicemente la questione in termini oggettivi: c'e' la necessita' di rivedere la norma sulle protezioni per evitare altri casi come quello della Garofalo. Ricordo che il 15 giugno 2010 e' stata respinta la richiesta di protezione di Gaspare Spatuzza: se ne e' parlato tanto, ma finora tutto e' rimasto appeso in aria''.(ANSA). LE/FLC 21-OTT-10 15:54 NNN
'NDRANGHETA: PM PIGNATONE, PER SCONFIGGERLA NON BASTA REPRESSIONE Roma, 21 ott. (Adnkronos) - "Il successo del risultato strategico dell'operazione iniziata il 13 luglio a Reggio Calabria e che ha coinvolto il Nord, Milano e Torino, e' stato quello di comprendere il fenomeno di parentela e di internazionalizzazione". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, a Radio 24. " Dai piccoli paese della Calabria - ha detto - c'e' sempre stato il fenomeno di immigrazione di persone perbene alla ricerca di fortuna. Fra questi c'e' anche qualche elemento di affiliazione alle cosche che una volta arrivato sul posto forma altre cosche che rimangono legate a quelle di Reggio Calabria". "Abbiamo messo una pietra nello scoprire - ha spiegato ancora - che ci sono dei vincoli fortissimi fra le cosche: il vincolo di sangue e di parentela. E non come si credeva prima che le si considerava molto autonome. Questo filo che conduce i Boss ad installarsi in zone tra le piu' varie dell'Europa e del mondo e' una caratteristica delle cosche e dell'Ndrangheta e si parla di internazionalizzazione". "Questo e' il fenomeno della globalizzazione - ha osservato ancora - che rende l'Ndrangheta presente a Reggio Calabria, a Milano, a Torino e all'estero - dice il procuratore a Radio 24 - e la premessa per gli investigatori e gli inquirenti e' quella di riconoscere questo fenomeno: il vincolo di sangue! Da quest'analisi c'e' la necessita' di contrastarle e di combatterle sia in Calabria dove c'e' il cervello sia all'estero." (segue) (Sin/Ct/Adnkronos) 21-OTT-10 15:53 NNNN
'NDRANGHETA: PIGNATONE, CAPITE PARENTELE E INTERNAZIONALIZZAZIONE (AGI) - Roma, 21 ott. - "Il successo del risultato strategico dell'operazione iniziata il 13 luglio a Reggio Calabria e che ha coinvolto il Nord, Milano e Torino, e' stato quello di comprendere il fenomeno di parentela e di internazionalizzazione". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, ai microfoni di Radio 24. "Dai piccoli paese della Calabria c'e' sempre stato il fenomeno di immigrazione di persone perbene alla ricerca di fortuna - spiega il capo della Procura calabrese - fra questi c'e' anche qualche elemento di affiliazione alle cosche che una volta arrivato sul posto forma altre cosche che rimangono legate a quelle di Reggio Calabria. Abbiamo messo una pietra nello scoprire che ci sono dei vincoli fortissimi fra le cosche: il vincolo di sangue e di parentela. E non come si credeva prima che le si considerava molto autonome. Questo filo che conduce i boss ad installarsi in zone tra le piu' varie dell'Europa e del mondo e' una caratteristica delle cosche e della 'ndrangheta e si parla di internazionalizzazione". Questo, aggiunge ancora Pignatone, "e' il fenomeno della globalizzazione che rende la 'ndrangheta presente a Reggio Calabria, a Milano, a Torino e all'estero e la premessa per gli investigatori e gli inquirenti e' quella di riconoscere questo fenomeno: il vincolo di sangue. Da quest'analisi c'e' la necessita' di contrastarle e di combatterle sia in Calabria dove c'e' il cervello sia all'estero". Il magistrato, poi, descrive altre azioni per combattere il sistema mafioso: "ci vuole aggressione al patrimonio e interrompere la loro collusione con la societa' civile che fanno della 'ndrangheta come di Cosa Nostra delle organizzazioni mafiose. Un altro fenomeno recente - sottolinea - e' quello che accanto alla forza militare, c'e' la coscienza civile ovviamente fondamentale per sradicare le collusioni economiche che queste organizzazioni hanno con la societa'". Pignatone rileva anche che "da qualche tempo in Calabria ci sono delle manifestazione di solidarieta' da parte della societa' civile che solo qualche anno fa erano inimmaginabili. Stato e coscienza civile sono fondamentali per la lotta contro le cosche e la criminalita'". Insomma, "c'e' una situazione di tensione e fibrillazione in tutta la realta' reggina che ha come origine da un lato l'azione dello stato molto efficace che negli ultimi tempi ha portato ad arresti e sequestri patrimoniali e dall'altra parte il risveglio della coscienza civile. I fenomeni come la mafia e la 'ndrangheta - conclude il magistrato - non si sconfiggono solo con la repressione: ognuno faccia la sua parte. In Calabria ci sono stati lunghi anni di disattenzione non solo della politica e delle Istituzioni, ma anche degli organi di informazione". (AGI) Red 211543 OTT 10 NNNN
SUD: 43,6 MLD FONDI A DISPOSIZIONE, SOLO 2,8 SPESI IN 3 ANNI/SCHEDA (RIF.: 'SUD: MARCEGAGLIA, GIU' VALORE AGGIUNTO E 100MILA DISOCCUPATI IN PIU'') Roma, 21 ott. (Adnkronos) - I fondi strutturali europei e quelli dello Stato hanno messo a disposizione delle regioni del Mezzogiorno 43,6 miliardi di euro da spendere entro il 2013, ma al 30 giugno scorso solo 2,8 miliardi di euro sono stati spesi, pari al 7,3% dei fondi. L'allarme e' stato rilanciato oggi dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha ricordato la scadenza del 31 dicembre 2011, entro la quale dovranno essere rendicontati circa 6 miliardi di euro che altrimenti andranno persi. La riflessione del numero uno degli industriali arriva a meta' del periodo di programmazione del Quadro strategico nazionale 2007-2013, che per quanto riguarda l'Italia assegna l'obiettivo 'Convergenza', quello per Stati e regioni in ritardo di sviluppo, a 5 regioni del Sud (Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, piu' la Basilicata a titolo transitorio qualificata come 'phasing out'). All'obiettivo Convergenza e' destinato l'81,54% delle risorse complessive dei fondi strutturali, ovvero 282,8 miliardi di euro, dei quali 21,6 miliardi destinati all'Italia e integrati da 22 miliardi di compartecipazione statale. Secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato, i soldi spesi nei primi tre anni del piano da tutte le Regioni coinvolte sono stati appena 2,8 miliardi di euro. Il 92,7% dei soldi che i governatori del Mezzogiorno hanno a disposizione per rilanciare l'economia meridionale sono quindi rimasti a Bruxelles. E la percentuale dei soldi inutilizzati sarebbe stata piu' alta senza la Basilicata, la regione inserita nel progetto Convergenza ad aver speso di piu': 14,3% delle risorse europee e nazionali, 154 milioni di euro su poco piu' di un miliardo. (segue) (Mca/Gs/Adnkronos) 21-OTT-10 15:29 NNNN
SUD: 43,6 MLD FONDI A DISPOSIZIONE, SOLO 2,8 SPESI IN 3 ANNI/SCHEDA (2) (Adnkronos) - Le altre regioni non tengono il passo. La maglia nera va alla Campania, che nei primi tre anni del piano europeo ha speso il 3,59% dei fondi a disposizione, cioe' 287 milioni di euro sui 7,9 miliardi disponibili. La Puglia e' ferma a 389 milioni su 6 miliardi, pari al 6,3%. La Sicilia, che aveva a disposizione 8,6 miliardi, ne ha utilizzato solo il 5,1%, pari a 444 milioni. La Calabria ha utilizzato 252 milioni di euro sui 3,8 miliardi messi a disposizione dall'Europa e dal fondo di rotazione dello Stato. La ripartizione programmatica delle risorse della politica regionale 2007-2013 per il Mezzogiorno assegna il 17% dei fondi ai collegamenti per la mobilita', il 16% alla competitivita' dei sistemi produttivi e occupazione, il 15,8% all'energia rinnovabile e al risparmio energetico, il 14% alla ricerca e all'innovazione. Tra questi, il programma 'Reti e mobilita'' che riguarda le infrastrutture ed e' gestito dallo Stato, e' l'unico che ha rispettato il ruolino di marcia: a giugno 2010, dei 2,7 miliardi a disposizione, 2,5 miliardi erano gia' stati assegnati a grandi progetti in Calabria, Sicilia, Campania e Puglia. Sono rimasti in cassa invece i fondi destinati al programma 'Sicurezza per lo sviluppo', per le iniziative che contrastano la criminalita': dopo i primi 3 anni e' stato speso solo il 13,6% dei soldi a disposizione. Anche dando uno sguardo alle grandi opere la musica non cambia: su un totale di 56 'grandi progetti' per il Mezzogiorno, opere infrastrutturali nei settori della mobilita', delle telecomunicazioni e dell'energia di importo superiore a 50 milioni di euro, solo 4 sono stati approvati dalla Commissione europea. (Mca/Gs/Adnkronos) 21-OTT-10 15:29 NNNN
'NDRANGHETA: CORTESE; PM TRIESTE, DOMANI CONVALIDA FERMO (ANSA) - TRIESTE, 21 OTT - La Procura della Repubblica di Trieste chiedera' entro domattina al Gip del capoluogo giuliano la convalida del fermo di Antonio Cortese, 48 anni, affiliato alla cosca Lo Giudice e accusato di essere l'esecutore materiale degli attentati contro i magistrati di Reggio Calabria. Cortese, fermato ieri mattina dalla Polizia a Trieste, al valico con la Slovenia mentre rientrava in Italia dalla Romania, ha passato la notte nel carcere del Coroneo nel capoluogo giuliano. Il fascicolo sul fermo di Cortese e' stato affidato a Pietro Montrone, pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Trieste. Ieri, da Reggio Calabria sono stati spediti a Trieste gli incartamenti relativi all'indagine su Cortese, che sono ora a disposizione della Procura triestina. Il computer e le sei schede telefoniche sequestrate ieri a Cortese saranno trasferite al piu' presto a Reggio Calabria, a disposizione dei magistrati calabresi. (ANSA). YUM-DF 21-OTT-10 15:23 NNN