'NDRANGHETA: S.LUCA; APPELLO CONFERMA ASSOLUZIONE VOTTARI CORTE ASSISE REGGIO GIUDICATO IMPUTATI PROCESSATI CON ABBREVIATO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 6 LUG - La Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria ha confermato la sentenza di assoluzione nei confronti di Santo Vottari, indicato dagli inquirenti come il killer che avrebbe ucciso, a Natale del 2006, Maria Strangio, moglie di Gianluca Nirta, nonche' cugina del presunto autore della strage di Duisburg, Giovanni Strangio. Per Santo Vottari la pubblica accusa aveva richiesto la condanna all'ergastolo. Nel processo erano imputate 38 persone coinvolte nell'inchiesta ''Fehida'' sulla faida di San Luca tra i Nirta-Strangio ed i Pelle-Vottari culminata con la strage di Duisburg del 15 agosto 2007 in cui furono uccise sei persone. I 38 imputati sono stati gia' giudicati in primo grado perche' hanno scelto la formula del rito abbreviato. Altri 14 imputati sono stati processati con il rito ordinario ed i giudici della Corte d'assise di Locri, davanti ai quali si svolge il processo, sono ancora riuniti in camera di consiglio dove si sono ritirati sabato scorso. La Corte d'assise d'appello di Reggio, dopo due giorni di camera consiglio, rideterminando la sentenza di primo grado, ha condannato ad otto anni Roberto Agui' (assolto in primo grado)e Giuseppe Pipicella (2 anni e 4 mesi in primo grado). La Corte ha altresi' rideterminato la pena nei confronti di Gianfranco Antonioli, ritenuto l'armiere della cosca Pelle, da cinque a quattro anni di reclusione. Assolte Caterina Giorgi (un anno e sei mesi in primo grado), Teresa Giorgi (un anno e quattro mesi) e Barbara Rocca (due anni e quattro mesi). Per il resto la Corte ha confermato la sentenza emessa nel marzo del 2009 dal Gup di Reggio Calabria, Francesco Petrone che aveva inflitto tredici anni di reclusione ad Antonio Pelle, detto ''la mamma'' e ritenuto il capo della cosca Pelle-Vottari, adesso agli arresti domiciliari per motivi di salute; otto anni a Achille Marmo, Paolo Nirta, Domenico Pelle, Antonio Giorgi, Giuseppe Pugliesi, Antonio Vottari, Domenico Mammoliti, Michele Biviera, Giuseppe Biviera, Vincenzo Biviera, Michele Carabetta, Raffaele Stranieri; cinque anni a Mario Di Bonito, Giovanni Strangio, di 45 anni, Giuseppe Giosafatte Elia; quattro anni a Vincenzo Giorgi; un anno e sei mesi, con pena sospesa, a Giovanni Marrapodi; cinque anni a Francesco Napoli; due anni a Sebastiano Nirta; un anno e quattro mesi con pena sospesa ad Antonia Pelle e Maria Pelle; quattro anni a Teresa Vottari, di 64 anni. Assoluzione, invece, per Francesco Barbaro, Domenico Pizzata, Francesco Strangio, Antonella Vottari, Teresa Vottari, 41 anni, Domenico Nirta e Antonio Romano.
PORTO GIOIA T.: SCOPELLITI, ACCORDO CON PRESIDENTE MSC (ASCA) - Catanzaro, 6 lug - ''Sono state gettate le basi per un accordo di collaborazione, da sviluppare nel tempo, tra la Regione Calabria e il gruppo Msc, finalizzato ad un maggiore sviluppo del porto di Gioia Tauro''. E' stato questo il risultato dell'incontro tra il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti - informa una nota dell'Ufficio stampa - ed il Presidente della compagnia Msc, Gianluigi Aponte. Nel corso della riunione, che si e' svolta nelle sede Msc, a Ginevra, ed alla quale hanno partecipato la vice Presidente Antonella Stasi ed il numero due della societa' Diego Aponte, ''si e' discusso ampiamente sulle modalita' e sui tempi della collaborazione''. Il gruppo Msc ha evidenziato ''la sua disponibilita' ad investire sullo sviluppo del porto calabrese, attivando una serie di operazioni strategiche per tutto il territorio''. Sono state approfondite molte tematiche evidenziando ampiamente ''la centralita' di Gioia Tauro e l'importanza del polo della logistica''. Il Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ed il Presidente Gianluigi Aponte hanno focalizzato l'attenzione ''sul transhipment anche per la salvaguardia dell'occupazione e, proprio su questo aspetto, si sono formulate diverse ipotesi di collaborazione e di lavoro''. Al termine della riunione, le parti si sono date appuntamento per un nuovo tavolo di confronto; Msc ha evidenziato, infine, ''il suo interesse nel portare avanti la collaborazione con la Regione Calabria in nome ''di un valore patriottico'' spiccato e sentito in tutto il gruppo''.
'NDRANGHETA:CRIMINE,GUP REGGIO CALABRIA,34 RINVII A GIUDIZIO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 6 LUG - Il gup di Reggio Calabria Giuseppe Minutoli ha rinviato a giudizio 36 persone arrestate nell'ambito dell'operazione Crimine-Infinito, coordinata dalle Dda di Reggio Calabria e Milano, che nel luglio del 2010, porto' in carcere, complessivamente, oltre 300 persone tra Milano e la Calabria. L'udienza per il rito ordinario e' stata fissata al 10 di novembre prossimo davanti al tribunale di Locri. Due le persone che sono state prosciolte: Michele Palmigiano e Saverio Foti. Tra le persone rinviate a giudizio ci sono Mario Giuseppe Stelitani, ritenuto il capo del locale di Roghudi, Francesco 'Ciccillo' Gattuso, Ernesto Mazzaferro, Antonio Commisso e Rocco Tassone. Altri 118 imputati hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato. Per loro il dibattimento davanti al gup iniziera' il 16 settembre prossimo. L'inchiesta ''Crimine'' ha svelato il nuovo volto della 'ndrangheta: non piu' un insieme di cosche, famiglie o 'ndrine scoordinate e scollegate tra loro, salvo alcuni patti locali, ma un'organizzazione di ''tipo mafioso, segreta, fortemente strutturata su base territoriale, articolata su piu' livelli e provvista di organismi di vertice'' che prendono e ratificano le decisioni piu' importanti, come hanno scritto i magistrati reggini nell'ordinanza di custodia cautelare. La nuova 'ndrangheta, cosi' come e' emerso dalle indagini, e' divisa in tre ''mandamenti'' (Tirrenico, Citta' e Ionico) all'interno dei quali si muovono le ''locali'', composte a loro volta dalle 'ndrine e dalle famiglie. Il quarto mandamento e' quello della ''Lombardia'' che dipende comunque dalla ''Provincia'' o ''Crimine'', il vertice dell'organizzazione che sta nella provincia di Reggio Calabria e che e' chiamato a ratificare ogni decisione che conta.
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