“L’improvvisa ed inaspettata scomparsa di Don Vincenzo Tripodi, parroco a Delianuova e ispiratore
della nascita, anche in Calabria, del “Cammino Neocatecumenale” lascia tutti
costernati ed affranti”.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera che a don Vincenzo Tripodi dedica un ricordo ed una propria personale
riflessione.
“Ho
avuto l’onore di incontrare don Vincenzo in molte occasioni – afferma Nucera –
ed ogni volta era una emozione nuova che scaturiva dal suo carisma e dalla sua
autorevolezza di uomo e di sacerdote. Lo
hanno definito il “padre spirituale” di Delianuova. Lo è stato certamente, ma
non solo per la comunità deliese. La sua
esperienza di sacerdote e di parroco, la sua pluridecennale azione pastorale
sul territorio sono oggi l’inestimabile patrimonio spirituale di don Vincenzo
che lascia, soprattutto a Delianuova, ben avviata, una importante esperienza di
cammino neocatecumenale”.
Don
Vincenzo aveva colto da tempo la necessità per la Chiesa , fin nelle sue più
periferiche articolazioni, di adeguarsi al cambiamento dei tempi, dei costumi,
per contrastare il sempre più dilagante relativismo che sta invadendo la
società di oggi. La sua scelta fu quella
di avviare anche a Delianuova l’innovativa esperienza del cammino
neocatecumenale. Non si trattava di un ritorno alle “origini” della Chiesa,
secondo l’esperienza dei primi cristiani che prima di essere battezzati
dovevano sottoporsi ad un lungo cammino di preparazione e di fede. I tempi
moderni chiedo altro. Don Vincenzo era ben consapevole che per riunire il nuovo
popolo di Dio, bisognava lavorare sul singolo, attraverso un cammino di fede,
un itinerario di formazione valido e riconoscibile per la società e per i tempi
odierni”.
“Come
strumento di fede e di formazione affidato alle Parrocchie, don Vincenzo ha
utilizzato il neoecumenismo per trasformare la comunità di Delianuova, che
compatta, convinta si è stretta attorno a lui nel giorno dell’ultimo saluto,
paradossalmente coinciso con il suo 75° anniversario di sacerdozio”.
“Di
lui ci restano le parole di comprensione, di affetto, di attenzione, con le
quali portava avanti il suo impegno pastorale, affrontando e risolvendo i
problemi che si presentavano davanti”.
“Serberemo
memoria, sempre, con affetto e devozione cristiana, di don Vincenzo Tripodi,
cui ho voluto dedicare questo ricordo come ulteriore tassello al grande mosaico
della sua opera spirituale e pastorale”.
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