“Se
quanto prospettato dal segretario regionale Cisl-Slp si avvererà andremo
incontro ad un inaccettabile ed improponibile ridimensionamento dei servizi
postali in Calabria. Per questo il Piano proposto dall’Amministratore delegato
di poste Italiane, per quanto riguarda la nostra regione va assolutamente
contrastato con ogni mezzo, e riportato nei termini di una giusta valutazione
dei livelli di servizio necessari alla utenza del territorio”.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera che interviene sulla vicenda riguardante la presenza di Poste Italiane
in Calabria.
“Da
tempo - sostiene l’on. Nucera – è in atto un processo di ridimensionamento del
personale e di riduzione dei servizi, con la conseguenza che in alcuni centri
interni della nostra Regione gli uffici postali sono aperto solo tre giorni la
settimana. Una situazione insostenibile sulla quale si abbatte ora la scure di
un nuovo piano che secondo il Segretario regionale della Cisl-Slp provocherà in
Calabria la chiusura di oltre 100 uffici postali e la cancellazione di oltre
500 posti di portalettere”.
“Concordo
con il sindacato – prosegue l’on. Nucera
– quando parla di ‘interruzione di pubblico servizio’ e della necessità di
investire del problema la
Magistratura calabrese, per intervenire su decisioni che
oltrepassano il limite della legalità”.
“Tuttavia, ritengo, al di là delle denunce e delle intenzioni dei
sindacati dei postali, serva – suggerisce l’on. Nucera – un forte intervento
istituzionale. La Calabria
non può essere sempre al primo posto nei piani di ridimensionamento dei servizi
e del personale di Poste Italiane, che intervengono in una situazione già
storicamente compromessa da strategie aziendali che hanno fatto della nostra
regione Calabria la “Cenerentola” del Paese in termini di presenza ed efficienza
del servizio postale sul territorio. Da parte mia – annuncia il Segretario –
Questore del Consiglio regionale – investirò del problema la rappresentanza
parlamentare calabrese perché intervenga sia in sede istituzionale che politica
per scongiurare ulteriori e gravi tagli al già precario sistema postale della
Calabria, dove è a rischio persino il Cmp di Lamezia Terme. Ma è ancora più
grave il fatto – conclude l’on. Nucera –
che si mettano in gioco oltre cinquecento posti di lavoro, padri di famiglia che una volta messi fuori
non potranno godere di alcun ammortizzatore sociale, e già solo questo di per
sé, in un momento di grave crisi congiunturale come quello attuale, è
assolutamente inaccettabile. Faremo il possibile, ed a tutti i livelli per
scongiurare questa prospettiva – chiude l’on. Nucera – ma è una battaglia sulla
quale serve coesione e unità di intenti, altrimenti avremo già perso”
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