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giovedì 2 agosto 2012

Reggio C.: Confindustria, bene zona speciale Gioia Tauro. Ma non basta

(ASCA) - Reggio Calabria, 2 ago - Confindustria Reggio Calabriaguarda con ''attenzione all'ipotesi di una Zona economica speciale nell'area del porto di Gioia Tauro. Dieci anni dopo la Zona franca, i cui risultati non sono stati all'altezza delle aspettative, e' indispensabile ripensare il sistema degli incentivi per stimolare la creazione, nell'area retro-portuale, di un reale e organico tessuto produttivo. La possibilita' di ottenere la completa esenzione fiscale, che si profila attraverso la Zes, puo' rappresentare uno strumento in grado di attrarre investimenti in questa parte del territorio calabrese, che ancora oggi, nonostante la gravissima crisi in atto, costituisce la principale speranza per il futuro della nostra regione''. ''Gioia Tauro, pur a fronte di evidenti difficolta', resta uno dei principali hub del transhipment nel Mediterraneo. La Zes potrebbe essere uno strumento utile a colmare il gap competitivo dell'area, complessivamente considerata, rispetto alle omologhe realta' del Nord Africa. In Egitto e in Tunisia, infatti, il costo del lavoro risulta essere sensibilmente piu' basso che in Italia, per le profonde differenze che esistono tra il sistema normativo di questi Stati e il nostro Paese. Apprezzando l'impegno della Regione a realizzare la Zes, Confindustria ritiene tuttavia che tale misura, da sola, sia insufficiente a far fronte alle esigenze complessive di rilancio del porto di Gioia Tauro. La Zona economica speciale, se effettivamente realizzata, potrebbe produrre degli effetti positivi sull'area retro-portuale e sullo sviluppo della logistica. Ma quest'ultima non ha alcun significato senza la movimentazione dei container''. ''E' dunque prioritario puntare sul rilancio dell'attivita' di transhipment, propedeutica a ogni altro ragionamento che riguardi l'area di Gioia Tauro. Per questo, e' necessario continuare - dice Confindustria - a usufruire della riduzione delle tasse di ancoraggio, su cui ogni anno si registrano ritardi e intoppi burocratici inaccettabili; ottenere l'abbattimento delle accise sul carburante in ambito portuale e la fiscalizzazione del 45% degli oneri sociali''. L'associazione degli imprenditori della provincia di Reggio Calabria ritiene, infine, che ''la strada maestra da percorrere, per rilanciare la competitivita' del sistema Gioia Tauro, sia quella di un'innovativa gestione dei processi produttivi e dell'organizzazione di lavoro e personale. Ne e' un esempio apprezzabile il recente accordo raggiunto tra MCT e alcune sigle sindacali che, con senso di responsabilita' e grazie a una efficace mediazione istituzionale, hanno accettato la Cigs di diverse centinaia di lavoratori''. 

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