Soltanto un luogo può rendere indimenticabile un compleanno di un “nato amaranto”. Il teatro dei sogni di chi ama la Reggina. Il tempio di una passione, trasmessa di padre in figlio. L’Oreste Granillo, casa del club dello Stretto, apre le porte a tutti i suoi tifosi, non solo in occasione delle gare interne ma anche durante la settimana per celebrare, insieme, le ricorrenze più felici.
Si è alzato ufficialmente il sipario per una nuova, imperdibile opportunità targata Reggina. E’ stato Antonino Cristiano il primo, storico, festeggiato del Granillo. Ragazzo reggino, cuore amaranto, ha colto l’occasione al volo consegnando alla sua memoria, ed a quella dei suoi amici invitati, ore indimenticabili.
Il programma della giornata va raccontato tutto d’un fiato: arrivo allo stadio, partitella sul campo, doccia, rinfresco e torta “Reggina”. Ma un’opportunità tale va vissuta fino in fondo e così, già dall’arrivo al Granillo dei ‘calciatori’, si respira aria di gara vera. Borsoni al braccio, sguardo vitreo, cuffie alle orecchie: la concentrazione è massima. E’ tempo, addirittura, di un sopralluogo sul terreno da gioco. Sentire il profumo dell’erba, fissare quegli spalti che ospitano la passione del popolo amaranto: è tutto pronto, gli spogliatoi attendono le squadre.
E’ il Granillo delle grande occasioni, le divise ufficiali riposano sulle panchine. Quei luoghi, che in passato hanno raccolto le emozioni, le gioie ed i dolori di Zidane, Shevchenko e Ronaldo, oggi rivivono nell’incredulità dei tifosi amaranto, protagonisti di questo grande evento.
Imboccato il tunnel che porta al terreno da gioco, il vortice di suggestioni lascia spazio allo sport, mentre l’inno ufficiale fa da colonna sonora al momento. Lo speaker annuncia le formazioni, il fotografo immortala attimi unici, sorteggiato il campo arriva il fischio d’inizio del direttore di gara, il signor Angelo Romanò del CSI di Reggio Calabria. Sul manto verde cha ha fatto la storia dello calcio in questa città le squadre si affrontano in una battaglia che trae linfa dai sorrisi, prima ancora che dal sano agonismo. Per la cronaca, vince la Reggina vestita di bianco, con il punteggio di 5-3, sul maxischermo campeggiavano gli auguri del club.
Ma una gara che si rispetti deve avere un adeguato post-partita. Così, dopo la doccia, i protagonisti si concedono ai microfoni per le consuete interviste in zona mista. Nella pancia del Granillo, è tempo di festa: meravigliosa l’Area Hospitality 1914, adibita per l’occasione. Rinfresco delizioso e torta Reggina per il festeggiato. “Fantastico”, è il coro che si leva tra gli invitati: la serata si conclude, restano le emozioni.
Resta un solo interrogativo: chi sarà il prossimo…?
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.