L'attrice sarà protagonista di “E pensare che c’era il pensiero”, rilettura al femminile dello spettacolo scritto da Giorgio Gaber nel ‘94
Maddalena Crippa |
Un Gaber d’annata, riletto al femminile, che mantiene tutta la forza delle sue parole, che ancora oggi ci fa riflettere perché capace di interrogarsi, di scendere nel privato o aprirsi al sociale, di stare nel presente, riuscendo a decifrarlo e persino ad anticiparlo.
E’ quello che proporrà l’attrice Maddalena Crippa al “Rendano” di Cosenza lunedì 12 marzo (ore 20,30) e, in replica, martedì 13 marzo (sempre alle 20,30), nello spettacolo “E pensare che c’era il pensiero”, terzo appuntamento del cartellone della stagione di prosa curato da Isabel Russinova.
Un vero e proprio cult gaberiano che il cantautore milanese scrisse nel ’94, insieme al suo sodale di sempre Sandro Luporini, e che ora Maddalena Crippa riplasma alla sua maniera, lontana dall’intento di rifare Gaber, ma accostandosi a “E pensare che c’era il pensiero” con il dovuto rispetto e con il rigore che caratterizza abitualmente le sue performances, per far rivivere la stagione aurea del teatro-canzone di cui Giorgio Gaber può essere considerato nobile antesignano e la Crippa degna continuatrice, come dimostrano anche alcuni suoi precedenti spettacoli, incentrati proprio su questa raffinatissima forma di spettacolo.
La regia è di Emanuela Giordano. In scena, Maddalena Crippa sarà accompagnata al pianoforte da Massimiliano Gagliardi che è anche autore degli arrangiamenti (il coordinamento musicale è di Arturo Annecchino) e da tre coriste: Chiara Calderale, Miriam Longo e Valeria Svizzeri.
Lo spettacolo è prodotto dallo Stabile di Innovazione “Tieffe Teatro”, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber.
La Crippa è la prima donna che si avvicina all’universo gaberiano. In passato lo avevano fatto tanti altri attori, da Neri Marcorè a Claudio Bisio, da Enzo Iacchetti a Gioele Dix. Una sfida alla quale l’attrice non solo non si sottrae, ma che abbraccia volentieri per affrontare Gaber da un punto di vista tutto al femminile,in linea con il motivo dominante della stagione di prosa del “Rendano” che la curatrice Isabel Russinova ha voluto caratterizzare dedicandolo alla donna.
“Isabel Russinova – ci dice Maddalena Crippa mentre si appresta a fare le valigie per Cosenza - ha caratterizzato in maniera attenta questo fil rouge di donne che si impegnano nell’arte e che sono diverse dall’immaginario che l’Italia propone, dove la donna è spesso semplicemente un corollario del mondo maschile. Penso – aggiunge la Crippa - che le donne in Italia siano fondamentali e lo spettacolo “E pensare che c’era il pensiero” è uno spettacolo che dimostra il valore e l’impegno che le donne possono profondere. Personalmente faccio delle scelte di qualità molto ponderate e molto precise e non mi basta essere in palcoscenico solo per stare in un titolo, ma sto in palcoscenico quando c’è da dire qualcosa o c’è qualcosa che va detto o è necessario sentire. Consiglio, pertanto, a quanti amano il teatro, ma anche a quanti non lo amano, di venire a vederlo perché lo spettacolo ha una sua capacità di fascinazione, pur nella sua semplicità. Io non recito in questo spettacolo. Io sono e questo mi viene forse dalla mia maturità di attrice e sicuramente anche di donna. Non sono qui per recitare, ma io vivo lì al momento. C’è una verità che passa e che riverbera sulla vita di ognuno.”
Sull’articolazione dello spettacolo l’attrice precisa ancora: “consta di due parti. Una parte è lo spettacolo in sè e una parte sono tutti i bis che invece rendono conto di tutto un altro periodo di Gaber. Ho scelto “E pensare che c’era il pensiero” perché presenta estremi contatti con l’oggi. E poi c’è il finale, meraviglioso, che si decide al momento se è il caso di farlo. Al pubblico piace e di solito non ci lascia più andar via. Nei bis ripercorriamo il repertorio del primo Gaber, più vicino a Jannacci piuttosto che a tutti gli altri. Una festa finale che regala una gioia infinita”
E Maddalena Crippa incontrerà il pubblico del “Rendano” lunedì 12 marzo, alle ore 18,00, nella sala “Quintieri”, nel corso della consueta chiacchierata informale che precederà la “prima”, secondo lo schema abituale che vuole i protagonisti degli spettacoli di prosa ospitati al “Rendano” confrontarsi con gli spettatori, prima di andare in scena, in una conversazione anticipatrice dei temi della rappresentazione.
All’incontro parteciperanno, oltre alla Crippa, il pianista e arrangiatore Massimiliano Gagliardi, Isabel Russinova, responsabile artistica del cartellone di prosa del “Rendano”, il giornalista Rino Amato che con l’Associazione “Tolda ’86 Teatromusica” ha più volte messo in scena spettacoli su Gaber e la professoressa Giovanna Baglione, critico letterario.
La protagonista di “E pensare che c’era il pensiero” martedì 13 marzo (alle ore 15,00) incontrerà anche gli studenti del “Liceo Lucrezia della Valle” di Cosenza nell’aula magna dell’istituto scolastico di Piazza Amendola. Con la Crippa saranno presenti anche l’Assessore alla scuola Marina Machì, Isabel Russinova e la dirigente scolastica del “Della Valle” Gilda De Caro.
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