Adiconsum – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale - esprime soddisfazione per la proroga degli interventi, ma solleva anche criticità ed esprime proposte.
Ad avviso di Adiconsum infatti gli interventi e le detrazioni del 55% vanno resi strutturali.
Infatti, come risulta da dati Enea, su 1 milione di interventi in 4 anni per 10 miliardi di euro di investimenti in 4 anni, il risparmio energetico conseguito al 2010 è stato di 5000/6000 GWh/anno e l'occupazione attivata è stata pari a 50000 posti di lavoro ogni anno.
Gli interventi per il miglioramento dell'efficienza energetica delle abitazioni produce un risparmio anche in termini di penali da pagare come Paese, nel caso in cui non si raggiungessero gli obiettivi previsti per il 2020 (20% di risparmio energetico).
Adiconsum – prosegue Giordano - ha elaborato le seguenti proposte:
1) stabilizzazione degli incentivi per pianificare interventi complessi ed impegnativi nei costi come per i condomini
2) allargamento a nuove tecnologie non incentivate attualmente in maniera automatica come avviene ad es. per le caldaie a condensazione o i pannelli solari termici o gli infissi. (pompe geotermiche. Sistemi di accumulo integrati, ecc.)
3) prevedere sistemi agevolati di finanziabilità degli interventi da parte del sistema bancario
4) portabilità della detrazione per incentivare gli interventi delle energy service company (c.d. ESCO) che eseguono audit energetici, progettano e realizzano gli interventi di riqualificazione prefinanziandoli, gestiscono gli impianti, garantiscono i risultati in termini di efficienza e di risparmio sui consumi.
5) prevedere norme a maglie meno larghe per gli energy auditors, per le diagnosi e le certificazioni energetiche
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