Pur intervenendo
in qualità di componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di
Bonifica Basso Ionio reggino – dichiara l’ing. Natale Praticò - non credo che
nessuno si debba stupire né scandalizzare di quanto riportato da recenti articoli
o interventi sulla stampa che, in qualche misura, alimentano dei dubbi sulla
legittimità della tassa emessa dai Consorzi di Bonifica e, in effetti, pagata
dai proprietari terrieri o da quanti siano tenuti a farlo. È opinione
comunemente diffusa, infatti, che tale tassa costituisca ormai un retaggio del
passato, che continui ad essere richiesta solo al fine di recuperare delle
somme. Insomma ai più appare come una
sorta di “balzello indigesto”…
A dire il vero,
in effetti, ricordando un certo immobilismo del passato o magari considerata la
scarsa operatività di taluni Consorzi, in prima battuta non si può che essere
d’accordo con tale opinione. Spetta invece ai Consorzi di Bonifica, mentre da
più parti se ne propone addirittura la soppressione, dimostrare nei fatti di
essere degli enti utili anzi di fondamentale importanza per il comparto
agricolo e per la tutela ambientale. L’Amministrazione Provinciale di Reggio
Calabria, segnatamente l’Assessorato all’Agricoltura abilmente condotto
dall’Assessore Gaetano Rao pare averlo capito da tempo. Sta di fatto che da
quando ho accettato l’incarico di rappresentare proprio la Provincia in seno al
Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica del Basso Ionio reggino
ho sentito il dovere di promuovere delle soluzioni operative nuove rispetto al
recente passato. Pur nel rispetto dei ruoli e delle naturali diversità di
opinione, si è agito comunque in assoluta sintonia con il Presidente del
Consorzio Basso Ionio geom. Giandomenico Caridi e con gli altri componenti del
CdA.
Si è scelto di operare alacremente e nel
silenzio, individuando così nuove
soluzioni. L’idea di impiegare i lavoratori dei Consorzi per attuare il piano
delle manutenzioni ambientali della Provincia di Reggio Calabria generando un
minimo di profitto per i Consorzi stessi nonché un notevole risparmio relativo
ai costi della manodopera altrimenti necessari, è subito piaciuta al Presidente
Raffa ed all’Assessore Rao. A tal punto che, previa verifica tecnico –
amministrativa da parte del Dirigente del Settore Ambiente Ing. Carmelo Barbaro,
la Provincia di Reggio Calabria non solo ha inteso fare propria l’iniziativa,
bensì ne ha esteso l’efficacia anche a tutti gli altri Consorzi di Bonifica del
reggino. Sono stati sei mesi di attività, la cui prima conclusione è giunta
proprio con la firma del protocollo di intesa in assoluta coincidenza,
peraltro, con la notizia dell’avvenuto sblocco da parte del CIPE di cospicui
finanziamenti comunitari tra i quali sono previsti ben 30 milioni di euro di
interventi a difesa del suolo da realizzarsi anche in provincia di Reggio
Calabria ad opera dei Consorzi di Bonifica del reggino. Viene da sé, pertanto,
che mentre in passato pure vi sono stati periodi un po’ più statici rispetto a
quello attuale, presto, anzi prestissimo, il recente futuro vedrà i Consorzi di
Bonifica sempre di più impegnati a “migliorare il territorio”. Oltre alle normali
attività di pulizia di fossi e canali a beneficio di edifici e terreni ad essi
prospicienti ora si aggiungeranno anche tutti gli interventi previsti dal piano
delle manutenzioni rientranti nel protocollo di intesa sottoscritto con la
Amministrazione Provinciale e che, quindi, vedranno l’impiego virtuoso dei
novecento lavoratori dei Consorzi senza dover necessariamente fare ricorso ad
affidamenti esterni.
Pari passo a
questa nuova ed importante mole di interventi e di attività, sempre per far sì
che la tassa riscossa dai Consorzi possa apparire maggiormente equa e
necessaria, servirà in primo luogo, a mio parere, dare corso immediato ad una
effettiva revisione degli estimi catastali derivante dalla nuova
cartolarizzazione del territorio provinciale. Rispetto alle considerazioni
iniziali si può intuire facilmente che l’idea che oggi molti hanno
sull’inutilità dei Consorzi verrà presto superata dai fatti. Una sostanziale inversione
di tendenza inevitabile anche nell’opinione pubblica che sarà una condizione
naturale se si darà effettivamente corpo in attività a quanto previsto dal
protocollo di intesa di recente firmato dai rappresentanti dei Consorzi di
Bonifica del reggino con l’Amministrazione Provinciale presieduta da Giuseppe
Raffa. Se tutto ciò si verificherà presto verranno effettivamente meno i
presupposti per i ricorsi da parte di chi ritiene di non dover pagare una tassa
per un servizio che potrebbe non corrispondere ai reali benefici su case e
terreni.
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