
Alle ore 14.45, personale dell’UPGSP diretto dal Commissario Capo
Giuseppe Giliberti, nel transitare in via Provinciale Archi, notava un uomo in
attesa dell’autobus che veniva identificato in CARA Giuseppe, reggino classe ‘82 già di recente denunciato per il reato di
evasione, poiché sottrattosi alla predetta misura, mentre si trovava ricoverato
presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, in data 18 luglio u.s.
L’uomo, fermato e condotto in stato di arresto per il reato di evasione
presso i locali della Questura per gli accertamenti di rito, veniva subito
messo a disposizione del P.m. di turno che ne disponeva il trattenimento presso
le locali celle di sicurezza in attesa del giudizio.
Alle ore 15:45 all’incrocio di via Firenze con via Geraci, personale
delle “Volanti” procedeva al controllo di un ragazzo a bordo di un ciclomotore.
Gli operatori potevano subito scorgere l’assenza di chiavi dal blocco
accensione ed il danneggiamento del blocca sterzo e della serratura del
bauletto posteriore. Il conducente, identificato per VITETTA Consolato, reggino
classe ‘87, dopo gli accertamenti di rito nei locali della Questura, veniva
tratto in arresto per furto aggravato e posto a disposizione del PM di turno
che ne disponeva il trattenimento ai domiciliari in attesa della direttissima. Veniva
infine contattato il proprietario che denunciava il furto del ciclomotore ed al
quale veniva restituito il mezzo.
Alle ore 19.40 in Corso Garibaldi presso un noto esercizio commerciale AFFASSY Khalid, marocchino, classe ‘73, veniva tratto in arresto per
il reato di furto aggravato. Lo stesso già noto alle forze dell’ordine per fatti
analoghi, veniva sorpreso rubare capi d’abbigliamento. Dopo gli accertamenti di
rito veniva posto a disposizione del Pm di turno che ne disponeva il
trattenimento nelle locali camere di sicurezza in attesa del rito per
direttissima all’esito del quale il Giudice applicava al predetto la misura
dell’obbligo di firma.

Da un più accurato sopralluogo, gli agenti rinvenivano sotto un letto
di una delle stanze messe a soqquadro, e più precisamente nella stanza dalla
quale il CIRILLO aveva tentato la fuga, uno zainetto in tessuto di colore
celeste, non ricoperto di polvere, al cui interno vi era un giravite con punta
a taglio e manico in plastica di colore giallo/nero della lunghezza totale di
circa 22cm.
Dell’avvenuto arresto, si notiziava il Sostituto Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria di turno che disponeva la
detenzione domiciliare del CIRILLO presso la propria abitazione in attesa del
giudizio all’esito del quale l’arresto veniva convalidato ed il Cirillo
scarcerato.
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