Nel
pomeriggio di ieri, mercoledì 8 agosto 2012, le “Volanti” della Questura
diretta dal Dott. Guido Nicolò Longo, hanno
tratto in arresto 4 soggetti a vario
titolo nell’ambito degli ordinari servizi di controllo del territorio.
Alle ore 14.45, personale dell’UPGSP diretto dal Commissario Capo
Giuseppe Giliberti, nel transitare in via Provinciale Archi, notava un uomo in
attesa dell’autobus che veniva identificato in CARA Giuseppe, reggino classe ‘82 già di recente denunciato per il reato di
evasione, poiché sottrattosi alla predetta misura, mentre si trovava ricoverato
presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, in data 18 luglio u.s.
L’uomo, fermato e condotto in stato di arresto per il reato di evasione
presso i locali della Questura per gli accertamenti di rito, veniva subito
messo a disposizione del P.m. di turno che ne disponeva il trattenimento presso
le locali celle di sicurezza in attesa del giudizio.
Alle ore 15:45 all’incrocio di via Firenze con via Geraci, personale
delle “Volanti” procedeva al controllo di un ragazzo a bordo di un ciclomotore.
Gli operatori potevano subito scorgere l’assenza di chiavi dal blocco
accensione ed il danneggiamento del blocca sterzo e della serratura del
bauletto posteriore. Il conducente, identificato per VITETTA Consolato, reggino
classe ‘87, dopo gli accertamenti di rito nei locali della Questura, veniva
tratto in arresto per furto aggravato e posto a disposizione del PM di turno
che ne disponeva il trattenimento ai domiciliari in attesa della direttissima. Veniva
infine contattato il proprietario che denunciava il furto del ciclomotore ed al
quale veniva restituito il mezzo.
Alle ore 19.40 in Corso Garibaldi presso un noto esercizio commerciale AFFASSY Khalid, marocchino, classe ‘73, veniva tratto in arresto per
il reato di furto aggravato. Lo stesso già noto alle forze dell’ordine per fatti
analoghi, veniva sorpreso rubare capi d’abbigliamento. Dopo gli accertamenti di
rito veniva posto a disposizione del Pm di turno che ne disponeva il
trattenimento nelle locali camere di sicurezza in attesa del rito per
direttissima all’esito del quale il Giudice applicava al predetto la misura
dell’obbligo di firma.
Alle ore 22.25 in via Cavour veniva tratto in arresto Cirillo Ivano, reggino classe ’88 per tentato
furto in abitazione. Sull’utenza
113 gli agenti venivano informati da un
cittadino che una persona si era introdotta all’interno di un’abitazione
arrampicandosi dalla grondaia. Sul posto si contattava il richiedente, che
riferiva di aver notato un ragazzo molto magro e con uno zainetto sulle spalle
che si arrampicava su un pluviale dello stabile in via Cavour tentando di
raggiungere il balconcino sito al primo piano. Per quanto appreso gli agenti
ispezionavano il perimetro dello stabile, per scongiurare che il malvivente si
potesse dare alla fuga, quindi, mentre giravamo l’angolo che dà sul corso
Garibaldi, notavamo scendere repentinamente da una grondaia un giovane dalla
corporatura esile che veniva immediatamente bloccato ed identificato per il
CIRILLO Ivano. Nella tasca destra dei jeans che lo stesso indossava, veniva
rinvenuta una torcia a led di colore rosso della lunghezza di cm.8 circa che
veniva sottoposta a sequestro. Al fine di scongiurare la presenza di eventuali
complici del CIRILLO, nonché per appurare quanto effettivamente accaduto, gli
agenti richiedevano l’intervento di una squadra dei VV.FF., grazie ai quali si
riusciva a raggiungere il balcone dell’abitazione in questione notando sin da
subito che una portafinestra si presentava forzata ed aperta; penetrati
nell’appartamento, all’apparenza disabitato ma ancora arredato e con oggetti di
valore quali ceramiche antiche, quadri, e altri suppellettili, gli agenti
notavano che tutte le stanze erano state messe a soqquadro e che i cassetti e
le ante degli armadi si presentavano aperti e rovistati.
Da un più accurato sopralluogo, gli agenti rinvenivano sotto un letto
di una delle stanze messe a soqquadro, e più precisamente nella stanza dalla
quale il CIRILLO aveva tentato la fuga, uno zainetto in tessuto di colore
celeste, non ricoperto di polvere, al cui interno vi era un giravite con punta
a taglio e manico in plastica di colore giallo/nero della lunghezza totale di
circa 22cm.
Dell’avvenuto arresto, si notiziava il Sostituto Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria di turno che disponeva la
detenzione domiciliare del CIRILLO presso la propria abitazione in attesa del
giudizio all’esito del quale l’arresto veniva convalidato ed il Cirillo
scarcerato.
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