In riferimento a quanto apparso sulla stampa locale in data odierna, ed in merito alle dichiarazioni del rappresentante della UIL per la Funzione pubblica, si ribadisce che la costituzione del fondo per le risorse umane decisa da questo Ente è stata verificata e definita dal competente servizio con il confronto e di concerto con la commissione appositamente incaricata nella riunione della delegazione trattante tenutasi il 5 ottobre scorso.
I rappresentanti della Cisl e della Cgil e la RSU, componenti la Commissione hanno sempre partecipato ai lavori, mentre il rappresentante della Uil ha partecipato solo alla prima riunione, disertando tutte le sedute successive. Pertanto non si possono lanciare accuse di mancato rispetto delle procedure, senza essere, peraltro, presenti ai tavoli di confronti. Va precisato, inoltre, che il fondo in questione è stato sempre definito e ne è stata contrattata la destinazione fino al 2009, anche con l'approvazione della Uil. Riesce, pertanto, difficile comprendere l'attuale approccio della Uil al confronto per il 2010 che ha rigorosamente replicato quello riguardante il 2009.
L'unico taglio o riduzione che il fondo ha subito a partire dal 2007 è dipeso solo ed esclusivamente dalla circostanza che la Regione Calabria ha progressivamente ridotto la quota di competenza della Provincia di Reggio Calabria per il personale trasferito in base alla ex legge 34/2002.
La Uil pretende, sotto questo aspetto, che sia la Provincia ad " integrare" con fondi del proprio bilancio la riduzione operata dalla Regione. Questa amministrazione ha sempre rappresentato questa circostanza alle OO.SS., sollecitando le stesse ad avviare un tavolo di confronto a livello regionale per sollecitare le giuste rivendicazioni dei dipendenti provinciali ex regionali.
Tant'è che nel corso dell'ultima riunione di delegazione trattante la Cisl ha consegnato una nota datata 13 ottobre 2010 con la quale si rappresentava tale problematica in sede di contrattazione regionale.
L' atteggiamento di deliberata polemica e di contrasto della Uil, è rilevato dalla pretesa rivolta alla Provincia, in dispregio delle norme e del CCNL, che la stessa possa continuare ad integrare il fondo in barba allo specifico divieto derivante dallo sforamento del patto di stabilità per l'anno 2005.
In riferimenti ai dati relativi agli anni pregressi 2007/2009, che la Uil lamenta di non aver mai ricevuto, si precisa che gli stessi sono stati debitamente recapitati al rappresentante delegato Uil, nella persona del Dr. Franco Criaco, sia via e-mail che attraverso trasmissione fax, così come analogamente è avvenuto per le altre rappresentanze sindacali che hanno ricevuto quanto richiesto.
Si evidenzia, ancora, che la piattaforma contrattuale presentata dalla Uil non poteva essere condivisa dalla parte pubblica perchè perfettamente strutturata sul contratto 2009, a dispetto della tendenza, ormai in avanzata fase di attuazione, a proiettarsi verso l'applicazione della radicale riforma dettata dal D.lgs. 150/2009 (il cosidetto Decreto Brunetta) che si ispira ai criteri di meritocrazia e fa espresso divieto di distribuire " a pioggia" le risorse del fondo per il " miglioramento delle risorse umane". Spiace constatare che il rappresentante della Uil non sappia o non riconosca che il controllo della Corte dei conti sulla costituzione del fondo e sulla sua distribuzione è ormai una costante della nuova legislazione a cui questo Ente non ha mai ritenuto di sottrarsi.
Il Direttore Generale
Dr.ssa Elisabetta Madaffari
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