I temi della cooperazione sono stati affrontati dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, questa mattina a Catanzaro durante la presentazione del seminario “l’Europa e la cittadinanza europea. Italia, Mediterraneo, Europa: il futuro dei poteri locali e dei cittadini nel nuovo millennio”. Si tratta della due giorni rivolta ai rappresentanti dei comuni italiani e al loro comitato di gemellaggio al fine di formare ed informare sulle opportunità del programma ‘Europa per i cittadini’. Per Raffa non è sufficiente affermare che siamo una regione al centro del Mediterraneo per considerarci la porta su questo mare. “Lo saremo - ha sottolineato - nel momento in cui riusciremo a sostenere, in modo comunitario, i valori che stanno alla base del nostro ruolo non solo nella collocazione geografica, ma anche in quella culturale”. Il presidente Raffa, richiamandosi poi al discorso fatto dal Papa ieri a Lamezia, ha sottolineato l’errore di non aver inserito nella Costituzione dell’Unione Europea il richiamo alle radici giudaico–cristiane, perché “il laicismo sfrenato di alcune nazioni d’Europa non ha voluto dare ascolto. Questi, secondo me, sono i valori su cui dobbiamo puntare e sul ruolo che questa regione ha avuto in un ambito culturale più vasto, cioè la Magna Grecia. Altrimenti, ci viene difficile immaginare cosa potremmo esportare. Grossi modelli amministrativi, al di là di quello che diciamo, non ne abbiamo. Nonostante lo spirito di sacrificio e di abnegazione che caratterizzano gli amministratori e la politica, le difficoltà quotidiane impongono la gestione dell’emergenza che ci fa perdere di vista quella che è la programmazione”. Parlando ancora della Calabria, Raffa ha sostenuto che “difficilmente riusciremo a esportare modelli di sviluppo considerando le opportunità che in passato abbiamo sprecato: dai fondi comunitari alla Cassa per il Mezzogiorno e, per andare ancora più indietro nel tempo, ai Patti agrari”. Sulle opportunità di sviluppo, Raffa affrontato il ruolo che potrebbe svolgere il “Corridoio 1”, che, secondo voci , non dovrebbe più interessare la Calabria. “Se questo disegno dovesse realizzarsi – ha ammonito il Presidente della Provincia di Reggio Calabria – sarebbe un’ulteriore iattura che ci taglierebbe fuori da qualsiasi ipotesi di sviluppo. Tra le altre opportunità che ci vengono offerte, il PSL che è un obiettivo dall’Unione Europea e della regione Calabria. In questo caso è importante fare sistema anche per limitare quell’esasperato senso di appartenenza ai comuni che è radicato sul territorio e ragionare in modo diverso rispetto al passato. Ci sono delle sfide che le nostre comunità devono vincere: per bisogna fare sistema seguendo percorsi culturali che sono alla base del nostro essere cittadini del Mediterraneo e dell’Europa”.
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