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mercoledì 12 ottobre 2011

Scuola, esame di terza media troppo difficile: si cambia

Roma, 12 OTT (il Velino/AGV) - "Una legge pensata quando non esistevano i test Invalsi, la seconda lingua, ne' le scuole medie a indirizzo musicale. Nell'ultimo esame svolto lo scorso giugno - si legge su REPUBBLICA - , in seicentomila hanno dovuto affrontare almeno tre prove scritte (italiano, matematica-scienze e lingua straniera), due prove Invalsi (i test sulla conoscenza lessico-grammaticale e sui principi matematici) piu' un esame orale che tendenzialmente ruota attorno a una tesina preparata dallo studente su piu' discipline, ma che poi puo' essere portato dalla commissione esaminatrice a un controllo su tutte le materie studiate nel triennio. Di piu', in alcune scuole medie a vocazione linguistica viene richiesto lo scritto anche per una seconda lingua (e cosi' diventano sei, compresi i test, le prove scritte). E' un esame duro, quello delle medie, probabilmente troppo duro. Ieri a pranzo all'Hotel Minerva, nel centro storico di Roma, il ministro dell'Istruzione ha rivelato che si sta correndo per provare ad 'alleggerire e accorpare' l'esame di Stato gia' quest'anno. In particolare, i suoi tecnici (segnatamente Max Bruschi, consigliere del ministro) stanno lavorando alla soppressione dello scritto di matematica, che sarebbe riassorbito da test Invalsi piu' ricchi e articolati. Si sta valutando se sia il caso di allargare i test anche alla prova d'inglese, cancellando l'inglese scritto e mantenendo come unica prova scritta l'italiano (con titoli scelti dalle commissioni interne delle singole scuole). In una prossima circolare, ma potrebbe anche essere un documento definitivo, si dovrebbe lasciare maggiore liberta' alle singole scuole e alla loro vocazione per la costruzione degli orali e degli scritti ridotti. I test Invalsi, ovviamente, restano uguali per tutti sul territorio. Non saranno toccate le novita' gia' introdotte sotto la reggenza Gelmini: l'ammissione all'esame e la valutazione finale (per i promossi) restano espresse in voti dal sei al dieci. 'Una semplificazione e' un processo che non richiede molto tempo', dicono al ministero. In queste ore si sta decidendo, entro gennaio ogni novita' dovra' essere formalizzata e comunicata a provveditorati e istituti. 'Vorrei alleggerire l'esame finale', ha detto il ministro, 'ma ritengo che il ciclo delle medie debba restare impegnativo. Le valutazioni dell'Ocse certificano che tra le elementari e le medie c'e' un brusco abbassamento della qualita' e la stretta sulla selezione all'esame e' diventata necessaria per non pagare i prezzi di cattive medie nei primi anni delle superiori'. Nell'incontro con i giornalisti il ministro Gelmini ha reso pubblici i dati a lungo oscurati sui "bocciati" delle ultime quattro stagioni. All'esame di terza media "l'effetto severita'" si e' materializzato nei primi due anni di governo toccando il picco del 5,1%, ma gia' nel 2011 e' tornato a livelli inferiori al 2009 (il 4,5%). Tra l'altro, l'anno scorso si e' toccato il record dei promossi all'esame di terza: il 99,6%. Sul fronte "dati sui bocciati", come rivelato da "Repubblica", sono in calo quelli dei primi quattro anni delle superiori (dal 15,5% al 13,2%). Per quanto riguarda la Maturita', dai 15.630 non diplomati del 2006 si e' passati a 34.856, oltre il doppio. I "non ammessi" all'esame hanno raggiunto il picco del 5,9% nel 2010, scendendo poi al 5,3%. Come si vede, la "linea della severita'" non e' confermata dalle aliquote dei bocciati. Sulla maturita', al Sud si confermano i "voti facili". In Calabria quasi il dieci per cento si diploma con 100 o 100 e lode contro il 4,3 per cento della Lombardia. 'Con l'istituzione del test post-maturita'', ancora il ministro, 'daremo giustizia di questa sperequazione e offriremo ai migliori promossi tra i cinque e i diecimila euro l'anno per mantenersi all'universita''. Allarme sostegno, infine. Nonostante il record di insegnanti, 96 mila, c'e' un aumento esponenziale nelle scuole dei portatori di handicap. 'La situazione e' fuori controllo, bisogna fare una verifica sulle certificazioni delle Asl', il ministro. 'L'Istruzione e' fuori budget per 150 milioni e ho scritto a Tremonti che questo surplus di spesa se lo carichi l'Economia'".

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