I problemi della diga sul fiume Metramo sono stati al centro di un sopralluogo che il presidente dell’Amministrazione provinciale Giuseppe Raffa ha effettuato all’invaso che interessa i territori dei comuni di S. Pietro di Caridà e Galatro. La struttura realizzata dal consorzio di bonifica della Piana di Rosarno, oggi “Tirreno reggino”, dovrà svolgere la funzione di “regolazione annuale delle portate del Metramo per uso irriguo, potabile e industriale”. Al sopralluogo hanno preso parte l’assessore all’agricoltura Gaetano Rao, il consigliere provinciale Rocco Sciarrone, il sindaco di Galatro Carmelo Panetta, il direttore del consorzio Gennaro Giuffrè e tecnici dell’impianto che dopo i collaudi parziali attende quello definitivo del Servizio Nazionale Dighe, in programma entro la fine dell’anno in corso. Adempimento, quest’ultimo, propedeutico al riempimento dell’invaso la cui capacità si avvicina ai 27 milioni di metri cubi d’acqua. Al Presidente Raffa sono state prospettate le attuali difficoltà: quelle legate alla manutenzione del sistema viario, dei manufatti che ospitano la sala operativa della diga, gli uffici e gli alloggi del personale. Opere che non sono di competenza della Provincia. Tuttavia, Raffa si è impegnato a sollecitare i ministeri competenti, Lavori Pubblici e Agricoltura, e la Regione per lo stanziamento dei fondi indispensabili per assicurare la manutenzione annuale (cinquantamila euro). La diga, poi, attende il completamento della galleria di derivazione dell’acqua verso i piani di Ghilina, i cui lavori, per alcune vicissitudini dell’impresa aggiudicataria dell’appalto, sono sospesi. Anche su questo Raffa ha promesso l’intervento della Provincia. L’idea progettuale dell’invaso risale al 1962 (finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno), i lavori sono stati avviati nel 1981 e ultimati nel 1994.
A Galatro, il Presidente Raffa, sempre accompagnato dal sindaco Panetta, ha visitato le terme e in serata ha preso parte alla presentazione del libro del magistrato Rocco Cosentino, sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria.
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