Si
è svolto un incontro tra l’on. Giovanni Nucera, Segretario Questore del Consiglio
regionale e alcune associazioni di emigrati stranieri in Calabria. Ha aperto i
lavori la dr.ssa Nina Maziashvili dell’Associazione “Georgiani in Calabria” che
ha invitato ad una riflessione sulle condizioni di vita dei lavoratori
stranieri e le politiche di accoglienza poste in essere dalla Regione Calabria.
“La rivolta di Rosarno del Gennaio 2011
– è stato rilevato – ha fatto da ‘spartiacque’ nella sensibilità istituzionale
rivolta ai lavoratori di ogni nazionalità che hanno scelto la Calabria per trovare
migliori condizioni di vita e speranze per il futuro. Nonostante i controlli
resta alto, infatti, il fenomeno del lavoro nero e del caporalato. Un dato in
costante diminuzione, ma pur sempre presente nelle statistiche regionali”. Si è
parlato anche del tragico incidente di Rossano, lungo la ferrovia
Crotone-Sibari, nel quale, una settimana fa, hanno perso la vita sei lavoratori
rumeni. Un bilancio che solo per cause del tutto fortuite non si è manifestato
in maniera più pesante. L’assemblea ha
accolto all’unanimità la proposta di ricordare le sei vittime di quel tragico
incidente con un minuto di raccoglimento.
“Al
di là della fatalità e della mancato rispetto di ogni norma di sicurezza
nell’attraversamento della linea ferrata, resta la tragedia in sé che ha
spezzato immaturamente le vite di sei persone, gettato nella disperazione le
loro famiglie e lasciato attonita l’intera Regione. Sulla tragedia di Rossano –
ha rilevato il Segretario Questore del Consiglio regionale – le istituzioni
stanno cercando di fare la loro parte”.
L’on.
Giovanni Nucera ha illustrato ai presenti i contenuto di un ordine del giorno
approvato all’unanimità dall’Assemblea legislativa di palazzo Campanella, nel
quale, oltre al doveroso cordoglio rivolto alle vittime ed alle loro famiglie, è
stata sollecitata una convocazione d’urgenza dei vertici compartimentali delle
Ferrovie dello Stato, per porre all’attenzione della società e del competente Ministero
ai Trasporti ed alle Infrastrutture, “la gravissima situazione di pericolosità
del tratto ferroviario ionico della Calabria, a causa della diffusa presenza di
passaggi a livello, tutti adiacenti la SS106, la cui gestione risulta essere
affidata a privati. “Il Consiglio regionale – ha ancora precisato l’on.
Giovanni Nucera – ha sollecitato le necessarie verifiche per esaminare
l’effettiva necessità di prosecuzione di eventuali convenzioni in essere tra
Rfi – Gruppo Ferrovie dello Stato e concessionari privati; l’analisi
sull’effettiva garanzia del rispetto degli standard di sicurezza; l’adeguata
segnalazione del rischio in essere, trattandosi, in molti casi – conclude il
documento – di attraversamenti posti in coincidenza di terreni agricoli,
spiagge, strade interpoderali o altrimenti secondarie”.
Al
dibattito sono intervenuti i rappresentanti di numerose associazioni di
emigrati. “Inutile ripetere la frase – è stato detto – che disgrazie così non
ne devono più accadere. E’ un ritornello stanco che si ripete con drammatica
puntualità ogni qual volta la cronaca si sofferma su vicende disperate che
riguardano gli immigrati, siano essi sbarchi sulle nostre coste, vissuti spesso
al limite della sopravvivenza o snocciolando un rosario di morti che non sembra
avere mai fine, o per condizioni di vita e di lavoro insostenibili, o ancora per
implicazioni con il crimine organizzato e le attività illegali di ogni genere,
alle quali, spesso, gli immigrati non hanno la forza o alcuna opportunità di
sottrarsi”.
Ecco, dunque, la necessità – sono state le conclusioni dell’incontro - di
ragionare in termini nuovi, “per creare le condizioni nelle quali rendere impraticabile
qualsiasi tipo di condizionamento negativo nella vita lavorativa, sociale,
economica degli immigrati presenti in Calabria. Promuovendo servizi di
assistenza sociale, sanitaria, sostegno
legale e burocratico, per rendere la loro presenza e la loro condizione sociale
in linea con i canoni di un paese moderno e civile come l’Italia”.
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