“Il
mancato dibattito in Consiglio regionale, sulla vicenda delle Ferrovie della
Calabria, è dipeso dall’assoluta assenza di una idea propositiva da parte delle
minoranze, da contrapporre e da confrontare ai contenuti della relazione del
governo illustrata in Aula dal Governo regionale. Una relazione, attorno alla
quale si è ritrovata l’intera maggioranza regionale. Tuttavia ritengo che
ulteriori contributi potranno essere offerti anche da quelle forze politiche
che a parole sostengono un rilancio delle Ferrovie della Calabria, ma
dall’altra non avanzano alcuna proposta concreta per sopperire al deficit
economico che ne condiziona la totale efficienza”.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera che torna sull’argomento delle Ferrovie della Calabria, “sulle quali c’è
il rischio di un drastico ridimensionamento dei servizi che configgerebbe con
le politiche di salvaguardia dei livelli occupazionali e di valorizzazione
delle risorse umane e strumentali
perseguite dal Governo regionale”.
“Nell’accordo
sul passaggio di acquisizione delle
Ferrovie della Calabria - siglato tra Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti e la Regione Calabria - è previsto un articolato piano di
riorganizzazione ed efficienza che parte dall’individuazione dei servizi maggiormente
remunerativi, e nello stesso tempo prevede l’eventuale dismissione di quelli fonte
di passività, nel caso in cui ogni tentativo di un loro rilancio risultasse
improduttivo”.
“E’
un rischio reale rispetto al quale,
invece - propone l’on. Giovanni
Nucera – bisogna individuare e mettere in atto una politica di rilancio della
società che, passando attraverso la conservazione e l’incremento del know how,
abbia come risultato la trasformazione
delle Ferrovie della Calabria in una risorsa per la Regione Calabria”.
Nucera, a questo riguardo, individua alcune linee di intervento,
“riguardanti – spiega – la possibilità di valorizzazione del patrimonio della
società; l’efficientamento delle linee, con interventi di modernizzazione e
velocizzazione; sfruttare il konw how
delle FdC per effettuare servizi di trasporto pubblico locale in partnership con
Trenitalia anche per le linee a scartamento ordinario; affidare alla società la
gestione dei nodi intermodali sia su ferro che su gomma; utilizzare le FdC come
soggetto gestore di tutti i sistenti ad impianti fissi di pubblico servizio,
come metropolitane, filovie, sistemi a fune, ecc, per i quali – conclude Nucera
– sono già presenti in organico unità di personale già abilitato per la
gestione di detti impianti”
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