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martedì 27 novembre 2012

RIMARIE:BOOM NON MILITANTI,ISCRITTI PD MINORANZA STUDIO ISTITUTO CATTANEO, HA VOTATO UN TERZO ELETTORI CS

(di Alessandra Chini) (ANSA) - ROMA, 27 NOV - Le primarie 2012 a livello nazionale hanno 'mobilitato' un terzo (per l'esattezza il 32,8%) degli elettori che avevano votato Pd e Sel nel 2009. E' quanto emerge da un'analisi del voto di domenica fatta dall'Istituto Cattaneo di Bologna che definisce questa cifra una ''quota certamente importante''. Nel confronto fra le regioni emergono ai primi posti della graduatoria partecipativa le due tradizionali 'regioni rosse' della Toscana ed Emilia Romagna, a conferma della forza organizzativa e mobilitativa del pd. Seguite pero' da regioni del Sud (Basilicata, Molise, Abruzzo) un dato in controtendenza rispetto all'insediamento storico del Pd. I gazebo di domenica hanno avuto un effetto moltiplicatore e di ampliamento dei confini rispetto all'area dei 'militanti': il numero dei cittadini che si e' recato alle urne e' stato di 3,6 volte superiore al numero degli iscritti al Pd (il raffronto e' con il dato del tesseramento 2009). Un dato che e', pero', piu' basso nelle regioni del sud che sono state determinanti per Bersani, evidentemente anche grazie alla maggiore presenza dei tesserati rispetto ai non iscritti al partito. L'istituto mette in evidenza che nella partecipazione di cittadini 'semplici' rispetto ai militanti, al nord ci sono valori decisamente superiori alla media (in Lombardia i votanti sono stati 9 volte piu' numerosi degli iscritti del pd; in Trentino Alto Adige 8 volte, in Piemonte 7,9 volte in Veneto e Liguria 5,8 volte), mentre nettamente inferiore al valore medio nazionale e' quello delle regioni meridionali, dove, comunque, la partecipazione e' stata molto alta. Altro dato, interessante, che emerge dallo studio e' quello che mette in relazione i voti delle primarie al potenziale di voti del centrosinistra del 2009. Bersani - secondo quanto risulta dalla rilevazione dell'istituto Cattaneo - ha ri-mobilitato in queste primarie, a livello nazionale, circa il 15% dell'elettorato di centrosinistra del 2009. Confermando il dato precedente, la sua capacita' di coinvolgimento degli elettori e' significativamente superiore nelle regioni meridionali (Basilicata, Calabria, Abruzzo, Molise), ma anche in Emilia-Romagna. Renzi ha saputo mobilitare a livello nazionale l'11,5% dello stesso elettorato, con un successo che, anche con questo indice, risulta maggiore della media nelle regioni rosse: Toscana, Emilia-Romagna, Marche piu' Abruzzo e Molise.

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