(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 28 NOV - ''Il 20 gennaio scorso il Prefetto di Reggio Calabria ha disposto l'accesso presso l'amministrazione comunale del capoluogo''. E' quanto ha detto il Ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri rispondendo al question time alla Camera dei Deputati relativamente ad una interrogazione dell'on. Jole Santelli (Pdl) e di altri deputati circa ''numerosi errori, inesattezze e omissioni contenuti nella relazione d'accesso''. ''La commissione ha esaurito i suoi lavori - ha proseguito - ed ha consegnato gli atti al prefetto. E' stato sentito il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica integrato dal Procuratore della Repubblica e c'e' stato un pronunciamento all'unanimita'. E'stata quindi inviata una relazione prefettizia predisposta, oltre che sulla documentazione fornita dalla commissione d'accesso,pure su ulteriori elementi di valutazione. L'ampio materiale relativo all'attivita' di indagine e' stato oggetto di attento e approfondito esame da parte degli organi dell'amministrazione periferici e centrale. Il provvedimento di scioglimento si e' basato su una serie di circostanze significative e rilevanti, valutate singolarmente e nel loro complesso secondo canoni giurisprudenziali diversi da quelli indicati nell'interrogazione''. ''Voglio aggiungere - ha proseguito - che la relazione del Prefetto e' atto istruttorio del provvedimento di scioglimento che trova le sue motivazioni nella relazione del Ministro pubblicate sulla Gazzetta ufficiale. E' dunque il complesso delle situazioni rappresentate nella relazione ministeriale e non il singolo elemento, peraltro riconducibile alla fase istruttoria, a costituire il quadro valutativo del condizionamento della criminalita' organizzata dell'Ente. E a questo criterio che ci si e' attenuti nel procedimento di scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria''. Al Ministro ha replicato Jole Santelli affermando che ''e' nella relazione a lei inviata che sono state date per scontato delle circostanze che si sono rivelate di fatto sbagliate. Ci sono cittadini che nella relazione sono stati indicati come dipendenti del Comune o come pericolosi boss della 'ndrangheta solo per casi di omonimia. Leggiamo che una dipendente del Comune e' stata pluricitata nella relazione solo per essere sposata con una persona che ha una parentela con un boss della criminalita'. Ed oggi si scopre che il marito di quella signora, con atto di questo governo, e' stato nominato commissario straordinario'' ''Poi le chiedo - ha concluso - come mai sono stati segnalati centinaia di cittadini e non vengono segnalati i due massimi esponenti del Pd reggino che ben altri motivi avevano per essere segnalati in questa relazione''.
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