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martedì 27 novembre 2012

Regione: Giordano (Idv) su problemi raccolta sangue


“Su una problematica così importante, come quella dell’autosufficienza regionale per gli emocomponenti ed emoderivati – questione che ho sollevato tramite apposita interrogazione consiliare -  la risposta della Vicepresidente è stata un po’ generica e non convincente”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale dell’Idv, Giuseppe Giordano, commentando la risposta data dal Governo regionale nel corso dell’ultima seduta consiliare sulla questione inerente la raccolta  sangue nella nostra regione.
“I punti sollevati - sottolinea Giordano -, ovvero da un lato la presenza nei diversi centri trasfusionali ospedalieri dei separatori cellulari - strumenti per l’effettuazione della plasmaferesi- dall’altro, sui requisiti minimi organizzativi ai quali si dovranno adeguare per il relativo accreditamenti i centri di raccolta sangue entro il 31 dicembre 2014, non hanno trovato i chiarimenti necessari. Questo ultimo aspetto riguarda il sostegno economico ai centri regionali Avis che, come sappiamo, operano su base volontaristica. Ebbene – rilancia Giordano - la Vicepresidente ha glissato sulle tematiche alla base della mia interrogazione, omettendo di rispondere sull’utilizzo dei separatori cellulari e limitandosi, sulla problematica dell’accreditamento, a rinviare all’istituito comitato regionale sangue che starebbe  predisponendo tutti gli adempimenti necessari per gli adeguamenti normativi richiesti.  Tutto ciò senza, però, entrare nel merito del supporto finanziario alle strutture che, quali associazioni volontaristiche, trovano difficoltà a reperire i fondi necessari”.

“Non vorremmo, come al solito- conclude il consigliere regionale -che alla fine del percorso previsto dall’accordo Stato-Regioni e sulla base della direttiva europea, i vari centri di raccolta gestiti dall’Avis si ritrovino senza accreditamento per  carenza di risorse finanziarie necessarie agli adeguamenti strutturali, facendo venir meno il contributo insostituibile che i suddetti enti forniscono alla sanità regionale sulla raccolta sangue, così come la carenza dei separatori cellulari possa determinare uno aggravio sul bilancio sanitario”.

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