“La sanità in Calabria soffre di mali endemici, ma la
soluzione non è certamente quella di impoverirne i servizi o mettere sulla
strada il personale precario”.
E’ quanto ha affermato il segretario-questore del
Consiglio regionale, Giovanni Nucera, intervenendo ad un corso di formazione
della Federazione dei Collegi degli infermieri, in corso a Palazzo Campanella.
“Questo percorso di formazione – ha proseguito Nucera
– è la prova evidente di quanto il personale non-medico che lavora nei servizi
sanitari sia essenziale per una completa opera di assistenza nei confronti di
nostri concittadini che hanno bisogno di essere curati con efficacia. Voglio anche
ricordare che una mia proposta di legge per il riconoscimento delle professioni
non-mediche con cui si da merito del prezioso contributo in favore degli
ammalati e per la garanzia dei servizi ospedalieri, è temporaneamente bloccata
dalle valutazioni del così detto tavolo ‘Massicci’, ma il senso della
iniziativa rimane inalterato nel suo impianto giuridico. Il presidente del
Consiglio dei Ministri, Mario Monti, ha aperto una discussione sulla tenuta
finanziaria del sistema sanitario nazionale pubblico – ha detto ancora Giovanni
Nucera – affermazione che produce inquietudine nella maggioranza degli
italiani. Io non mi azzardo ad esprimere un giudizio affrettato sulla
dichiarazione di Monti, ma è chiaro che il tono usato non può indurre
tranquillità , soprattutto in una regione come la Calabria dove permane una
situazione di ritardi storici che non sempre sono ascrivibili alle
responsabilità della classe dirigente regionale. Nessuno però – ha continuato
Nucera – può mettere n discussione la vostra professionalità, le vostre
motivazioni, che sono alla base di tutto ciò che ruota negli ambienti
ospedalieri per assicurare assistenza ed efficienza dei servizi. Non siamo a
corto di idee – ha concluso Giovanni Nucera – ma scontiamo una situazione
finanziaria, purtroppo, comune al resto del Paese”.
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