MOLLACE: MILLANTERIA O MENZOGNA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 15 APR - ''Cado dalle nuvole perche' mai nessuno mi ha parlato della vicenda. Delle due l'una, o e' una millanteria di qualcuno o e' una menzogna costruita di sana pianta''. Cosi' il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Franco Mollace, ha commentato l'inchiesta sulle bombe contro la procura generale. ''Non ho mai avuto - ha aggiunto - ne' direttamente, ne' indirettamente contatti con Lo Giudice o con chiunque altro. Apprendo di questa cosa adesso e non so veramente di cosa si tratti''.
CISTERNA: OGNI CONTATTO SEGNALATO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 15 APR - ''Ringrazio il procuratore Vincenzo Lombardo perche' so che in sede di conferenza stampa e' stato chiarissimo nel riferire che ogni tentativo da parte del detenuto Luciano Lo Giudice di contattare due magistrati, uno dei quali sono io, ha trovato 'porte chiuse'''. Lo ha detto il procuratore nazionale aggiunto antimafia, Alberto Cisterna, in relazione all'inchiesta della Dda di Catanzaro sulla cosca Lo Giudice e le intimidazioni ai magistrati di Reggio Calabria. ''Il procuratore Lombardo - ha aggiunto - non poteva dire che le missive trasmesse al mio ufficio con le quali il detenuto proclamava la sua assoluta innocenza dal reato di usura non aggravata dalla mafia che lo vedeva detenuto hanno dato luogo a regolari procedure di protocollo e sono state trasmesse come di competenza al Procuratore nazionale. Con l'aggiunta che io ho personalmente e immediatamente richiesto che un magistrato della Dna fosse delegato ad effettuare un colloquio investigativo con il Lo Giudice per verificare se intendesse collaborare con la giustizia''. ''Tutto il materiale - ha concluso Cisterna - e' stato messo a disposizione del procuratore di Reggio, dott.Pignatone, parecchi mesi orsono''.
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