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lunedì 11 aprile 2011

Last news Calabria (ore 13)


'NDRANGHETA: ESTORSIONI, DUE FERMI A REGGIO CALABRIA (AGI) - Reggio Calabria, 11 apr. - A carico dei due fermati dell'operazione "Raccordo" della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e dei carabinieri, viene ipotizzato il reato di associazione mafiosa. Santo Crucitti e Mario Salvatore Chila' - si legge del provvedimento di fermo del Pm - con altre persone ancora da individuare, "avvalendosi della forza di intimidazione che scaturisce dal vincolo associativo e delle conseguenti condizioni di assoggettamento e di omerta'" avrebbero conseguito alcuni importanti vantaggi. In particolare "patrimoniali dalle attivita' economiche che si svolgevano sul territorio, o attraverso la partecipazione alle stesse, ovvero con la riscossione di somme di danaro a titolo di compendio estorsivo". I fatti addebitati soprattutto a Santo Crucitti - indicato capo 'ndrangheta di "Pietrastorta - Condera, partono dal 2005, considerato che per l'attivita' precedente, il presunto boss, nel febbraio dello scorso anno, era stato condannato in primo grado a sei anni di carcere sempre per reati associativi. Ad incastrarlo nuovamente sono state le recenti dichiarazioni di pentiti Lo Giudice e Moio e, ovviamente, l'attivita' investigativa dei carabinieri del comando provinciale. Tra i gravi indizi che hanno portato al provvedimento di fermo - come si legge negli atti della Procura - figurano quelli relativi all'acquisizione, "direttamente o indirettamente, della gestione e del controllo di attivita' economiche nei piu' svariati settori"; l'affermazione del "controllo egemonico sul territorio, realizzato anche attraverso accordi tra organizzazioni analoghe". Altro scopo e' quello di mettere in atto "delitti contro il patrimonio, contro la vita e l'incolumita' individuale e in materia di armi e, comunque, infine, di procurarsi ingiuste utilita'". Mario Salvatore Chila' viene indicato uomo di fiducia di Crucitti. Durante l'esecuzione dei provvedimenti di fermo sono state eseguite anche della perquisizioni domiciliari con l'acquisizione di materiale ritenuto interessante: titoli protestati, assegni comprovanti la gestione diretta nel settore dell'edilizia e dell'intermediazione. Alcuni di questi atti comproverebbero che Crucitti interveniva in aiuto di imprenditori in difficolta', i quali, poi, non potendo onorare il debito, correvano il rischio di perdere l'attivita'.

EXPO: GRATTERI, 'NDRANGHETA HA UOMINI CERNIERA IN LOMBARDIA (ANSA) - CATANZARO, 11 APR - Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, intervenuto a Radio 24, e' tornato sulle dichiarazioni del viceministro ai Lavori pubblici Roberto Castelli che, per evitare rischi di infiltrazioni della 'ndrangheta negli appalti per l'Expo 2015, aveva proposto di escludere dalle gare le imprese calabresi. ''Guardi, noi calabresi - ha detto Gratteri - a queste affermazioni preferiamo sorridere. Con questa frase, se uno e' in buonafede vuol dire che non ha capito niente della 'ndrangheta. Si pensa che arriva una ditta da Plati', da S. Luca o da Africo dicendo 'voglio partecipare a una gara d'appalto sull'Expo'? Se invece vogliamo essere seri, tutti sanno perfettamente che la 'ndrangheta ha uomini cerniera a Milano, Bergamo, Brescia, Lecco a disposizione delle famiglie mafiose per partecipare agli appalti. Sono lombardi, col certificato di nascita e residenza da cinque generazioni''. ''Non vorrei che quella di Castelli - ha detto ancora Gratteri - fosse un'ulteriore esternazione di razzismo e ghettizzazione del sud. Anche al sud la 'ndrangheta e' una minoranza, e se al nord parlano e scrivono in lingua italiana e' perche' migliaia di insegnanti del sud sono andati in Lombardia, Emilia e Piemonte a insegnare a leggere e scrivere alle popolazioni del nord Italia, con grande professionalita'''.

SANITA': SCOPELLITI, REGIONE NON HA PIU' BILANCIO ORALE (ASCA) - Reggio Calabria, 11 apr - ''Abbiamo messo un punto fermo; non c'e' piu' una Calabria dal bilancio orale, non c'e' piu' un deficit non individuato. Ora c'e' un dato certo, quantificato in 1.045 milioni di euro, che rappresenta il deficit della sanita' in Calabria prodotto dal 2005 al 2010 e certificato ed ufficializzato dal ''Tavolo Massicci' e dai Ministeri competenti. E' vero, la nuova sanita' non si costruisce soltanto sotto l'aspetto finanziario, ma dobbiamo partire da questo concetto per regimentare la spesa in un contesto adeguato e, quindi, recuperare risorse da reinvestire in una sanita' virtuosa, offrendo ai nostri medici, inoltre, tutti gli strumenti adeguati per erogare una sanita' di qualita' per i calabresi''. Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, che e' intervenuto all'Accademia del Tempo Libero di Reggio Calabria per un confronto con i cittadini in merito al nuovo Piano Sanitario Regionale. Il Governatore - informa una nota - si e' soffermato ''sui dati comunicati lo scorso quattro aprile nel corso dell'incontro con la stampa, tenutosi all'Universita' della Calabria ad Arcavacata (CS), ponendo l'attenzione sul lavoro che ha portato alla quantificazione del debito sanitario, certificato dal ''Tavolo Massicci'' e su tutte le azioni messe in campo per ripianarlo. Lotta agli sprechi e sanita' di qualita' per i cittadini calabresi, questi gli impegni che il Presidente Scopelliti ha ribadito.

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