Il premier attacca la scuola pubblica, mentre prosegue il processo a suo carico per l'accusa di prostituzione minorile.
16.aprile 2011
In un messaggio inviato in occasione della riunione dell'Associazione nazionale delle mamme, Silvio Berlusconi si è scagliato contro gli insegnanti della scuola pubblica, colpevoli, a suo dire, di inculcare nei giovani principi "diversi da quelli della famiglia".
Secondo Berlusconi, è un bene che i genitori possano al giorno d'oggi, "decidere liberamente quale educazione dare ai loro figli e sottrarre i ragazzi a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi da quelli della famiglia".
Pesante critica da parte del Premier che all'indomani dei burrascosi procedimenti a suo carico che vanno dal falso in bilancio, alla prostituzione minorile, ha sollevato nei confronti degli insegnanti della scuola pubblica, ripetendo lo stesso copione già recitato a febbraio, quando in occasione di un convegno dei cristiani riformisti, si scagliò sempre contro gli insegnanti della scuola pubblica, molti dei quali già contrari a questo governo, perlopiù dopo la riforma Gelmini.
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Il team di StoriaDossier
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