MAFIA. FINI: NELL'ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE,LA MALAVITA È OVUNQUE DI FRONTE AD ACCUSE GRAVI, CHI AMMINISTRA FACCIA PASSO INDIETRO - Trapani, 11 apr. (TMNews) - "Nell'epoca della globalizzazione la mafia è ovunque. Va dove ci sono interessi, dove ci sono capitali". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in visita questo pomeriggio a Trapani. "E' impensabile ritenere che la malavita rimanga concentrata in una particolare area geografica - ha detto -. Il problema di concentrazione di interessi illegali e delle infiltrazioni mafiose in Lombardia o in Veneto, è un problema che riguarda l'Italia tanto quanto può riguardare la Sicilia o la Calabria". "Sicuramente, andando oltre le sentenze, occorre considerare l'opportunità politica di non fare un passo indietro di fronte ad accuse gravi", ha aggiunto Fini.
MAFIA. SCHIFANI: SPERO OMICIDI PALERMO NON SIANO NUOVA FASE "MAI SOTTOVALUTARE COSA NOSTRA, CAMMINA SOTTOTRACCIA" - Roma, 11 apr. (TMNews) - "Sulla lotta alla mafia si avvertono tanti segnali positivi, ma anche purtroppo qualche battuta d'arresto, come attestano i due recentissimi fatti di sangue di Palermo, la cui interpretazione è tuttora al vaglio degli investigatori". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, durante la presentazione del volume 'Mafia. Dalla Mattanza a Provenzano' di Costantino Margiotta, facendo riferimento ai due omicidi avvenuti la scorsa settimana nel capoluogo siciliano. Schifani si è augurato che questi nuovi fatti di sangue "non siano l'inizio di una nuova fase. Ma - ha ammonito - mai sottovalutare, perchè la mafia cammina sottotraccia, ad esempio con il pizzo e l'estorsione". Ma la "coscienza civile" su questo è sempre vigile, come testimoniano le "iniziative coraggiose" adottate dalla Confindustria siciliana. E anche dove la situazione è più difficile, come in Calabria, Schifani esorta soprattutto i giovani a "ribellarsi", tenendo presente che "lo Stato protegge chi denuncia".
OPERAIO UCCISO NELLA LOCRIDE, DUE CONDANNE ALL'ERGASTOLO VITTIMA RAGGIUNTA DA COLPI FUCILE MENTRE AVEVA IN BRACCIO FIGLIO (ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 11 APR - La Corte d'assise di Locri ha condannato all'ergastolo due cugini di Bruzzano Zeffirio, Alessandro Roda' e Francesco Talia, perche' riconosciuti responsabili dell'omicidio dell'operaio Giuseppe Sculli, di 34 anni, ucciso in un agguato di stampo mafioso la sera del 16 febbraio del 2007 a Bruzzano Zeffirio. L'omicidio di Sculli, intento a rientrare a casa, fu compiuto davanti agli occhi della moglie dell'operaio e del figlio di tre anni che l'uomo tra l'altro, quando fu raggiunto dai colpi di fucile da caccia caricato a pallettoni, teneva in braccio. La sentenza di condanna e' stata emessa dal collegio presieduto da Bruno Muscolo dopo alcune ore di camera di consiglio.
RIFIUTI: COMMISSARIO EMERGENZA CALABRIA, CONTROLLI SU PRESUNTA RADIOATTIVITA' Catanzaro, 11 apr. (Adnkronos) - Il commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Calabria, Graziano Melandri, ha predisposto le procedure per verificare la presunta presenza di materiale radioattivo in alcuni conferimenti degli scarti di lavorazione dei rifiuti. Secondo i primi riscontri, riferisce l'ufficio, allo stato non esisterebbe alcun rischio radioattivo, in quanto quasi certamente il materiale interessato e' riconducibile allo smaltimento di farmaci scaduti e altri scarti sanitari. In ogni caso, tutto il materiale sospetto viene messo in quarantena per cautela, con controllo giornaliero del livello di radioattivita'. L'ufficio del commissario rende noto di avere ufficialmente chiesto a tutte le concessionarie che gestiscono impianti di lavorazione dei rifiuti in Calabria di dotarsi di tutte le attrezzature idonee per la verifica radiometrica e di effettuare tutti i controlli necessari per poter risalire all'origine ed all'identificazione del conferimento di materiale radioattivo anche ai fini degli addebiti di natura penale.
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