Reggio Calabria: Polizia arresta Giuseppe Pelle e Daniele Oliva

Nella mattina odierna, personale della Sezione “Catturandi” della Squadra Mobile, coadiuvato da personale della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di P.S. di Bovalino, ha dato esecuzione all’Ordinanza che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria a carico dei soggetti di seguito indicati:

-    OLIVA Daniele, di anni 32, residente a Bovalino;
-    PELLE Giuseppe, di anni 31, residente a San Luca;

ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del delitto previsto dagli art. 110 c.p. e 12 quinquies L. 356/1992, per aver attribuito fittiziamente la titolarità di un’autovettura al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.

L’ordinanza scaturisce da pregresse indagini svolte dalla Sezione “Catturandi” al fine di pervenire alla cattura di VOTTARI Santo cl. ’72, elemento di primo piano dell’omonima cosca operante a San Luca, ricercato dal 2007 per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, detenzione e porto abusivo di armi.
Nel corso dell’attività investigativa è stato riscontrato l’utilizzo, da parte di PELLE Giuseppe, cugino del citato latitante, di un’autovettura Mini One, oggetto di un provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione in data 21/02/2008.
In particolare, nell’ambito della procedura di prevenzione attinente alla c.d. operazione “Fehida” sviluppatasi all’esito della strage di Duisburg, che costituiva l’ultimo, e più eclatante, episodio della sanguinosa faida tra gli opposti schieramenti “NIRTA-STRANGIO” e “PELLE-VOTTARI” – a carico, tra gli altri, di PELLE Domenico cl. ’50 veniva disposto il sequestro dei suoi beni, tra cui anche la citata autovettura Mini One, intestata al figlio Giuseppe, nei confronti della quale, successivamente, veniva emesso, dal Tribunale Misure di Prevenzione di Reggio Calabria, decreto di confisca n. 3/10 R. Provv..
Il provvedimento di sequestro, tuttavia, non era mai stato eseguito a causa del mancato rinvenimento dell’automezzo.
Le indagini effettuate sull’autovettura consentivano di ricostruirne la storia amministrativa.
Si accertava, infatti, che il veicolo veniva ceduto, in data 14/03/2008, a OLIVA Daniele, soggetto apparentemente non riferibile alla compagine familiare dei PELLE, il quale a distanza di qualche mese istruiva una pratica di re-immatricolazione per deterioramento targhe, ottenendo così un nuovo numero di targa.
Lo stesso OLIVA, il giorno dopo l’aggiornamento della carta di circolazione vendeva la predetta autovettura ad un cugino di PELLE Giuseppe.
L’intera operazione, apparentemente lecita, veniva in realtà effettuata al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione.
I vari servizi investigativi posti in essere, infatti, avevano permesso di appurare che l’autovettura in questione veniva utilizzata in maniera pressoché esclusiva dal PELLE, rimanendo, quindi, nella piena disponibilità del suo intestatario e usuario originale, al quale, invece, era stata sottratta dallo Stato perché ritenuta inquadrabile nell’ambito del patrimonio illecito riferibile agli affari delinquenziali della cosca “PELLE - VOTTARI”.

Espletate le formalità di rito, PELLE Giuseppe, rintracciato a Roma, e OLIVA Daniele sono stati accompagnati presso i rispettivi domicili, a disposizione dell’A.G. procedente.