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martedì 3 aprile 2012

LEGA: SAVIANO, DIMOSTRATA 'INTERLOCUZIONE' CON 'NDRANGHETA

(ANSA) - ROMA, 3 APR - L'inchiesta di Reggio Calabria sul tesoriere della Lega Francesco Belsito dimostrerebbe quella 'interlocuzione' tra la 'ndrangheta e il Carroccio di cui parlo' - tra le polemiche - Roberto Saviano poco piu' di un anno fa a Vieni via con me: e' lo stesso autore di 'Gomorra' a sottolinearlo oggi, in un'intervista a Repubblica Tv rilanciata dal sito del quotidiano. ''Un anno fa - ricorda Saviano - fui molto attaccato dalla Lega e da Maroni per aver usato una parola che descriveva il rapporto tra 'ndrangheta e potere nel Nord Italia, cioe' interloquire, una parola che aveva messo inquietudine e paura ai leghisti. Avevo detto che la 'ndrangheta interloquiva con tutti i poteri del nord e quindi anche con la Lega. Maroni venne in trasmissione, ci fu una tempesta contro una descrizione che era inevitabile fare: il potere economico della 'ndrangheta era cosi' forte che non poteva sfuggire alle amministrazioni locali e al potere politico della Lega''. Oggi, aggiunge lo scrittore, ''questo Girardelli che secondo la Dda di Reggio Calabria sarebbe vicino al clan De Stefano e che era in affari con Belsito dimostra questa interlocuzione. Mi sembra abbastanza fragile la risposta di Maroni: sono atteggiamenti che avvengono troppo tardi o che sembrano una scusa troppo generica. All'epoca - sottolinea ancora Saviano - raccontare le interlocuzioni tra 'ndrangheta e Lega creo' scandalo, perche' dimostro' per la prima volta che il codice genetico della Lega non era diverso da quello di altri altri poteri politici''. Saviano ribadisce che ''non esiste ambito politico al quale le mafie non si rivolgano per i loro affari: le mafie non hanno ideologia, non hanno progetto politico. La riflessione sulla Lega fu fatta perche' la Lega in maniera ostinata continuava a dichiararsi immune da possibili infiltrazioni, interlocuzioni e rapporti. In questo senso ci fu da parte mia la volonta' di rompere questa sorta di tabu'''. Per lo scrittore, sarebbe ''un errore gravissimo percepire la presenza della 'ndrangheta al Nord Italia come un'invasione. E' il contrario, e la vicenda di Belsito e Girardelli lo dimostrerebbe: si tratta di un capitale che entra in circuito nel Nord Italia con la volonta' di imprenditori nord e forse anche di politici di utilizzarlo. Si tratta proprio di una confederazione di interessi, di cui la Lega farebbe parte''.

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