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giovedì 5 aprile 2012

Last News Calabria (ore 22)

 CALABRIA: ARPACAL, NOMINATI I TRE DIRETTORI (AGI) - Catanzaro, 4 apr. - Il consiglio d'amministrazione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal), presieduto da Marisa Faga' e composto da Ida Cozza e Mario Russo, nella seduta di oggi pomeriggio ha deliberato le nomine dei tre direttori dell'Agenzia. Si tratta di Sabrina Maria Rita Santagati, nominata direttore generale, Pietro De Sensi, nominato direttore amministrativo, e Oscar Renato Ielacqua, nominato direttore scientifico.

LEGA: APERTA CASSAFORTE TESORIERE; PM, DOCUMENTI UTILI SENTITE DA INQUIRENTI SEGRETARIE PARTITO. RENZO, MAI PRESO SOLDI (ANSA) - ROMA, 4 APR - Non sara' stato lo scrigno dei segreti ma, secondo i magistrati napoletani, i documenti che conservava sono ''utili all'indagine''. Grazie anche al via libera della Lega Nord, le procura milanese e partenopea, che insieme a quella di Reggio Calabria stanno indagando sulla gestione economica del partito di Bossi, in poche ore hanno ottenuto dal presidente di Montecitorio Gianfranco Fini l'autorizzazione ad aprire la cassaforte del tesoriere del Carroccio, Francesco Belsito, custodita in un ufficio della Camera. Lo stesso Belsito, ieri, aveva consegnato la chiave agli inquirenti. Oggi e' stato il giorno della ricerca di nuovi riscontri alle accuse e dell'incrocio delle testimonianze. Da ieri sera, nelle stanze del palazzo di giustizia di Milano, i magistrati di casa e gli ospiti di Napoli e Reggio Calabria si sono 'scambiati' i posti davanti ai testimoni, in particolare alla segretaria di Umberto Bossi, Daniela Cantamessa, e a Nadia Dagrada, dirigente amministrativo e responsabile del settore gadget della Lega. Figura centrale delle tre inchieste e' il tesoriere (da ieri ex) Belsito, accusato, fra l'altro, di riciclaggio, appropriazione indebita, truffa ai danni dello Stato. Oggi il suo difensore, l'avvocato Paolo Scovazzi, lo ha definito ''tranquillo, anche se e' molto giu'. Ma non si da' per vinto in quanto e' molto combattivo''. I magistrati sospettano che Belsito abbia utilizzato il denaro del partito - ottenuto anche con finanziamenti pubblici come i rimborsi elettorali - pure per operazioni che niente hanno a che vedere con gli interessi del Carroccio. L'attenzione delle procure si sta concentrando su alcune iniziative economiche fatte da Belsito con societa' di imprenditori a lui legati e sul trasferimento in Tanzania e a Cipro di fondi della Lega - si parla di sei milioni di euro - nel quale risulta coinvolto un personaggio legato alla 'ndrangheta. Si tratta di Romolo Girardelli che oggi, in un'intervista, ha detto di non aver ''segreti'' e di non conoscere ''gli affari di Belsito''. I magistrati sospettano pero' che i fondi possano essere stati utilizzati, fra l'altro, per ristrutturare la casa di Bossi a Gemonio e per finanziare la campagna elettorale regionale di suo figlio Renzo; un capitolo riguarderebbe anche la vicepresidente del Senato Rosi Mauro. Gli interessati hanno smentito: Bossi jr si e' detto ''sereno''. ''Non ho mai preso soldi dalla Lega, ne' in campagna elettorale e neppure adesso da consigliere regionale'', ha spiegato. ''Anche la mia famiglia - ha aggiunto - di soldi dalla Lega non ne ha mai presi, per esempio deve finire ancora di pagare la ristrutturazione della casa di Gemonio, perche' i lavori sono stati fatti quando papa' era ancora in ospedale'' nel 2004. Renzo Bossi ha anche cercato di difendere Bolsito: ''Non e' che l'amministratore ha sempre fatto quello che voleva, perche' e' sempre stato controllato, quindi non ci sono bilanci opachi: c'e' un Consiglio Federale che e' a conoscenza dei bilanci della Lega, anche di tutti i gruppi parlamentari e regionali''. Categorica Rosi Mauro, la pasionaria: ''Le accuse nei miei confronti sono del tutto infondate''. I magistrati, pero', vanno avanti e si dicono ''fiduciosi''. ''Capire il sistema non sara' agevole - ha spiegato il pm della Dda di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo - anche se confidiamo in risultati rapidi''. I primi potrebbero arrivare dalla cassaforte. Come pare suggerire il procuratore aggiunto di Napoli, Francesco Greco: e' stata trovata documentazione contabile, ha detto, ''che si presenta utile al prosieguo dell'indagine''.

 LEGA: PM DI REGGIO CALABRIA INTERROGANO PAOLO SCALA (AGI) - Milano, 4 apr. - Paolo Scala, promotore finanziario indagato per appropriazione indebita nell'ambito dell'inchiesta sui conti della Lega, e' stato interrogato dai pm di Reggio Calabria e ha risposto, difendendosi, ad alcune domande, mentre ai magistrati milanesi ha chiesto di chiudere il verbale perche' era stanco e non si sentiva bene. Nei prossimi giorni Scala verra' quindi nuovamente convocato dai pm di Milano per essere sentito. Il promotore finanziario e' l'uomo che si sarebbe occupato degli investimenti del Carroccio a Cipro.

REGGIO CALABRIA: NIENTE STIPENDIO IN DITTA SEQUESTRATA A 'NDRANGHETA, OPERAIO SU GRU SCESO DOPO LE RASSICURAZIONI DI UN IMPRENDITORE AMICO Reggio Calabria, 4 apr. - (Adnkronos) - Un operaio che lavora per una ditta sequestrata in un'inchiesta sulla 'ndrangheta ha attuato una protesta eclatante questa mattina a Polistena, nel reggino, per lamentare il ritardo nei pagamenti dello stipendio. Nicola Paolillo, dipendente della Gival, e' salito su una gru a una trentina di metri d'altezza per destare l'attenzione sul caso. La ditta e' gestita dagli amministratori nominati dal Tribunale dopo il sequestro preventivo disposto nell'ambito dell'operazione ''Scacco matto'' che la Polizia aveva eseguito nei confronti della cosca Longo di Polistena lo scorso anno. I dipendenti, una decina in tutto, si sono ritrovati insieme questa mattina per protestare insieme, come gia' convenuto tra loro, poi e' giunta, inaspettata anche per loro, l'azione eclatante del capo operaio. Sul posto la trattativa per farlo scendere e' stata portata avanti dal dirigente del commissariato di polizia di Polistena e dal comandante dei vigili del fuoco. L'uomo ha deciso di abbandonare la protesta quando un imprenditore del posto, suo amico, gli ha promesso aiuto nel caso in cui prima di Pasqua non venisse pagato. Nel frattempo pero' l'amministratore della Gival si e' reso disponibile a corrispondere almeno un acconto in vista delle festivita'.

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