“Abbiamo il dovere istituzionale di attivare tutte le sinergie possibili, con il coinvolgimento a 360 gradi delle Soprintendenze ai beni archeologici e culturali, perché il Castello Svevo è il monumento-simbolo della nostra identità e patrimonio dell’intera collettività, rispetto al quale solo proficue collaborazioni interistituzionali e non le vuote contrapposizioni del passato, possono contribuire a fornire una lettura corretta della storia”.
Lo ha affermato il Vicesindaco e Assessore alla riqualificazione urbana Katya Gentile al termine del sopralluogo cui ha partecipato questa mattina sul cantiere del Castello Svevo dopo il rinvenimento, circa una quarantina di giorni fa, di una pavimentazione di epoca molto antica, nella sala cosiddetta del Camino.
Al sopralluogo hanno partecipato la dott.ssa Silvana Luppino, della Soprintendenza ai Beni archeologici della Calabria e l’arch.Francesco Bitonti della Soprintendenza dei beni culturali e paesaggistici della Calabria.
Con loro anche il progettista, Prof.Marco Dezzi Bardeschi, i rappresentanti della ditta “Cooperativa Archeologia” di Firenze, aggiudicataria ed esecutrice dei lavori e i collaudatori ing.Carlo Zicarelli e arch.Roberto Cerrella.
Nel corso del sopralluogo è stato concordato di procedere, già dalla prossima settimana, a cura delle due Soprintendenze, ad una serie di rilievi fotografici e topografici, oltre che a diversi saggi sulla pavimentazione, che consentano di inquadrarne con precisione l’epoca.
“L’obiettivo dell’Amministrazione comunale – ha precisato Katya Gentile - è quello di rendere pienamente fruibile la sala del Camino, pur nel rispetto di quei vincoli e quelle cautele che saranno indicate dalle Soprintendenze al termine dei rilievi che saranno effettuati.”
Come è noto, il progetto prevede il rifacimento della pavimentazione della sala con la messa in opera di un impianto di riscaldamento termoradiante che potrebbe essere suscettibile di variazione, secondo le indicazioni che daranno le due Soprintendenze.
I nuovi rilievi a cura delle Soprintendenze seguono le indagini diagnostiche geoelettriche e georadar disposte dal Vicesindaco Katya Gentile già sei mesi fa.
“Sia con la dottoressa Luppino che con l’architetto Bitonti c’è stata una perfetta identità di vedute – ha affermato la Gentile. Ci siamo capiti al volo e sono sicura che troveremo un punto d’intesa. Ciò che maggiormente interessa all’Amministrazione comunale è procedere speditamente verso la conclusione dei lavori, agendo nella maniera più veloce possibile per utilizzare il finanziamento previsto nella programmazione regionale. Ben vengano tutti gli studi accurati che saranno necessari, ma è bene che si concludano al più presto. Cosenza ha fretta di riappropriarsi del suo Castello che, nei piani dell’Amministrazione comunale, dovrà diventare polo catalizzatore di quel turismo culturale di qualità che passa attraverso la valorizzazione dei beni storico-artistico- architettonici del nostro territorio. La nostra idea – ha concluso Katya Gentile – è quella di creare una rete sinergica che possa includere al suo interno l’Università, il mondo delle associazioni ed altri attori sociali per dar vita a percorsi turistico-culturali che facciano diventare il Castello Svevo autentico volàno di sviluppo non solo della città capoluogo, ma dell’intera regione.”
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