4 aprile 2012
Spostato l’obbligo del conto corrente. Novità anche per l’evasione: addio alla “black list”.
Slitta dal primo maggio al primo giugno 2012 l’obbligo di apertura di un conto corrente per i dipendenti di enti ed amministrazioni pubbliche per la riscossione di stipendi e pensioni che superano i mille euro e per i quali non sarà più consentito il pagamento in contanti.
Lo prevede un emendamento firmato da alcuni senatori Pdl, Coesione nazionale e Io Sud al decreto legge sulle semplificazioni fiscali, approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
Slitta dal primo maggio al primo giugno 2012 l’obbligo di apertura di un conto corrente per i dipendenti di enti ed amministrazioni pubbliche per la riscossione di stipendi e pensioni che superano i mille euro e per i quali non sarà più consentito il pagamento in contanti.
Lo prevede un emendamento firmato da alcuni senatori Pdl, Coesione nazionale e Io Sud al decreto legge sulle semplificazioni fiscali, approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
Saltano le “black list”
Ma in materia fiscale non è questa l’unica novità. Saltano le “black list” degli evasori, le cosiddette “liste selettive” di contribuenti, in particolare commercianti, colti a non emettere scontrini o ricevute e sui quali l’Agenzia delle Entrate poteva pianificare accertamenti.
La norma, che era contenuta nel decreto legge, è stata modificata da un emendamento approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
L’emendamento che modifica la norma è stato presentato da Gilberto Pichetto Fratin del Pdl ed è stato riformulato dal governo.
A questo punto la norma prevede che “le Agenzie fiscali e la Guardia di finanza, nell’ambito dell’attività di pianificazione degli accertamenti, tengano conto anche delle segnalazioni non anonime di violazioni tributarie, incluse quelle relative all’obbligo di emissione della ricevuta o dello scontrino fiscale ovvero del documento certificativo dei corrispettivi”.
La norma, che era contenuta nel decreto legge, è stata modificata da un emendamento approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato.
L’emendamento che modifica la norma è stato presentato da Gilberto Pichetto Fratin del Pdl ed è stato riformulato dal governo.
A questo punto la norma prevede che “le Agenzie fiscali e la Guardia di finanza, nell’ambito dell’attività di pianificazione degli accertamenti, tengano conto anche delle segnalazioni non anonime di violazioni tributarie, incluse quelle relative all’obbligo di emissione della ricevuta o dello scontrino fiscale ovvero del documento certificativo dei corrispettivi”.
Fonte: il salvagente.it
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