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giovedì 5 aprile 2012

Provincia RC: assemblea popolare a Platì

“Nelle vostre parole avverto una sorta di rancore sociale.  Parlate pure, perché non siamo qui    per dare vita ad alcun tipo  di  baratto elettorale. Siamo qui anche per chiedere  scusa se in passato la politica non è stata all’altezza  delle vostre aspettative”. Parole che Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia, ha pronunciato nella chiesta di Platì nel corso di un’assemblea popolare voluta dal vescovo di Locri,  Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, alla quale hanno preso parte rappresentanti della Giunta ( il vicepresidente  Giovanni Verduci e gli assessori Mario Condido e Giovanni Calabrese) e del Coniglio Provinciale ( consiglieri Alessandra Polimeno e Luigi Giugno)  e uno dei commissari prefettizi che regge le sorte del Comune, il dott. Eugenio  Barillà.
Giuseppe Raffa, in prevalenza, ha  ascoltato le istanze dei cittadini che hanno  rappresentato, con parole semplici ma piene di speranza, le istanze di un territorio  carente di  strutture primarie.
 “Aiutateci veramente: non fate come tutti gli altri e, francamente, siamo stanchi di sopportare  quanto viene detto e scritto su Platì. Aiutateci a non perdere la speranza”.  Un vero  grido d’allarme, quello degli abitanti  del  piccolo centro situato  ai piedi dell’Aspromonte dove, come hanno fatto rilevare alcuni degli intervenuti, sono ancora evidenti  le ferite provocate al territorio dagli eventi alluvionale del 1951. I cittadini di Platì, in prevalenza, reclamano un normale sistema viario che le precipitazioni atmosferiche, rendono precario  soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Il territorio è poi carente di servizi primari:  in alcuni rioni c’è anche il problema idrico, quello dei rifiuti, mentre non vi è segno della  raccolta differenziata.  Mons. Fiorini Morosini, soprattutto nell’introdurre i lavori dell’assembla di cittadini ( alcune centinaia di presenti), ha chiesto che gli interventi programmati, soprattutto nel settore delle opere pubbliche,  vengano seguiti con attenzione per evitare  tutte quelle farraginosità che limitano la qualità dell’intervento,  lo prolungano nel tempo e, qualche volta, lo  trasformano in incompiuta. 
Il presidente Raffa, nell’ambito delle competenze in capo della Provincia, ha informato i cittadini di Platì  del piano d’interventi già programmati e prossimi a partire che richiedono un impegno finanziario per le casse dell’Ente di via Foti di  quasi quattro milioni di euro: difesa del suolo, viabilità, ambiente.
 “Non vogliamo illudervi – ha sottolineato il presidente nell’elencare i lavori  -, ma gli interventi che abbiamo predisposto e stanno per essere avviati  sono importanti perché eliminano  alcune precarietà che insistono su quest’area.  Torneremo a verificare lo stato dell’arte. Lo faremo perché assieme  dobbiamo tracciare  un percorso condiviso per lo sviluppo di Platì che, assolutamente, non è quella che  viene dipinta dai mass media, ma un importate crocevia  di un comprensorio fulcro di antiche civiltà”.
 Gli interventi che il presidente ha illustrato riguardano  il ripristino della Strada provinciale 2 ( in territorio di Platì) per un importo di 246.600,00 di euro;  il ripristino  della SP 2 ( km 65+500) per un importo  di 869.728,00, i cui lavori sono stati appaltati e prossimamente saranno consegnati all’impresa aggiudicataria. Le recenti alluvioni hanno cambiato lo stato dei luoghi  di quest’arteria con la competa interruzione del traffico;  il ripristino   della Sp 2 Bovalino – Platì,  con  un impegno di un milione di euro i cui lavori devono essere solo consegnati all’impresa aggiudicataria della gara;  la messa in sicurezza della SP 21, diramazione Bovalino – Platì, con un impegno di spesa di centomila euro: l’intervento è stato realizzato al 70%. Il dott. Raffa ha poi  illustrato la situazione relativa  alla strada di collegamento tra Bovalino e Bagnara, quindi  ha  spiegato  che il piano predisposto dalla Provincia   a difesa del suolo   riguarda, in particolare, la Sp 2,  il centro abitato del paese e la messa in sicurezza del torrente Ciancio.  Prima di lasciare Platì,  Raffa ha effettuato alcuni sopralluoghi, compreso  quello a Natile,  dove un movimento franoso ha provocato danni alla viabilità e alle abitazioni.

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