2 aprile 2012
Con la primavera si avvicina la scadenza della dichiarazione dei redditi, e a parte il solito mal di pancia, quest’anno i Centri di assistenza fiscale (più noti come Caf) lanciano un accorato allarme, con lettera aperta al ministero dell’economia, segnalando la “crescente preoccupazione e il grande disagio” sul nuovo balzello dell’Imu.
Gli operatori in sostanza lamentano la scarsità di indicazioni precise e chiedono per l’acconto di applicare le aliquote di base o di prorogare il termine.
I numeri sono notevoli: sono 17 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono ai Caf per fare il 730 e normalmente gli operatori “unitamente all’elaborazione della dichiarazione dei redditi, il modello di versamento dell’Ici, ove dovuta; così evitando ai contribuenti – spiega la Consulta dei Caf – la necessità di doversi recare nuovamente presso le nostre sedi per il ritiro del modello nel periodo di massima attività lavorativa di tutti gli intermediari’’.
Ora nella assenza di indicazioni non solo i contribuenti dovranno duplicare file e pratiche, una per il 730 e una per l’Imu, ma lo faranno nel ‘picco’ di attività.
Il caos è già cominciato, visto che già un milione di italiani avrebbe compilato il proprio 730 al Caf mentre solo il 6% dei Comuni ha deliberato la nuova aliquota per l’Imu e avranno tempo fino al 30 settembre, se passerà l’emendamento presentato in Senato che proroga questo termine dall’originario 30 giugno, “mentre il termine di pagamento della prima rata è fissato al 16 di giugno”, ricordano i Caf.
I Caf chiedono allora di disporre “in via legislativa che la prima rata dell’Imu dovuta per l’anno di imposta 2012 possa essere calcolata applicando le aliquote e le detrazioni di base”, oppure di valutare “l’opportunità, qualora le procedure per attuare i correttivi proposti lo richiedessero, di prevedere un congruo differimento del termine di pagamento della prima rata dell’imposta dovuta per l’anno 2012″.
Gli operatori in sostanza lamentano la scarsità di indicazioni precise e chiedono per l’acconto di applicare le aliquote di base o di prorogare il termine.
I numeri sono notevoli: sono 17 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono ai Caf per fare il 730 e normalmente gli operatori “unitamente all’elaborazione della dichiarazione dei redditi, il modello di versamento dell’Ici, ove dovuta; così evitando ai contribuenti – spiega la Consulta dei Caf – la necessità di doversi recare nuovamente presso le nostre sedi per il ritiro del modello nel periodo di massima attività lavorativa di tutti gli intermediari’’.
Ora nella assenza di indicazioni non solo i contribuenti dovranno duplicare file e pratiche, una per il 730 e una per l’Imu, ma lo faranno nel ‘picco’ di attività.
Il caos è già cominciato, visto che già un milione di italiani avrebbe compilato il proprio 730 al Caf mentre solo il 6% dei Comuni ha deliberato la nuova aliquota per l’Imu e avranno tempo fino al 30 settembre, se passerà l’emendamento presentato in Senato che proroga questo termine dall’originario 30 giugno, “mentre il termine di pagamento della prima rata è fissato al 16 di giugno”, ricordano i Caf.
I Caf chiedono allora di disporre “in via legislativa che la prima rata dell’Imu dovuta per l’anno di imposta 2012 possa essere calcolata applicando le aliquote e le detrazioni di base”, oppure di valutare “l’opportunità, qualora le procedure per attuare i correttivi proposti lo richiedessero, di prevedere un congruo differimento del termine di pagamento della prima rata dell’imposta dovuta per l’anno 2012″.
Fonte: quotidiano.net
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